Orologico Forum 3.0

L'Omega e la luna!

ciaca

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Re:L'Omega e la luna!
« Risposta #75 il: Giugno 25, 2015, 17:29:27 pm »
se invece ci fosse scritto jlc il fattore di moltiplicazione si ferma a 5x....  ;D
"A megghiu parola è chidda ca un si dici"

Bertroo

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Re:L'Omega e la luna!
« Risposta #76 il: Giugno 25, 2015, 17:32:09 pm »
se invece ci fosse scritto jlc il fattore di moltiplicazione si ferma a 5x....  ;D


5x o 10x se ci fosse scritto JLC dentro ci sarebbe ben altro....su PP non ci giurerei  ;D ;D ;D

ALAN FORD

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Re:L'Omega e la luna!
« Risposta #77 il: Giugno 26, 2015, 08:57:25 am »
Quando lo speedmaster si vendeva a 1.800.000 lire molti , compresi gli addetti ai lavori , sostenevano che Omega lo proponeva a un prezzo quasi da rimessa o comunque il migliore,,,,ora che ha superato i 4000 nella versione base ( con la scatola di legno pregiato come vuole Ciaca ) me lo fate diventare un orologio dal prezzo vergognoso ....


Come tanti altri diremmo:

Breitling Navitimer con cinturino cuoio costava già 4.3k anni fa... In scatola di cartone

IWC Fligeur (7750). 5400!!!!!

Tag Monaco , Tudor heritage e altre cose così ..

Beh...certo con la scatola...vuoi mettere? ;D

ciaca

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Re:L'Omega e la luna!
« Risposta #78 il: Giugno 26, 2015, 11:44:35 am »
In realtà ho scritto esattamente il contrario, avrebbero anche potuto darlo in una scatola di cartone senza insulsi cimeli per quello che "vale" invece di trovare nella scatola l'ennesimo pretesto per aumentare un listino ormai decisamente ridicolo per un orologetto che sfigura pure di fronte ad uno zaccarelli e che non vale più di uno dei mille assemblati con 7750 che si possono acquistare ad 1/4 del suo prezzo. ;D
« Ultima modifica: Giugno 26, 2015, 11:46:17 am da ciaca »
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ciaca

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Re:L'Omega e la luna!
« Risposta #79 il: Giugno 26, 2015, 12:24:22 pm »
Anche la fiat 500 ai suoi tempi superava i crash test. Ammesso che ve ne fossero.
Ma questo non ne fa certo, oggi, un veicolo al passo coi tempi ;D

É appunto la prova, il continuo rimando ai test della Nasa e all'epopea lunare, di quanto abbia contato il marketing che Omega ci ha costruito sopra sul suo successo commerciale.

Avrà anche superato i test Nasa, sarà anche andato sulla luna, ma resta un orologio modesto e anacronistico che se ti dimentichi di levarlo dal polso prima di farti un bagno rischi anche di ritrovarci dentro le rane. :)
« Ultima modifica: Giugno 26, 2015, 12:27:13 pm da ciaca »
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Istaro

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Re:L'Omega e la luna!
« Risposta #80 il: Giugno 26, 2015, 12:39:22 pm »
Provo anch’io a dire la mia sull’Omega Speedmaster “Moonwatch”.

In linea di principio, non penso che il fascino del “Moonwatch” sia stata solo fuffa creata dal marketing per acquirenti gonzi. Anche se, col tempo, lo è diventata.
Mi spiego.

Il valore di un orologio meccanico non è dato solo dalle sue qualità tecniche. Concorrono anche altri fattori: estetica, valore emozionale, affidabilità del brand (diversa dal “prestigio”, che ricondurrei al valore emozionale).

Che cos’è per me il “valore emozionale”? È un fattore complesso, la capacità evocativa di un segnatempo, la sua attitudine a suscitare ricordi personali (di chi lo ha indossato o ce lo ha donato), ma anche stimoli “culturali”: può essere il vintage che ha segnato un’epoca (per la tecnica, o anche solo per la moda); può essere il militare “assegnato”; può essere il sub o il pilot che ha accompagnato grandi imprese; può essere l’orologio che sa rimandare ad atmosfere particolari (la gran soirée, l’avventura, ecc.). Anche il prestigio della marca, in qualche misura, partecipa a questo valore.
A mio parere, questo valore emozionale non è in sé un fattore negativo, ma una parte ineliminabile della fascinazione di un orologio. (A dire il vero, ci sono anche alcune componenti del valore emozionale che apprezzo meno: l’esclusività e la riconoscibilità…)

Del resto, se ci pensate, anche le qualità tecniche di un orologio meccanico hanno un significato emozionale, prima ancora che tecnologico: nell’epoca dell’elettronica e dell’informatica, in cui l’orologio meccanico non è più lo strumento elettivo per assolvere alla sua funzione (fornire l’ora; e, in ogni caso, non è quello che lo fa meglio…), l’amore per la meccanica deve attingere le sue motivazioni anche in componenti emozionali (l’apprezzamento per la capacità manifatturiera, la tradizione, i significati simbolici, ecc.).

Per questo motivo, non considero irrazionale o infantile l’apprezzamento per un Omega “Moonwatch”, un Longines “Lindbergh”, o anche – più banalmente – per un Rolex “Paul Newman” o un Tag Heuer “Steve McQueen” e – persino – per… un cinturino “Bond” (!).

Possiamo casomai rilevare che un acquirente attento dovrebbe saper dare il giusto peso alle diverse componenti di un orologio, privilegiandone la qualità intrinseca e le virtù mccaniche; e invece ciò non accade, perché il consumatore – come in tanti altri campi – non è informato, e trova più facile affidarsi al proprio senso estetico (che peraltro andrebbe educato…) o alla moda .
Su questo sono d’accordo.

Possiamo rilevare anche che le maisons, sull’ignoranza dei compratori, ci marciano, e gonfiano a dismisura col marketing gli aspetti immateriali, più facilmente manipolabili e capaci di fornire il maggior profitto rispetto al costo produttivo. Possiamo aggiungere che lo scollamento crescente tra qualità intrinseca del prodotto e valore emozionale rischia di far collassare il settore degli orologi di lusso.
Anche su questo sono d’accordo. Ma non sino al punto di privare completamente gli orologi della componente emozionale.

Tirando le somme del mio ragionamento: i “Moonwatch” non saranno stati eccezionali ai loro tempi, sono anacronistici oggi; costano senz’altro uno sproposito; ma il fatto che siano oggetto di un’attenzione particolare (alla quale è normale che sia ricollegato un certo sovrapprezzo, sia pure diverso da quello attuale: domanda e offerta…) non mi sembra un’eresia.
Piuttosto, vale la considerazione di bojwolb:

Ad oggi avere un orologio con vetro esalite non ha senso! E credo che un appassionato questo lo consideri. Che senso ha comprare un orologio moderno con vetro esalite e calibrooriginale mozzato, quando con poco più di 1k trovo l'originale con calibro originale? Prendere un vintage è un discorso...ma prendere un moderno con le caratteristiche del vintage per me non ha senso.

Il valore emozionale dovrebbe essere collegato a un "vero" Moonwatch. Originale o, al limite, una riedizione che ne riproponga fedelmente le caratteristiche e abbia un prezzo (comprensivo del "sovrapprezzo emozionale") ragionevole, rapportato alle caratteristiche intrinseche.
« Ultima modifica: Giugno 26, 2015, 12:45:51 pm da Istaro »
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ciaca

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Re:L'Omega e la luna!
« Risposta #81 il: Giugno 26, 2015, 13:08:28 pm »
Avresti completamente ragione se non fosse per un piccolo dettaglio: Quello che Omega spaccia per lunaorologio vendendolo ai gonzi che credono di comprare l'orologio che ha effettivamente camminato sulla luna, con quell'orologio non c'entra praticamente nulla. E non per piccoli dettagli come un bracciale diverso o una diversa grafica del quadrante, ma per il fatto che quello era proprio un altro orologio con prima di tutto un altro movimento (anche decisamente più pregiato).
Lo speedmaster che viene spacciato per "moonwatch" quindi ne é solo una copia economica.
Ad oggi non esistono nemmeno prove che un 861 sia mai sceso sulla luna o anche solo orbitato attorno ad essa ;D

P.s: L'unico orologio che ha calcato con certezza (per testimonianza diretta di chi lo indossava) il suolo lunare e che non sia uno speedmaster cal.321 é un waltham di cui non si conosce esattamente il modello.
Lo indossò David Scott nel corso dell'eva3 durante la missione Apollo XV dopo che il vetro del suo speedmaster era saltato via nel corso del precedente eva2.
L'unico Rolex di cui si ha il ragionevole sospetto in una missione Apollo é il Gmt che jack swigert indossava insieme al suo speedmaster d'ordinanza nel corso della sfortunata missione Apollo XIII.
Swigert era il pilota della missione e non avrebbe mai messo piede sulla luna neanche se le cose fossero andare per il verso giusto.
Quella di Armostrong col gmt é ovviamente una balla che il massotto burlone ci ha voluto infilare dentro per parlare di Rolex ;D

Per chi é interessato ad approfondire la questione in modo rigoroso e ben documentato piuttosto che al gossip da corridoio dovrebbe dare una lettura a questo link :)
http://www.chronomaddox.com/moonmovement.html
« Ultima modifica: Giugno 26, 2015, 13:17:34 pm da ciaca »
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palombaro

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Re:L'Omega e la luna!
« Risposta #82 il: Giugno 26, 2015, 13:15:22 pm »
Visione romantica, ingenua e parziale delle cose.
il "piace" da solo non spiega fenomeni statisticamente impossibili se non per altro tipo di ragioni.
é infatti impossibile, statisticamente, che "piaccia" un solo orologio, o solo due marche di orologi abbiano mercato.
I fenomeni di massa non si costruiscono certo su quello che "piace", quale che sia l'ambito merceologico, altrimenti non esisterebbero visto che gli individui fisiologicamente tendono ad avere gusti differenti tra loro :)
Puoi chiamarlo conformismo, che può essere alimentato in molteplici modi e per molteplici ragioni.
senza la luna e tutto quello che si porta dietro lo speedmaster sarebbe solo uno dei tanti e piacerebbe, fisiologicamente, in misura equivalente a tanti altri.

si può chiamare anche indottrinamento ..  ;D
ahh.. non c'è nulla di male ... tutti noi subiamo delle influenze .. poi c'è chi le analizza con spirito critico e chi le assimila passivamente ... ma tant'è...
« Ultima modifica: Giugno 26, 2015, 13:17:30 pm da palombaro »
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Istaro

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Re:L'Omega e la luna!
« Risposta #83 il: Giugno 26, 2015, 13:30:58 pm »
Avresti completamente ragione se non fosse per un piccolo dettaglio: Quello che Omega spaccia per lunaorologio vendendolo ai gonzi che credono di comprare l'orologio che ha effettivamente camminato sulla luna, con quell'orologio non c'entra praticamente nulla. E non per piccoli dettagli come un bracciale diverso o una diversa grafica del quadrante, ma per il fatto che quello era proprio un altro orologio con prima di tutto un altro movimento (anche decisamente più pregiato).
Lo speedmaster che viene spacciato per "moonwatch" quindi ne é solo una copia economica.

Sapevo che la versione commercializzata non era identica a quella "ufficiale", ma non avevo mai approfondito, anche perché è un orologio che non mi ha mai attratto particolarmente.

Quindi, ricapitolando: Omega vende a caro prezzo un'imitazione moderna di un orologio vintage che già allora era la pallida imitazione di quello che vantava di essere...
Io dico... chapeau;D


Ad oggi non esistono nemmeno prove che un 861 sia mai sceso sulla luna o anche solo orbitato attorno ad essa ;D


Per carità, non entriamo nella discussione sulle "prove" della discesa sulla luna!  ;D
« Ultima modifica: Giugno 26, 2015, 15:16:54 pm da Istaro »
"Non esistono venti favorevoli per il marinaio che non sa dove andare" (Seneca)

ciaca

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Re:L'Omega e la luna!
« Risposta #84 il: Giugno 26, 2015, 14:30:15 pm »
"A parte il movimento" parlando di orologi é bellissima ;D
Come dire, a parte motore, telaio e sospensioni, una ferrari 458 italia é identica a quella di Tony Curtis in attenti a quei due, Dino 246GT.
Quindi "a parte il movimento" un nautilus 5711 é identico ad un 3700, e in royal oak 15202 é davvero identico ad un 5402 perché il movimento é praticamente identico.
Si imparano sempre cose nuove... :)

P.s: il 321, alias Lemania 2310, é lo stesso calibro (al netto delle finiture) che patek ti ha venduto fino a ieri su orologi da 100k euro...a saperlo che si doveva "evolvere" secondo i tuoi criteri invece del 2320 degli anni 60 avrebbe usato il 5510 senza ruota a colonne che trovi nei breguet typeXX moderni...
« Ultima modifica: Giugno 26, 2015, 14:36:19 pm da ciaca »
"A megghiu parola è chidda ca un si dici"

ciaca

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Re:L'Omega e la luna!
« Risposta #85 il: Giugno 26, 2015, 14:39:17 pm »
Se solo avessi anche una vaga cognizione di quello di cui parli sapresti che:

A) un omega 1861 non ha niente di moderno
B) É una delle ebauche crono più cheap e modeste mai realizzate
C) É un trattore al pari di altri vituperati trattori "moderni" come le pantofole di mia nonna (sono tutti progetti della fine degli anni 60).
D) lo speedmaster "moderno" sta ad una 500 moderna in rapporto a quello d'epoca come peppa pig sta ad una gnocca.
 
;D
« Ultima modifica: Giugno 26, 2015, 14:42:10 pm da ciaca »
"A megghiu parola è chidda ca un si dici"

Re:L'Omega e la luna!
« Risposta #86 il: Giugno 26, 2015, 14:41:09 pm »
tutto cio che viene commercializzato oggi non è quello che veniva commercializzato 45 ammi fa....

a parte il movimento ( che poi vediamo se è piu affidabile quello odierno o quello del 69 ) è praticamente identico ...

quindi cosa facciamo ? diciamo alle maison di fermarsi al 69 e non muovere piu una vite nella produzione per poter dire che quello di oggi è quello che è andato , ha fatto , ha corso , ha indossato Agnelli a Cortina ?  ( Ploprof ) .... :D


In realtà avrebbero paradossalmente potuto continuare l'incasso del 321 con lo Speed, invece qualcosa li ha indotti al risparmio, c'è chi ritiene addirittura su una richiesta Nasa(per quale motivo poi), o forse per le produzioni dello Speedmaster era previsto un decollo di decine di migliaia di pezzi nel post missione ed hanno voluto rendere più snella la produzione con l'innesto delle camme in luogo della ruota colonne, il motivo vero lo ignoro.
Quel che è certo è che sia l'861 che il più recente 1861 sono meno pregiati e più economici del loro predecessore, oltre a non aver mai visto la luna è chiaro.
Ad oggi un Speedmaster usato con smistamento a camme non dovrebbe tecnicamente e logicamente venire a costare più di un'altro cronografo del medesimo pregio, invece viene via al doppio o anche di più.
Sarà perchè piace…(a me no!)  ;)
 ;D 
Non c'è nulla di nobile nell'essere superiore a qualcun'altro.
La vera nobiltà è essere superiore a chi eravamo ieri.
-Samuel Johnson-

ALAN FORD

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Re:L'Omega e la luna!
« Risposta #87 il: Giugno 26, 2015, 15:09:04 pm »
Abbiamo capito che proprio non ti va quell'orologio ... :( 8)

Mai sentito nessuno che lo abbia denigrato con siffatta energia a parte te...

Di solito ha sempre incontrato il gusto ( sopratutto estetico ) uno po di tutti... :P

A dire il vero Leo credo che l'861 la luna l'abbia vista se non ricordo male nelle ultime missioni ...lunari

No mi sbaglio , l' ultimo allunaggio fu nel 72 e l'861 fu adottato l'anno dopo ...nel 73

Ma come...tu che dei complottisti sei il presidente sostieni un orologio che ha fatto (secondo te) la sua fortuna sulla menzogna?
Almeno io che sono discretamente dubbioso (soprattutto sulla prima) sugli allunaggi, nel moonorologio non ci ho trovato mai niente di particolare ed infatti non ne ho mai avuto uno.

ciaca

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Re:L'Omega e la luna!
« Risposta #88 il: Giugno 26, 2015, 15:20:52 pm »
tutto cio che viene commercializzato oggi non è quello che veniva commercializzato 45 ammi fa....

a parte il movimento ( che poi vediamo se è piu affidabile quello odierno o quello del 69 ) è praticamente identico ...

quindi cosa facciamo ? diciamo alle maison di fermarsi al 69 e non muovere piu una vite nella produzione per poter dire che quello di oggi è quello che è andato , ha fatto , ha corso , ha indossato Agnelli a Cortina ?  ( Ploprof ) .... :D


In realtà avrebbero paradossalmente potuto continuare l'incasso del 321 con lo Speed, invece qualcosa li ha indotti al risparmio, c'è chi ritiene addirittura su una richiesta Nasa(per quale motivo poi), o forse per le produzioni dello Speedmaster era previsto un decollo di decine di migliaia di pezzi nel post missione ed hanno voluto rendere più snella la produzione con l'innesto delle camme in luogo della ruota colonne, il motivo vero lo ignoro.
Quel che è certo è che sia l'861 che il più recente 1861 sono meno pregiati e più economici del loro predecessore, oltre a non aver mai visto la luna è chiaro.
Ad oggi un Speedmaster usato con smistamento a camme non dovrebbe tecnicamente e logicamente venire a costare più di un'altro cronografo del medesimo pregio, invece viene via al doppio o anche di più.
Sarà perchè piace…(a me no!)  ;)
 ;D

In realtà le ragioni furono molto più banali (ma quale richiesta della Nasa ;D )
le aziende di orologi già alla fine degli anni 60 e sempre più con l'avvento dei quarzo erano in grande crisi economica da cui l'abbandono dei vecchi e costosi calibri non riproducibili in serie con le rudimentali tecniche di produzione industriali dell'epoca) e l'avvento di meccaniche più economiche e facili da realizzare, come appunto l'861, i valjoux 7750 al posto dei 72, i moduli kelek e tanto altro, anche sull'onda della novità introdotta da Zenith e Buren con i primi cronografi automatici.
Omega non fece nulla di diverso rispetto agli altri produttori dell'epoca passando a più industriali ed economici movimenti per contenere i costi in un periodo di grande crisi economica.
Il Lemania 2310/20 a seguito del fallimento dei principali produttori e/o della loro scelta di non produrre più costosi movimenti era di fatto rimasto l'unico movimento di pregio superstite figlio dell'epoca d'oro dei cronografi manuali, e Lemania gioco forza iniziò a venderlo come ebauche d'alto livello alle varie grandi case (Patek in primis dopo mezzo secolo di Valjoux) mentre agli orologi commerciali di primo prezzo come lo speedmaster furono destinati appunto queste nuove generazioni di calibri industriali; tutti senza ruota a colonne perché fare in serie una ruota a colonne con le rudimentali tecniche di produzione industriali non era possibile, ed ecco spiegata anche la particolare ruota a "finte colonne" dello Zenith El Primero che invece di essere ricavata per fresatura dal pieno, come nei cronografi manuali in voga fino ad allora 321 incluso di cui allego dettaglio,





era ottenuta in modo molto più economico, spartano e risproducibile industrialmente in serie accoppiando due ruote calettate l'una sull'altra. Se vogliamo una costruzione ingegnosa per fare nozze coi fichi secchi, ossia non rinunciare allo smistamento delle funzioni tramite ruota ma allo stesso tempo garantire facile ed economica costruzione in serie con i sistemi industriali dell'epoca (tranciatura).



Buona parte del costo di produzione di questi calibri era infatti legata alla scarsa flessibilità e produttività del sistema: per realizzarne le componenti più critiche, come appunto la ruota a colonne, venivano messi a punto appositi utensili e torni il cui costo era elevatissimo in rapporto ai volumi di pezzi che se ne potevano ricavare e la cui disponibilità limitata a pochi operatori faceva si che il costo unitario incidesse enormemente sul costo complessivo del manufatto. Nulla a che vedere, ovviamente, con una maccchina cnc moderna ad n-assi programmabile in pochi minuti e capace si sfornare pezzi virtualmente perfetti in elevatissimi volumi orari e senza vedere mano umana.

con la rinascita dell'orologeria negli anni 80 poi il lemania 2310/20 restó l'unico superstite di quell'epoca al punto che tutti i cronografi manuali d'alta gamma degli anni 80 e buona parte degli anni 90 montavano quell'unico movimento ad eccezione di pochi equipaggiati con vecchi stock di calibri d'epoca ormai estinti (Venus e Valjoux manuali).

Oggi che con i cnc si riescono a creare pezzi scavati dal pieno con un livello di precisione e finitura, ed in tempi e costi, neanche immaginabili a quell'epoca, la ruota a colonne dovrebbe essere il minimo sindacale di qualunque cronofrafo che voglia costare più di 200 euro...e invece continuano a proporcela come fosse un'opera di rara maestria (in orologi dal prezzo agghiacciante) anche grazie a chi in nome della luna grida al miracolo per una schifezza come l'861 venduto a quel prezzo!
that's all...:)
« Ultima modifica: Giugno 26, 2015, 19:19:17 pm da ciaca »
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Lego

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Re:L'Omega e la luna!
« Risposta #89 il: Giugno 26, 2015, 15:26:29 pm »
Il passaggio dal 321 all' 861 avviene essenzialmente per motivi di costi, stante anche l'aumento della produzione. Ciò non toglie che il calibro stesso, pur perdendo il pregio della ruota a colonne, assume - a detta di molti tecnici - una maggior affidabilità e maggior comodità - oltre al risparmio - di interventi.