Appunto, sapendo che tutto é sopravvalutato non capisco come si possa trasformare una "infatuazione" in "tifo", ossia la cieca convinzione di ciò che già sappiamo non essere vero.
Io posso essere "infatuato" di alcuni modelli Rolex di recente produzione perché vi riscontro dei pregi che non trovo in altri orologi anche molto più costosi e mai avevo riscontrato nelle vecchie produzioni, ma questo non mi porta a considerare quegli orologi di più di ciò che oggettivamente sono, ne mi porta a vedere il loro prezzo meno assurdo di quanto non sia, quindi continuo a non comprendere come l'apprezzare un orologio pur essendo consapevole di ciò che é, di ciò che vale sia in rapporto ad altri orologi che in valore assoluto, possa tradursi in "tifo", ossia un atteggiamento di negazione della realtà che é tipico di un "tifoso".
Più in generale fatico a capire come si possa "tifare" per un orologio o un'azienda, ma vedi che é un atteggiamento sempre più diffuso.
Siccome é la negazione dell'intelletto, nonostante non abbia grande stima del genere umano non penso nemmeno sia ridotto così male: devo concludere quindi che ha ragione Marco quando scrive che dietro l'apparenza del becero tifo si nascondano invece ragioni di opportunismo economico, nel dare forza all'hype collettivo che sostiene l'interesse e quindi la quotazione economica di un orologio o degli orologi di una data marca.
in tanti anni di frequentazione di forum ne abbiamo avuto prova sistematica, quando una discussione prende una piega per la quale si mettono in evidenza difetti e contraddizioni evidenti circa la qualità di un prodotto arrivano subito i "cassettisti" spaventati dalla prospettiva che vox populi possa diffondersi, subito pronti quindi con l'atteggiamento pervicace del falso tifoso, a svaccare discussioni anche molto interessanti (per i pochi che amano capire) e portarle nel campo della sterile polemica al fine di disinnescare il potenziale informativo.
Il che forse é anche più becero