Orologico Forum 3.0

Le dimensioni degli orologi

Re:Le dimensioni degli orologi
« Risposta #30 il: Luglio 30, 2015, 09:39:39 am »
Secondo me un orologio deve essere comodo.
Se è comodo le misure sono un dettaglio.
Quello che non capisco quando si acquistano certi esemplari è come possano essere comodi al polso... perché ok le mode ma il cilicio al polso no eh  :o :o :o
Matteo


Se è per la comodità credo che tu abbia l'imbarazzo della scelta, anche un Panerai da 47mm con cassa a cuscino in titanio credo sia comodo e leggero, ma davvero poi lo indossi senza storcere il naso(io no)?
Non c'è nulla di nobile nell'essere superiore a qualcun'altro.
La vera nobiltà è essere superiore a chi eravamo ieri.
-Samuel Johnson-

PESSOA67

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Re:Le dimensioni degli orologi
« Risposta #31 il: Luglio 30, 2015, 10:54:04 am »
Non pensavo "tirasse" ancora così tanto come argomento.... :)

palombaro

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Re:Le dimensioni degli orologi
« Risposta #32 il: Luglio 30, 2015, 11:37:38 am »
Mi piace la prefazione (mi piace sempre leggere i tuoi post Istaro)
Io, per mancanza di tempo cerco di essere breve .. anche se poi, in questo argomento lo sono sempre stato (breve)..

-Orologeria classica: Ha delle regole, non scritte ma sottintese da un data-base oggettivo e verificabile .. costituito da ciò che veniva fatto in passato e che nel tempo si è consolidato in tal modo (compreso il diametro max-min) fino a diventare “un classico” appunto...
Se si tratta di classico è lecito che abbia un riferimento preciso e che si attenga in modo rigoroso a questo riferimento e alla sua tradizione.. (spetta all'appassionato comprendere la bellezza e lo scopo di tale tradizione)

-Orologeria classica rivisitata in chiave moderna: Ovviamente si tratta di reinterpretazione moderna di un classico, quindi è ovvio che ci siano delle modifiche e queste modifiche spesso le riscontriamo proprio sull'aumento di volume..
Se si tratta di re-interpretazione è lecito che alcune regole vengano modificate (spetta all'appassionato comprenderne l'eventuale necessità o frivolezza)

-Orologeria anticonvenzionale: Va da se che per indole non accetta convenzioni (o almeno non tutte) e chiede massima libertà di espressione pur subendo innegabilmente sempre delle influenze!
Se si tratta di non-convenzionale è lecita la sua “trasgressione” (spetta all'appassionato comprenderne la visione, verificarne la bontà e valutare di conseguenza se lasciarsi coinvolgere da tale trasgressione nei confronti di un classico)
***

ciaca

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Re:Le dimensioni degli orologi
« Risposta #33 il: Luglio 30, 2015, 11:40:24 am »
Didascalico ma efficace, direi esaustivo :)
"A megghiu parola è chidda ca un si dici"

Teo

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Re:Le dimensioni degli orologi
« Risposta #34 il: Luglio 30, 2015, 11:53:46 am »
Secondo me un orologio deve essere comodo.
Se è comodo le misure sono un dettaglio.
Quello che non capisco quando si acquistano certi esemplari è come possano essere comodi al polso... perché ok le mode ma il cilicio al polso no eh  :o :o :o
Matteo


Se è per la comodità credo che tu abbia l'imbarazzo della scelta, anche un Panerai da 47mm con cassa a cuscino in titanio credo sia comodo e leggero, ma davvero poi lo indossi senza storcere il naso(io no)?

Leggero si.
Ma sul comodo parliamone  :D
Bisogna indossarlo per capire anche perché dipende da come è fatto il polso.
Per esempio, non so come si chiama, ma io ho l'ossicino del polso un po' sporgente e per esempio la cassa di un reverso GT mi da fastidio anche se di dimensioni assolute ancora accettabili.
Il reverso classique invece è perfetto  :D
Matteo

ciaca

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Re:Le dimensioni degli orologi
« Risposta #35 il: Luglio 30, 2015, 12:21:39 pm »
Anche comodo é un concetto assai relativo. Comodo é ciò che assolve alla sua funzione senza arrecare fastidio a chi lo usa.

Un ultrapiatto di piccolo diametro é comodo, perché il polsino della camicia ci scivola sopra senza interferire, perché é leggero, ma diventa scomodo quando devi avere a che fare con l'acqua o in generale hai un vestire diverso per contesti e situazioni diverse. Comodo quindi nel suo campo d'impiego, scomodo in altre situazioni.

Gli orologi "professionali" degli anni 70 (e quelli che ne sono derivati fino all'inizio del nuovo millennio) sono comodi perché si adattano ad un gran numero di situazioni, sopportano bene acqua e urti, hanno ancora proporzioni e pesi ai quali ci si abitua presto senza fatica e fastidio. Sono scomodi (oltre che poco eleganti) quando ci si veste in modo più formale per contesti più formali e ancor di più lo sono quando non si riesce a regolare alla bisogna il loro bracciale alle dimensioni del polso che possono variare sensibilmente anche nel corso della medesima giornata. La comodità di un bracciale d'altri tempi (leggerezza) diventa scomodità nella fattura d'altri tempi della sua chiusura o nel cedimento che presto inizieranno ad avere le maglie.
Potrei continuare, la lista é lunga e ogni cosa pensata per uno specifico utilizzo perde comodità fuori dal suo ambito e in alcuni casi nel tempo.
Di contro orologi come il royal oak, pensati per un uso quanto più ampio possibile, alla fine non sono comodi in nessun ambito (ma sono terribilmente affascinanti al punto che la loro scomodità passa in secondo piano di fronte al piacere di averne al polso uno).
Un Panerai automatico in acciaio quasi sempre é scomodo sia per il peso che per l'ingombro, a meno che non lo si usi in acqua dove la spinta isdrostatica ci viene in soccorso.
Un Panerai in titanio, ancor meglio se manuale e di spessore già più contenuto neanche ci si accorge di averlo al polso, almeno finché il polso resta nudo :D certi radiomir a spessore ridotto e diametro più cristiano, non sono più scomodi di qualsiasi altro orologio simil professionale, ovviamente nel loro contesto e campo di applicazione.
Lo stesso Explorer II ultima referenza, che con il suo bracciale é un bel mattone capace di infiammare i tendini, diventa comodo con un nato da due soldi.
Insomma, anche la "comodità" non mi pare un discriminante ne prerogativa dei soli orologi di piccolo diametro, come la leggibilità non lo é necessariamente per i grandi. Dipende, da tanti fattori, non ultimo il fatto che sulla comodità molta influenza ha la praticità.... :)
« Ultima modifica: Luglio 30, 2015, 12:29:50 pm da ciaca »
"A megghiu parola è chidda ca un si dici"

mbelt

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Re:Le dimensioni degli orologi
« Risposta #36 il: Luglio 30, 2015, 12:51:18 pm »
Anche comodo é un concetto assai relativo. Comodo é ciò che assolve alla sua funzione senza arrecare fastidio a chi lo usa.

Un ultrapiatto di piccolo diametro é comodo, perché il polsino della camicia ci scivola sopra senza interferire, perché é leggero, ma diventa scomodo quando devi avere a che fare con l'acqua o in generale hai un vestire diverso per contesti e situazioni diverse. Comodo quindi nel suo campo d'impiego, scomodo in altre situazioni.

Gli orologi "professionali" degli anni 70 (e quelli che ne sono derivati fino all'inizio del nuovo millennio) sono comodi perché si adattano ad un gran numero di situazioni, sopportano bene acqua e urti, hanno ancora proporzioni e pesi ai quali ci si abitua presto senza fatica e fastidio. Sono scomodi (oltre che poco eleganti) quando ci si veste in modo più formale per contesti più formali e ancor di più lo sono quando non si riesce a regolare alla bisogna il loro bracciale alle dimensioni del polso che possono variare sensibilmente anche nel corso della medesima giornata. La comodità di un bracciale d'altri tempi (leggerezza) diventa scomodità nella fattura d'altri tempi della sua chiusura o nel cedimento che presto inizieranno ad avere le maglie.
Potrei continuare, la lista é lunga e ogni cosa pensata per uno specifico utilizzo perde comodità fuori dal suo ambito e in alcuni casi nel tempo.
Di contro orologi come il royal oak, pensati per un uso quanto più ampio possibile, alla fine non sono comodi in nessun ambito (ma sono terribilmente affascinanti al punto che la loro scomodità passa in secondo piano di fronte al piacere di averne al polso uno).
Un Panerai automatico in acciaio quasi sempre é scomodo sia per il peso che per l'ingombro, a meno che non lo si usi in acqua dove la spinta isdrostatica ci viene in soccorso.
Un Panerai in titanio, ancor meglio se manuale e di spessore già più contenuto neanche ci si accorge di averlo al polso, almeno finché il polso resta nudo :D certi radiomir a spessore ridotto e diametro più cristiano, non sono più scomodi di qualsiasi altro orologio simil professionale, ovviamente nel loro contesto e campo di applicazione.
Lo stesso Explorer II ultima referenza, che con il suo bracciale é un bel mattone capace di infiammare i tendini, diventa comodo con un nato da due soldi.
Insomma, anche la "comodità" non mi pare un discriminante ne prerogativa dei soli orologi di piccolo diametro, come la leggibilità non lo é necessariamente per i grandi. Dipende, da tanti fattori, non ultimo il fatto che sulla comodità molta influenza ha la praticità.... :)
Anche sulla comodità ci sono opinioni diverse. Io per esempio trovo comodo anche il RO perpetuo, per uso quotidiano. Quindi penso che pure con un 15202 non avrei problemi di sorta. Su altro forum ho letto che per un  forumista di altro forum il Journe Tourbillon addirittura non sarebbe indossabile, e questo mi fa capire come per la questione a volte si scrivano cose veramente estreme.
Per me comodità è dimensioni piccole ma anche e soprattutto peso leggero, ma ci sono giorni in cui amo la scomodità. Cioè esistono dimensioni ed usi diversi tutti legittimi.
Contro ogni talebanismo, ora e sempre

ciaca

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Re:Le dimensioni degli orologi
« Risposta #37 il: Luglio 30, 2015, 13:01:12 pm »
Proprio ieri sera mi era venuta voglia di indossare il mio RO perpetuo, preso e indossato chiudeva a stento e segava il polso, quando fino a tre mesi fa era anche leggermente lasco....sono i momenti in cui capisco quanto utili e pratici siano i sistemi di regolazione rapida dei bracciali. Avrei dovuto cercare la maglia, prendere il phon per sciogliere il frenafiletti, prendere il cacciavite, smontare la maglia, aggiungere una nuova maglia, rimontare il tutto.
Tutto questo con 31° e mia moglie già pronta che batteva il piedino perchè sentiva caldo.
Sono rimasto con quello che già avevo al polso....per il royal oak credo che se ne riparlerà a ottobre con altri climi  :-\

Detto ciò, anche con il bracciale messo a misura, io i royal oak sottili non riesco a portarli per una intera giornata, messi la mattina la sera devo sbarazzarmene come fossero un paio di church indurite :D
« Ultima modifica: Luglio 30, 2015, 13:04:33 pm da ciaca »
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range

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Re:Le dimensioni degli orologi
« Risposta #38 il: Luglio 30, 2015, 13:33:07 pm »
Per il mio gusto personale vedo che tra i 36mm e i 44mm trovo tutto ciò che può piacermi (salvo rare eccezioni).

Come indossabilità sul mio polso da 16.5 penso che da 38 a 40mm avrei il giusto connubio tra classico e sportivo e/o professionale però...
...come amore dico che a 36mm trovo dei pezzi stratosferici che vorrei avere e qualcosa ho mentre a 44 trovo i Pam che tanto mi piacciono e anche qui ne posseggo.

Aggiungo che trovare un diametro corretto dipende da tanti fattori già enunciati sui quali convengo e non spendo altre parole se non per dire che normalmente non scelgo un orologio per il diametro semmai al contrario lo escludo per quel motivo quando provo a polsarlo, inoltre appunto il gusto potrebbe variare col tempo.

Aggiungo anche che proprio ieri sera in una vetrina ho visto dei Breguet molto belli di dial ma con dimensioni che un Pam messo vicino sembrerebbe PP 5035... Ma come si fa a fare orologi classici con queste dimensioni!!!

« Ultima modifica: Luglio 30, 2015, 13:37:26 pm da range »

ciaca

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Re:Le dimensioni degli orologi
« Risposta #39 il: Luglio 30, 2015, 14:03:14 pm »
Citazione
Ma come si fa a fare orologi classici con queste dimensioni!!!

E soprattutto come si fa a fare dei Breguet di quelle dimensioni....
La risposta è semplice: gli orologi di stampo classico, per di più di diametro consono alla tipologia, ancor più quelli molto decorati come sono i Breguet, sono ormai demodè, in altri termini non si vendono.
Le case che li producono, quindi, hanno il disperato bisogno di rendere fashion ciò che per sua natura è l'antitesi del fashion in quanto "classico". Da cui le brutture tragicomiche che ne conseguono, che per altro non si vendono bene nemmeno quelle :)
Fosse per i Calatrava Patek sarebbe già fallita da tempo, infatti ha rispolverato il Nautilus facendone mai come prima d'ora un'intera linea di prodotto e affiancandogli l'aquanaut oltre che qualche altra referenza una volta classica e adesso traghettata nel campo del casual (6000 e 5960 le prime che mi vengono in mente), o nel migliore dei casi dilatata (5110->5130 ecc ecc). Analogamente Breguet, che accanto alla linea "classique" ha riproposto i marine in chiave più fashion (caucciù e grandi diametri) oltre che i cronografi casual (type xx e simili).
Ma a ben guardare tutte le case che hanno formato il proprio blasone sull'orologeria "classica" sono oggi nel pieno di una trasformazione di prodotto che, almeno fino ad ora, non ha partorito che orologi trascurabili e in molti casi grotteschi.
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erm2833

Re:Le dimensioni degli orologi
« Risposta #40 il: Luglio 30, 2015, 15:18:51 pm »
Il rimedio c'e':dedicarsi al vintage!

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Re:Le dimensioni degli orologi
« Risposta #41 il: Luglio 30, 2015, 15:34:17 pm »
Proprio ieri sera mi era venuta voglia di indossare il mio RO perpetuo, preso e indossato chiudeva a stento e segava il polso, quando fino a tre mesi fa era anche leggermente lasco....sono i momenti in cui capisco quanto utili e pratici siano i sistemi di regolazione rapida dei bracciali. Avrei dovuto cercare la maglia, prendere il phon per sciogliere il frenafiletti, prendere il cacciavite, smontare la maglia, aggiungere una nuova maglia, rimontare il tutto.
Tutto questo con 31° e mia moglie già pronta che batteva il piedino perchè sentiva caldo.
Sono rimasto con quello che già avevo al polso....per il royal oak credo che se ne riparlerà a ottobre con altri climi  :-\

Detto ciò, anche con il bracciale messo a misura, io i royal oak sottili non riesco a portarli per una intera giornata, messi la mattina la sera devo sbarazzarmene come fossero un paio di church indurite :D

Perché pensi che mi sono liberato del 15202?
All'inizio l'entusiasmo ti fa passare sopra a tante piccole sensazioni di scomodità, poi man mano che l'entusiasmo scende aumenta l'esigenza di comodità ed il 15202 negli ultimi tempi lo mettevo al mattino e me lo cambiavo a pranzo.

Errol

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Re:Le dimensioni degli orologi
« Risposta #42 il: Luglio 30, 2015, 15:35:29 pm »
Citazione
Ma come si fa a fare orologi classici con queste dimensioni!!!

E soprattutto come si fa a fare dei Breguet di quelle dimensioni....


non nominate il nome di Dio invano (2° Comandamento)
        

ciaca

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Re:Le dimensioni degli orologi
« Risposta #43 il: Luglio 30, 2015, 15:51:34 pm »
Se la metti così é da oltre un secolo che il nome di quel dio viene nominato invano :D
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Re:Le dimensioni degli orologi
« Risposta #44 il: Luglio 30, 2015, 16:32:56 pm »
Anche io quando si tratta di Breguet parto a spada tratta....un mito che non si tocca...arrivo a dire di più....se deve essere oversize tra tutte le brutture contemporanee...che sia almeno Breguet....