Orologico Forum 3.0

Le dimensioni degli orologi

Re:Le dimensioni degli orologi
« Risposta #75 il: Novembre 19, 2016, 21:37:45 pm »
Gianni!!!!
Temo sia arrivato per te il momento di... una salutare distrazione "fisica" 😆😆


Poche parole ma chiare direi! :D
Non c'è nulla di nobile nell'essere superiore a qualcun'altro.
La vera nobiltà è essere superiore a chi eravamo ieri.
-Samuel Johnson-

Istaro

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Re:Le dimensioni degli orologi
« Risposta #76 il: Novembre 19, 2016, 23:14:15 pm »
Gianni!!!!
Temo sia arrivato per te il momento di... una salutare distrazione "fisica"

Poche parole ma chiare direi! :D

???

Che qualcuno mi abbia preso troppo sul serio?  ;D

Preciso allora che abitualmente non traggo le mie valutazioni su opinioni e costumi dai giochini per smartphones...

Però anche un giochino, quando si tratta di un prodotto commerciale accuratamente confezionato, può stimolare la nostra riflessione in modo simpatico.
Altrimenti dovremmo stare qui a commissionare sondaggi e studi scientifici.  :)

Anche la prospettiva di alcuni sviluppatori di software, incrociata con i tanti segnali che la realtà circostante ci offre (se ci sforziamo di coglierli), può essere l'occasione per sforzarsi di percepire un punto di vista esterno  a quello cui siamo abituati, per uscire dalla bolla virtuale degli "appassionati", che se la cantano e se la suonano sulla base delle proprie preferenze e aspettative (lo scappamento innovativo, l'anglage rientrante, il crono integrato/modulare)...

Perciò, se vogliamo guardare - come si dice - alla luna, e non al dito: qual è l'opinione di larga parte delle persone sugli orologi contemporanei?  Soltanto che sono ormai "inutili" (come tanti gadget che però vanno per la maggiore)?
O anche che sono diventati stravaganti?

E noi - o ancor prima l'industria degli orologi - possiamo permetterci disinteresse per questa opinione, rinchiudendoci nella nostra nicchia?

La nicchia dell'orologeria meccanica di pregio si è sviluppata - mi ripeto - come espressione di vertice di un settore produttivo di massa.
Quando si estingue la massa, si atrofizza - in pochi anni - anche la nicchia.
« Ultima modifica: Novembre 19, 2016, 23:15:52 pm da Istaro »
"Non esistono venti favorevoli per il marinaio che non sa dove andare" (Seneca)

Re:Le dimensioni degli orologi
« Risposta #77 il: Novembre 20, 2016, 00:19:58 am »
Amen Gianni, e così sarà!
(non ti prendevo sul serio Gianni, scherzavo di conseguenza  ;D)

Errol

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Re:Le dimensioni degli orologi
« Risposta #78 il: Novembre 20, 2016, 05:51:39 am »
Secondo me questa storia delle dimensioni vi è sfuggita di mano...
        

guagua72

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Re:Le dimensioni degli orologi
« Risposta #79 il: Novembre 20, 2016, 08:04:57 am »
Secondo me questa storia delle dimensioni vi è sfuggita di mano...
A parte che leggo Gianni molto volentieri, ma devo farlo assolutamente in luoghi meritevoli di concentrazione e quindi massimo deputato a ciò è il bagno nei momenti non dedicati alle abluzioni mattutine. Tutto ciò per potere assaporare al meglio il fine dicitore che effettivamente si malcela dietro lo pseudonimo Istaro. Detto questo, ritengo questo discorso delle dimensioni, filtrato dalla percezione che hanno gli sviluppatori dei videogiochi, quantomai interessante. I carissimi burloni che in maniera dissacrante prendono gli interventi di Istaro, hanno le loro ragioni: troppo ( in senso quantitativo)  ed alto ( in senso qualitativo)  pensiero, alienerebbe dalla realtà, forse. La mia modesta e semplice opinione è : " produzione più variegata, non spostata sul diametro, ma attenzione a diverse sfumature e a gusti anche demodè, come sta accadendo nel mondo della moda, un No secco alle misure auree, sempre".
« Ultima modifica: Novembre 20, 2016, 08:07:27 am da guagua72 »

ciaca

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Re:Le dimensioni degli orologi
« Risposta #80 il: Novembre 20, 2016, 11:59:26 am »
Di contro negli ultimi anni di profonda crisi si è visto anche che molte case hanno frenato questa deriva, hanno contenuto entro certe misure alcune nuove proposte affiancandole (ma non sostituendole) ad altre di misura più elevata, hanno insomma tentato di offrire una gamma più veriegata che dia all'acquirente l'illusione di  una maggiore varietà di scelta e smonti un po' l'idea dell'orologio come semplice oggetto di moda.

Lo hanno però fatto tardi e male, all'interno di una gamma già confusionaria e piena di fin troppi modelli inutili realizzati solo per far numero e riempire i cataloghi secondo stilemi solo fino a qualche anno fa trendy e alla moda, creando ulteriore confusione in un mercato che ha smarrito non solo parte importante del suo core business (il mercato degli arricchiti cinesi del nuovo millennio) ma anche molti dei suoi stilemi di riferimento.

Se l'errore di fondo è stato quello di gestire il settore come una delle tante ramificazioni del più ampio business del lusso griffato alla moda, questa scelta che si inquadra nelle strategia adottate proprio nel suddetto campo del lusso griffato (anche nell'ambito degli altri settori alla moda la decisa alternanza di tendenze negli ultimi anni è venuta un po' a mancare almeno sulle forme e gli stili degli oggetti proposti e si registra un'offerta quanto più ampia e variegata come non mai dove le cose più trendy affiancano ma non sostituiscono del tutto quelle più classiche), altro non è che una scelta sbagliata e inopportuna o per lo meno messa in atto male e in modo intempestivo.

Gianluca dice che diamo troppo peso a questa questione delle misure ma io credo che sia una delle ragioni principali per le quali un intero settore sta andando a ramengo; un settore che per quasi un secolo ha vissuto secondo determinati schemi, e stilemi, che in meno di 20 anni è stato radicalmente trasformato e mortificato da scelte oggettivamente folli da ogni punto di vista (come folle è la padella da aviatore voluta da Stern nipote n.d.r.), passando da un eccesso di formalismo e staticità stilistica, all'eccesso opposto di anarchia formale degna della chincaglieria da centro commerciale o di bottega di second'ordine più che di un ambito tradizionalmente serio e austero come quello dell'orologera di fascia alta.
Con questa gestione da supermarket delle griffe hanno sostanzialmente ridicolizzato (quasi) tutto.

Cosa c'entrano gli speedmaster neri grigi bianchi e in altre 60 gradazioni di luna con Omega?! Cosa c'entra l'avatore grande come una pizza con Patek?! Cosa c'entrano le vaccate da coatto a la Roberto Cavalli con Hublot?! Servono solo a fare rumore e qualche soldo che nel lungo periodo che alla lunga si è trasformato in farsa, dileggio e/o totale disinteresse da parte di un mercato, specie quello maturo, sempre più lontano dalle nuove proposte e sempre più attratto dal vintage e dal secondo polso (guardacaso due ambiti che stando a ciò che dicono gli operatori del settore, non conosce crisi).
« Ultima modifica: Novembre 20, 2016, 12:08:57 pm da ciaca »
"A megghiu parola è chidda ca un si dici"

Re:Le dimensioni degli orologi
« Risposta #81 il: Novembre 20, 2016, 13:05:38 pm »
Oltre a non aggiungere nulla, se non visibilità, alcuni orologi sono proprio più brutti non c'è niente da fare. A volte in foto capita di vedere degli orologi ben concepiti con misure però troppo XL ed è davvero un peccato perchè io la vedo come un'occasione sprecata per fare(ricominciare) bene
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Bertroo

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Re:Le dimensioni degli orologi
« Risposta #82 il: Novembre 20, 2016, 13:25:05 pm »
Premesso che ho orologi dai 36 ai 43, pertanto li porto tutti indistintamente, credo sia una questione di proporzioni.
Uno, non dico tipo me, ma per esempio tipo Michael Jordan sarebbe ridicolo con un 33mm al polso qualunque esso sia. Così come uno di 1.60mt è ridicolo con uno 42 e oltre.
Però poi entra il problema delle proporzioni dell'orologio, nel senso che se faccio un ultrapiatto (magari complicato) di 40mm o più, mi troverò tutto al centro del quadrante ed esteticamente questo è brutto, sia che fosse un solo tempo sia che fosse un complicato. A meno che per gli "omoni" non si prendano extraplat solotempo senza secondina e/o data. Comunque,oggettivamente, un orologio sproporzionato è brutto sia su un polso da 19 che su un polso da 16.
Pertanto credo che ognuno abbia la sua dimensione. Per fortuna il mercato offre tanto e per tutti.
L'importante è che sianproporziknato l'orologio in se, poi ognuno secondo me può trovare la sua dimensione.
Il problema è che oggi di orologi proporzionati non ve ne sono molti.
« Ultima modifica: Novembre 20, 2016, 13:27:32 pm da bojwolb »

Re:Le dimensioni degli orologi
« Risposta #83 il: Novembre 20, 2016, 13:47:09 pm »
Comunque,oggettivamente, un orologio sproporzionato è brutto sia su un polso da 19 che su un polso da 16.
Il problema è che oggi di orologi proporzionati non ve ne sono molti.


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ciaca

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Re:Le dimensioni degli orologi
« Risposta #84 il: Novembre 20, 2016, 14:34:28 pm »
Citazione
Il problema è che oggi di orologi proporzionati non ve ne sono molti.

Un orologio che superi certi limiti dimensionali non può per definizione essere proporzionato.
Questo perché la proporzione, ossia il dato rapporto tra misure (per esempio diametro e spessore), o viene clamotosamente violata (come sugli ultra piatti da 40 e passa mm di diametro) o per essere rispettata porta ad eccessi come spessori da peso per culturisti (come sempre più spesso si riscontra sulle nuove proposte, basti pensare agli spessori di tutti i nuovi cronografi Omega che sono delle putrelle).

Ma anche altri rapporti vengono inevitabilmente alterati al crescere dei diametri, per esempio quello tra diametri di quadranti e lunette, quello del posizionamento e delle distanze tra i compax, quello del rapporto tra dimensione del quadrante, degli indici e delle sfere, quello tra larghezza della carrure e del bracciale, tra larghezza delle anse e della loro distanza, e tanti altri che molto frequentemente si riscontrano su molti orologi.

Questo perché lo stile e il design dell'orologeria da polso, che per quasi un secolo si è formato attorno ad un ben definito range di misure distinte per funzione e destinazione d'uso, non è stato possibile adattarlo a nuovi standard dimensionali con una semplice operazione di scalatura senza che ne derivino autentici obbrobri grotteschi.
A maggior ragione nel momento in cui la distinzione per funzione è destinazione d'uso è completamente saltata.

E d'altronde le poche proposte stilistiche realmente innovative, nate all'insegna del gigantismo e slegate del tutto dalla tradizione, sono rimaste confinate nel campo degli esercizi di stile - come quelli di alcuni indipendenti - o della paccottiglia da bigiotteria, non riuscendo comunque a sfondare e ad imporsi nel costume come nuovi canoni, con proprie proporzioni, al contrario di quanto accaduto in passato (per esempio) con alcuni modelli disegnati da Genta.
« Ultima modifica: Novembre 20, 2016, 14:42:46 pm da ciaca »
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Istaro

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Re:Le dimensioni degli orologi
« Risposta #85 il: Giugno 16, 2019, 15:41:41 pm »
Mi sembra interessante condividere qui un articolo intercettato da Claudio:
http://www.markcho.com/201905-the-ideal-watch-size-survey-report.

Si tratta dell’analisi dei risultati di un sondaggio condotto a livello mondiale, tra appassionati del settore, sul tema di questa discussione: le dimensioni “ideali” di un orologio (con tutti i limiti che questo tipo di semplificazione porta ovviamente con sé).

La platea dei partecipanti è statisticamente abbastanza significativa, sia per il numero (quasi 1.000 persone) sia per la distribuzione geografica (d’altronde, quello degli orologi è un mercato globale).
Forse è meno rappresentativa per l’età, dato che in maggioranza si tratta di appassionati al di sotto dei 34 anni (ovviamente più avvezzi ai social  e ai canali on line); anche se questo dato, come vedremo, rende ancor più interessanti i risultati del sondaggio.

Ognuno può leggere l’articolo da sé, al link che ho indicato (i traduttori on line  aiutano anche chi non mastica l’inglese  ;)).

Qui mi limito a riepilogare i dati essenziali.
La circonferenza media del polso dei partecipanti risulta essere di 17,1 cm (6,74 pollici).
Il diametro medio ideale dell’ “orologio primario” è indicato dai partecipanti in 37,77 mm (anche se la misura che ha ottenuto la maggioranza relativa di preferenze è quella di 36 mm). 
Il diametro medio ideale del “secondo orologio” (sportivo per il fine settimana) è indicato in 39,28 mm.

Sembrerebbe così trovare conferma l’impressione che l’offerta delle maisons, centrata quasi esclusivamente sui grandi diametri - anche se negli ultimi anni sembra esserci stata una timida inversione di tendenza - non è perfettamente allineata alle richieste  (e qui è interessante ricordare l’età del campione: dai giovani viene normalmente un gradimento per dimensioni più importanti e sportive…).
Per gli orologi che il sondaggio definisce "primari", nel range  fino ai 37 mm ci sarebbe lo spazio per soddisfare una richiesta potenziale di quasi il 40% del mercato...

A questo punto emerge un’apparente contraddizione: come mai alcune case produttrici che avevano in catalogo diametri contenuti li hanno eliminati (presumibilmente per scarsità della richiesta)?
Evidentemente c’è un disallineamento tra la richiesta potenziale (l’orologio dalle misure “ideali”) e quella effettiva.

Per quali motivi, dunque, alcuni appassionati/acquirenti scelgono orologi più grandi di quelli che ritengono adatti al proprio polso?
(Sottolineo “alcuni”, cioè la quota di appassionati il cui comportamento è oggetto della nostra attenzione; è ovvio che molti altri comprano orologi grandi esattamente perché li gradiscono di quelle dimensioni  :))

Per me questi motivi si possono riassumere così:

1) Non è solo l’offerta che si adegua alla richiesta, ma anche il contrario: le persone comprano spesso quello che il mercato offre. E se il mercato degli orologi offre soprattutto grandi dimensioni, si finisce anche con l'adattarsi: perché “oggi si usa così”, perché “non bisogna essere rigidi”, perché “sarebbe un peccato rinunciare a un capolavoro per questioni di pochi millimetri”, ecc.
Valeva probabilmente il discorso inverso quando si producevano in prevalenza orologi più piccoli.

2) A mano a mano che si sale col valore degli orologi, entrano in “conflitto” due aspirazioni: quella a indossare un orologio che vesta bene, proporzionato, e quella a indossare un orologio che si faccia notare, che assolva il suo ruolo di status symbol  (“se spendo tutti questi soldi, che almeno si veda…”).

3) Nell’acquisto del nuovo si tiene conto della rivendibilità: si ha paura a investire molti soldi in un orologio che sarebbe più difficile da rivendere rispetto ad altri di diametro maggiore, e quindi subirebbe un maggior deprezzamento.

4) Ci sono anche gli acquirenti che considerano gli orologi di pregio soprattutto come “investimento” e li indossano pochissimo (o mai). In questi casi il diametro fa poca differenza.

Si aggiunga che la richiesta di diametri contenuti è indebolita anche da coloro che, pur esigenti nelle dimensioni e restii ad adattarsi a diametri eccessivi, finiscono con l’orientarsi sul mercato dell’usato (che di diametri non esagerati ha una discreta offerta).

Si innesca insomma un circolo vizioso, per cui la scarsa offerta di orologi dai diametri contenuti “spiazza” e indebolisce ulteriormente la domanda (spingendola su dimensioni maggiori o sull’usato).
Le maison  in parte sono la causa del fenomeno (quando concentrano l'offerta su un certo range  dimensionale), in parte vi si adeguano (quando, con il circolo vizioso avvitato su se stesso, rinunciano a mantenere un'offerta diversificata).
« Ultima modifica: Giugno 16, 2019, 23:08:01 pm da Istaro »
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Istaro

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Re:Le dimensioni degli orologi
« Risposta #86 il: Giugno 16, 2019, 15:45:16 pm »
C’è però un altro risultato del sondaggio citato che è davvero sorprendente: la percezione falsata che molti hanno del proprio polso.

Infatti, il 51% del campione considera il proprio polso “piccolo” e solo il 7% lo considera “grande”.
(Mentre le percentuali dovrebbero essere simili, se la percezione fosse rapportata alle dimensioni medie effettive).

Insomma: l’offerta generalizzata di orologi con diametri importanti ha indotto molte persone a credere non che gli orologi siano inadeguati al proprio polso, ma che… è il polso a essere inadeguato!  :o
Potenza del marketing…  :D
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Bug04

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Re:Le dimensioni degli orologi
« Risposta #87 il: Giugno 16, 2019, 23:10:14 pm »
Interessante.
Mi sorprende positivamente che, come detto, la maggioranza relativa dei voti sulla dimensione dell’orologio “primario” sia andata ai 36mm.
Ma ancora più sorprendente per me è che su 934 votazioni solo 3 erano di donne (voti peraltro scartati dal campione esaminato).

ALAN FORD

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Re:Le dimensioni degli orologi
« Risposta #88 il: Giugno 17, 2019, 08:32:39 am »
C’è però un altro risultato del sondaggio citato che è davvero sorprendente: la percezione falsata che molti hanno del proprio polso.

Infatti, il 51% del campione considera il proprio polso “piccolo” e solo il 7% lo considera “grande”.
(Mentre le percentuali dovrebbero essere simili, se la percezione fosse rapportata alle dimensioni medie effettive).

Insomma: l’offerta generalizzata di orologi con diametri importanti ha indotto molte persone a credere non che gli orologi siano inadeguati al proprio polso, ma che… è il polso a essere inadeguato!  :o
Potenza del marketing…  :D

Come per la temperatura, 36C percepiti 45C! ;D

diemmeo

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Re:Le dimensioni degli orologi
« Risposta #89 il: Giugno 18, 2019, 16:01:49 pm »
Discussione che ho (ri)letto con interesse.
Nel tempo ho individuato i seguenti criteri per le mie scelte:

1) Diametro contenuto entro i 40 mm
2) Superficie media, utile per confronti con gli orologi di forma.
3) Spessore contenuto entro i 10 mm
4) Tipologia di utilizzo: elegante (34/38), sportivo (38/40)
5) Epoca storica: Blancpain classici (34 mm), Breguet (36 mm), Lange e FPJ (38/40).

Poi prevalgono la prova al polso e le sensazioni dirette.