Salve non so quanti di voi possano essere interessati all'orologio in questione, ma a me intriga molto.
In genere non sono un amante dei quarzi, anzi, ma questo è orologio molto diverso, e dalla stessa Seiko è considerato più un meccanico che un quarzo, proprio per via della tecnica usata nel movimento, dove all'apparenza e dal fondello zaffiro si ha proprio l'impressione, ad una visione superficiale, di trovarsi di fronte ad un segnatempo meccanico con tutte le componenti che lo distinguono dai fratelli a batteria.
Infatti la prerogativa di questa tecnologia è l'uso di una molla di carica, come nei meccanici, dove però nell'ultimo passaggio non troviamo un bilanciere con spirale, ma un oscillatore al quarzo.
Ora in tutta franchezza non ho compreso bene tale funzionamento, la Seiko lo spiega, ma l'elettronica non è il mio pane e ad ogni modo il sistema è funzionale all'utilizzo di una molla meccanica e l'energia cinetica viene opportunamente trasformata con l'ausilio di un generatore, un circuito e un oscillatore, cosa che evidentemente coi sistemi tradizionali al quarzo non sarebbe stata possibile.
Io trovo il sistema affascinante da diversi punti di vista, innanzitutto sembra l'anello di congiunzione tra i due sistemi, fino ad oggi davvero molto diversi tra loro.
Gli orologi prodotti hanno di fatto un calibro con un movimento interno visibile, anche se non udibile a detta di Seiko, il che li accomunerebbe ai meccanici e al fascino delle "rotazioni e delle oscillazioni", totalmente assenti nei quarzi.
La sfera dei secondi (ma questa non è una prerogativa dei soli Spring Drive ma anche di alcuni elettromeccanici del passato) è fluida nel funzionamento e senza scatto alcuno.
Non so ad alcuni di voi, ma a me il fatto che la rotazione della massa oscillante carichi la molla del bariletto e trasmetta il moto ai rotismi me lo fa davvero somigliare ad un meccanico in modo sorprendente e me lo fa apprezzare in modo particolare, un dettaglio che alla Seiko non hanno trascurato, ed il progetto Spring Drive è probabilmente mirato a questo scopo, unire il fascino della meccanica con l'accuratezza del quarzo.
In passato si è provato ad unire i due mondi con soluzioni particolari, ricordo che Hamilton col primo Ventura univa la carica a batteria ad un organo regolatore a bilanciere/spirale, il sistema però pare non abbia avuto molta fortuna per via della scarsa affidabilità ed alla fine fu abbandonato da Hamilton.
Penso al Bulova Accutron a batteria, i cui l'organo regolatore era il diapason con una frequenza di oscillazione di 360.000 A/h, inferiore a quella di un quarzo classico, ma molto superiore a quella di qualsiasi meccanico, anche dei giorni nostri, il moto della lancetta dei secondi era fluida, ed il sistema produceva un suono nel suo funzionamento che era simile ad un ronzio.
Di recente Bulova ha prodotto un Accutron celebrativo mi pare in numero limitato con un prezzo piuttosto alto di oltre 3k mi pare.
In tutta franchezza, mi pare che nessuno dei progetti del passato, volti ad accomunare o avvicinare gli orologi al quarzo a quelli meccanici o viceversa,abbia mai raggiunto lo scopo come invece fa oggi lo Spring Drive.
Voi che ne pensate?