A me piace molto, in particolare per la cassa a cuscino che rappresenta una sorta di “quadratura del cerchio” superando il limite estetico delle casse di forma rettangolare o quadrata. La distanza fra i contatori avrebbe beneficiato con un paio di mm in meno della cassa, anche se a dir la verità, il risultato è accettabile. Ho delle riserve sul microrotore: l’unico orologio da me posseduto con questo dispositivo di ricarica, Parmigiani Tonda 1950, non si caricava a sufficienza durante il giorno, per cui ogni 3 o 4 giorni al mattino lo trovavo fermo. Il concessionario mi disse che gli orologi con microrotore sono da considerarsi una sorta di semi-automatici, nel senso che producono energia sufficiente a farli funzionare se indossati, ma se riposti durante la notte perdono una parte di riserva di carica che non viene più recuperata nelle ore in cui vengono indossati. Pertanto mi veniva consigliato di caricarlo manualmente ogni 2/3 giorni. La spiegazione a dir la verità non mi convinse, ma non approfondii oltre perché lo vendetti per altri motivi dopo pochi mesi.