Sicuro? Io lo ricordo da 40 e con uno spessore piuttosto generoso, nulla di sconvolgente se rapportato allo standard di un orologio sportivo, decisamente troppo se pensato per un cronografo di stampo elegante. Quando lo provai non aveva certo le proporzioni di uno Zenith 1969 insomma
Le misure corrette sono 40x13,7mm, praticamente quelle di un gmt2
Il calibro 61 resta tuttavia sempre un bel vedere
Castoni in oro, viti azzurrate a fiamma, superfici lucidate a specchio nero, e tutto il campionario di decorazioni che definiscono il pregio superiore in questa categoria, non mancano
Come dice Marco, però, è tutto indistriale....e si vede. Il "grattage" tipico di molti Patek c'è anche qui.
Il fatto é che i panograph, come molti altri orologi di stampo sassone, non si capisce bene come catalogarli, alcuni in acciaio, casse satinate e quadranti scuri, come certi Pano (lunar e reserve) possono passare tranquillamente per orologi casual/sportivi, altri come il panograph meno.
Il Dubuis non si porta dietro alcun equivoco in tal senso, sportivo, grande e un po' retrò come ogni orologio alla moda di questa epoca. E anche dal punto di vista della meccanica ha secondo me una marcia in più.
Non so se il doppio punzone di Ginevra basti ad assicurare un livello eccelso delle finiture che da questa foto non riesco a giudicare, ma la stessa architettura del calibro mi piace di più oltre ad essere oggettivamente più esclusiva non essendoci come già detto molti altri esempi di calibro automatico con micro rotore a innesti tradizionali. Questo è un cronografo, uno dei pochi, che unisce la praticità di un calibro automatico con la piacevolezza estetica di un cronografo manuale