Orologico Forum 3.0

Patek 5370

mbelt

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Re:Patek 5370
« Risposta #15 il: Agosto 24, 2015, 23:07:28 pm »
....non per malati di mente ma direi per chi non ritiene la somma in questione un "pensiero".
E aggiungerei che è anche per chi non ha voglia di approfondire e dalla propaganda generalista ha recepito che non esiste altra maison da acquisire che PP. E forse a questi livelli è anche vero, ammesso e non concesso che PP proseguirà le sue strategie di consolidamento del prezzo dei segnatempo più costosi e iconici.
La conferma di quest'ultima riflessione è proprio nel posizionamento economico del nuovo rattrappante che, guarda caso, è nella stessa fascia di prezzo ottenuto dal suo predecessore 5959p nelle ultime aste.
L'orologio esteticamente è gradevole seppur troppo simile al precedente, senza alcun particolare spunto d'interesse nuovo per me (esteticamente intendo, tecnicamente farei parlare i più esperti).
Personalmente a questi livelli di costi eccessivi e dimensioni importanti preferisco di gran lunga il VC 5400S o meglio ancora....mi riterrei soddisfatto con uno dei rari FM o DR con Venus 179 +...220k in tasca (che piccolo borghese eh??  ;D)
No, Claudio, fai un errore non piccolo. Il 5959P non è il suo predecessore, ma un calibro del tutto diverso, totalmente diverso, molto più sottile, raffinato, molto meglio rifinito, e purtroppo ancora più caro, molto più caro. Questo invece ha il medesimo calibro del sostituto del 5004, con base il manuale di manifattura, senza il modulo del calendario perpetuo. E' un'altra cosa, ed infatti si aggiunge non sostituisce il crono ultrapiatto rattrapante. E non è un monopulsante come ha scritto Alan Ford, il monopulsante è quello del 5959P e derivati, appunto, altra cosa, altra classe, produzione enormemente più limitata.

Chiedo venia, Marco, avevo però premesso che non sapevo quale calibro montasse e difatti ho scritto che aspettavo su questo il vs intervento. Il giudizio era esclusivamente estetico come sottolineava Roberto nell'apertura del topic e concorderai con me che hanno realizzato un segnatempo dal quadrante praticamente speculare al 5959.
Non lo avevo volutamente confrontato con il 5004 proprio per il modulo perpetuo.
Confesso che ho approfondito su pochi orologi della maison dal momento che ogni segnatempo, confrontato con la concorrenza, costa una cifra, a mio parere, ingiustificabile.
Era importante precisarlo. Due calibri totalmente differenti. Uno, il più pregiato, è la miniaturizzazione di un vecchio e bellissimo Victorin Piguet rattrapante monopulsante, prodotto in poche unita dal 2005 e con finiture e prezzo super, l'altro è la versione rattrapante del cronografo a due pulsanti nato nel 2009, quello del 5170, un calibro fatto per fare concorrenza al Datograph, piuttosto raffinato ed in questa versione finalmente con una cassa ed un quadrante bello. Ma il prezzo è veramente folle, oltre ogni misura.
Contro ogni talebanismo, ora e sempre

mbelt

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Re:Patek 5370
« Risposta #16 il: Agosto 24, 2015, 23:11:22 pm »
Per chi ancora non lo avesse capito, PP sta consolidando la sua fortuna e la sua fama con i prezzi da fuori di testa (per noi che ne sappiamo  qualcosa) ma assolutamente giusti per quelli (il 99%) fuori dai forum che li ritengono capolavori fatti a mano e destinati a crescere il loro valore nel tempo.
Le aste pompate ad arte servono a questo, l'opera di accerchiamento ai ricchi gonzi comincia da li.
Però, Ale, a parte i rarissimi e preziosissimi gran pezzi degli anni 40,50,60 del secolo scorso, i carissimi di oggi nelle aste perdono sensibilmente rispetto ai listini. E allora non so se questa strategia stia funzionando. Leggo poi su altri lido una follia: si sarebbero messi a riprodurre referenze storiche come il 3970, e altri, in pochi pezzi, cioè ora Patek non è più affidabile nel rispetto dei collezionisti neppure dopo decenni che gli orologi sono uscito di produzione.
Contro ogni talebanismo, ora e sempre

erm2833

Re:Patek 5370
« Risposta #17 il: Agosto 24, 2015, 23:30:58 pm »
Per chi ancora non lo avesse capito, PP sta consolidando la sua fortuna e la sua fama con i prezzi da fuori di testa (per noi che ne sappiamo  qualcosa) ma assolutamente giusti per quelli (il 99%) fuori dai forum che li ritengono capolavori fatti a mano e destinati a crescere il loro valore nel tempo.
Le aste pompate ad arte servono a questo, l'opera di accerchiamento ai ricchi gonzi comincia da li.
Però, Ale, a parte i rarissimi e preziosissimi gran pezzi degli anni 40,50,60 del secolo scorso, i carissimi di oggi nelle aste perdono sensibilmente rispetto ai listini. E allora non so se questa strategia stia funzionando. Leggo poi su altri lido una follia: si sarebbero messi a riprodurre referenze storiche come il 3970, e altri, in pochi pezzi, cioè ora Patek non è più affidabile nel rispetto dei collezionisti neppure dopo decenni che gli orologi sono uscito di produzione.
Occorre sempre tenere a mente che se un pezzo in asta realizza per esempio 100k al vecchio proprietario in tasca di K ne arrivano circa 70,segno che per un privato vendere il pezzo a 70 e' impossibile o quasi.

Perdonami Marco ma non riesco a comprendere l'importanza storica dei 3970 e derivati.
Stessimo parlando dei 1518 mi toglierei il cappello.

Istaro

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Re:Patek 5370
« Risposta #18 il: Agosto 24, 2015, 23:48:06 pm »
Non saprei, 41 è grande ma non grandissimo e poi dipende come sempre da vestibilità e anse...

mmm... sappiamo bene che l'incremento di superficie è - proporzionalmente - ben maggiore dell'incremento di diametro.
Uno/due mm in più rispetto a misure "auree" identificano già un orologio "grande" (apprezzabile magari da chi ha il polso molto robusto).
Ma oltre, anse o non anse...

Però Claudio queste cose le sa benissimo, quindi...
si vede che il quadrante gli piace proprio moltissimo!  :D

(A dire il vero piace anche a me! Ma in fotografia...  ;) )
"Non esistono venti favorevoli per il marinaio che non sa dove andare" (Seneca)

Istaro

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Re:Patek 5370
« Risposta #19 il: Agosto 24, 2015, 23:56:30 pm »
Occorre sempre tenere a mente che se un pezzo in asta realizza per esempio 100k al vecchio proprietario in tasca di K ne arrivano circa 70,segno che per un privato vendere il pezzo a 70 e' impossibile o quasi.

Scusatemi, ma ho perso il filo... i prezzi di aggiudicazione non sono al netto dei diritti d'asta? E quindi non indicano la cifra che va effettivamente al venditore (anche se inferiore a quella pagata dall'acquirente)?

"Non esistono venti favorevoli per il marinaio che non sa dove andare" (Seneca)

Re:Patek 5370
« Risposta #20 il: Agosto 25, 2015, 00:31:34 am »
Occorre sempre tenere a mente che se un pezzo in asta realizza per esempio 100k al vecchio proprietario in tasca di K ne arrivano circa 70,segno che per un privato vendere il pezzo a 70 e' impossibile o quasi.

Scusatemi, ma ho perso il filo... i prezzi di aggiudicazione non sono al netto dei diritti d'asta? E quindi non indicano la cifra che va effettivamente al venditore (anche se inferiore a quella pagata dall'acquirente)?

Durante l'asta naturalmente l'aggiudicazione è al netto del premio, sfogliando i risultati invece troverai scritto se il valore indicato è comprensivo di premio....li dove non vi è scritto nulla è al netto.
Ferma restando poi la percentuale dei diritti per chi acquista, la percentuale dei diritti per chi vende ufficialmente è fissa ma in realtà si contratta....molto dipende da quanti orologi vendi e dal valore degli stessi cioè da quanto potrebbero esser ambiti dalla casa d'aste.
È chiaro che se stai vendendo un submariner i costi li paghi per intero ma se stai vendendo 1 orologio da 100k, se sei stato bravo, hai esperienza e conosci i giusti interlocutori te ne porti a casa minimo 90k. Se poi gli orologi di valore che presenti sono anche più di 1 o 2, è probabile che ti porti a casa l'intero valore o giù di lì
 Naturalmente se non si conosce l'ambiente è meglio farsi aiutare altrimenti si rischia di trovarsi come verginelle in un club privè  ;D

erm2833

Re:Patek 5370
« Risposta #21 il: Agosto 25, 2015, 00:48:30 am »
Occorre sempre tenere a mente che se un pezzo in asta realizza per esempio 100k al vecchio proprietario in tasca di K ne arrivano circa 70,segno che per un privato vendere il pezzo a 70 e' impossibile o quasi.

Scusatemi, ma ho perso il filo... i prezzi di aggiudicazione non sono al netto dei diritti d'asta? E quindi non indicano la cifra che va effettivamente al venditore (anche se inferiore a quella pagata dall'acquirente)?

Durante l'asta naturalmente l'aggiudicazione è al netto del premio, sfogliando i risultati invece troverai scritto se il valore indicato è comprensivo di premio....li dove non vi è scritto nulla è al netto.
Ferma restando poi la percentuale dei diritti per chi acquista, la percentuale dei diritti per chi vende ufficialmente è fissa ma in realtà si contratta....molto dipende da quanti orologi vendi e dal valore degli stessi cioè da quanto potrebbero esser ambiti dalla casa d'aste.
È chiaro che se stai vendendo un submariner i costi li paghi per intero ma se stai vendendo 1 orologio da 100k, se sei stato bravo, hai esperienza e conosci i giusti interlocutori te ne porti a casa minimo 90k. Se poi gli orologi di valore che presenti sono anche più di 1 o 2, è probabile che ti porti a casa l'intero valore o giù di lì
 Naturalmente se non si conosce l'ambiente è meglio farsi aiutare altrimenti si rischia di trovarsi come verginelle in un club privè  ;D
Un po' troppi se,Claudio.
Scriviamolo apertamente:volendo vendere un orologio rivolgersi ad una casa d'asta e' l'ultima spiaggia:trucchi,tranelli,contratti non rispettati...

Re:Patek 5370
« Risposta #22 il: Agosto 25, 2015, 06:18:34 am »
Non è quello che ho detto o che volevo intendere anzi...se si possiede un pezzo di gran valore, ritengo sia il luogo dove poter capitalizzare al meglio, anche con un pezzo di qualità e di valore medio se non si conoscono i canali come li conosci tu e non si hanno possibili acquirenti privati potrebbe esser ancora il luogo ideale....forse è per il pezzo di medio basso valore o anche di valore ma di nicchia che personalmente non mi rivolgerei alle aste ma non per il motivo che hai scritto tu, quello una volta che conosci i giusti interlocutori e definisci contratti di ferro non hai alcun problema.
Il problema potrebbe esser che un pezzo di assoluto valore qualitativo ma di nicchia come ritengo siano i miei DR o il tuo Janus, siano scarsamente stimati e svenduti in un'asta internazionale, mentre c'è in realtà qualche appassionato colto che li sta cercando disposto a pagare il giusto prezzo.
Ma tu sai molto bene che non sono tutti appassionati e che magari un orologio si è acquisito semplicemente per motivi estetici, soggettivi, casuali del momento e nel voler rivendere questo oggetto non si hanno le informazioni necessarie a ottenere dei buoni risultati e quindi che si fa?
ci si rivolge ai reseller o alle aste.
Nelle ultime ho visto risultati d'aste sconcertanti, come con i Golden Bridge di cui abbiamo parlato, la maggior parte dei reseller poi (non tutti, certo) fanno come le aste, seguono la moda del momento, i più sono divenuti dei monomarca Rolex e PP....a me è capitato di andare recentemente da uno dei più noti a Roma per dirgli che, se avesse intercettato qualche pezzo che m'interessava di avvertirmi, e la risposta è stata che i miei erano tutti orologi che non ritirava nemmeno perche preferiva trattare, per lo più, PP, Lange, Rolex e poco altro.

ciaca

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Re:Patek 5370
« Risposta #23 il: Agosto 25, 2015, 08:17:09 am »
Occorre sempre tenere a mente che se un pezzo in asta realizza per esempio 100k al vecchio proprietario in tasca di K ne arrivano circa 70,segno che per un privato vendere il pezzo a 70 e' impossibile o quasi.

Scusatemi, ma ho perso il filo... i prezzi di aggiudicazione non sono al netto dei diritti d'asta? E quindi non indicano la cifra che va effettivamente al venditore (anche se inferiore a quella pagata dall'acquirente)?

I prezzi di antiquorum (per esempio) sono prezzi al martello più diritti (sia del compratore che del venditore).
Tali diritti in prima battuta si possono stimare a spanne al 30% del prezzo pubblicato (quello pagato dal compratore), quindi un compratore che ha pagato 100 corrisponde ad un venditore che ha incassato 70 (il resto va ovviamente alla casa d'aste).
"A megghiu parola è chidda ca un si dici"

mbelt

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Re:Patek 5370
« Risposta #24 il: Agosto 25, 2015, 08:20:45 am »
Per chi ancora non lo avesse capito, PP sta consolidando la sua fortuna e la sua fama con i prezzi da fuori di testa (per noi che ne sappiamo  qualcosa) ma assolutamente giusti per quelli (il 99%) fuori dai forum che li ritengono capolavori fatti a mano e destinati a crescere il loro valore nel tempo.
Le aste pompate ad arte servono a questo, l'opera di accerchiamento ai ricchi gonzi comincia da li.
Però, Ale, a parte i rarissimi e preziosissimi gran pezzi degli anni 40,50,60 del secolo scorso, i carissimi di oggi nelle aste perdono sensibilmente rispetto ai listini. E allora non so se questa strategia stia funzionando. Leggo poi su altri lido una follia: si sarebbero messi a riprodurre referenze storiche come il 3970, e altri, in pochi pezzi, cioè ora Patek non è più affidabile nel rispetto dei collezionisti neppure dopo decenni che gli orologi sono uscito di produzione.
Occorre sempre tenere a mente che se un pezzo in asta realizza per esempio 100k al vecchio proprietario in tasca di K ne arrivano circa 70,segno che per un privato vendere il pezzo a 70 e' impossibile o quasi.

Perdonami Marco ma non riesco a comprendere l'importanza storica dei 3970 e derivati.
Stessimo parlando dei 1518 mi toglierei il cappello.
Ma io ho scritto solo "referenze storiche", non referenze che hanno importanza storicamente. Ed infatti sono referenze molto svalutate da sempre.
Contro ogni talebanismo, ora e sempre

ALAN FORD

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Re:Patek 5370
« Risposta #25 il: Agosto 25, 2015, 08:50:03 am »
Per chi ancora non lo avesse capito, PP sta consolidando la sua fortuna e la sua fama con i prezzi da fuori di testa (per noi che ne sappiamo  qualcosa) ma assolutamente giusti per quelli (il 99%) fuori dai forum che li ritengono capolavori fatti a mano e destinati a crescere il loro valore nel tempo.
Le aste pompate ad arte servono a questo, l'opera di accerchiamento ai ricchi gonzi comincia da li.
Però, Ale, a parte i rarissimi e preziosissimi gran pezzi degli anni 40,50,60 del secolo scorso, i carissimi di oggi nelle aste perdono sensibilmente rispetto ai listini. E allora non so se questa strategia stia funzionando. Leggo poi su altri lido una follia: si sarebbero messi a riprodurre referenze storiche come il 3970, e altri, in pochi pezzi, cioè ora Patek non è più affidabile nel rispetto dei collezionisti neppure dopo decenni che gli orologi sono uscito di produzione.

Ritorniamo sempre a bomba, ossia l'utenza ignorante con i soldi, quella che interessa agli Stern.
L'utenza ignorante se vede un esemplare aggiudicato a 50K dollari mica si pone il problema se da nuovo costava 100K, loro leggono top dell'asta, quello conta, i PN come ci sono arrivati a certi valori?
L'utenza ignorante e ricca s'è fatta infinocchiare punto!

erm2833

Re:Patek 5370
« Risposta #26 il: Agosto 25, 2015, 09:00:13 am »
Non è quello che ho detto o che volevo intendere anzi...se si possiede un pezzo di gran valore, ritengo sia il luogo dove poter capitalizzare al meglio, anche con un pezzo di qualità e di valore medio se non si conoscono i canali come li conosci tu e non si hanno possibili acquirenti privati potrebbe esser ancora il luogo ideale....forse è per il pezzo di medio basso valore o anche di valore ma di nicchia che personalmente non mi rivolgerei alle aste ma non per il motivo che hai scritto tu, quello una volta che conosci i giusti interlocutori e definisci contratti di ferro non hai alcun problema.
Il problema potrebbe esser che un pezzo di assoluto valore qualitativo ma di nicchia come ritengo siano i miei DR o il tuo Janus, siano scarsamente stimati e svenduti in un'asta internazionale, mentre c'è in realtà qualche appassionato colto che li sta cercando disposto a pagare il giusto prezzo.
Ma tu sai molto bene che non sono tutti appassionati e che magari un orologio si è acquisito semplicemente per motivi estetici, soggettivi, casuali del momento e nel voler rivendere questo oggetto non si hanno le informazioni necessarie a ottenere dei buoni risultati e quindi che si fa?
ci si rivolge ai reseller o alle aste.
Nelle ultime ho visto risultati d'aste sconcertanti, come con i Golden Bridge di cui abbiamo parlato, la maggior parte dei reseller poi (non tutti, certo) fanno come le aste, seguono la moda del momento, i più sono divenuti dei monomarca Rolex e PP....a me è capitato di andare recentemente da uno dei più noti a Roma per dirgli che, se avesse intercettato qualche pezzo che m'interessava di avvertirmi, e la risposta è stata che i miei erano tutti orologi che non ritirava nemmeno perche preferiva trattare, per lo più, PP, Lange, Rolex e poco altro.
I reseller per me non esistono.

Quanto alle case d'asta ho visto cose...(non credo,in questa sede,poterti indicare quanto da me vissuto in prima persona)...

PESSOA67

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Re:Patek 5370
« Risposta #27 il: Agosto 25, 2015, 09:02:42 am »
Marco, non seguo in parte il ragionamento: nuove riedizioni a prezzi folli non dovrebbe trascinare in alto le vecchie ref?
Non dipende poi anche dai nr di pezzi presenti sul mercato?
Chi ha un 130 etc etc credo non li rivenderà mai, orologi molto importanti come rarità, sottolineo rarità, appartengono a facoltose collezioni che non verranno mai svendute, credo..
Un saluto
Roberto

guagua72

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Re:Patek 5370
« Risposta #28 il: Agosto 25, 2015, 09:04:14 am »
Erm caro, ora non tirare il sasso e levare la mano......Cosa hai visto in asta?  8)

S.M.

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Re:Patek 5370
« Risposta #29 il: Agosto 25, 2015, 09:10:33 am »
Per chi ancora non lo avesse capito, PP sta consolidando la sua fortuna e la sua fama con i prezzi da fuori di testa (per noi che ne sappiamo  qualcosa) ma assolutamente giusti per quelli (il 99%) fuori dai forum che li ritengono capolavori fatti a mano e destinati a crescere il loro valore nel tempo.
Le aste pompate ad arte servono a questo, l'opera di accerchiamento ai ricchi gonzi comincia da li.
Però, Ale, a parte i rarissimi e preziosissimi gran pezzi degli anni 40,50,60 del secolo scorso, i carissimi di oggi nelle aste perdono sensibilmente rispetto ai listini. E allora non so se questa strategia stia funzionando. Leggo poi su altri lido una follia: si sarebbero messi a riprodurre referenze storiche come il 3970, e altri, in pochi pezzi, cioè ora Patek non è più affidabile nel rispetto dei collezionisti neppure dopo decenni che gli orologi sono uscito di produzione.
Ma dici davvero?
Se è così, e' la cosa peggiore che potesse fare.
È barare sputtanando il proprio nome e tutti i pezzi storici di importanti collezioni.

Spero che sia una notizia errata....
Ciò che non si muove non si usura.......Quello che non c'è non si rompe.