...sull'argomento PP, continuo ad esser in linea con Alessandro, voi probabilmente ne sapete più di me o avete notato dei dati di bilancio allarmanti che io non ho ma, l'immagine e l'idea che si ha della maison è quella di un azienda in enorme crescita e salute... come nessun'altra, anzi -unica- nel panorama dell'alta orologeria, quasi una monopolista.
Anche perchè se così non fosse non potrebbe presentare dei prezzi allucinanti senza alcuna motivazione qualitativa.
Questa immagine dell'azienda me la confermano amici, clienti, collezionisti, reseller, i più importanti negozi di orologeria e le aste che, piccole e grandi che siano, utilizzano i lotti PP (non solo nelle vecchie referenze) per stimolare la potenziale clientela alla partecipazione.
Mi dite che gli indizi che l'azienda sia in difficoltà o addirittura in crisi, sono nell'aver resuscitato vecchie referenze oppure promettere serie limitate, li dove poi si producono esemplari per decenni. Anch'io trovo che questo sia, per una società storica che vive d'immagine un autogol perchè i proprietari delle referenze in questione si sentiranno traditi (sempre che se ne interessino) ma, anziché motivare questa scelta con le difficoltà della società, non potrebbe esser che più semplicemente si tratta di un delirio di onnipotenza e avidità degli Stern?
Che dal momento il mercato recepisce e compra tutto purchè abbia il marchio PP e la clientela si allarga a macchia d'olio con l'ampliarsi dei canali di vendita e di un mercato sempre più globale, Stern stia sfruttando cinicamente ogni possibilità?
Mi direte che lo sta facendo senza etica, senza alcun rispetto per il buon nome della società, senza la qualità necessaria al blasone PP data l'altissima produzione, senza alcuna lungimiranza ma....quanti esempi abbiamo avuto in passato di gloriose società che per il Dio Denaro, per ottenere subito utili inimmaginabili, se ne sono fregate di quello che sarebbe potuto accadere nel lungo periodo?