Io ammiro tutti quelli che con granitica certezza affermano che la casa sta tramontando che gli orologi perdono di qua e di la come se venissero regalati, sempre a parlare di rivendita neanche fosse rolex ma c'è un ma...
Il messia da decenni sta inculcando il culto del tramandare, e quindi io mi chiedo e vi chiedo, qual'è la percentuale di quelli che comprano per speculare e quelli che comprano per tramandare?
Perché quelli che comprano per tenerseli se pagano 250K un rattrapante, sono convinti di avere un valore di 250K e dell'eventuale calo se ne frega.
Gli investimenti di Patek in marketing puntano alla fidelizzazione assoluta a far credere di essere il numero uno e da quel po' di mondo che giro e da quei pochi amici clienti che ho sparsi nel mondo interessati agli orologi ma che di orologi capiscono poco posso dire che il buon Stern ha ottenuto il risultato voluto.
A me capita di parlare e di scrivere di orologi anche a non italiani. Chi ha un certo livello di competenza parla molto ma molto male di Patek. Vai su forum esteri e vedrai che la disistima di cui gode Patek è molto più alta che in Italia. Poi questa cosa della tenuta del valore va bene finché non si vende l'orologio, allora uno può credere che mantenga il valore. Ma se per caso lo vende rimarrà talmente deluso che di Patek potrà parlare solo male. È la situazione sta peggiorando, e sono sicuro che anche le vendite ne stanno cominciando a risentire, perché con un certo tipo di pubblico hanno chiuso, e oggi l'informazione gira veloce. D'altro canto ci sono segnali inconfondibili in meriti. Patek in realtà da decenni aveva una sua forza: fare orologi classici belli. Da tempo non disegna più un quadrante decentemente, mentre i prezzi sono sempre più folli sulla carta. E si stanno vendendo anche il passato recente. Se per Ale questo vuol dire andare bene, siamo a posto. Forse è perché vanno bene che per tre anni hanno bloccato i listini è aumentato solo per compensare rivalutazione del franco svizzero. Una cosa è certa: l'immagine è in caduta presso i critici e gli esperti del settore. Questo prima o poi si paga anche economicamente visto che il successo è basato sulla immagine. Quando si ha una azienda con un marchio così forte utilizzarla come bancomat senza limiti come fanno gli Stern è assurdo. Poi a chi come Ale pensa che Patek sia in splendida salute domando: perché gli orologi dagli anni 70 in poi non toccano mai certe quotazioni? Un motivo ci sarà.
Marco io non conosco i bilanci di Patek, forse navigano nell'oro o magari sono nella melma fino al collo e fanno azioni disperate,io so solo che tu continui a parlare di esperti e gente che frequenta i forum,mentre io continuo a parlare di gente che guarda solo il marchio e di quanto è lucida la cassa, che non sa distinguere un orologio degli anni 40 da uno attuale, che il militare proposto ultimamente lo trova magnifico ed a fronte di tutto questa sua ignoranza ha però i soldi da spendere e "tramandare" e di eventuali cali in caso di vendita (non contemplata) non può che fregargli meno di niente.
Tutto il resto rivolto a noi ed altri pochi esperti è vero e non fa una virgola, infatti io non comprerei niente dell'attuale Patek, salvo che il rattrapante dell'opener non costasse 220K in meno.
Patek non ha bilanci negativi. Però è un dato di fatto che un tipo di clientela lo hanno perso. E se mi permetti è una parte della clientela, è una parte ininfluente. Tu pensi che questa clientela non conti niente, e non influisca. Io so solo che ho preso nove Patek nuovi più diversi complicati negli anni scorsi che oggi non comprerei più. Poi oggi le informazioni girano su internet. Quindi è chiaro che il cliente che non si collega ad internet non saprà nulla. Ma ormai quasi tutti lo fanno, e lo faranno sempre di più. Le informazioni girano. La fama di Patek pensi che si sia fatta da acquirenti comuni oppure da esperti ed appassionati? Così si costruisce e si disfa il marchio
...quel che vorrei capire è se non li ricompreresti più solo per la qualità dei prodotti o anche perchè hai riscontrato, nel rivenderli che perdono, in percentuale, esattamente quanto gli altri?
Perchè, vedi Marco, io credo sia tutto lì il discorso e cioè che, se è tutta una strategia di marketing PP per far credere che i loro segnatempo sono quell'ottimo investimento che poi all'atto pratico non è....allora, come dici tu, è più che naturale che con la consapevolezza delle persone vi sarà una reazione atta a disfare l'immagine aziendale.
Se pero, non li ricompreresti per motivi tecnici e qualitativi allora non ti seguo perchè di persone che s'interessano a questi aspetti piuttosto che al Brand, all'immagine di esclusività data dalla doppia PP, la rivendibilità o addirittura la speculazione, sono una percentuale di cui, secondo me, Stern, se li perde e di contro guadagna interi mercati di nuovi ricchi cinesi, indiani, russi ecc... se ne frega altamente.
Pensaci...sono molti di più, comprano e richiedono "solo" un quadrante piacevole in materiale nobile con la scritta Patek Philippe, il retro con oblò e magari decorazioni esteticamente scenografiche ma soprattutto vogliono leggere di record d'asta Patek.....nessuna domanda circa i movimenti, la cronometria, l'Anglage, le dimensioni, lo spessore, il Guillochè, la manifattura che tanto apprezzi....persone che se gli nomini Dufour pensano alle caramelle... anzi no, datosi i conti in banca, agli Yachts!!
Esaspero naturalmente, altrimenti i discorsi diverrebbero troppo articolati ma era per rispondere alla tua domanda: "La fama di Patek pensi che si sia fatta da acquirenti comuni oppure da esperti ed appassionati?"
Ti rispondo che sicuramente è fatta dagli ultimi citati ma il mondo cambia e se Stern si vuol arricchire a dismisura, puntando ora tutto sui nuovi ricchi, spendendo di meno e preferibilmente in marketing, incassando molto di più....beh, che dire....l'azienda è sua!!