|
Sir C ha scritto:
No,rolex non manda nessuno dei suoi calibri al Cosc. In rolex però sono convinti che ogni loro orologio abbia gli standard per superare il cosc ( cioè,in maison pensano che se prendono uno qualsiasi dei loro orologi prodotti in un tal giorno e gli fanno le prove cosc,questo le supera brillantemente)
|
No, ti sbagli. Nelle statistiche annuali del COSC si può leggere che la Rolex è di gran lunga la Casa per la quale sono emessi più certificati di cronometro, tanto che da sola ha più certificazioni di cronometria di tutte le altre case sommate insieme. E si parla di circa 800.000 certificati all'anno.
Riguardo invece al valore di questa certificazione possiamo essere daccordo che molti orologi non certificati possono tranquillamente passare i test, ma rappresenta l'unica garanzia di funzionalità certificata da terzi. E inoltre ci sono molti orologi blasonati ed apprezzati (es: speedmaster professional) che mediamente NON passerebbero tali test, quindi un minimo di valore quel pezzetto di carta ce l'ha.
Per chiudere, la mancanza del bollettino di marcia è dovuta al fatto che la Casa non lo richiede e quindi tali dati non vengono archiviati. E' un servizio a pagamento aggiuntivo che il COSC fornisce a chi lo richiede, ma chiaramente in un'ottica di riduzione dei costi, un milione di certificati che costano un euro in più è un milione di euro di costi in più, è la legge dei grandi numeri, la stessa che anche blasonate case automobilistiche applicano quando acquistano componentistica.
Una cosa che invence non sono ancora riuscito a capire bene è l'aggettivo "superlative" che Rolex aggiunge sul quadrante. Ho avuto contatti con persone informate che mi dicono derivare da una certificazione particolare che la Rolex fa fare al COSC, ma come al solito quando si parla della Mamma, purtroppo le informazioni filtrano con il contagocce e in modo molto carbonaro e fumoso, facendone spesso scadere la credibilità. Quindi non capisco ma mi adeguo.
Ciao, Cristiano