Guarnizioni

[ALAN FORD]

Un topic terra terra ma di vitale importanza per la salvaguardia dei nostri orologi.
Dunque...in queste tre settimane di mare ho portato l'Ingenieur ed il Nautilus
Ovviamente con orologi garantiti dalle case per 100 metri l'IWC e 120 metri il Nautilus li ho tranquillamente utilizzati nelle mie nuotate in mare e piscina.
Ritornando però a vecchie discussioni, si diceva che il punto più critico per l'eventuale entrata dell'acqua è la sottile guarnizione tra vetro e lunetta.
Premesso che io non conosco il tipo di guarnizione che c'è ad esempio su un Submariner tra vetro e lunetta ma suppongo non sarà certo un o-ring, io credo che la consistenza di tenuta sia data soprattutto dall'accuratezza di costruzione, nella massima planarità tra vetro e lunetta in modo che la guarnizione debba compensare il meno possibile le differenze di spessore.
Ecco io credo che se sul Nautilus Patek può permettersi di garantire 120 metri con una guarnizione così sottile, questo è possibile grazie a tolleranze centesimali nell'accoppiamento.

[ciaca]

Anche nei 70 AP e PP garantivano 100 mt sui 5402 e 3700, e da nuovi avevano ragione.
Peccato che dopo qualche tempo le guarnizioni del vetro sottili come capelli si rovinavano e cominciavano a imbarcare acqua a più non posso, planarità o meno.
È pacifico che l'impermeabilità dipende da tanti fattori e non solo dalle guarnizioni, ma l'unico elemento soggetto a degradarsi e a perdere le sue caratteristiche meccaniche sono proprio le guarnizioni, la planarità e la precisione degli accoppiamenti se ci sono in origine non glie li leva più nessuno a meno di improprie manomissioni
L'impermeabilità non è una caratteristica immutabile nel tempo, e proprio a causa delle guarnizioni che si rovinano.

[leolunetta]

Alessandro ultimamente apre diversi topic sule guarnizioni e sugli o-ring… sarà mai che dopo tutti questi pareri contrastanti, comincia anche lui a nutrire qualche insicurezza in più sulle immersioni e i tuffi col nautilus?!

[ALAN FORD]

Alessandro ultimamente apre diversi topic sule guarnizioni e sugli o-ring… sarà mai che dopo tutti questi pareri contrastanti, comincia anche lui a nutrire qualche insicurezza in più sulle immersioni e i tuffi col nautilus?!

Ammetto che una volta ero molto più incosciente, ho fatto il bagno per una quindicina d'anni con questo GP, 3 atmosfere e mai revisionati senza neanche pormi il problema e senza che succedesse niente tra l'altro!

[tick]

Alessandro ultimamente apre diversi topic sule guarnizioni e sugli o-ring… sarà mai che dopo tutti questi pareri contrastanti, comincia anche lui a nutrire qualche insicurezza in più sulle immersioni e i tuffi col nautilus?!

Ammetto che una volta ero molto più incosciente, ho fatto il bagno per una quindicina d'anni con questo GP, 3 atmosfere e mai revisionati senza neanche pormi il problema e senza che succedesse niente tra l'altro!

C'era una discussione simile su un forum straniero dove diverse volte tornava il concetto per cui le maison tendono a far si che sovra-culliamo i nostri orologi, garantendo sonni più sereni alla loro assistenza in garanzia.
La realtà è che di prove scientifiche per cui due orologi vengono presi insieme, invecchiati insieme, ad uno cambiamo le gomme e all'altro no prima di buttarli in una vasca non ce ne sono. E si procede con l'idea che, nel dubbio, costano meno due guarnizioni che l'orologio annacquato, tanto la manutenzione la dobbiamo fare comunque (anche qui...) e quindi proviamo sempre a stare dalla parte della ragione.

[S.M.]

In realtà io credo che la parte più debole per la tenuta all'acqua non sia la guarnizione del vetro, ma quelle (quelle) della corona.

Mentre tra cassa e vetro la guarnizione è "statica" (cioè subisce stress meccanici) ma deve assorbire solo le eventuali differenze di variazione termica dei due materiali, quella sulla corona è ben più soggetta a criticità (sfregamenti, sollecitazioni).

Inoltre durante una immersione (od un bagno) basta toccare impercettibilmente la corona perchè si verifichi una piccola e momentanea deformazione elastica dell'albero che comporta una diminuzione della pressione tra l'o-ring e l'albero stesso. Questo piccolo spazio basta per far infiltrare umidità (se non proprio acqua).

La dimostrazione è che grandi differenze ci sono solo tra orologi con corona a vite o privi della stessa, mentre non sono state studiate particolari soluzioni per le guarnizioni tra vetro e cassa.
Cito solo quella di IWC (ma non credo che sia la sola) per il suo Ocean 2000 (e credo gli Acquatimer) dove veniva impiegata una guarnizione in metallo morbido precompresso. Spesso questa guarnizione neanche veniva cambiata nei service, segno che non era considerato un punto critico per l'alta impermeabilità di targa dell'orologio.

Se trovo il disegno della sezione costruttiva lo posto.

[S.M.]

Guardate quanta cura ed attenzione per impermeabilizzare la corona.

Anche per il fondello hanno scelto una guarnizione in gomma piuttosto larga, ma per il vetro?

[S.M.]

Stessa cosa per il Deep-sea di Rolex


Inoltre, cosa importante che ho dimenticato, il vetro viene spinto dalla pressione, il che che favorisce la tenuta a differenza della corona in cui la pressione non agisce assialmente.

[ciaca]

Ogni Modello fa storia a se, per il royal oak il punto debole é la sottilissima guarnizione tra vetro e rehaut

[S.M.]

Si, ma Ale aveva posto il problema per altri due orologi.

[ciaca]

Per il Nautilus é la stessa cosa.
l'ingenieur non lo conosco