....come già detto in più occasioni, data per assodata la qualità dell'orologiaio, anzi, del "creatore" Journe, dal punto di vista estetico spesso valuto alcuni suoi lavori (o particolari di questi) molto discutibili.
Altre volte invece ritengo che realizzi alcuni dei segnatempo contemporanei più belli e suggestivi dell'intero panorama orologiero.
Quel che trovo strano è che spesso di un watchmaker si apprezza o non, lo stile, con Journe invece ho sensazioni fortemente contrastanti, tali da farmi pensare, volendo esasperare il concetto, di trovarmi di fronte al lavoro di 2 orologiai diversi: uno colto ricco di talento, geniali intuizioni e Gusto...l'altro più commerciale, meno equilibrato, cieco di fronte ad alcune cadute di stile.
Ho scritto questo per arrivare a dire che il Centigraphe ritengo sia un magnifico Orologio.
Ed è come se Journe avesse creato questa meraviglia nella sua versione platino con fondo grigio e poi, come assentatosi, fosse intervenuto il Journe minore, e senza riguardo decidesse che sullo stesso modello un braccialato modale ci potesse star bene e che magari un quadrante con rosso e nero potesse dare quella connotazione sportiva necessaria a catturare una fetta di pubblico diversa.
Sottolineo che questa mia non vuole essere una considerazione irriguardosa o polemica nei confronti di Journe (ho letto con attenzione ciò che Marco sottolineava circa le qualità di questo bracciale) è più che altro dedita a comprendere se anche qualcuno di voi ha, davanti al suo lavoro, le mie stesse contrastanti sensazioni.
Anzi faccio un inciso: trovo che esistano pochi orologi, tra vintage, moderno e contemporaneo, più emozionanti del Tourbillon Remontoir d'Egalitè, Chronometre a Resonance, Vagabondage e Tourbillon Historique.....