Orologico Forum 3.0

FP Journe Centigraphe sport

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Re:FP Journe Centigraphe sport
« Risposta #30 il: Settembre 01, 2015, 13:49:00 pm »
Lo dici tu che non misura i centesimi di secondo, li misura con un margine di approssimazione che è comunque molto ma molto inferiore rispetto all'errore umano,

Dal punto di vista pratico nessuna eccezione da sollevare, misurare a mano i centesimi è sbagliato di principio quindi i ragionamenti rispetto a spessore, autonomia ed altro prendono il sopravvento. Però, se ci fermiamo al piano teorico, le cose non sono come dici. Il tempo di reazione di una persona è costante rispetto all'osservazione del fenomeno e alla pressione del pulsante. A questa "imprecisione" si somma quella della macchina. Se avessi il Journe e un TAG (ma anche un Casio coi centesimi) collegati allo stesso pulsante, a parità di tempo per l'azionamento il TAG darebbe un elapsed più preciso. Se misuri un fenomeno da 10 secondi il Journe misura 10+Tempo_reazione_Persona+(-)Approssimazione_Journe. Che l'ultimo fattore sia comparabile con il secondo ci siamo, ma il Casio e il TAG non ce l'hanno, non è che la lettura approssimata è un fattore ricompreso in quello umano, è un ulteriore fattore oltre a quello.
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mbelt

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Re:FP Journe Centigraphe sport
« Risposta #31 il: Settembre 01, 2015, 13:50:13 pm »
bariletti e senza doppi bilancieri, e quindi il colpo di genio è stato di utilizzare un inedito sistemo di freno assolutamente verticale che è veramente in grado di fermare in ogni istante la lancetta dei secondi discriminando il centesimo di secondo. Certo non è la misura più precisa, ma è per gli usi umani di un orologio meccanico molto ma molto più adeguata e comoda di altre citate perché tanto i nostri riflessi non sono idonei ad azionare io cronografo con velocità tale e precisione tale da rispettare i centesimi di secondo.

Assunto che non sono nessuno per giudicare un lavoro di Journe e che la misurazione del centesimo è effettivamente ben oltre le possibilità dell'uomo che preme il tasto prima ancora che del cronografo, era proprio sulla storia dello stop immediato che consente di leggere il centesimo che speravo di trovare qualche opinione.
Un passo indietro: se il bilanciere oscillasse ad 1 Hz, con la logica del "freno a metà strada" potrei misurare comunque il centesimo, supposto di avere come in questo caso una scala che me lo consentisse. Senza nulla togliere alla originalità del freno, che non ho ancora studiato e che probabilmente non capirò, non mi sembra ragionevole dire che un cronografo misura il centesimo, o comunque una frazione dell'oscillazione, in questo modo. Per quello che è la mia personalissima idea, un bilanciere a 28800 alternanze misura i quarti (nemmeno gli ottavi). Tra due stati c'è un mondo intermedio che non può essere arbitrariamente suddiviso (possiamo ragionare sulla semi-oscillazione), ma c'è un mondo indefinito. Un meccanismo del genere potrebbe avere senso su uno Spring Drive, dove il volano regolatore non viene frenato meccanicamente (quindi a intervalli definiti) ma con un freno elettromagnetico che rende "continuo" il mondo di quella meccanica. Li effettivamente potremmo avere una nozione di "stato di mezzo", anche questo limitato alla frequenza con cui il freno regola il volano.
Mi sembra che questa soluzione sia un "artificio analogico" in un mondo che si muove a passi discreti. Originale e pregiata dal punto di vista della realizzazione ma poco accettabile dal punto di vista del risultato. Se per assurdo volessi misurare il centesimo con questo strumento non potrei farlo, nè per la mia idea potrei misurare il decimo dove si ferma lo sferino, vista la frequenza di 21600.
Sono pronto per gli insulti ;)
Non è una questione di insulti ma di capire due cose: 1) c'è una lancetta foudroyante che può essere fermata istantaneamente, ed è stato provato che è in grado di stimare con ragionevole precisione i centesimi;2) comunque anche se adotti quella assurda soluzione di Tag Heuer con il bilanciere a 360.000 con autonomia di 20 minuti Massimo, con spessori peso e dimensioni conseguenti, non avresti miglioramenti perché questo cronografo è fatto per essere azionato dall'uomo e i riflessi umani hanno già molto più errore di quanto possa avere la stima di Journe. Ecco perché la sua idea è geniale, ed ancora non mi risulta che sia stato inventato un metodo migliore per migliorare la misurazione dei centesimi di secondo con una soluzione che consenta un calibro sottile e leggero , requisito imprescindibili . Se d'altro canto questo orologio ha vinto il primo premio del Grand Prix dell'orologeria, le lancette d'oro, forse una ragione ci sarà visto che almeno il primo premio va sempre ad orologi molto significativi.

in linea di massima sono d'accordo però farei alcune precisazioni:

- il Tag, con tutte le limitazioni evidenziate è teoricamente in grado di misurare i centesimi in maniera esatta e non, come scrivi, con la ragionevole precisione del Journe;
- non mi sembra una valida considerazione dire che tanto i riflessi dell'uomo sono peggiori dell'approssimazione e allora posso farlo meno preciso; se vale questo principio allo decade tutto, lo sviluppo dell'orologeria meccanica non ha utilità oggi, è solo una una ricerca di miglioramenti tecnici fini a se stessi.
nel momento in cui produco un orologio che segna i centesimi però dichiaro che non sono precisi (insomma più o meno ad occhio) che lo produco a fare??
boh, non capisco

comunque tra Tag e Journe manco a dirlo se potessi comprerei il Journe (ma non quello col bracciale)
Lo dici tu che non misura i centesimi di secondo, li misura con un margine di approssimazione che è comunque molto ma molto inferiore rispetto all'errore umano, e allora ti chiedo a cosa servirebbe o a cosa serve avere un secondo bilancere che con il silicio (che non si troverà in futuro, anche per i tuoi Breguet) se tanto i riflessi umani producono più errore di quello misurato? Ma ti sembra un progresso avere un doppio bilanciere con un orologio grosso e spesso che funziona solo pochi minuti come cronografo? In realtà la soluzione di Journe è la migliore possibile stante i limiti umani. La precisione al di là dei limiti umani non serve a nulla su un orologio meccanico azionato con tasto.
Il fatto che non capisci mi conforta nella convinzione di avere ragione. Più difficile mettere un secondo bilanciere o trovare una soluzione inedita (tipo freno a disco delle automobili) per frenare all'istante la lancetta foudroyante? Io so che su quel freno ci ha lavorato anni e ha continuato a migliorarlo anche dopo l'inizio della produzione del Centigraphe.

no, l'hai detto tu che misura con margine di approssimazione.
io ho infatti scritto che il TAG è "teoricamente" in grado di misurarli in maniera esatta perchè fisicamente compie le oscillazioni necessarie per dividere il tempo i centesimi, che poi ci riesco a no questo non mi interessa.
io dico che produrre un oggetto che dovrebbe misurare i centesimi e partire dal presupposto che tanto li indica ad occhio mi sembra un non senso, è come fare una ripetizione che può, a seconda del caso, suonare qualche minuto di più o di meno considerando come presupposto che tanto se mi sveglio di notte sapere che sono del 2.12, le 2.14  o le 2.16 non cambia nulla ....... sempre le due e un quarto sono  :D :D :D
Lasciali a me certi orologi, tu prendi solo le cose serie che capisci. Io mi accontento degli scarti tuoi.;)
Contro ogni talebanismo, ora e sempre

mbelt

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Re:FP Journe Centigraphe sport
« Risposta #32 il: Settembre 01, 2015, 13:53:19 pm »
Lo dici tu che non misura i centesimi di secondo, li misura con un margine di approssimazione che è comunque molto ma molto inferiore rispetto all'errore umano,
Dal punto di vista pratico nessuna eccezione da sollevare, misurare a mano i centesimi è sbagliato di principio quindi i ragionamenti rispetto a spessore, autonomia ed altro prendono il sopravvento. Però, se ci fermiamo al piano teorico, le cose non sono come dici. Il tempo di reazione di una persona è costante rispetto all'osservazione del fenomeno e alla pressione del pulsante. A questa "imprecisione" si somma quella della macchina. Se avessi il Journe e un TAG (ma anche un Casio coi centesimi) collegati allo stesso pulsante, a parità di tempo per l'azionamento il TAG darebbe un elapsed più preciso. Se misuri un fenomeno da 10 secondi il Journe misura 10+Tempo_reazione_Persona+(-)Approssimazione_Journe. Che l'ultimo fattore sia comparabile con il secondo ci siamo, ma il Casio e il TAG non ce l'hanno, non è che la lettura approssimata è un fattore ricompreso in quello umano, è un ulteriore fattore oltre a quello.
Non credo che nella misurazione di 10 centesimi di secondo il Journe abbia un errore misurabile rispetto al Tag, o a un quarzo. E comunque se anche ci fosse un errore di 1, cosa mi cambia quando io per azionare i tasti introduco un errore almeno di 10? Esattamente a niente, a fronte dei limiti pesanti di altre soluzioni. Tu dici: gli errori si sommano, sì ma se l'errore umano che comunque c'è è di una scala maggiore , molto maggiore, rispetto a quella dell'orologio, allora quella dell'orologio perde di significato ai fini della misurazione. Mi sono spiegato?
« Ultima modifica: Settembre 01, 2015, 13:55:03 pm da mbelt »
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Istaro

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Re:FP Journe Centigraphe sport
« Risposta #33 il: Settembre 01, 2015, 13:57:31 pm »
Partendo dal presupposto che adoro questo orologio nella versione platino per la genialità del suo movimento ed anche per la bellezza esclusiva del suo quadrante e di tutto il suo complesso e che potendo sarebbe tra i primi tre papabili ad un eventuale nuovo acquisto, ciò che mi infastidisce del maestro è la sua megalomania di voler far apparire straordinario tutto ciò che fa comprese le cose banali.
Con Marco ci siamo già beccati altrove sul presunto brevetto dell'alluminio indurito, ovviamente non vi è traccia del brevetto mentre è conosciuta da anni "l'ossidazione anodica dura" utilizzata in ambito industriale praticamente da tutti.
Anche gli inserti in gomma ovviamente mi lasciano dubbioso, esisteranno 1000 mescola, di sicuro avrà scelto la migliore e la più duratura che però avrà inevitabilmente vita molto più breve di qualsiasi metallo e su un orologio da 50K io dovrei tollerare che tra 10 o 20 anni ho gli inserti deteriorati?
Ho dubbi enormi anche sulla presunta durata delle pile fino a 18 anni che in stand-by vorrebbe dire almeno trenta!
Vivo di pile e batterie e se esistesse una tecnologia simile, le multinazionali dell'elettronica ci si sarebbero buttate sopra a corpo morto, però nessuno è in grado di contraddirlo, perché quando definisce il suo alluminio indurito non è che specifica il grado Brinnel o Rockwell, non definisce la durata degli inserti come nessuno sa con che tecnologia le batterie durano 18 anni in uso!

Contribuito esemplare per precisione e concretezza.

Purtroppo troppe maisons sono opache nel fornire le specifiche tecniche, per cui gli appassionati devono affannarsi in pazienti ricostruzioni (per certi versi piacevoli, ovviamente) o fidarsi del passaparola ("Un tale di Francoforte lo ha provato e ha verificato che ...")
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mbelt

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Re:FP Journe Centigraphe sport
« Risposta #34 il: Settembre 01, 2015, 13:59:55 pm »
Partendo dal presupposto che adoro questo orologio nella versione platino per la genialità del suo movimento ed anche per la bellezza esclusiva del suo quadrante e di tutto il suo complesso e che potendo sarebbe tra i primi tre papabili ad un eventuale nuovo acquisto, ciò che mi infastidisce del maestro è la sua megalomania di voler far apparire straordinario tutto ciò che fa comprese le cose banali.
Con Marco ci siamo già beccati altrove sul presunto brevetto dell'alluminio indurito, ovviamente non vi è traccia del brevetto mentre è conosciuta da anni "l'ossidazione anodica dura" utilizzata in ambito industriale praticamente da tutti.
Anche gli inserti in gomma ovviamente mi lasciano dubbioso, esisteranno 1000 mescola, di sicuro avrà scelto la migliore e la più duratura che però avrà inevitabilmente vita molto più breve di qualsiasi metallo e su un orologio da 50K io dovrei tollerare che tra 10 o 20 anni ho gli inserti deteriorati?
Ho dubbi enormi anche sulla presunta durata delle pile fino a 18 anni che in stand-by vorrebbe dire almeno trenta!
Vivo di pile e batterie e se esistesse una tecnologia simile, le multinazionali dell'elettronica ci si sarebbero buttate sopra a corpo morto, però nessuno è in grado di contraddirlo, perché quando definisce il suo alluminio indurito non è che specifica il grado Brinnel o Rockwell, non definisce la durata degli inserti come nessuno sa con che tecnologia le batterie durano 18 anni in uso!

Contribuito esemplare per precisione e concretezza.

Purtroppo troppe maisons sono opache nel fornire le specifiche tecniche, per cui gli appassionati devono affannarsi in pazienti ricostruzioni (per certi versi piacevoli, ovviamente) o fidarsi del passaparola ("Un tale di Francoforte lo ha provato e ha verificato che ...")
Journe certe cose non le dice perché teme di essere copiato. E' un tratto del suo carattere. Io so però che i suoi orologi sono di qualità esemplare, genialità che non trovo in altri oggi, tutti inclusi, e che si possono scrivere certe cose solo non conoscendoli. Lasciateli pure a me, ne faccio incetta volentieri, e voi state pure con le vostre certezze.
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Re:FP Journe Centigraphe sport
« Risposta #35 il: Settembre 01, 2015, 14:00:31 pm »
Lo dici tu che non misura i centesimi di secondo, li misura con un margine di approssimazione che è comunque molto ma molto inferiore rispetto all'errore umano,
Dal punto di vista pratico nessuna eccezione da sollevare, misurare a mano i centesimi è sbagliato di principio quindi i ragionamenti rispetto a spessore, autonomia ed altro prendono il sopravvento. Però, se ci fermiamo al piano teorico, le cose non sono come dici. Il tempo di reazione di una persona è costante rispetto all'osservazione del fenomeno e alla pressione del pulsante. A questa "imprecisione" si somma quella della macchina. Se avessi il Journe e un TAG (ma anche un Casio coi centesimi) collegati allo stesso pulsante, a parità di tempo per l'azionamento il TAG darebbe un elapsed più preciso. Se misuri un fenomeno da 10 secondi il Journe misura 10+Tempo_reazione_Persona+(-)Approssimazione_Journe. Che l'ultimo fattore sia comparabile con il secondo ci siamo, ma il Casio e il TAG non ce l'hanno, non è che la lettura approssimata è un fattore ricompreso in quello umano, è un ulteriore fattore oltre a quello.
Non credo che nella misurazione di 10 centesimi di secondo il Journe abbia un errore misurabile rispetto al Tag, o a un quarzo. E comunque se anche ci fosse un errore di 1, cosa mi cambia quando io per azionare i tasti introduco un errore almeno di 10? Esattamente a niente, a fronte dei limiti pesanti di altre soluzioni. Tu dici: gli errori si sommano, sì ma se l'errore umano che comunque c'è è di una scala maggiore , molto maggiore, rispetto a quella dell'orologio, allora quella dell'orologio perde di significato ai fini della misurazione. Mi sono spiegato?
Ti sei spiegato benissimo e in questo senso ho già scritto che ti seguo al 100%. Dico solo che "sulla carta" hai un handicap in più rispetto ad altre soluzioni. Che poi per non avere l'handicap valga la pena di avere tutti gli effetti collaterali di cui hai scritto tu ognuno decide. Se chiedi a me il Centigraphe lo prenderei anche se segnasse solo le ore, purtroppo l'unico modo che ho per vederlo da vicino è mettere il tablet sul naso.
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Errol

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Re:FP Journe Centigraphe sport
« Risposta #36 il: Settembre 01, 2015, 14:19:28 pm »
........Il fatto che non capisci mi conforta nella convinzione di avere ragione.......

Lasciali a me certi orologi, tu prendi solo le cose serie che capisci. Io mi accontento degli scarti tuoi.;)

sono già due commenti che definire di cattivo gusto è poco.
qui se c'è uno che fa finta di non capire sei tu
comunque non c'è problema tanto un Journe non potrò mai comprarlo, purtroppo, e con le mie scarse capacità mentali  continuerò a comprare solo gli orologi che riesco a capire.

        

Istaro

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Re:FP Journe Centigraphe sport
« Risposta #37 il: Settembre 01, 2015, 14:30:17 pm »
Non credo che nella misurazione di 10 centesimi di secondo il Journe abbia un errore misurabile rispetto al Tag, o a un quarzo. E comunque se anche ci fosse un errore di 1, cosa mi cambia quando io per azionare i tasti introduco un errore almeno di 10? Esattamente a niente, a fronte dei limiti pesanti di altre soluzioni. Tu dici: gli errori si sommano, sì ma se l'errore umano che comunque c'è è di una scala maggiore , molto maggiore, rispetto a quella dell'orologio, allora quella dell'orologio perde di significato ai fini della misurazione. Mi sono spiegato?

Chiarissimo.
Però, in questi termini, mi sembra che in un cronografo ad azionamento manuale perda rilevanza, se non come esempio di virtuosismo tecnico, la capacità di misurare (o stimare) il centesimo di secondo.
Più coerente con la reattività umana la misurazione dei decimi, come avveniva nei cronografi "storici".
O no?


Purtroppo troppe maisons sono opache nel fornire le specifiche tecniche, per cui gli appassionati devono affannarsi in pazienti ricostruzioni (per certi versi piacevoli, ovviamente) o fidarsi del passaparola ("Un tale di Francoforte lo ha provato e ha verificato che ...")
Journe certe cose non le dice perché teme di essere copiato. E' un tratto del suo carattere. Io so però che i suoi orologi sono di qualità esemplare, genialità che non trovo in altri oggi, tutti inclusi, e che si possono scrivere certe cose solo non conoscendoli. Lasciateli pure a me, ne faccio incetta volentieri, e voi state pure con le vostre certezze.

Prendo atto che Journe ha il suo "carattere" ( ::) ), ma ciò non toglie che, pur apprezzandone l'opera, alcuni "dettagli" potrebbero essere graditi (magari anche da te).

Al di là di questo, non ti sembra di indossare l'elmetto quando si parla degli indipendenti?

Una discussione in un forum non è una gara a chi ha ragione (io mi arrendo subito  ;D ), ma un luogo di confronto.
Quando esprimo (o altri esprimono) un'opinione, sono persino contento se viene contraddetta in maniera ragionata, aiutandomi a imparare qualcosa di nuovo...
« Ultima modifica: Settembre 01, 2015, 14:32:26 pm da Istaro »
"Non esistono venti favorevoli per il marinaio che non sa dove andare" (Seneca)

Re:FP Journe Centigraphe sport
« Risposta #38 il: Settembre 01, 2015, 14:45:24 pm »
Marco qui mi sembra si sia sottolineato TUTTI o quasi che gli orologi di Journe sono un ambizione per alcuni o un sogno, una chimera per altri.
Nessuno ha detto che vorrebbero lasciarli tutti a te anzi....personalmente te ne toglierei qualcuno volentieri  :D
Forse, si vuol sottolineare semplicemente che alcuni orologi importanti come quelli di Journe (per me vale anche per quelli meno importanti) si desidera valutarli nel loro complesso.... e non aderendo all'idea che c'è dietro un progetto o riconoscendo la genialità di una soluzione....
Se invece vogliamo dire che il braccialato non è un semplice segnatempo ma un'opera d'arte concettuale che posso entrarci e viverla soltanto comprendendone il significato e valore intrinseco...che debba aderire, come in un atto di fede, altrimenti verrò scomunicato e come pena tutti gli orologi andranno a te, allora è tutt'altro discorso!  :D

Ho premesso nel mio post di aver letto la tua presentazione dei pregi del bracciale e del materiale proprio perchè ero certo volessi sottolinearmi ancora che proprio in quello c'è il genio di Journe ma come per l'Ochs, pur comprendendolo non cambia l'idea, abbastanza comune mi pare, che l'impatto visivo sia per molti deludente rispetto ai contenuti (e immagino che se così non fosse stato l'orologio sarebbe rimasto in catalogo magari rivedendo il prezzo, anche se credo che nonostante i costi non preventivati, con 50k al pezzo non ci perdesse).
E quanti, in questo lussuoso settore, possono e vogliono investire su un oggetto che non solo è destinato ad una forte perdita ma che oltretutto esteticamente non attrae particolarmente?

ALAN FORD

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Re:FP Journe Centigraphe sport
« Risposta #39 il: Settembre 01, 2015, 14:52:19 pm »
Partendo dal presupposto che adoro questo orologio nella versione platino per la genialità del suo movimento ed anche per la bellezza esclusiva del suo quadrante e di tutto il suo complesso e che potendo sarebbe tra i primi tre papabili ad un eventuale nuovo acquisto, ciò che mi infastidisce del maestro è la sua megalomania di voler far apparire straordinario tutto ciò che fa comprese le cose banali.
Con Marco ci siamo già beccati altrove sul presunto brevetto dell'alluminio indurito, ovviamente non vi è traccia del brevetto mentre è conosciuta da anni "l'ossidazione anodica dura" utilizzata in ambito industriale praticamente da tutti.
Anche gli inserti in gomma ovviamente mi lasciano dubbioso, esisteranno 1000 mescola, di sicuro avrà scelto la migliore e la più duratura che però avrà inevitabilmente vita molto più breve di qualsiasi metallo e su un orologio da 50K io dovrei tollerare che tra 10 o 20 anni ho gli inserti deteriorati?
Ho dubbi enormi anche sulla presunta durata delle pile fino a 18 anni che in stand-by vorrebbe dire almeno trenta!
Vivo di pile e batterie e se esistesse una tecnologia simile, le multinazionali dell'elettronica ci si sarebbero buttate sopra a corpo morto, però nessuno è in grado di contraddirlo, perché quando definisce il suo alluminio indurito non è che specifica il grado Brinnel o Rockwell, non definisce la durata degli inserti come nessuno sa con che tecnologia le batterie durano 18 anni in uso!

Contribuito esemplare per precisione e concretezza.

Purtroppo troppe maisons sono opache nel fornire le specifiche tecniche, per cui gli appassionati devono affannarsi in pazienti ricostruzioni (per certi versi piacevoli, ovviamente) o fidarsi del passaparola ("Un tale di Francoforte lo ha provato e ha verificato che ...")
Journe certe cose non le dice perché teme di essere copiato. E' un tratto del suo carattere. Io so però che i suoi orologi sono di qualità esemplare, genialità che non trovo in altri oggi, tutti inclusi, e che si possono scrivere certe cose solo non conoscendoli. Lasciateli pure a me, ne faccio incetta volentieri, e voi state pure con le vostre certezze.

Se hai letto l'inizio del mio intervento, dico che la versione in platino è uno dei tre  orologi che andrei ad acquistare se potessi.
Detto questo, non credo che questa tua difesa ad oltranza contro qualsiasi critica a Journè sia una cosa giusta.
L'alluminio sulle carrozzerie delle auto?
Ma cosa c'entra? Si sta parlando di resistenza superficiale e quelle sono verniciate!
Paura di essere copiato?
Ma se è brevettato dove sta il problema?
Ossia non può Journè oltre che essere uno dei più grandi orologiai essere anche un grande chimico, un grande fisico o un grande progettista di pile.
Detto questo la faccio finita quello che dovevo dire l'ho detto ho grande stima nell'uomo e non debbo convincere a tutti i costi nessuno delle mie idee.

Re:FP Journe Centigraphe sport
« Risposta #40 il: Settembre 01, 2015, 14:52:44 pm »

Al di là di questo, non ti sembra di indossare l'elmetto quando si parla degli indipendenti?

[/quote]

Pur non conoscendolo di persona ho la sensazione che marco ci sia nato con l'elmetto.. :D

mbelt

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Re:FP Journe Centigraphe sport
« Risposta #41 il: Settembre 01, 2015, 15:12:09 pm »
Partendo dal presupposto che adoro questo orologio nella versione platino per la genialità del suo movimento ed anche per la bellezza esclusiva del suo quadrante e di tutto il suo complesso e che potendo sarebbe tra i primi tre papabili ad un eventuale nuovo acquisto, ciò che mi infastidisce del maestro è la sua megalomania di voler far apparire straordinario tutto ciò che fa comprese le cose banali.
Con Marco ci siamo già beccati altrove sul presunto brevetto dell'alluminio indurito, ovviamente non vi è traccia del brevetto mentre è conosciuta da anni "l'ossidazione anodica dura" utilizzata in ambito industriale praticamente da tutti.
Anche gli inserti in gomma ovviamente mi lasciano dubbioso, esisteranno 1000 mescola, di sicuro avrà scelto la migliore e la più duratura che però avrà inevitabilmente vita molto più breve di qualsiasi metallo e su un orologio da 50K io dovrei tollerare che tra 10 o 20 anni ho gli inserti deteriorati?
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Contribuito esemplare per precisione e concretezza.

Purtroppo troppe maisons sono opache nel fornire le specifiche tecniche, per cui gli appassionati devono affannarsi in pazienti ricostruzioni (per certi versi piacevoli, ovviamente) o fidarsi del passaparola ("Un tale di Francoforte lo ha provato e ha verificato che ...")
Journe certe cose non le dice perché teme di essere copiato. E' un tratto del suo carattere. Io so però che i suoi orologi sono di qualità esemplare, genialità che non trovo in altri oggi, tutti inclusi, e che si possono scrivere certe cose solo non conoscendoli. Lasciateli pure a me, ne faccio incetta volentieri, e voi state pure con le vostre certezze.

Se hai letto l'inizio del mio intervento, dico che la versione in platino è uno dei tre  orologi che andrei ad acquistare se potessi.
Detto questo, non credo che questa tua difesa ad oltranza contro qualsiasi critica a Journè sia una cosa giusta.
L'alluminio sulle carrozzerie delle auto?
Ma cosa c'entra? Si sta parlando di resistenza superficiale e quelle sono verniciate!
Paura di essere copiato?
Ma se è brevettato dove sta il problema?
Ossia non può Journè oltre che essere uno dei più grandi orologiai essere anche un grande chimico, un grande fisico o un grande progettista di pile.
Detto questo la faccio finita quello che dovevo dire l'ho detto ho grande stima nell'uomo e non debbo convincere a tutti i costi nessuno delle mie idee.
Da quando è uscito questo orologio tu scrivi sempre che non regge, si rovina, non funziona...mi dispiace ma i fatti di cui sono a conoscenza io dicono una cosa completamente diversa, ma tanto tu già dal primo minuto avevi deciso che era così, quindi inutile cercare di spiegare. Devo forse ricordare che gli aerei da turismo sono di alluminio, che moltissimi motori raffinati e potenti a combustione interna a ciclo otto sono di alluminio? Ah, già, ma l'alluminio non regge l'uso dell'orologio al polso, altro che le sollecitazioni di una carrozzerie oppure di un motore a scoppio.
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Re:FP Journe Centigraphe sport
« Risposta #42 il: Settembre 01, 2015, 15:14:50 pm »
Marco qui mi sembra si sia sottolineato TUTTI o quasi che gli orologi di Journe sono un ambizione per alcuni o un sogno, una chimera per altri.
Nessuno ha detto che vorrebbero lasciarli tutti a te anzi....personalmente te ne toglierei qualcuno volentieri  :D
Forse, si vuol sottolineare semplicemente che alcuni orologi importanti come quelli di Journe (per me vale anche per quelli meno importanti) si desidera valutarli nel loro complesso.... e non aderendo all'idea che c'è dietro un progetto o riconoscendo la genialità di una soluzione....
Se invece vogliamo dire che il braccialato non è un semplice segnatempo ma un'opera d'arte concettuale che posso entrarci e viverla soltanto comprendendone il significato e valore intrinseco...che debba aderire, come in un atto di fede, altrimenti verrò scomunicato e come pena tutti gli orologi andranno a te, allora è tutt'altro discorso!  :D

Ho premesso nel mio post di aver letto la tua presentazione dei pregi del bracciale e del materiale proprio perchè ero certo volessi sottolinearmi ancora che proprio in quello c'è il genio di Journe ma come per l'Ochs, pur comprendendolo non cambia l'idea, abbastanza comune mi pare, che l'impatto visivo sia per molti deludente rispetto ai contenuti (e immagino che se così non fosse stato l'orologio sarebbe rimasto in catalogo magari rivedendo il prezzo, anche se credo che nonostante i costi non preventivati, con 50k al pezzo non ci perdesse).
E quanti, in questo lussuoso settore, possono e vogliono investire su un oggetto che non solo è destinato ad una forte perdita ma che oltretutto esteticamente non attrae particolarmente?

A te ed altri non piace, ma a me piace molto. Quando dico che forse dovremmo smetterla di pensare ai nostri gusti come assoluti, oppure pensare di renderli oggettivi con spiegazioni che per me in questo caso mancano il bersaglio, credo anzitutto per mancanza di conoscenza del prodotto. In questi casi io sono meno perentorio.
Comunque a me quello che piacerebbe sapere è perché è passato al titanio come tutti gli altri. Io un Journe come tutti gli altri non lo comprerei mai. La versione in titanio è criticabile proprio perché viene di Journe, se venisse da altri non la criticherei, sarebbe normale. Invece di criticare la versione banale in titanio, naturalmente le critiche vertono sempre contro la soluzione nuova, non consueta. Fateci caso è sempre così per molti di voi, amate la tradizione. Anche io la amo, ma il mio è un amore diverso che non guarda sempre dallo specchio retrovisore e che prova anche a valutare il buono che esiste nel nuovo. Anche perché sono consapevole che la tradizione di oggi è stata il nuovo e il rivoluzionario di ieri, e se non ci fossero state persone non solo che lo hanno realizzato ma che lo hanno apprezzato, non esisterebbe neppure la tradizione. Molti di voi oltre allo specchio retrovisore quando parlano di orologi non sanno dove guardare. Journe ha ovviamente punti deboli, ma chissà perché di questi punti deboli non leggo mai nulla, che non sia una osservazione su un quadrante.
« Ultima modifica: Settembre 01, 2015, 15:23:29 pm da mbelt »
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Re:FP Journe Centigraphe sport
« Risposta #43 il: Settembre 01, 2015, 15:20:04 pm »
Partendo dal presupposto che adoro questo orologio nella versione platino per la genialità del suo movimento ed anche per la bellezza esclusiva del suo quadrante e di tutto il suo complesso e che potendo sarebbe tra i primi tre papabili ad un eventuale nuovo acquisto, ciò che mi infastidisce del maestro è la sua megalomania di voler far apparire straordinario tutto ciò che fa comprese le cose banali.
Con Marco ci siamo già beccati altrove sul presunto brevetto dell'alluminio indurito, ovviamente non vi è traccia del brevetto mentre è conosciuta da anni "l'ossidazione anodica dura" utilizzata in ambito industriale praticamente da tutti.
Anche gli inserti in gomma ovviamente mi lasciano dubbioso, esisteranno 1000 mescola, di sicuro avrà scelto la migliore e la più duratura che però avrà inevitabilmente vita molto più breve di qualsiasi metallo e su un orologio da 50K io dovrei tollerare che tra 10 o 20 anni ho gli inserti deteriorati?
Ho dubbi enormi anche sulla presunta durata delle pile fino a 18 anni che in stand-by vorrebbe dire almeno trenta!
Vivo di pile e batterie e se esistesse una tecnologia simile, le multinazionali dell'elettronica ci si sarebbero buttate sopra a corpo morto, però nessuno è in grado di contraddirlo, perché quando definisce il suo alluminio indurito non è che specifica il grado Brinnel o Rockwell, non definisce la durata degli inserti come nessuno sa con che tecnologia le batterie durano 18 anni in uso!

Contribuito esemplare per precisione e concretezza.

Purtroppo troppe maisons sono opache nel fornire le specifiche tecniche, per cui gli appassionati devono affannarsi in pazienti ricostruzioni (per certi versi piacevoli, ovviamente) o fidarsi del passaparola ("Un tale di Francoforte lo ha provato e ha verificato che ...")
Journe certe cose non le dice perché teme di essere copiato. E' un tratto del suo carattere. Io so però che i suoi orologi sono di qualità esemplare, genialità che non trovo in altri oggi, tutti inclusi, e che si possono scrivere certe cose solo non conoscendoli. Lasciateli pure a me, ne faccio incetta volentieri, e voi state pure con le vostre certezze.

Se hai letto l'inizio del mio intervento, dico che la versione in platino è uno dei tre  orologi che andrei ad acquistare se potessi.
Detto questo, non credo che questa tua difesa ad oltranza contro qualsiasi critica a Journè sia una cosa giusta.
L'alluminio sulle carrozzerie delle auto?
Ma cosa c'entra? Si sta parlando di resistenza superficiale e quelle sono verniciate!
Paura di essere copiato?
Ma se è brevettato dove sta il problema?
Ossia non può Journè oltre che essere uno dei più grandi orologiai essere anche un grande chimico, un grande fisico o un grande progettista di pile.
Detto questo la faccio finita quello che dovevo dire l'ho detto ho grande stima nell'uomo e non debbo convincere a tutti i costi nessuno delle mie idee.
Da quando è uscito questo orologio tu scrivi sempre che non regge, si rovina, non funziona...mi dispiace ma i fatti di cui sono a conoscenza io dicono una cosa completamente diversa, ma tanto tu già dal primo minuto avevi deciso che era così, quindi inutile cercare di spiegare. Devo forse ricordare che gli aerei da turismo sono di alluminio, che moltissimi motori raffinati e potenti a combustione interna a ciclo otto sono di alluminio? Ah, già, ma l'alluminio non regge l'uso dell'orologio al polso, altro che le sollecitazioni di una carrozzerie oppure di un motore a scoppio.

Vedi che diciamo due cose diverse?
Vero è che non mi piace e provandolo ho avuto una cattiva impressione, (ma questo è soggettivo) ma chi ha detto che non funziona?
Io non ho detto che si graffia solo a guardarlo, io ho sempre sostenuto che il brevetto dell'indurimento (che esiste da sempre) è per me una balla.
Poi che con l'alluminio ci si faccia tutto nulla c'entra perché io non ho MAI messo in dubbio la robustezza.


ciaca

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Re:FP Journe Centigraphe sport
« Risposta #44 il: Settembre 01, 2015, 15:37:23 pm »
Citazione
Chiarissimo.
Però, in questi termini, mi sembra che in un cronografo ad azionamento manuale perda rilevanza, se non come esempio di virtuosismo tecnico, la capacità di misurare (o stimare) il centesimo di secondo.

Infatti é esattamente così. Come tutta l'alta orologeria, virtuosismo tecnico privo di alcuna rilevanza pratica. Ma non per questo, se si é appassionati di micromeccanica, meno affascinante.

Tornando a bomba sulle scelte stilistiche della collezione sport, io Marco non ti seguo nella tua negazione di quella che é una realtà fin troppo evidente: si vendono quasi solo orologi sportivi, appunto poco luccicanti e possibilmente con inserti in gomma. Come molti degli attuali best seller. Journe voleva una linea di prodotto più vicina a questo core market e ha fatto la linea appunto denominata sport, non luccicante e gommata. Scelta puramente commerciale che per non essere troppo banale e scontata, come da journe, ha visto l'uso dell'alluminio al posto dell'acciaio spazzolato,  anche ultraleggero, e la gomma messa in posti non usuali. Ma sempre di scelta commerciale e modaiola si tratta.
"A megghiu parola è chidda ca un si dici"