Potresti al limite avere ragione sull'ultrapiatto, se è veramente tale on rapporto alla tecnologia del periodo in cui è stato costruito. Ma è tutto da dimostrare che un orologio più piatto sia più inaffidabile di uno meno piatto. Se il calibro piatto è fatto bene puoi essere anche pour affidabile di un calibro molto spesso ma molto economico.
si era fatto riferimento al gp3000, che è un calibro sottile, seppur non sottilissimo. Poi che un ultrasottile ben progettato possa funzionare meglio di un ordinario difettoso, siamo nel campo della banalità.
Per spessori, tolleranze ed eventuali sofisticati meccanismi volti ad ottenere quel ridotto spessore un ultrapiatto è sempre più delicato di un calibro convenzionale, a patto che entrambi siano ben progettati e costruiti ovviamente. Poi c'è la questione legata alla complessità, più un movimento è complesso e maggiori sono le potenziali fonti di guasto e le difficoltà nel ripararlo. Poi c'è la questione dei costi, più un calibro è pregiato, meno se ne producono, meno fornitura è disponibile e più costa ripararlo o manutenzionarlo, senza contare che le case questo tipo di macchine se le fanno pagare cifre n volte superiori a quelle che un normale "mulo" di orologi si è disposti a pagarlo.
Insomma, a me un orologio sportivo da uso quotidiano, pregiato e sofisticato, e per questo estremamente caro non interessa. Se voglio queste caratteristiche le cerco in altro tipo di orologi per farne un uso diverso da quello che faccio con questa tipologia di orologi.
Però sulle finiture non hai ragione, perché esse non hanno rapporto con l'affidabilità.
infatti io per le finiture non ho fatto un discorso di affidabilità ma di prezzi, visto che quest'industria oggi più che mai queste "finiture" (quasi sempre fatte a macchina e in modo sbrigativo e grossolano) se le fa pagare molto care, in misura tale che io non reputo ragionevole in assoluto e in particolar modo su questa tipologia di orologi.
Ripeto, possiamo anche discutere delle storture di quest'industria e degli enormi margini tra prezzi e costi di produzione, sulla quantità di fuffa che paghiamo per un marchio sul quadrante, ecc ecc.
Ma resta un fatto che pretendere da orologi di data tipologia caratteristiche che mai hanno avuto, solo per il fatto che avendo perso la loro funzione strumentale devono averle per default, mi sembra una cosa priva di alcun senso. Semmai pretenderei che costassero di meno a parità di caratteristiche, quelle che sono proprie e congeniali alla loro tipologia.
Ma poi quali dovrebbero essere queste "finiture" di cui discutiamo, su un normalissimo automatico (quattro ruote, un bariletto, uno scappamento ad ancora svizzera, il tutto coperto da una massa oscillante per la carica)? Gli anglage di Dufour? I castoni in oro avvitati e il doppio collo di cigno di certi sassoni? Il ponte del bilanciere lucidato a specchio nero? I ponti incisi e intarsiati? Il tutto a mano da n-mila picccoli Dufour in erba? E la sofisticazione? La data saltante esattamente? I secondi morti? Il remontoir d'egalitè? Davvero non comprendo queste pretese da orologi di questa tipologia e prezzo...un ingenieur AMG, usato come nuovo, in titanio con bracciale e cinturino di riserva lo pago 3.000 euro.