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Blancpain, ma è proprio vero che le multinazionali fanno male all'orologeria

guagua72

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Blancpain, marchio bistrattato, io lo amo molto. Credo alcuni pezzi, meno altri, siano attuali e al tempo stesso di una classe sconvolgente. Anche negli sportivi. Grazie , ora massacrate

ciaca

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Re:Blancpain, ma è proprio vero che le multinazionali fanno male all'orologeria
« Risposta #1 il: Settembre 03, 2015, 22:39:26 pm »
In questo caso, Giorgio, passo. Non ce la posso fare.... :)
Mi auguro che Ermanno legga e provveda, e possa illustrare meglio di me quanto male abbia fatto a questa casa l'ingresso in una holding del lusso.
Di tutti gli esempi non potevi, secondo me, scegliere quello peggiore :D
"A megghiu parola è chidda ca un si dici"

Il New

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Re:Blancpain, ma è proprio vero che le multinazionali fanno male all'orologeria
« Risposta #2 il: Settembre 03, 2015, 22:44:30 pm »
In questo caso, Giorgio, passo. Non ce la posso fare.... :)
Mi auguro che Ermanno legga e provveda, e possa illustrare meglio di me quanto male abbia fatto a questa casa l'ingresso in una holding del lusso.
Di tutti gli esempi non potevi, secondo me, scegliere quello peggiore :D
Quoto...Forse la maison che, con il "cambio", è peggiorata di piú...

Il New

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Re:Blancpain, ma è proprio vero che le multinazionali fanno male all'orologeria
« Risposta #3 il: Settembre 03, 2015, 22:49:45 pm »
Dimmi cosa ha che fare con quegli orologi volgari e moderni questo capolavoro...Cassa in oro, CAL F.P 71, dimensioni auree e tanta classe

Re:Blancpain, ma è proprio vero che le multinazionali fanno male all'orologeria
« Risposta #4 il: Settembre 03, 2015, 22:51:03 pm »
Dimmi cosa ha che fare con quegli orologi volgari e moderni questo capolavoro...Cassa in oro, CAL F.P 71, dimensioni auree e tanta classe
Libidine
“La generosità significa dare più di quello che puoi, e l'orgoglio sta nel prendere meno di ciò di cui hai bisogno.”
Khalil Gibran

ciaca

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Re:Blancpain, ma è proprio vero che le multinazionali fanno male all'orologeria
« Risposta #5 il: Settembre 03, 2015, 23:04:18 pm »
Per capire dov'è una casa bisogna conoscere da dove viene e cosa ha fatto prima.
È così che, per esempio, giudichiamo in modo poco lusinghiero buona parte dell'attuale produzione Patek.
Blancpain non solo non fa eccezione, ma è una delle case in cui le differenze, prima di tutto stilistiche, tra l'attuale produzione e quella del passato appaiono più macroscopiche e poco edificanti.
Sono "brutti" orologi? Alcuni oggetivamente si, altri no. Tutti però appaiono delle discutibili varianti di orologi del passato, votati alla vana, incompiuta e poco riuscita ricerca dell'attualità.
Non basta mantenere una cassa con lunetta a scalino per garantire la "familiarità" e una cifra stilistica propria, mentre d'altronde una semplice operazione di scalatura della cassa non ne garantisce ne "l'attualità" ne tantomeno la coerenza formale o le corrette proporzioni dei quadranti.
L'orologio di stampo classico si vende poco e male, e per questo tutte le case che hanno fondato la loro storia su questa tipolgia di segnatempo e che questa tipolgia di orologi non possono rinnegarla pena rinnegare la loro storia, sono alla disperata ricerca del modo di "svecchiare" e rendere più "sportivi" e "attuali" questo tipo di orologi. Con risultati che molto spesso appaiono discutibili nel migliore dei casi, grotteschi in molti Blancpain di attuale prodizione (se si conoscono e si apprezzano i modelli da cui traggono origine).
Non è un caso che l'unico modello che si vende appena decentemente è il Fifty Fathoms, l'unico modello di stampo casual e ispirazione professionale che non è una maldestra riproposizione in chiave "attuale" (una chiave che mal si adatta ad orologi di stampo classico e formale) degli orologi prodotti dalla casa negli anni 80 e fino alla prima metà degli anni 90.

Per capire gli effetti dell'acquisizione della casa da parte del gruppo swatch, d'altronde, l'esame comparativo dell'estetica del prodotto non è l'unica chiave di lettura.
Si pensi a cosa ha significato per SG l'acquisizione di un know how come quello di Frederic Piguet, di cui Blancpain era il marchio commerciale, e a come è stato impiegato. Si può dire che è servito più a sviluppare Omega che non alla stessa Blancpain, marchio che SG potrebbe serenamente mettere nel cassonetto (avendo già nel suo parco marchi nomi come Breguet) senza averne nessun contraccolpo, e che viene lasciato li a vivacchiare senza alcuna prospettiva futura finchè si autofinanzia o comunque non lede i bilanci consolidati del gruppo, ma che sempre nell'ottica di gruppo sconta la comproprietà con altri marchi come appunto Breguet al quale non può e non deve in alcun modo far concorrenza.
E questo è il più grosso limite di un'acquisizione di che trattasi, quel marchio non potrà mai più avere una propria mission aziendale e una propria strategia indipendente, non sarà mai più un'azienda propriamente detta, competitiva e indioendente venendo appunto ridotta solo ad un brand da appiccicare alla bisogna su ciò che al gruppo è più congeniale. È ciò che, in varia misura, è accaduto a tutte le aziende più o meno blasonate acquisite nell'ultimo ventennio dai grandi gruppi.
Al netto di Omega - casa allo sbaraglio che Swatch ha saputo rimettere in carreggiata, Panerai - piccolo marchio virtualmente fallito di cui Richemont ha saputo fare il miglior caso di rivalutazione del ventennio, e Vacheron - nobile casa decaduta nel buio più pesto dopo la crisi del quarzo e alla quale sempre Richemont ha saputo restituire una dose dell'antico fasto, non ricordo altri esempi edificanti.
Penso per esempio a IWC, casa tra le più vitali e con una strategia vincente degli anni 80 e 90, ridotta ormai a marchietto commerciale e svuotata delle sue migliori competenze travasate in Lange&Sohne sull'altare della quale la stessa IWC è stata sacrificata e ridimensionata. Ma appunto anche a Blancpain, acquisita solo per mettere le mani su FP e senza che si sapesse che farne, o a JLC, casa acquisita per le medesime ragioni da Richemont e per le medesime ragioni senza una precisa strategia di prodotto e commerciale che non sia, appunto, non ledere la leadership di L&S e fare da serbatoio di know how, brevetti e movimenti per tutte le case del gruppo, al punto che i jlc li troviamo pure nei ralph lauren, marchio preso in licenza da Richemont per lo sfruttamento in orologeria. Questi sono gli effetti, molto spesso tragici, di queste acquisizioni.
L'alternativa? Probabilmente molte di questi marchi se non fossero stati acquisiti sarebbero falliti e nemmeno esisterebbero più, e non è detto che sarebbe stato un male visto ciò su cui quei marchi vengono oggi apposti. Una morte gloriosa non è detto che sia peggio di una miserabile sopravvivenza :)
« Ultima modifica: Settembre 03, 2015, 23:36:30 pm da ciaca »
"A megghiu parola è chidda ca un si dici"

Bonimba

Re:Blancpain, ma è proprio vero che le multinazionali fanno male all'orologeria
« Risposta #6 il: Settembre 03, 2015, 23:27:13 pm »
Di tutti gli esempi non potevi, secondo me, scegliere quello peggiore :D
Questa volta siamo d'accordo  :)
Non più tardi di sabato scorso girando per il centro di  Milano ho visto alcuni BP in vetrina...
Mah...
Mi ha colpito in modo particolare la "riedizione" del solo tempo automatico da 34 mm
Nun se poteva vedere....
E comunque il 1735 non vale.... ;D
PS
Vedo adesso il posto de Il New. Appunto...

erm2833

Re:Blancpain, ma è proprio vero che le multinazionali fanno male all'orologeria
« Risposta #7 il: Settembre 03, 2015, 23:50:37 pm »
Guagua,
gli orologi che hai mostrato in foto ho avuto la fortuna (mi riferisco al 1735) e la sfortuna di vederli tutti de visu.
Il calendario completo,in veste di prototipo.Gli altri una volta arrivati sul mercato.
Quando,nella casetta coperta di neve,mi fu mostrato il completo,in platino,guardai negli occhi la mia gentile interlocutrice e mi torno' indietro uno sguardo imbarazzato.Aveva compreso anche lei,fine conoscitrice di orologi e movimenti,che Blancpain aveva imboccato una strada sbagliata.
Mi fu mostrato un altro prototipo,il Chronograph Double Guichet:cassa da 38,gran data al 6.
Piacevole senz'altro ma...c'era qualcosa che ai miei occhi stonava;rimasi con l'orologio in mano per qualche secondo interrogandomi su quale fosse il particolare che mi lasciava dubbioso sfidando gli occhi penetranti della mia ospite che attendeva una risposta;dopo circa un minuto trovai la risposta:scritta BLANCPAIN in stampatello al 12,scritta SWISS MADE sempre in stampatello in periferia al 6,scritta Automatic in corsivo sopra la data,un pugno in un occhio e tale da rendere indesiderabile un orologio per gli altri aspetti perfetto.Esternai il mio giudizio invano.
Questo racconto per sottolineare come una casa che per un ventennio aveva prodotto i migliori orologi dell'epoca (sia come meccanica che come estetica) stava imboccando la strada della decadenza.
Gli orrori che ha prodotto negli anni a seguire non meritano neanche il commento.

guagua72

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Re:Blancpain, ma è proprio vero che le multinazionali fanno male all'orologeria
« Risposta #8 il: Settembre 04, 2015, 08:30:02 am »
La mia figura di collezionista è quella di un candido, alla voltaire. Oppure, se volete, di un foglio scarabocchiato prima sul quale sta prendendo forma un abbozzo, uno schizzo. Non voglio azzardare giudizi tecnici troppo sofisticati sui quali non ho la competenza. Il post è stato aperto per assimilare conoscenza. Ho però avuto modo di provare e di vedere, anche io, nel mio piccolo, alcuni dei modelli postati. Non a caso ho inserito in primis un oggetto che , forse perchè inesperto, mi è apparso qualcosa di straordinariamente ben fatto. Io non sono un cultore dei diametri. Non mi scandalizzo mai di fronte ai padelloni. In questo senso credo in Blancpain non abbiano esagerato. Inoltre, non mi è parso di intravedere segni di sbaraccamento presso la casa...... Siamo proprio certi che quelle da voi descritte siano le reali intenzioni del Gruppo Swatch? Dalla  mia modesta conoscenza di dinamiche aziendali  e da ciò che ho visto appare il contrario. Specifico che non ho alcun legame col Gruppo e con Blancpain 

guagua72

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Re:Blancpain, ma è proprio vero che le multinazionali fanno male all'orologeria
« Risposta #9 il: Settembre 04, 2015, 08:31:07 am »
Guagua,
gli orologi che hai mostrato in foto ho avuto la fortuna (mi riferisco al 1735) e la sfortuna di vederli tutti de visu.
Il calendario completo,in veste di prototipo.Gli altri una volta arrivati sul mercato.
Quando,nella casetta coperta di neve,mi fu mostrato il completo,in platino,guardai negli occhi la mia gentile interlocutrice e mi torno' indietro uno sguardo imbarazzato.Aveva compreso anche lei,fine conoscitrice di orologi e movimenti,che Blancpain aveva imboccato una strada sbagliata.
Mi fu mostrato un altro prototipo,il Chronograph Double Guichet:cassa da 38,gran data al 6.
Piacevole senz'altro ma...c'era qualcosa che ai miei occhi stonava;rimasi con l'orologio in mano per qualche secondo interrogandomi su quale fosse il particolare che mi lasciava dubbioso sfidando gli occhi penetranti della mia ospite che attendeva una risposta;dopo circa un minuto trovai la risposta:scritta BLANCPAIN in stampatello al 12,scritta SWISS MADE sempre in stampatello in periferia al 6,scritta Automatic in corsivo sopra la data,un pugno in un occhio e tale da rendere indesiderabile un orologio per gli altri aspetti perfetto.Esternai il mio giudizio invano.
Questo racconto per sottolineare come una casa che per un ventennio aveva prodotto i migliori orologi dell'epoca (sia come meccanica che come estetica) stava imboccando la strada della decadenza.
Gli orrori che ha prodotto negli anni a seguire non meritano neanche il commento.
Il mio nik è guagua , al secolo Giorgio, piacere di leggerti. Credo di non possedere ancora, nè nel campo professionale che in quello orologiero, la capacità o la sensibilità di percepire le sfumature degli sguardi altrui e nemmeno di significare con lo sguardo mio tante
« Ultima modifica: Settembre 04, 2015, 09:00:41 am da guagua72 »

Re:Blancpain, ma è proprio vero che le multinazionali fanno male all'orologeria
« Risposta #10 il: Settembre 04, 2015, 09:14:56 am »
In questo caso, Giorgio, passo. Non ce la posso fare.... :)
Mi auguro che Ermanno legga e provveda, e possa illustrare meglio di me quanto male abbia fatto a questa casa l'ingresso in una holding del lusso.
Di tutti gli esempi non potevi, secondo me, scegliere quello peggiore :D
Quoto...Forse la maison che, con il "cambio", è peggiorata di piú...


Io Breguet la metterei quasi al pari con Blancpain(non a caso stesso gruppo), ma poi non vorrei che Errol mi ammollasse un destro appena ci vediamo... :P
Non c'è nulla di nobile nell'essere superiore a qualcun'altro.
La vera nobiltà è essere superiore a chi eravamo ieri.
-Samuel Johnson-

erm2833

Re:Blancpain, ma è proprio vero che le multinazionali fanno male all'orologeria
« Risposta #11 il: Settembre 04, 2015, 10:57:12 am »
Diametri:
Nessuno si scandalizza per diametro e spessore del 1735,con tutto quello che c'e dentro non poteva essere altrimenti.
Ma il calendario?Il 34 era semplicemente perfetto,perché snaturarlo e deturparlo?
Non parliamo dell'ultraplat manuale,la classe era tale che anche in acciaio faceva sfigurare molti concorrenti dal nome molto più blasonato.
E l'ultraplat automatico secondi al 5?Uno degli orologi più eleganti che mi sia capitato di vedere.
Il chrono?Goduria pura.
Accennavo prima al Double Guichet da 38,proporzioni perfette anche per lui,classe innata rovinata da un particolare che sarebbe stato facilmente correggibile allo stadio di prototipo.
Da quello che scrivo ti sarai reso conto che ero un fan di Blancpain e ne possedevo in buon numero.
Poi le cose sono cambiate.
Ti racconto un episodio vissuto in prima persona e che ha rappresentato la classica goccia...
Mio padre prima di me adorava i Blancpain,a me aveva regalato un 21,lui si era preso un 1151.
1151 che non era mai uscito dalla sua scatola.Periodicamente caricavo gli orologi miei e quelli di mio padre.Un giorno,non so come,mi cadde l'occhio sulla sfera dei secondi dell'1151 e mi sembro' essere un po' troppo veloce;strano per un orologio acquistato si qualche anno prima ma mai indossato.
Pazienza,pensai,gli faro' fare un viaggetto a Les Brassus,lo revisioneranno,vedranno che l'orologio e' nuovo
mi conoscono bene,non mi faranno neanche pagare.
Dopo 3 mesi l'orologio torna accompagnato da una fattura per un ammontare di 600 SFR,la strisciata del cronocomparatore che evidenzia un errore massimo inferiore al secondo e,udite udite,una voce in cui e' scritto lucidatura al meglio.
Cosa ci sara' stato da lucidare in un orologio nuovo???
Ingoio il boccone,amaro,per la presa per i fondelli e metto via l'orologio senza ulteriori controlli.
Dopo qualche tempo lo carico e,sorpresa,l'orologio correva come prima!
Morale,dati via tutti i Blancpain tranne quello regalatomi da mio padre e pietra tombale.
Troppo veloce;
« Ultima modifica: Settembre 04, 2015, 11:04:10 am da erm2833 »

Errol

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Re:Blancpain, ma è proprio vero che le multinazionali fanno male all'orologeria
« Risposta #12 il: Settembre 04, 2015, 10:58:30 am »
In questo caso, Giorgio, passo. Non ce la posso fare.... :)
Mi auguro che Ermanno legga e provveda, e possa illustrare meglio di me quanto male abbia fatto a questa casa l'ingresso in una holding del lusso.
Di tutti gli esempi non potevi, secondo me, scegliere quello peggiore :D
Quoto...Forse la maison che, con il "cambio", è peggiorata di piú...


Io Breguet la metterei quasi al pari con Blancpain(non a caso stesso gruppo), ma poi non vorrei che Errol mi ammollasse un destro appena ci vediamo... :P

preparate .....
        

PESSOA67

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Re:Blancpain, ma è proprio vero che le multinazionali fanno male all'orologeria
« Risposta #13 il: Settembre 04, 2015, 11:08:52 am »
Però mi domando: posto che nessuno ad oggi riuscirebbe a vendere un 34mm una casa come Blancplain cosa avrebbe dovuto fare?
Ed in generale, al netto di quanto successo, anche io ho sempre detto e dirò sempre orrore orrore 40-41-42-45mm, tutte le case hanno intrapreso la stessa strada, ripeto TUTTE, perchè sparare a zero su BP?
Certo, avrebbe nella casa immersa nella neve dovuto progettare calibri nuovi più grandi per non inserire ciambelle, avrebbe dovuto mantenere rapporti altezza/diametro, avrebbe dovuto creare quadranti ancor più belli...e fallire.
L'unico motivo forse di una condanna netta  è che ha fatto grandissimi orologi..

Re:Blancpain, ma è proprio vero che le multinazionali fanno male all'orologeria
« Risposta #14 il: Settembre 04, 2015, 12:27:30 pm »
Però mi domando: posto che nessuno ad oggi riuscirebbe a vendere un 34mm una casa come Blancplain cosa avrebbe dovuto fare?
Ed in generale, al netto di quanto successo, anche io ho sempre detto e dirò sempre orrore orrore 40-41-42-45mm, tutte le case hanno intrapreso la stessa strada, ripeto TUTTE, perchè sparare a zero su BP?
Certo, avrebbe nella casa immersa nella neve dovuto progettare calibri nuovi più grandi per non inserire ciambelle, avrebbe dovuto mantenere rapporti altezza/diametro, avrebbe dovuto creare quadranti ancor più belli...e fallire.
L'unico motivo forse di una condanna netta  è che ha fatto grandissimi orologi..

Roberto ma che dovremmo fare, prendere atto e stare zitti su quello che ci presentano alcuni marchi perché altrimenti avrebbero fallito o prodotto cose invendibili ad oggi?
Per quanto mi riguarda hanno fallito comunque, sono morti che ancora non sanno di esserlo.
Che siano BP o altri fa poca differenza, io credo che fare critiche feroci alle scelte di produzione e commerciali del gruppo Swatch(o Richemont che sia) da degli appassionati a volte un po' nostalgici (a ragion veduta!), ci sta e ci sta anche bene.
Condannarla invece perché in passato ha brillato di luce propria ed ora brancola nel buio mi sembra un controsenso.
Non c'è nulla di nobile nell'essere superiore a qualcun'altro.
La vera nobiltà è essere superiore a chi eravamo ieri.
-Samuel Johnson-