La mia opinione è vicina a quelle di Alessandro e Giorgio, dobbiamo prendere atto senza nasconderci sotto la classica foglia di fico che il "mercato" di questi oggetti è fatto sempre più, e già da decenni, da acquirenti con una forte propensione all'investimento o al bene rifugio, alla facile rivendibilità e comunque più interessati a come evolve nel tempo il valore commerciale del bene acquistato piuttosto che non alle sue caratteristiche, siano esse estetiche, tecniche o di pregio generale, con l'eccezione dei soli orologi con forte valenza di status symbol, cool e trendy, che spesso esauriscono il loro fascino alla moda nel breve volgere di qualche stagione e che per questo generalmente e con solo qualche eccezione si collocano in una fascia mediamente "poco impegnativa" di prezzo.
Ciò è tanto più vero quanto più si va a guardare il mercato dell'usato, dove una marea di begli orologi di buon pregio giace invenduto a prezzi ormai divenuti irrisori in rapporto alle nuove produzioni anche di pregio nemmeno avvicinabile per quanto è più basso. Perchè ormai demodè o perchè comunque già talmente svalutati da non offrire alcuna suggestione di investimento o rifugio a nessuno.
In tutto ciò solo una ristrettissima cerchia di appassionati si muove ancora con priorità diverse dalle mere "performance" economiche degli oggetti acquistati o da acquistare, seppur anche loro con un occhio sempre più attento al portafoglio proprio alla luce di esperienze già consolidate su una diversa generazione di orologi.
Tale nicchia è talmente risicata, in rapporto alla potenziale offerta di orologi di pregio di secondo polso non affetti da probabili "performance" economiche o da fenomeni di moda, che la domanda sul singolo pezzo, sia una piccola ripetizione a minuti di AP o questo e altri Journe, non è ne cospicua ne tale da sostenerne in alcun modo la quotazione economica.
Fatti 100 i potenziali acquirenti di questo orologio (ma prendo ad esempio questo perchè è l'oggetto del topic, analoghe considerazioni si potrebbero fare per mille altri), infatti, quanti non possono trovare con il medesimo budget valide e molteplici alternative? Quanti non ragionano attendendo che l'orologio "passi di moda" e svaluti pesantemente, come pesantemente hanno svalutato tanti altri orologi di pregio di altri tempi e in altri tempi? Quanti non possono preferire, per ragioni tecniche o semplicemente estetiche, mille altri modelli comunque degni di attenzione, potendone magari comprare più d'uno con gli stessi soldi?
Va da se, quindi, che chi è disposto a pagare certe cifre per un solo orologio, preferendolo all'universo di altri orologi, nuovi o usati, disponibili, deve "amare" quell'oggetto e apprezzarne le peculiarità al punto da preferirlo su tutto il resto e ignorare tutte le perplessità e remore già esposte.
Evidentemente, a fronte di una produzione annua di x pezzi, il loro numero non è tale da impedire all'oggetto di rimanere fermo per mesi. E la cosa, francamente, non mi stupisce.
Non perché l'orologio non sia degno d'attenzione (a me personalmente non m'ha mai entusiasmato e continuo a giudicarne il prezzo troppo alto, ma ciò è irrilevante) ma perchè se inizio a fare la lista di tutti gli orologi, o le possibili combinazioni di orologi, che con lo stesso prezzo si possono acquistare sul mercato del secondo polso non finisco più. E non credo che tale ragionamento sia l'unico a farlo, come credo - per esempio - che dei 100 potenziali acquirenti di cui sopra molti potrebbero, per ragioni anche solo squisitamente estetiche, trovare più allettante con una cifra dello stesso ordine di grandezza di questo Journe, l'acquisto di un Breguet 3130, di due calendari perpetui AP, di un perpetuo Daniel Roth, di due cronografi manuali Breguet e Vacheron, ecc ecc ecc ecc ecc..........
In sintesi: la nicchia dei potenziali acquirenti è molto ristretta, l'offerta di potenziali alternative virtualmente infinita.