Prima di andare a nanna (
):
- Se l'
opener chiede un orologio "classico", potrà ben aspettarsi che chi risponde soddisfi la sua richiesta, spiegando cosa si intende per classico!
- "Classico" è l'antitesi di "moda", e quindi prescinde da ciò che si usa "al giorno d'oggi" (e che non si userà più domani).
Il classico non va però neanche confuso col passato (o col
vintage, restando al campo degli orologi), perché non corrisponde neanche ad una moda di un qualsiasi periodo trascorso. Il classico,
per definizione, è lo stile che si impone come capace di attraversare i tempi, ed è il risultato di una lenta sedimentazione e di progressive, a volte impercettibili, innovazioni.
- Oggi (purtroppo) non si è tanto aggiornato lo stile classico, quanto si è imposto (anche nella misura degli orologi) il
casual, che con l'eleganza ha poco a che vedere (casomai con la "praticità", con la vistosità o con altre esigenze). Chi però guarda al classico non se lo può interpretare a piacimento: sarebbe una contraddizione.
- Lo stile classico come lo conosciamo negli ultimi due secoli non ha nulla a che vedere con le parrucche, perché nasce proprio con la loro abolizione. Nasce su ispirazione di Brummel, di Balzac, che seppero dettare principi rispondenti alle esigenze della nuova borghesia produttiva, a partire dall'Inghilterra.
Il principio cardine di questa nuova eleganza era (e resta):
discrezione. Non intesa come trascuratezza, ma come rifiuto dell'ostentazione e come attenzione al dettaglio. Teniamolo ben presente anche quando parliamo di diametri di orologi.
- Se c'è qualcosa che in quasi tutto il XX secolo - e anche agli inizi del XXI - si è mantenuto costante, anche più dell'ampiezza dei pantaloni o della foggia dei cappelli, è proprio il diametro degli orologi per le occasioni
formali (termine più appropriato di "eleganti", perché l'eleganza - intesa come capacità di scegliere - dovrebbe essere ricercata in tutte le occasioni e per... tutte le tipologie di orologi, anche sportivi).
- Quando cresce il diametro di un orologio, l'aumento percentuale della superficie è ben maggiore dell'aumento percentuale del diametro stesso. Anche 1-2 mm producono una differenza visibile.
- I tempi cambiano, ma non cambiano le dimensioni dei polsi (se non in misura minima, su...) e, quindi, la possibilità di un orologio di risultare discreto (e quindi elegante) al polso di una persona. Ci piacciono proprio un po' più grandi, vogliamo esprimere al massimo la nostra "personalità" (anche in occasioni in cui il
dress code, cioè il "codice", è più stringente)? Vada per i 35mm. Abbiamo un polso molto grande? 36... (ma i 34 starebbero bene ugualmente).
Oltre, stiamo parlando del - legittimo - desiderio di abbandonare il sentiero dell'eleganza formale classica (e quindi anche l'oggetto del
topic).