Scrivevo nel mio primo intervento:
Inoltre, minore leggibilità non significa in assoluto scarsa leggibilità; le differenze possono essere molto esigue e/o considerate scarsamente rilevanti nell’uso pratico (immagino già i post che seguiranno: “Io ho uno di questi orologi e leggo l’ora senza difficoltà!” ).
Eppure, a giudicare dai commenti successivi, parrebbe proprio che io avessi bollato i quadranti decentrati come illeggibili e che avessi bisogno di smentite in proposito.
Io penso che la leggibilità sia un elemento che si combina con altri. Possiamo - a volte dobbiamo - leggermente sacrificare la leggibilità di un'informazione (data, ora, ecc.) per privilegiare quella di un'informazione diversa; oppure per assaporare il piacere di una complicazione in più o di un’affissione particolare.
E dovremmo quindi poterne discutere serenamente, senza che diventi un tabù o questione capitale per decidere della bontà di un orologio…
Aggiungo una sola considerazione: se c’è un argomento ricorrente che mi sembra davvero poco significativo (si badi bene: non infondato, ma poco significativo) è quello della “abitudine”.
In effetti…
ci si abitua a tutto! Appellarsi all’abitudine per rendere equivalente ogni soluzione (tecnica, funzionale, ecc.) mi sembra solo una rinuncia all’analisi e al confronto.
Allora tanto varrebbe non aprirle, alcune discussioni…