Vorrei chiedere qualche notizia sull’orologio che era di mio padre, un Longines manuale in oro giallo.
Il diametro è di 34,5 mm, lo spessore di 7. Nonostante le dimensioni standard (per l’epoca), è stata utilizzata una discreta ciambella…
Nelle foto che posto, l’orologio ha un cinturino in lucertola, ma all’origine aveva un bracciale a maglia milanese placcato oro.
Fu acquistato nel 1968 e ne è stato conservato il libretto di garanzia, in cui si legge che la referenza è la n.6888, mentre il n. seriale del movimento è il 291182.
Il calibro è il 23 Z, di cui ho letto le caratteristiche su
http://www.ranfft.de/cgi-bin/bidfun-db.cgi?10&ranfft&&2uswk&Longines_23Z.
Dall'aspetto mi sembra molto essenziale...
Era di manifattura, vero?
Se non sbaglio, la
maison ha iniziato a utilizzare anche movimenti Valjoux nei primi anni ’70, per poi perdere definitivamente lo
status di manifattura nel 1984, quando la produzione di tutti i movimenti fu affidata a ETA.
Sapete se questo calibro ha una storia particolare?
Sulla parte interna del fondello leggo i numeri 45 – 6667 – 16: che cosa indicano? Il 6667 potrebbe essere il seriale della cassa, considerato che è riportato anche in una targhetta acclusa alla garanzia?
Sempre in questa targhetta, oltre alla sigla del calibro (23 Z), trovo un altro numero: 10848245. Questo dovrebbe essere il seriale progressivo di tutti gli orologi Longines (o dei movimenti?), e indicare quindi che l’esemplare è stato prodotto nel 1958 (
http://watchestobuy.com/serialnumbers/longinesserial/).
Del modello conosco solo il numero della referenza, ma mi domando: all’epoca – anni Sessanta – si usava già dare un nome alle collezioni e ai diversi modelli di una collezione?
Grazie