P.s: su previsioni e Cassandre il punto non é se tizio o caio su un forum ci azzecchino, ma che chi ha le redini di questo settore non ci stia capendo nulla al punto da cambiare completamente opinione e previsioni in 12 mesi. E se la soluzione è andare a vendere in India gli orologi che non si riescono più a vendere in Cina allora la lungimiranza é ancora minore di quanto pensassi i sperassi.
Capisco il senso generale ma, nello specifico, dici davvero che il mondo dell'orologeria non si era accorto di un subcontinente con numeri da paura? Fosse solo che riempie un bel pezzo di cartina...
Tu e io vediamo "capovolgimenti" nelle strategie, in realtà non avendole mai conosciute sono per un più conservativo concetto di "magari non ho capito io".
non lo dico io, lo dicono loro stessi quando fino all'anno scorso negavano il problema, quando cambiano completamente opinione e previsioni (in ritardo di almeno 3 anni) nel giro di 12 mesi, quando non hanno messo in atto nessuna strategia volta a contrastare una situazione in palese evoluzione negativa, quando si affrettavano a celebrare i propri record di vendite e fatturato nonostante la domanda di acciaio in Cina stesse crollando del 75% e tutti gli uomini con un po' di intelletto prevedevano outlook negativi, e ora che il problema è ormai evidente e non lo si può più nascondere sembrano cadere dal pero e l'unica cosa che sembrano concepire è dove traslocare il circo?!
E perchè mai dovrei "non aver capito io" se tutto questo quadro io l'ho già ben in mente da diversi anni, se sono anni che scrivo nero su bianco quali sono i problemi strutturali di questo settore, per altro non certo l'unico e in buona compagnia di molti operatori del settore stesso che per ragioni di opportunità non possono esporsi!?
Ripeto, qui l'oggetto del discutere non è la bontà delle previsioni, ma riconoscere una serie di limiti e criticità di questo settore che si stanno fisiologicamente palesando in tempi e modi che se nessuno poteva prevedere con puntualità ma che erano comunque facilmente collocabili in scenari di previsione di cui invece nessuno sembra essersi preoccupato.
E questo mi convince ancor di più che i primi a non credere alla longevità e prosperità di questo settore sono proprio i gruppi finanziari che lo controllano, che stanno operando in modo da spremerlo il più possibile finchè dura, e che quando finirà la festa si limiteranno a gettar via come spazzatura il bambino e l'acqua sporca. E magari in un futuro più o meno lontano i marchi Breguet e Vacheron ce li troveremo su un ologramma da polso o un paio di mutande, mentre quelli che un tempo erano orologiai saranno addetti in qualche museo
Gli appassionati di cose belle sono troppo pochi per mantenere un mercato da soli. E i polsi usabili rimangono uno solo, anche per la fascia più alta. E con l'orologio Smart ci si fa di tutto, già oggi ci si inizia ad aprire e mettere in moto l'auto.
Appunto, che è poi quello che ci ripetiamo sempre per altri argomenti.
Ne, d'altronde, questi "appassionati" hanno bisogno dell'avvento degli sw per trovare blancpain demodè svenduti a 4 soldi. E ciò nonostante, i blancpain demodè non si vendono manco ammazzati, quindi evidentemente tutti questi "appassionati" assomigliano sempre più a delle figure mitologiche.
E io continuo a dire che se non fosse per tutto il carico di fuffa che lo ammanta, status, marchio, rivalutazioni e mercimoni assortiti, l'orologio meccanico non esisterebbe nemmeno più e se le stesse cose ci fossero coi quarzi (e domani con gli sw) nessuno dei tanti "appassionati" si farebbe venire la puzzina sotto al naso per la batteria o il display.
Di questo sono fermamente convinto, dell'orologio in quanto "meccanico" non importa più una fava a nessuno (lo 0,000x per me equivale a 0, non sono un farmacista
) perchè a nessuno importa più nulla di come sono fatti questi oggetti ma solo di ciò che di "immateriale" offrono (e magari di veniale rendono). È su questi fragili presupposti che è risorta l'orologeria meccanica negli anni 80 e sono i medesimi fragili presupposti che la seppelliranno per sempre.