Scusate ma non ho letto niente che mi convinca al 100%. Assunta la visione dell'articolo, che anche se racconta cose che possiamo immaginarci è appunto UNA visione della situazione, vorrei fare un paio di considerazioni.
@Ciaca Dici che da anni vai dicendo che la Cina ecc.ecc. E' una contraddizione in termini se mi permetti. Se per anni vai avanti a ripetere una cosa, che prima o poi càpiti nel mondo economico e finanziario è abbastanza normale. Il problema è dirlo indovinando il momento altrimenti si finisce nella massa dei più. Abbiamo fatto lo stesso discorso parlando del cambio Franco CH: tutti "sapevano" che non poteva andare avanti così, ma il momento in cui la liberalizzazione è avvenuta ha lasciato in maniera assolutamente evidente tutti abbastanza spiazzati, con buona pace di quelli "che era scontato che". Esistono mondi interi che si dedicano ad indovinare i momenti in cui la crescita di una nazione frena, un cambio si liberalizza, un dazio viene imposto, liquidarla come una cosa da due righe da forum è un po' troppo semplice a meno che non tiriamo fuori le carte, una bottiglia di rosso e ci trasferiamo all'osteria dei combattenti.
Non sono d'accordo nemmeno con la visione del manager che massimizza a breve i suo personale profitto. Sono esistiti in passato forse in buon numero, esistono certamente ora in numeri decisamente limitati. Proprio imparando dal passato molte filosofie aziendali si sono concentrate sul creare benchmark di riferimento per le retribuzioni/premi che siano strettamente legati al vero business aziendale, così che il management lavori per quello e non per migliorare un parametro astratto su cui parametrare il reddito. Sugli orizzonti di investimento dei grandi gruppi poi è un po' difficile ragionare, siamo fuori da tutte le stanze in cui si definisce ogni tipo di strategia per capire quali siano gli obiettivi di medio e lungo. Sui comportamenti più o meno predatori è stato scritto ormai tutto (e probabilmente il contrario di tutto).
Attenzione, con questo non voglio dire che non condivido parte dei ragionamenti i cui effetti, previsti o meno, sono davanti a noi da osservare. Solo non do per scontato che sia tutta una catastrofe causata da incompetenti che per incamerare un po' di soldi si divertano a sfasciare aziende. Cercare nuovi mercati e governare la crescita credo non possa essere sintomo chiaro e totale di fallimento.
Sugli smartwatch: anche qui dire che il mercato sarebbe cresciuto non è proprio una profezia da Nostradamus, è proprio capire quale parte dell'orologeria classica andranno ad intaccare, se mai succedesse questo invece che sviluppare prevalentemente un mercato proprio. Se uno su 4 (dall'articolo) dei manager ci sta pensando seriamente ricordiamoci che 3 su 4 non lo stanno facendo. La vostra tesi è "3/4 dei manager sta *di nuovo* non capendo nulla". Non la contesto in toto, dico solo che il mercato degli anni '70 era appena appena diverso da quello di oggi, completamente connesso e totalmente informato. Ho anche il sospetto che in molti abbiano commissionato studi sull'argomento che, benchè non infallibili, qualche idea potrebbero averla schiarita più di una chiacchierata sul forum. Non facciamo l'errore di ritenerci decisamente più bravi di altri che di quello fanno il loro business principale.
Dopo la pippa
la previsione sul mondo SW. Gli SW si evolveranno in cose diverse una volta trovato cosa la gente ne farà davvero, informazione ad oggi non disponibile. Nella fascia di prezzo basso-PMW dovranno nascere, svilupparsi e diffondersi delle serie alternative ai PMW del nostro mondo: diver e rugged (G-Shock). A differenza degli RMW che seguendo i forum stranieri sono molto variegati in base alla nazione, i PMW sempre li vanno a cadere. Fosse solo per la "transizione" ma qualcosa dovrà comparire sul mercato. Per quelli che non faranno la transizione ma scopriranno l'"orologio", sono comunque due categorie utili, pratiche e affordabili.
Fascia RMW: Esclusi gli amanti della meccanica, bisogna prendere gli aperitivisti. Apple l'ha capito subito proponendo un Watch in fascia "Daytona", quello che manca sono sicuramente la fascia "Sub" e quella "Tudor". Qui vedo ampio spazio per gli SW da case di orologeria tradizionale che grazie al brand possono infilarsi nelle due fasce 3k/7k ereditando la visibilità acquisita. Qui le strade sono due: fascia 3k e mezza 7k, prodotti che integrano piattaforme hw e sw standardizzate e disponibili sul mercato (Android come ETA), fascia 10k partnership con brand IT famosi che possiedono hw e sw proprietari da reincassare su licenza (e qui al momento non ci sono molte alternative). Gli svizzeri hanno molto spazio da conquistare se vogliono (e dubito che non lo vogliano) e tutto sommato poco lavoro da fare. Possono permettersi non di "partire tardi" ma di vedere dove va il mercato prima di agire. Non si può fare una seconda "prima buona impressione".
Per tutto il resto c'è Vertu.
Nostradamus passa e chiude