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VW e il diesel

ciaca

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Re:VW e il diesel
« Risposta #150 il: Settembre 25, 2015, 17:35:19 pm »
Continua invece a scivolare VW il cui destino appare sempre più incerto. Oltre alle pesanti sanzioni che potrebbero esserle inflitte in America pendono una serie di class action da parte degli stessi azionisti che in pochi giorni dallo scoppio dello scandalo hanno visto il titolo perdere il 35% del suo valore.
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Re:VW e il diesel
« Risposta #151 il: Settembre 25, 2015, 18:10:10 pm »
Continua invece a scivolare VW il cui destino appare sempre più incerto. Oltre alle pesanti sanzioni che potrebbero esserle inflitte in America pendono una serie di class action da parte degli stessi azionisti che in pochi giorni dallo scoppio dello scandalo hanno visto il titolo perdere il 35% del suo valore.

E' tornata al valore del 2010!

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Re:VW e il diesel
« Risposta #152 il: Settembre 25, 2015, 18:14:26 pm »
Si, praticamente hanno bruciato la capitalizzazione di 5 anni in un sol giorno.
Un'ecatombe che spiega il perché molti comitati di risparmiatori con titolo VW in portafoglio si stanno muovendo in class actions.
Comunque finisca la storia é chiaro che questo é il più grande scandalo del settore e avrà ripercussioni anche difficilmente immaginabili, già a partire dal futuro assetto del gruppo che inevitabilmente dovrà mutare radicalmente per proteggersi da una pioggia di guai assai onerosi.
La faida interna che si sta consumando in queste ore, con la componente pubblica che fa resistenza e cerca di piazzare il dimissionato wintercoso al vertice della piramide, non aiuta; e i mercati presentano il conto.
Direi che é anche la fine di un modello di cogestione pubblico-privata che tanto piace alla sinistra di casa nostra e che avrebbero voluto veder replicato in Fiat (Dio ce ne scansi e liberi), tutto questo mentre Daimler si accinge ad aprire al capitale cinese e con esso l'inevitabile travaso di know how e tecnologia verso la Cina.
Va da se che il tentativo di anticipare la fine del motore diesel é un attacco frontale all'industria tedesca ed Europea tutta, e che da esso possono scaturire nuovi assetti ed equilibri nei quali l'Europa, leggasi Germania, Francia e in minor misura Italia, hanno molto da perdere.
« Ultima modifica: Settembre 25, 2015, 18:23:42 pm da ciaca »
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Re:VW e il diesel
« Risposta #153 il: Settembre 25, 2015, 18:42:08 pm »
Si, praticamente hanno bruciato la capitalizzazione di 5 anni in un sol giorno.
Un'ecatombe che spiega il perché molti comitati di risparmiatori con titolo VW in portafoglio si stanno muovendo in class actions.
Comunque finisca la storia é chiaro che questo é il più grande scandalo del settore e avrà ripercussioni anche difficilmente immaginabili, già a partire dal futuro assetto del gruppo che inevitabilmente dovrà mutare radicalmente per proteggersi da una pioggia di guai assai onerosi.
La faida interna che si sta consumando in queste ore, con la componente pubblica che fa resistenza e cerca di piazzare il dimissionato wintercoso al vertice della piramide, non aiuta; e i mercati presentano il conto.
Direi che é anche la fine di un modello di cogestione pubblico-privata che tanto piace alla sinistra di casa nostra e che avrebbero voluto veder replicato in Fiat (Dio ce ne scansi e liberi), tutto questo mentre Daimler si accinge ad aprire al capitale cinese e con esso l'inevitabile travaso di know how e tecnologia verso la Cina.
Va da se che il tentativo di anticipare la fine del motore diesel é un attacco frontale all'industria tedesca ed Europea tutta, e che da esso possono scaturire nuovi assetti ed equilibri nei quali l'Europa, leggasi Germania, Francia e in minor misura Italia, hanno molto da perdere.
Direi che il modello della cogestione continuerà senza problemi, in Germania è troppo radicato e funziona molto bene lì, mentre avrei perplessità sul fatto che funzionasse qui, anche se finalmente darebbe responsabilità ad un sindacato del tutto irresponsabile ed anacronistico, è qui mi fermo.
Però non solo tutto il settore dovrà cambiare, penso che si accelererà l'affermazione dell'auto elettrica, ed è un peccato perché il diesel è un gran motore. Detto questo le conseguenze che più mi spaventano non sono legate a ciò , ma al fatto che questa cosa temo creerà una gelata improvvisa in tutta l l'economia europea che non ne aveva bisogno.
Contro ogni talebanismo, ora e sempre

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Re:VW e il diesel
« Risposta #154 il: Settembre 25, 2015, 18:47:54 pm »
Citazione
questa cosa temo creerà una gelata improvvisa in tutta l l'economia europea che non ne aveva bisogno.

Il rischio c'è ma molto dipende da come la cancelleria tedesca riceverà il messaggio che le è stato recapitato da oltre oceano.
Perchè che questo sia un attacco alle politiche di austerity volute dalla Germania, come scriveva ieri Giulio Sapelli, mi pare evidente.

http://www.ilsussidiario.net/News/Economia-e-Finanza/2015/9/24/CASO-VOLKSWAGEN-Sapelli-e-la-punizione-Usa-per-l-austerity-della-Germania/641014/
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Re:VW e il diesel
« Risposta #155 il: Settembre 25, 2015, 19:44:38 pm »
Citazione
questa cosa temo creerà una gelata improvvisa in tutta l l'economia europea che non ne aveva bisogno.

Il rischio c'è ma molto dipende da come la cancelleria tedesca riceverà il messaggio che le è stato recapitato da oltre oceano.
Perchè che questo sia un attacco alle politiche di austerity volute dalla Germania, come scriveva ieri Giulio Sapelli, mi pare evidente.

http://www.ilsussidiario.net/News/Economia-e-Finanza/2015/9/24/CASO-VOLKSWAGEN-Sapelli-e-la-punizione-Usa-per-l-austerity-della-Germania/641014/
Ho perplessità su quanto scritto da Sapelli perché gli USA hanno tutto da temere da una crisi della Germania, almeno a livello centrale. Quindi io penso che probabilmente vi è stato un attacco alla motorizzazione diesel e forse negli USA hanno fretta di accelerare l'elettrico, perché non hanno mai visto bene la dipendenza energetica della Germania dalla Russia, e gli accordi bilaterali. Ma non mi spingerei più in là ad una questione di mercato automobilistico.
Anche perché se è vero che gli USA avrebbero vantaggi da una crescita economica europea più sostenuta da una politica espansiva, certo essa non si potrà determinare con una crisi economica. La Germania in crisi comprimerà ancora di più i consumi interni...
« Ultima modifica: Settembre 25, 2015, 19:47:39 pm da mbelt »
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Re:VW e il diesel
« Risposta #156 il: Settembre 25, 2015, 20:41:15 pm »
A me l'ipotesi di Sapelli pare convincente, anche perchè l'avevo anticipata un paio di giorni fa in uno dei miei primi post in questo 3D :)
Che ci sia un forte contrasto tra la politica tedesca e quella americana non ci sono dubbi, e molteplici sono stati in questi ultimi tempi i segnali di una tensione crescente.
La storia degli approvigionamenti di gas è nota da tempo, la Germania ha fatto il north stream con la Russia mentre gli USA vorrebbero spezzare il monopolio delle forniture russe con il south stream per collegare i bacini dell'Azerbadjian all'Europa. Ancora la Germania è stata tra le più riottose ad accettare le sanzioni alla Russia dopo l'escalation della guerra nel Dombass dopo l'invasione russa della Crimea.
Poi c'è la storia dell'egemonia tedesca in Europa e la sua cieca ostinazione nella politica dell'austerità che ha portato in recessione l'intero continente, gli scontri con draghi sul Quantitative Easing della BCE, con il FMI sul piano di aiuti alla Grecia dove si è creato una gigantesca tempesta in un bicchier d'acqua al punto da mettere a rischio la tenuta dell'euro, ed ancora le critiche della cancelleria tedesca alla decisione di qualche giorno fa della FED di non rivedere al rialzo i tassi; ed in generale una evidente visione utilitaristica e miope della stessa Germania più intenta a perseguire i propri interessi nazionali in modo autonomo, da ultimi alcuni importanti accordi commerciali con la Cina quali appunto quelli riguardanti Daimler, piuttosto che ragionare in ottica europea favorendone una politica economica espansiva capace di farla uscire dal pantano della recessione in cui proprio la Germania l'ha fatta piombare e dalla quale proprio la Germania ha tratto il massimo vantaggio, al punto da essere andata in procedura d'infrazione proprio per l'eccesso di avanzo primario che ha fatto registrare negli anni. Un'Europa che come correttamente sostiene Sapelli senza l'America è un nano sia politico che economico ma che allo stesso tempo serve all'America, per ovvie ragioni di egemonia, e le serve "in crescita" e capace di far fronte all'avanzata russa e cinese, oltre che possibilmente più integrata a livello politico, cosa alla quale la Germania è la prima ad opporsi (come ben saprai se hai seguito il dibattito sulla costituzione europea).
Ancora la vicenda dell'NSA che spiava la Merkel, l'ennesimo segnale di rapporti non propriamente distesi.
È pacifico che l'intento non è quello di mandare in recessione l'economia tedesca, quanto piuttosto quello di indurre la stessa Germania a rivedere molte delle sue posizioni a livello economico e geopolitico indebolendone, se necessario, la posizione in Europa. Una Germania che, purtroppo, in preda al suo fanatismo ideologico che la porta al perenne desiderio di dominio (ci provano da oltre due secoli), non impara mai dalla storia e dai suoi errori, ne dai suoi più illuminati statisti come Kohl. E per questo ne esce sempre con le ossa rotte, dopo averle fatte rompere all'intero continente.
D'altronde, diciamocelo, uno scandalo di questa portata non esce così, da un giorno all'altro, con le conseguenze alle quali stiamo assistendo, senza che il dipartimento di stato Americano non dia il suo assenso. Il quadro geopolitico mi sembra fin troppo chiaro, qui tre interessanti spunti di ulteriori riflessioni

http://www.formiche.net/2015/09/25/volkswagen-grecia-energia-gli-attriti-germania-usa/

http://www.lindro.it/volkswagen-dietro-ce-la-guerra-commerciale-germania-usa/2/

http://www.limesonline.com/la-germania-non-crede-piu-nellamerica/27527?refresh_ce
« Ultima modifica: Settembre 25, 2015, 20:58:23 pm da ciaca »
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Re:VW e il diesel
« Risposta #157 il: Settembre 25, 2015, 21:11:03 pm »
A me l'ipotesi di Sapelli pare convincente, anche perchè l'avevo anticipata un paio di giorni fa in uno dei miei primi post in questo 3D :)
Che ci sia un forte contrasto tra la politica tedesca e quella americana non ci sono dubbi, e molteplici sono stati in questi ultimi tempi i segnali di una tensione crescente.
La storia degli approvigionamenti di gas è nota da tempo, la Germania ha fatto il north stream con la Russia mentre gli USA vorrebbero spezzare il monopolio delle forniture russe con il south stream per collegare i bacini dell'Azerbadjian all'Europa. Ancora la Germania è stata tra le più riottose ad accettare le sanzioni alla Russia dopo l'escalation della guerra nel Dombass dopo l'invasione russa della Crimea.
Poi c'è la storia dell'egemonia tedesca in Europa e la sua cieca ostinazione nella politica dell'austerità che ha portato in recessione l'intero continente, gli scontri con draghi sul Quantitative Easing della BCE, con il FMI sul piano di aiuti alla Grecia dove si è creato una gigantesca tempesta in un bicchier d'acqua al punto da mettere a rischio la tenuta dell'euro, ed ancora le critiche della cancelleria tedesca alla decisione di qualche giorno fa della FED di non rivedere al rialzo i tassi; ed in generale una evidente visione utilitaristica e miope della stessa Germania più intenta a perseguire i propri interessi nazionali in modo autonomo, da ultimi alcuni importanti accordi commerciali con la Cina quali appunto quelli riguardanti Daimler, piuttosto che ragionare in ottica europea favorendone una politica economica espansiva capace di farla uscire dal pantano della recessione in cui proprio la Germania l'ha fatta piombare e dalla quale proprio la Germania ha tratto il massimo vantaggio, al punto da essere andata in procedura d'infrazione proprio per l'eccesso di avanzo primario che ha fatto registrare negli anni. Un'Europa che come correttamente sostiene Sapelli senza l'America è un nano sia politico che economico ma che allo stesso tempo serve all'America, per ovvie ragioni di egemonia, e le serve "in crescita" e capace di far fronte all'avanzata russa e cinese, oltre che possibilmente più integrata a livello politico, cosa alla quale la Germania è la prima ad opporsi (come ben saprai se hai seguito il dibattito sulla costituzione europea).
Ancora la vicenda dell'NSA che spiava la Merkel, l'ennesimo segnale di rapporti non propriamente distesi.
È pacifico che l'intento non è quello di mandare in recessione l'economia tedesca, quanto piuttosto quello di indurre la stessa Germania a rivedere molte delle sue posizioni a livello economico e geopolitico indebolendone, se necessario, la posizione in Europa. Una Germania che, purtroppo, in preda al suo fanatismo ideologico che la porta al perenne desiderio di dominio (ci provano da oltre due secoli), non impara mai dalla storia e dai suoi errori, ne dai suoi più illuminati statisti come Kohl. E per questo ne esce sempre con le ossa rotte, dopo averle fatte rompere all'intero continente.
D'altronde, diciamocelo, uno scandalo di questa portata non esce così, da un giorno all'altro, con le conseguenze alle quali stiamo assistendo, senza che il dipartimento di stato Americano non dia il suo assenso. Il quadro geopolitico mi sembra fin troppo chiaro, ed è qui ben riassunto:

http://www.formiche.net/2015/09/25/volkswagen-grecia-energia-gli-attriti-germania-usa/
Non sono per nulla d'accordo. Perché le cose non stanno proprio come scrivi. Sulla Russa ad esempio, è vero che per molto tempo è stata fredda al Germania sulle sanzioni ma all'ultimo giro invece Merkel è stata una protagonista assoluta del confronto duro con Putin. Anche sul l'integrazione Europea, l'unico leader europeo che ha fatto delle proposte in passato e continua a farle di tanto in tanto è proprio la Merkel. E ti dirò di più: gli USA non hanno alcuna intenzione di favorire l'UE la vedevano con sospetto già ai tempi della guerra fredda e ora ancora di più. Sanno che hanno tutto da guadagnare da una Europa disunita. Il massimo di tensione fra Germania e USA è stato o,tre dieci anni fa, fra Schroeder ( che ora lavora per Gazprom) e Bush Jr ai tempi dell'Iraq. L'Italia purtroppo che avrebbe tutto l'interessa all'Unione Europea non è mai stata in grado di farla andare avanti, anzi per molti anni ha ostacolato l'applicazione delle regole europee. Anche i più europeisti dei politici italiani sono  stati scadenti in materia a dire poco. In Europa è la Francia la vera nemica dell'unità europea. Anche Hollande quando Merkel si è spinta in avanti la Francia ha sempre frenato, per me anche contro il suo interesse nazionale. Non parliamo poi dei tempi di Sarkosy e di Berlusconi, per carità. La Francia è sempre stata ostile a differenza della Germania. Più ostile persino della Gran Bretagna che mai ha nascosto di non volere alcuna unione politica ma semmai solo economica . E i Paesi dell'Est? Basta vedere come si comportano sull'immigrazione. No caro Angelo, so che i luoghi comuni dicono il contrario ma purtroppo il Paese politicamente più europeista in questi anni modesti è stata la Germania di Merkel , a tratti. Gli altro zero, anzi sotto zero. Vero è che la Germania in mancanza di unione politica ha pensato ben di massimizzare i vantaggi alla sua economia dell'Euro. Ma di questo accuserei chi glielo ha lasciato fare, e cioè i vari leader europei, e chi ancora glielo lascia fare. Perché i tedeschi fanno quello che sanno fare bene e non possono essere rimproverato per questo. Se noi avessimo fatto le riforme che fece Schroeder oggi non saremmo nelle considizioni in cui siamo per colpa non dell'Europa ma solo ed esclusivamente nostra. Negli USA sono pragmatici. Potrebbero avere ostilità verso la Germania teoricamente per la ragione opposta rispetto a quella che dici, perché è l'unico paese che ogni tanto fa proposte per la UE per una maggiore integrazione. Ma questo contrasto non si manifesta perché gli USA ovviamente trovano comodo che sia la Francia, l'Italia, la GranBretagna , i pAesi dell'Est ( che hanno molti interessi geopolitici con gli USA) a sabotare i tentativi tedeschi.
Quindi  no, Angelo, è tutto sbagliato, la realtà è esattamente al contrario. E i tempi sono cambiati. 30 anni fa una cosa del genere poteva nascere solo con sul consenso USA, ma oggi proprio no, succede indipendentemente da esso. Gli USA non hanno nella Germania di Merkel un nemico, ma un prezioso alleato. E sanno benissimo che una maggiore crescita economica non la ottengono certo scatenando una crisi economica. No, questa sortirà puzza di interessi economici legati al mondo dell'automobile, e di qualcosa che si è prodotto indipendentemente del Dipartimento di Stato USA. Forse, è una mossa anche che serve a far cambiare alcuni contenuti al TTP....al limite posso pensare a questo.
La Merkel non è un politico di grande statura, ma riesce a svettare in una Europa di naIonalismi e di nani politici, italiani inclusi ovviamente. Non è mai ideologica, ma molto pragmatica, molto pragmatica, pronta a cambiare idea quando ne capisce i vantaggi.  Obama le somiglia molto, poche visioni, ahimè, molta concretezza. Mentre oggi le visioni servirebbero molto.
Anche sull'austerità sarebbe ora di sfatare luoghi comuni. L'austerità in Europa dove sta? Abbiamo la BCE che fa di tutto e di più per una politica espansiva come non mai....difficile pretendere di più. La Germania chiede il rispetto delle regole e male non fa perché una volta che le regole saltano, salta l'euro è quel punto...si salvi chi può. Infine l'unico comportamento del,a Germania che ostacola un po'la crescita europea è l'avanzo primario. Ma attenzione : l'avanzo dipende dalla forza della industria tedesca e dal fatto che in Germania si consuma poco rispetto alla ricchezza. Chi può pensare che con una crisi come questa i tedeschi spendano di più perché la VW va in crisi? Succederà semmai il contrario.
« Ultima modifica: Settembre 25, 2015, 21:32:14 pm da mbelt »
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Re:VW e il diesel
« Risposta #158 il: Settembre 25, 2015, 21:36:26 pm »
La vediamo, in questo caso, in modo completamente opposto :)
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Re:VW e il diesel
« Risposta #159 il: Settembre 28, 2015, 20:17:16 pm »
Certo che per il gruppo VW si mette veramente male, comincio a pensare che abbiano anche sbagliato nel reagire allo scandalo. I danni penso che non avranno precedenti. Persino i concessionari si trovano praticamente bloccati proprio sui modelli più venduti. Il fatto che BMW sia stata scagionata è molto significativo, significa che differentemente da quello che temevo e pensavo l'errore l'hanno fatto proprio loro . Pazzesco.
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Re:VW e il diesel
« Risposta #160 il: Settembre 28, 2015, 20:24:24 pm »
Sono d'accordo, la storia per altro va avanti da un anno, É incredibile che in un anno non abbiano saputo mettere in atto strategie per limitare i danni e il massimo che abbiano saputo fare é cospargersi pubblicamente il capo di cenere e implorare pietà.
Forse no si aspettavano che la bomba gli esplodesse in mano, forse avevano sottovalutato l'enormità delle conseguenze. In questo senso secondo me raccolgono anche ciò che la Germania ha in questi anni purtroppo seminato, pagheranno probabilmente oltre le loro specifiche, per quanto gravi, responsabilità.
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Re:VW e il diesel
« Risposta #161 il: Settembre 28, 2015, 20:29:16 pm »
Diamo tempo al tempo, non si vedrà domani cosa debbono davvero pagare. È l'inizio della tempesta, vediamo cosa succede.
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Re:VW e il diesel
« Risposta #162 il: Settembre 28, 2015, 20:56:28 pm »
Sono d'accordo, la storia per altro va avanti da un anno, É incredibile che in un anno non abbiano saputo mettere in atto strategie per limitare i danni e il massimo che abbiano saputo fare é cospargersi pubblicamente il capo di cenere e implorare pietà.
Forse no si aspettavano che la bomba gli esplodesse in mano, forse avevano sottovalutato l'enormità delle conseguenze. In questo senso secondo me raccolgono anche ciò che la Germania ha in questi anni purtroppo seminato, pagheranno probabilmente oltre le loro specifiche, per quanto gravi, responsabilità.
Devo anche dire che ho un dubbio molto serio. Come si sa non è che VW studia il software di gestione del motore, lo fa Bosch. Ecco perché mi aspettavo che fossero coinvolte tante marche, perché come sapete Bosh ha la ledership sul settore del Common rail. Chiaro che ogni casa ha le sue particolarità, ma temo che il fornitore tedesco sia coinvolto al 100 per cento.
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Re:VW e il diesel
« Risposta #163 il: Settembre 29, 2015, 08:58:36 am »
Sono d'accordo, la storia per altro va avanti da un anno, É incredibile che in un anno non abbiano saputo mettere in atto strategie per limitare i danni e il massimo che abbiano saputo fare é cospargersi pubblicamente il capo di cenere e implorare pietà.
Forse no si aspettavano che la bomba gli esplodesse in mano, forse avevano sottovalutato l'enormità delle conseguenze. In questo senso secondo me raccolgono anche ciò che la Germania ha in questi anni purtroppo seminato, pagheranno probabilmente oltre le loro specifiche, per quanto gravi, responsabilità.
Devo anche dire che ho un dubbio molto serio. Come si sa non è che VW studia il software di gestione del motore, lo fa Bosch. Ecco perché mi aspettavo che fossero coinvolte tante marche, perché come sapete Bosh ha la ledership sul settore del Common rail. Chiaro che ogni casa ha le sue particolarità, ma temo che il fornitore tedesco sia coinvolto al 100 per cento.
Questo è un risvolto interessante.

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Re:VW e il diesel
« Risposta #164 il: Settembre 29, 2015, 12:09:57 pm »
Sono d'accordo, la storia per altro va avanti da un anno, É incredibile che in un anno non abbiano saputo mettere in atto strategie per limitare i danni e il massimo che abbiano saputo fare é cospargersi pubblicamente il capo di cenere e implorare pietà.
Forse no si aspettavano che la bomba gli esplodesse in mano, forse avevano sottovalutato l'enormità delle conseguenze. In questo senso secondo me raccolgono anche ciò che la Germania ha in questi anni purtroppo seminato, pagheranno probabilmente oltre le loro specifiche, per quanto gravi, responsabilità.
Devo anche dire che ho un dubbio molto serio. Come si sa non è che VW studia il software di gestione del motore, lo fa Bosch. Ecco perché mi aspettavo che fossero coinvolte tante marche, perché come sapete Bosh ha la ledership sul settore del Common rail. Chiaro che ogni casa ha le sue particolarità, ma temo che il fornitore tedesco sia coinvolto al 100 per cento.
Questo è un risvolto interessante.
Stanno facendo indagini anche sul V6 3.0 TDI, se trovassero qualcosa rischierebbe anche Porsche che lo monta su Cayenne, Macan e pure Panamera.
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