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Omega coaxial: bilancio dopo 15 anni

guagua72

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Re:Omega coaxial: bilancio dopo 15 anni
« Risposta #75 il: Settembre 29, 2015, 10:57:33 am »
Anche per me lo scappamento coassiale  non nobilita l'ETA, lo modifica semplicemente.

Re:Omega coaxial: bilancio dopo 15 anni
« Risposta #76 il: Settembre 29, 2015, 11:17:50 am »
Il Rolex e il royal oak te lo revisiona chiunque e i prezzi di una revisione sono sempre molto bassi rispetto agli 850 euro che conosco io o ai 1400 citati da qualcun altro.
Sono numeri alti in senso assoluto e ancor più per la tipologia di orologi in questione ma non sono il vero problema, il vero problema é non avere alternative alla rete di assistenza ufficiale a prescindere dai costi. :)

Quanto alla questione eta o "manifattura" a mio parere un ETA non si "nobilita" con lo scappamento coassiale allo stesso modo di come un jlc 815 non si nobilita con un gyromax. Un 2892 nasce e rimane un buon calibro industriale robusto e affidabile, che (forse) con il coaxial guadagna un po' di stabilità cronometrica nel lungo periodo ma (forse) perde un po' di praticità e facilità di manutenzione, due delle caratteristiche apprezzate da chi compra orologi con questo tipo di calibri dentro.
Se coaxial deve essere per me dovrebbe essere un progetto tutto nuovo e pensato attorno a questo scappamento, ma i limiti di questi nuovi calibri come detto sono gli spessori e faccio fatica a capirne la ragione


Io toglierei il forse, ho diversi 2892 e nessuno si comporta allo stesso modo, le prestazioni del 2500 sono migliori, almeno da quello che vedo io.
Il progetto tutto nuovo è quello dei nuovi calibri in house 8500 dei quali però non ne apprezzo il silicio, lo spessore eccessivo e la regolazione della data a step di un'ora che mi sembra assurda, visto che è comoda solo una volta l'anno per l'ora legale.
I limiti sullo spessore ad ogni modo li valutiamo io e te poveri matti che avrebbero tessuto lodi ad un movimento con coassiale in house spesso 3 mm e pronto ad essere incassato in orologi eleganti e ultrapiatti, al resto del popolo gliene frega poco o niente, tanto ora gli orologi sono tutti tombini o quasi, anzi per loro tanto meglio perchè vanno di moda.
Io credo che per la stessa Omega non avrebbe avuto un senso commerciale appiattire il suo calibro automatico per far contenti lo 0,01% dei suoi clienti tipo, con l'affrontare costi e difficoltà molto maggiori. Scelta in probabile economia mirata anche all'affidabilità e la robustezza mi pare chiaro, tra l'altro come fa il suo competitor Rolex da cent'anni, calibri da 6mm o giù di lì per un solo tempo o un GMT montati in orologi sportivi da 12mm di spessore minimo.
Non c'è nulla di nobile nell'essere superiore a qualcun'altro.
La vera nobiltà è essere superiore a chi eravamo ieri.
-Samuel Johnson-

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Re:Omega coaxial: bilancio dopo 15 anni
« Risposta #77 il: Settembre 29, 2015, 11:18:15 am »
Si, sono d'accordo con voi, infatti ho provato ad acquistare un Omega proprio per i vantaggi legati al co-axial. 
Ma ahimè sono rimasto deluso dalle dimensioni di queste padelle.

Riguardo alle revisioni, vedo più svantaggi che vantaggi.
La maggior costanza di marcia anche in presenza di scarsa lubrificazione, non ripaga del maggior costo delle revisioni stesse, senza poi toccare il discorso componenti in silicio....

Insomma, io lo considero un successo a metà, o se preferite, una promessa solo parzialmente mantenuta.


Ti vorrei rettificare due pensieri, il primo, lascia stare le nuove referenze, ne sono rimasto deluso anch'io, molto più indossabili e gradevoli i vecchi modelli Aquaterra, DeVille o Constellation col 2500 senza silicio.
La seconda è dipende il maggior costo della revisione a cosa lo rapporti, se a quello col movimento di base Eta non modificato allora è chiaro che ti costa di più, ma se lo paragoni com'è giusto che sia, alla manutenzione di un Rolex o un RO non credo sia più cara, parliamo di assistenza ufficiale naturalmente.
Mi riferisco all'obbligo di mandarli alle assistenze ufficiali, notoriamente più costose, che non compensa il teorico allungamento dell'intervallo tra una revisione e l'altra.

Probabilmente questo non è vero nei primi calibri Età modificati come il tuo, per i quali credo che un indipendente ancora possa metterci le mani (sempre che non necessiti la sostituzione di pezzi particolari).
Però se guardiamo in prospettiva, oggi tutti i co-axial dovranno andare alla assistenza ufficiale. Non è un onere da poco per orologi di questa fascia di prezzo.

Diverso sarebbe se effettivamente fossero garantiti esenti da manutenzione, o magari con intervalli veramente lunghi (30 anni o più). Ma non credo abbiano interesse ad arrivarci.

Ecco perché ribadisco che il nuovo scappamento, se utilizzato in questo modo ha luci ed ombre...
Ciò che non si muove non si usura.......Quello che non c'è non si rompe.

Re:Omega coaxial: bilancio dopo 15 anni
« Risposta #78 il: Settembre 29, 2015, 11:26:40 am »
Anche per me lo scappamento coassiale  non nobilita l'ETA, lo modifica semplicemente.


Per me così dicendo Giorgio non gli rendi giustizia, le modifiche le fanno in tanti sui calibri e se ne vedono un po' di tutti i tipi, ma sostituire un'organo così essenziale come lo scappamento con un altro di diversa concezione, pur se nello stesso calibro per me è un'altra cosa, dimmi in quanti lo fanno.
La prossima volta che capita l'incontro vorrei portare proprio l'Omega col 2500, per far sentire anche il ticchettio, è diverso, molto evidente nel volume, nei tempi e nella struttura del suono che appare più complessa e comunque non uguale al classico ad ancora.
Io proprio in virtù di ciò non considero il calibro 2500 un "Eta modificato", ma un calibro a se stante, ma questa è una mia considerazione e non vuole necessariamente negare l'evidenza e cioè che il movimento di partenza è e resta comunque un Eta.
« Ultima modifica: Settembre 29, 2015, 11:30:30 am da leolunetta »
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mbelt

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Re:Omega coaxial: bilancio dopo 15 anni
« Risposta #79 il: Settembre 29, 2015, 11:30:05 am »
Questa poi del Coassiale che non nobiliterebbe l'ETA mi lascia senza parole. Come dire che un ETA del tutto modificato non nobiliterebbe un ETA. Ma scusate, se apprezziamo calibri commerciali con semplici e comuni moduli, allora la nobilitazione c'è per il coassiale , eccome. E' una modifica fondamentale.
Quanto allo spessore ha ragione Leandro: dello spessore frega a pochi, pochissimi, anche Rolex fa casse più virili senza mettere il coassiale, per carità, e iniziando ad adottare pure il silicio.
Contro ogni talebanismo, ora e sempre

ciaca

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Re:Omega coaxial: bilancio dopo 15 anni
« Risposta #80 il: Settembre 29, 2015, 11:36:58 am »
Leo, io il forse lo ribadisco perché come ho già commentato in calce al tuo post con la prova al crono comparatore, al netto delle "anomalie" di amplitidine in posizioni verticali non vedo comportamenti difformi dai miei Rolex di pari età del tuo coaxial.
Già la prova che si accinge a fare Ermanno sarebbe più significativa se fatta puntualmente su un crono comparatore.

Quanto alla questione spessori a me sembra che gli spessori dei nuovi calibri coaxial siano nettamente superiori alla media dei concorrenti, non so a cosa ciò sia dovuto ne discuto le eventuali ragioni commerciali di tale scelta, dico solo che concettualmente sono gli unici interessanti perché la modifica di in 2892 non rende ai miei occhi il 2892 una cosa diversa.
"A megghiu parola è chidda ca un si dici"

Re:Omega coaxial: bilancio dopo 15 anni
« Risposta #81 il: Settembre 29, 2015, 13:09:41 pm »
Comunque mi rendo conto che 5 anni sono pochi per un confronto diretto coi suoi migliori competitors, poi bisogna sempre vedere che uso si è fatto dei suddetti orologi e quanto sono stati indossati, credo bisognerà attendere almeno altri 5 anni per fare un confronto ulteriore.
Attendiamo comunque Ermanno che tra qualche giorno gentilmente ci fornirà i risultati dei suoi "vecchietti"... :)
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Re:Omega coaxial: bilancio dopo 15 anni
« Risposta #82 il: Settembre 29, 2015, 14:08:31 pm »
Leo, io il forse lo ribadisco perché come ho già commentato in calce al tuo post con la prova al crono comparatore, al netto delle "anomalie" di amplitidine in posizioni verticali non vedo comportamenti difformi dai miei Rolex di pari età del tuo coaxial.
Già la prova che si accinge a fare Ermanno sarebbe più significativa se fatta puntualmente su un crono comparatore.

Quanto alla questione spessori a me sembra che gli spessori dei nuovi calibri coaxial siano nettamente superiori alla media dei concorrenti, non so a cosa ciò sia dovuto ne discuto le eventuali ragioni commerciali di tale scelta, dico solo che concettualmente sono gli unici interessanti perché la modifica di in 2892 non rende ai miei occhi il 2892 una cosa diversa.
Come dire che un 861 ed un 321 sono la stessa cosa,una ruota a colonne non nobilita un calibro.
Forse non ci si rende conto di cosa sia stata l'introduzione di un nuovo scappamento dopo che per oltre un secolo tutti,tutti,si erano adagiati sull'ancora svizzera.
Basterebbe questo a rendere Omega una grandissima.

ciaca

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Re:Omega coaxial: bilancio dopo 15 anni
« Risposta #83 il: Settembre 29, 2015, 14:17:46 pm »
O come dire che lo stesso Lemania montato da Patek sia una cosa diversa perché c'è una spirale libera e un bilanciere Gyromax :)
Personalmente considero il progetto il medesimo e, per assurdo, una ruota a colonne non fa di un 7750 modificato da Rochat un rattrapante concettualmente diverso da un 7750 modificato da Habring, sempre modifiche sono.

Sono anche più cauto di voi nel parlare di "un nuovo scappamento" perché per molti aspetti il coassiale assomiglia più all'evoluzione di un tradizionale scappamento ad ancora, non una rivoluzione come molti altri brevettati e mai andati in produzione.

I meriti di Omega sono tutti lì e nessuno può toglierglieli, sono gli effetti tangibili di queste innovazioni che invece mi piacerebbe mettere al banco di prova dei fatti :)
« Ultima modifica: Settembre 29, 2015, 14:22:07 pm da ciaca »
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erm2833

Re:Omega coaxial: bilancio dopo 15 anni
« Risposta #84 il: Settembre 29, 2015, 15:09:58 pm »
Sto lavorando per te,Angelo!

mbelt

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Re:Omega coaxial: bilancio dopo 15 anni
« Risposta #85 il: Settembre 29, 2015, 16:03:14 pm »
Non vedo proprio come lo scappamento di Daniels possa definirsi una ottimizzazione dell'ancora svizzera,  a me sembra tutto diverso. Una ottimizzazione dell'ancora svizzera è quello presentato da Rolex sul suo nuovo calibro. Poi non penso neppure che sia paragonabile come portata di novità al Gyromax, siamo su un livello di innovazione un po' superiore.
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Re:Omega coaxial: bilancio dopo 15 anni
« Risposta #86 il: Settembre 29, 2015, 16:20:38 pm »
Non vedo proprio come lo scappamento di Daniels possa definirsi una ottimizzazione dell'ancora svizzera,  a me sembra tutto diverso. Una ottimizzazione dell'ancora svizzera è quello presentato da Rolex sul suo nuovo calibro. Poi non penso neppure che sia paragonabile come portata di novità al Gyromax, siamo su un livello di innovazione un po' superiore.


Stavo per dire la stessa identica cosa...
Il coassiale è diverso, ma è ovvio che se ci mettiamo a fare le pulci, sempre di un'ancora e ruote è composto non è mica uno spring drive, ma il suo funzionamento sai benissimo che assomiglia più ad un trascinamento che ad un impulso, per via della forma delle ruote e dell'ancora che lavora di lato con tre leve, su due ruote e su due livelli
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Re:Omega coaxial: bilancio dopo 15 anni
« Risposta #87 il: Settembre 29, 2015, 19:17:32 pm »
Non vedo proprio come lo scappamento di Daniels possa definirsi una ottimizzazione dell'ancora svizzera,  a me sembra tutto diverso. Una ottimizzazione dell'ancora svizzera è quello presentato da Rolex sul suo nuovo calibro. Poi non penso neppure che sia paragonabile come portata di novità al Gyromax, siamo su un livello di innovazione un po' superiore.


Stavo per dire la stessa identica cosa...
Il coassiale è diverso, ma è ovvio che se ci mettiamo a fare le pulci, sempre di un'ancora e ruote è composto non è mica uno spring drive, ma il suo funzionamento sai benissimo che assomiglia più ad un trascinamento che ad un impulso, per via della forma delle ruote e dell'ancora che lavora di lato con tre leve, su due ruote e su due livelli

E per questo ho parlato di "evoluzione", e non di "ottimizzazione" come erroneamente scritto da Marco, mentre per il caso Rolex citato da Marco parlerei di perfezionamento o ottimizzazione. Che il principio di funzionamento sia sostanzialmente quello dell'ancora svizzera, seppur con dinamiche e componenti differenti mi pare evidente; non è questione di fare le pulci, è questione di vedere le cose nella giusta prospettiva perchè è chiaro che un coassiale e uno scappamento con principio e tecnica di funzionamento completamente diversi e nuovi, rispetto all'ancora svizzera, non possono essere valutati allo stesso modo. :)



« Ultima modifica: Settembre 29, 2015, 19:22:04 pm da ciaca »
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Re:Omega coaxial: bilancio dopo 15 anni
« Risposta #88 il: Settembre 29, 2015, 19:56:52 pm »
Non vedo proprio come lo scappamento di Daniels possa definirsi una ottimizzazione dell'ancora svizzera,  a me sembra tutto diverso. Una ottimizzazione dell'ancora svizzera è quello presentato da Rolex sul suo nuovo calibro. Poi non penso neppure che sia paragonabile come portata di novità al Gyromax, siamo su un livello di innovazione un po' superiore.


Stavo per dire la stessa identica cosa...
Il coassiale è diverso, ma è ovvio che se ci mettiamo a fare le pulci, sempre di un'ancora e ruote è composto non è mica uno spring drive, ma il suo funzionamento sai benissimo che assomiglia più ad un trascinamento che ad un impulso, per via della forma delle ruote e dell'ancora che lavora di lato con tre leve, su due ruote e su due livelli

E per questo ho parlato di "evoluzione", e non di "ottimizzazione" come erroneamente scritto da Marco, mentre per il caso Rolex citato da Marco parlerei di perfezionamento o ottimizzazione. Che il principio di funzionamento sia sostanzialmente quello dell'ancora svizzera, seppur con dinamiche e componenti differenti mi pare evidente; non è questione di fare le pulci, è questione di vedere le cose nella giusta prospettiva perchè è chiaro che un coassiale e uno scappamento con principio e tecnica di funzionamento completamente diversi e nuovi, rispetto all'ancora svizzera, non possono essere valutati allo stesso modo. :)




Però gli esempi che fai di scappamenti totalmente diversi dall'ancora sono basati sul silicio non a caso: senza silicio non sono neppure concepibili, soprattutto il GP che peraltro è molto bello.
« Ultima modifica: Settembre 29, 2015, 20:30:01 pm da mbelt »
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Re:Omega coaxial: bilancio dopo 15 anni
« Risposta #89 il: Settembre 29, 2015, 20:51:12 pm »
Il Co-axial rappresenta forse l'unica evoluzione, applicata su larga scala, in un settore da molti decenni piuttosto immobile.

Tutti gli altri scappamenti sono rimasti a livello di prototipo o poco più.
Le case non hanno voglia di investire, e daltronde perchè farlo se basta ingrandire casse e lavorare di marketing per restare a galla e fare profitti?

Sui movimenti virtualmente esenti da manutenzione, invece mi pare di ricordare che JLC era molto avanti. Sbaglio o presentò un paio di movimenti funzionanti senza lubrificante?
che fine hanno fatto?
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