Domanda: la revisione di un co-axial costa tanto perché è notevolmente più complicata di quella di un movimento con scappamento tradizionale?
Oppure Omega punta molto sul fatto che la revisione, almeno ad oggi, deve essere effettuata soprattutto presso la casa (vuoi per la relativa novità dei movimenti, vuoi per il silicio) e quindi punta a massimizzare questo tipo di profitti?
La politica di ridurre il prezzo di vendita spostando parte dei ricavi sulla manutenzione è ormai una tendenza di molti settori industriali.
Beninteso:
1) il compratore accorto farà i suoi calcoli e potrà decidere sulla convenienza dell'acquisto, sia dal punto di vista economico (sommando i diversi esborsi, calcolando gli intervalli di manutenzione) sia dal punto di vista qualitativo (se il prodotto lo ritengo valido, me lo compro anche se dovesse costare un po' di più).
2) il co-axial Omega mi sembra conservi una concorrenzialità economica anche calcolando i futuri costi di revisione, almeno sul nuovo.
(Sull'usato il discorso cambia: una revisione inizia a costare la metà del prezzo, la buona abitudine di mettere in conto una revisione dal proprio orologiaio dopo l'acquisto va a farsi benedire...)
Ciò concesso, la politica di spostare parte dei ricavi dal prezzo di vendita (che diventa un po' specchietto per le allodole) alla manutenzione non è il massimo della trasparenza commerciale...