Orologico Forum 3.0

Variazione temperature stagionali

Variazione temperature stagionali
« il: Settembre 14, 2015, 16:57:08 pm »
È una domanda che ogni tanto mi ritorna in testa.
Le variazioni stagionali di temperatura esterna possono alterare in maniera significativa la marcia di un orologio?
Penso alle variazioni dovute alla naturale dilatazione termica dei metalli; o alla fluidità degli
oli lubrificanti che possa risentire, ad esempio, passando da temperature vicino ai 40 gradi,
tipo questa estate, a quelle vicino allo zero, o meno ancora, di un normale inverno alle nostre latitudini.
O sono solo fisime di un pomeriggio di fine estate? ;)
Al è di bant insegnài al mus: si piàrt timp e si infastidìs la bestie.

Re:Variazione temperature stagionali
« Risposta #1 il: Settembre 14, 2015, 17:18:45 pm »
Le temperature influiscono sulla marcia dell'orologio, che esso sia meccanico ma anche i comuni quarzi.
Sui meccanici in genere si ha una dilatazione del metallo della spirale(se di metallo) con un conseguente ritardo sulla cronometria, si parla di pochi secondi in meno al giorno e molte volte il tutto non è neanche percepibile, perché poi l'andamento e la regolarità della marcia non dipende solo dalle temperature ma da tantissimi altri fattori.

Non c'è nulla di nobile nell'essere superiore a qualcun'altro.
La vera nobiltà è essere superiore a chi eravamo ieri.
-Samuel Johnson-

Re:Variazione temperature stagionali
« Risposta #2 il: Settembre 14, 2015, 18:45:34 pm »
Certo, mi rendo conto che la regolarità di un orologio dipenda da tante cose.
Mi era venuta in mente la questione delle temperature perché penso sia uno
dei fattori che può variare sensibilmente in tempi relativamente brevi: qualche mese o
talvolta anche solo qualche settimana.
Grazie comunque per la risposta.
Al è di bant insegnài al mus: si piàrt timp e si infastidìs la bestie.

ciaca

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Re:Variazione temperature stagionali
« Risposta #3 il: Settembre 14, 2015, 18:57:59 pm »
Devo contraddire Leo, se gli orologi sono regolati a caldo e freddo, oltre le canoniche 5 posizioni, sono già tarati per compensare nel loro normale funzionamento le differenze di temperatura, anche quelle stagionali a meno che non siano eccezionali.
Per altro il problema della dilatazione termica, che era molto rilevante ai tempi dei bilancieri bimetallici e delle spirali in ferro, é stato completamente risolto con le nuove leghe refrattarie oltre che amagnetiche, da cui l'abbandono dei bilancieri bimetallici aperti e liberi di deformarsi a favore dei c.d. bilancieri mono metallici autocompensati in glucydur divenuti presto lo standard su ogni tipo di orologio, anche i più economici.
Aitocompensati proprio perché capaci di non influire sulla marcia dell'orologio al variare della temperatura entro limiti molto ampi.
Adjusted to heat and cold proprio perché regolati in modo da mediare e compensare gli errori residui, di ordine di grandezza inferiore a quelli una volta indotti dalle dilatazioni del gruppo spirale/bilanciere, indotti dalle variazioni di temperatura.
A riprova di ciò un comune orologio industriale di buona fattura, che sia un Rolex, un Omega o in IWC poco rileva, non palesa alcuno scartamento di marcia al variare delle stagioni :)

La problematica unitamente alle metodologie e tecniche di costruzione e regolazione dei vecchi bilancieri bimetallici e ai vantaggi offerti dalle allora "nuove" leghe (glucydur e Nivarox) é ben trattata nel De Carle.
« Ultima modifica: Settembre 14, 2015, 19:03:20 pm da ciaca »
"A megghiu parola è chidda ca un si dici"

Re:Variazione temperature stagionali
« Risposta #4 il: Settembre 14, 2015, 19:48:13 pm »
Devo contraddire Leo, se gli orologi sono regolati a caldo e freddo, oltre le canoniche 5 posizioni, sono già tarati per compensare nel loro normale funzionamento le differenze di temperatura, anche quelle stagionali a meno che non siano eccezionali.
Per altro il problema della dilatazione termica, che era molto rilevante ai tempi dei bilancieri bimetallici e delle spirali in ferro, é stato completamente risolto con le nuove leghe refrattarie oltre che amagnetiche, da cui l'abbandono dei bilancieri bimetallici aperti e liberi di deformarsi a favore dei c.d. bilancieri mono metallici autocompensati in glucydur divenuti presto lo standard su ogni tipo di orologio, anche i più economici.
Aitocompensati proprio perché capaci di non influire sulla marcia dell'orologio al variare della temperatura entro limiti molto ampi.
Adjusted to heat and cold proprio perché regolati in modo da mediare e compensare gli errori residui, di ordine di grandezza inferiore a quelli una volta indotti dalle dilatazioni del gruppo spirale/bilanciere, indotti dalle variazioni di temperatura.
A riprova di ciò un comune orologio industriale di buona fattura, che sia un Rolex, un Omega o in IWC poco rileva, non palesa alcuno scartamento di marcia al variare delle stagioni :)

La problematica unitamente alle metodologie e tecniche di costruzione e regolazione dei vecchi bilancieri bimetallici e ai vantaggi offerti dalle allora "nuove" leghe (glucydur e Nivarox) é ben trattata nel De Carle.


So bene che i migliori orologi hanno bilancieri appositamente studiati per ridurre il fenomeno, ed i migliori orologi sono regolati in 5 o più posizioni, è ovvio che si faceva un discorso generico sulle eventuali influenze e non della differenza tra orologi datati e non e su orologi di qualità e non.
Ad ogni modo la regolazione in più posizioni è una compensazione anche per la variazione delle temperature, compensazione, il che vuol dire che una differenza di marcia nelle due stagioni è prevista, ma sarebbe compensata in + o in -, il che fa già presupporre che questo problema esiste e su orologi più spartani e con bilancieri semplici c'è ancora, io su molti dei miei orologi lo rilevo, la differenza tra estate e inverno è reale.
Ed è così anche per orologi di ultima generazione, con calibri moderni, ben regolati e con spirali amagnetiche ed insensibili alle temperature, il mio Omega con calibro 8500 invece aveva una differenza di marcia tra estate ed inverno di -1/2 secondi.
Differenze trascurabili certo, ma esistenti almeno da quello che vedo io.
Può darsi che tu i tuoi orologi non li tenga sempre sotto osservazione, ma a me capita spesso e alcuni dettagli li noto con più attenzione.
Non c'è nulla di nobile nell'essere superiore a qualcun'altro.
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-Samuel Johnson-

ciaca

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Re:Variazione temperature stagionali
« Risposta #5 il: Settembre 14, 2015, 20:34:32 pm »
Scusa ma -1/+2 sull'errore medio giornaliero al polso? Per capirci.
Perché ciò che dovrebbe accadere in un orologio moderno e ben regolato anche al caldo e freddo, al variare delle stagioni, é che cambi l'errore nelle singole posizioni ma non quello medio al polso, ne la sua regolarità. Questo proprio perché le regolazioni nelle 5 posizioni sono fatte sia a caldo che a freddo proprio per compensarsi allo stesso modo al variare della temperatura.
Infatti io sui miei orologi più recenti non rilevo alcuna differenza tra estate e inverno. L'aquatimer anticipa sempre di 5 secondi al giorno con regolarità quotidiana, sia in estate che in inverno :)
É una verifica che ovviamente non faccio 365 giorni l'anno, ma quando la faccio che sia estate o inverno da sempre le medesime risultanze.
« Ultima modifica: Settembre 14, 2015, 20:36:43 pm da ciaca »
"A megghiu parola è chidda ca un si dici"

Re:Variazione temperature stagionali
« Risposta #6 il: Settembre 14, 2015, 20:59:31 pm »
-0,5/-1 sec.g in inverno/-1,5/-2 in estate (in entrambi i casi sul winder).
Appena avrò la fantasia mi metto a fare qualche comparativa tra un paio di orologi, uno con spirale libera e l'altro più economico a racchetta e vediamo se ci sono differenze estate/inverno più o meno significative, magari ci apro un topic con tanto di misurazioni e di temperatura relativa, credo possa essere interessante, soprattutto per me. :)
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Re:Variazione temperature stagionali
« Risposta #7 il: Settembre 14, 2015, 21:46:57 pm »
Credo che il winder possa essere la risposta all'apparente incongruenza. Lo strumento non assume tutte le canoniche posizioni prese a riferimento per la simulazione del comportamento dell'orologio al polso, ma solo alcune. Da cui una differenza di marcia per il mancato effetto di compensazione delle posizioni non assunte, come quadrante in alto e in basso :)
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Re:Variazione temperature stagionali
« Risposta #8 il: Settembre 14, 2015, 22:02:18 pm »

Vabbè dai bisogna passare alla pratica, qui le chiacchiere da bar non servono, ci vogliono i fatti. 8)
« Ultima modifica: Settembre 14, 2015, 22:05:21 pm da leolunetta »
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