Orologico Forum 3.0

L'ultimo dei Daniel Roth: il papillon

ciaca

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L'ultimo dei Daniel Roth: il papillon
« il: Settembre 25, 2015, 22:49:25 pm »
Traggo spunto da questo approfondimento di AlbertoS scritto su thepurists nel 2003
http://www.tp178.com/ag/dr_papillon/papillonreviewrevised.htm
Che condivido e vi offro liberamente tradotto e riassunto.

Nel 1998, per celebrare il 10° anniversario della fondazione della casa, nasce un orologio che avrebbe dovuto rappresentare quelli che erano i capisaldi dell'idea di Daniel Roth, ossia coniugare i valori e le abilità dell'orologeria tradizionale con un design e un concept innovativo: il Papillon, a conti fatti l'ultimo dei modelli firmati col nome dell'orologiaio di Le Sentier prima che l'azienda venisse ceduta definitivamente a Bvlgari e in un'epoca di già forte declino dopo che, qualcha anno prima, lo stesso Roth era stato costretto a vendere ai cinesi di THG la maggioranza delle quote dell'azienda nella quale era stato progressivamente messo ai margini.



Vennero prodotti solo 250 esemplari di cui 110 in oro bianco, 110 in oro rosa e 30 in platino, con gli ultimi che si distinguono per via del contatore dei secondi più chiaro rispetto a quelli in oro bianco e in oro rosa.

Ad una prima occhiata il Papillon si potrebbe confondere con un tipico orologio ad ore saltanti e minuti retrogradi ma in realtà c'è molto di più in quest'orologio, come lo stesso Roth ebbe modo di dire durante la fiera di Basilea del 1997 nel corso di un'intervista in cui ne offrì alcune anticipazioni:

"Quest'orologio è stato per me una grande sfida. È un lavoro più di precisione matematica che di fini aggiustamenti. È quasi come un piccolo automa, un giocattolo attraente e utile" (traduzione libera, sappiamo che DR non parla bene l'inglese n.d.r.) *

*    “Daniel Roth, Performance and Style”, Fabienne Reybaud, Temps International, Special Daniel Roth Edition, 1997



L'orologio come detto offre la lettura digitale delle ore a salterello, da 1 a 12 senza distinzione tra notte e giorno, e all'epoca era anche una delle indicazioni di misura più grande mai vista unitamente alle prima affissioni a grandata che andavano affermandosi sul mercato.



Ma la parte più interessante e originale di come è congegnata l'affisione dell'orologio sta sicuramente nell'indicazione dei minuti, che è quella alla quale Roth si riferisce quando parla di "piccolo automa", ossia il meccanismo che estrae e nasconde i 4 triangoli preposti all'indicazione sulla scala a 180°.
in sintesi, citando un estratto del brevetto originale:

"I minuti sono indicati attraverso un disco che trasporta due indicatori a forma di losanga e ruota continuativamente in un solo verso. Gli indicatori sono sono azionati in modo che quando uno indica i minuti l'altro è retratto"

Si viene a creare così un continuo balletto al rallentatore sul quadrante dell'orologio, l'illusione di un indicazione retrograda e un effetto misterioso di continua comparsa e scomparsa degli indicatori che diventa ancora più affascinante una volta che si comprende come funziona il meccanismo che lo anima. 



Il calibro DR113 è l'ottimo Girard Perregaux 3000, sottile e particolarmente adatto ad ospitare platine per complicazioni aggiuntive, a cui si aggiunge il modulo per le ore saltanti e per il meccanismo retrattile dell'indicatore dei minuti.

Il movimento osservato dal fondello appare ben decorato a cotes de geneve con buona profusione di perlage anche nelle parti più recondite e nascoste ed anglages di buona fattura, con un bel rotore in oro decorato a guilloche e inciso con il numero individuale dell'orologio.



Grazie alla sua costruzione il meccanismo del salterello offre sensazioni soddisfacenti: mentre si regola l'ora si riesce a sentire la massa del disco che scatta e va a posizionarsi con precisione nella sua nuova posizione, probabilmente grazie alla sua generosa dimensione, e la sensazione che si percepisce è quella di un meccanismo di precisione che entra in funzione.
Personalmente trovo questo effetto molto utile quando indosso l'orologio, dato che attraverso questa percezione tattile vengo avvisato del passaggio dell'ora quasi come se stessi indossando una soneria al passaggio silenziosa.



Dopo ciascun salto dell'ora, una ruota a chiocciola (mostrata nella figura sopra in blu) inizia a muovere lentamente una leva (anch'essa mostrata in blu) attraverso un tastatore (in verde immediatamente a sinistra della chiocciola). Si vede come allo scorrere dell'ora il tastatore tende a raggiungere il punto più estremo della chiocciola oltre il quale improvvisamente disingaggia la stessa chiocciola, momento nel quale il dito montato sulla leva (in verde all'estremità in basso della leva in blu) si sposta verso la ruota a stella (in giallo) che è montata sul disco delle ore. Al contatto del dito con la ruota a stella il primo tenderà a spingere la seconda verso destra provocando così il salto dell'ora.
Un cricco (mostrato in verde sul lato destro della figura) assicura di bloccare il disco nella sua nuova posizione fin quando non si ripete nuovamente l'intero processo. È interessante notare che il tastatore che si appoggia alla ruota a chiocciola è montato in modo che si possa ruotare il treno del tempo all'indietro durante la rimessa all'ora esatta dell'orologio senza che ciò arrechi alcun danno al meccanismo dell'ora saltante. Quando l'estremità del tastatore entra in contatto con la parte retta della ruota a chiocciola torna indietro finchè non libera l'estremità superiore della stessa ruota e va a ricollocarsi nella corretta posizione.



Il meccanismo che governa l'indicazione dei minuti è altrattanto ingegnoso. Si basa su un disco rotante (mostrato in viola nella soprastante figura) sul quale sono montate le due losanghe in acciaio azzurrato a fiamma (mostrate, ovviamente, in blu). Man mano che il disco con gli indicatori avanza, compiendo un giro completo in esattamente due ore, due dita (mostrati in verde) ingaggiano le ruote a croce di malta (in giallo) montate sugli indicatori, che li fanno ruotare come richiesto in modo da risultare estratti (posizione orizzontale) o retratti (posizione verticale) a seconda della loro posizione sul quadrante. Non sono necessarie molle per tenere in posizione gli indicatori visto che la porzione piatta di ciascuno dei quattro bracci delle ruote a croce di malta scivola lungo il bordo del disco statico, così impedendo agli indicatori di cambiare posizione fin quando le ruote non raggiungono le parti recesse che circondano le dita, liberandosi e potendo quindi nuovamente ruotare. A differenza di buona parte dei sistemi di indicazione retrograda, che assorbono una notevole quantità di energia per caricare la molla preposta allo spingimento dell'indicatore nella sua posizione di partenza, e quindi hanno una limitata riserva di carica, questo sistema è appena più energivoro di una normale affissione a sfere tradizionali. Complimenti a Daniel Roth per aver pensato ad un sistema così semplice, efficace, efficiente ed allo stesso tempo ingegnoso.



Nel brevetto in effetti esistono due diverse versioni di questo meccanismo: la prima, già descritta, è quella usata nel Papillon. Soluzione più elegante ma che richiede tolleranze più stringenti nella realizzazione delle parti. L'altra, mostrata nella figura sopra, è una variante che può essere realizzata in modo più economico con tolleranze maggiori e mediante l'utilizzo di più convenzionali molle (mostrate in viola). Non risulta che fino ad oggi (2003 n.d.r.) tale variante sia mai stata utilizzata.

Tanto si è detto nel corso del tempo circa la tipica forma della cassa Daniel Roth, che sin dall'inizio è sempre stato uno dei simboli distintivi del marchio ed è una delle pochissime innovazioni in tal senso introdotte sul mercato nell'ultimo mezzo secolo. La combinazione di tratti ellittici e rettilinei fa apparire l'orologio circolare, rettangolare e a botte nello stesso tempo ed è uno degli elementi per i quali questi orologi o li si ama, o li si detesta.



Le anse sono saldate individualmente alla cassa in due parti, le cui dimensioni (35x38) sono le classiche della sua produzione tradizionale, individuate in quel periodo dalla sigla L nella compilazione della referenza. La referenza completa dell'orologio è 317.L.60.015.CN.BA dove 317 e il numero identificativo del modello, L il codice della misura (35x38), 60 indica l'oro bianco, 015 indica il quadrante in argento/rutenio (in altra parte omessa si dice che la sigla di questa combinazione sarebbe 011 n.d.r.), CN sta per coccodrillo nero (croco noir) con chiaro riferimento al cinturino mentre BA sta per fibbia ad ardiglione (boucle ardillon).



Oggi si tende ad associare il rutenio ai quadranti di F.P. journe, in relazione alle edizioni limitate dei suoi orologi fatti con questo tipo di quadranti. Pochi sanno che Daniel Roth fu uno dei primi pionieri nell'uso del rutenio per i suoi quadranti. Infatti l'uso del rutenio e dell'argento è diventata un'altra delle icone del marchio (personalmente ho sempre saputo che i quadranti della produzione primigenia fossero in oro argentato, se rutenio è stato utilizzato probabilmente è avvenuto in seguito, come pare su questo Papillon, nelle successive varianti dei tourbillon e dei perpetui, e in tutti i quadranti in cui si nota una finitura bitonale con la parte di fondo più scura. Informazione da prendere col beneficio del dubbio n.d.r.).



Grazie dell'attenzione e alla prossima  8)
« Ultima modifica: Settembre 26, 2015, 00:02:57 am da ciaca »
"A megghiu parola è chidda ca un si dici"

erm2833

Re:L'ultimo dei Daniel Roth: il papillon
« Risposta #1 il: Settembre 26, 2015, 00:02:07 am »
Grazie Angelo.
Al tempo usci' anche un bell'articolo su una rivista che non ricordo quale fosse.
A me amante dei classici questi orologi alternativi fanno impazzire.
Non ricordo di averne mai visti dal vero,mi piacerebbe.

Re:L'ultimo dei Daniel Roth: il papillon
« Risposta #2 il: Settembre 26, 2015, 01:16:48 am »
Adoro tutto di questo DR, ho un debole per i saltarelli (confesso che me ne piacciono molti), trovo bellissimo e ancora oggi molto originale il quadrante nella sua grafica e nella diversità d'indicare le ore dai minuti ed i minuti dai secondi, conosco e apprezzo quelle rifiniture al bulino simili ai crono, da quanto leggo molto buone sono le decorazioni del movimento e l'anglage, cassa superlativa.
Secondo il mio modesto parere un'opera d'arte contemporanea, audace, diversa ma disegnata con molto gusto e con proporzioni equilibrate.
Me ne sfuggi un esemplare qualche tempo fa per motivi di lavoro.
Sono certo però che un giorno riuscirò ad averne uno, quantomeno ci sto lavorando... ;D

P.S. Chi venisse a conoscenza della disponibilità di un esemplare in ottime condizioni, nel caso non ne fosse interessato, è pregato di farmi un fischio  ;D

guagua72

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Re:L'ultimo dei Daniel Roth: il papillon
« Risposta #3 il: Settembre 26, 2015, 01:18:31 am »
si fantastico

Ilmionomeènessuno

Re:L'ultimo dei Daniel Roth: il papillon
« Risposta #4 il: Settembre 26, 2015, 07:33:06 am »
Noto con piacere che questo è diventato il forum di Daniel Roth ....  8)

Anni fa eravamo quello di Nomos... :P


Re:L'ultimo dei Daniel Roth: il papillon
« Risposta #5 il: Settembre 26, 2015, 08:20:17 am »
....non mi pare...ma, anche fosse, pensaci, c'è di peggio...potevamo esser quello di Rolex!  8)

Re:L'ultimo dei Daniel Roth: il papillon
« Risposta #6 il: Settembre 26, 2015, 08:25:14 am »
Angelo forse avrei inserito questa bella presentazione del Papillon nel topic su DR.....sarebbe stata la degna chiusura della presentazione dei suoi modelli

ALAN FORD

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Re:L'ultimo dei Daniel Roth: il papillon
« Risposta #7 il: Settembre 26, 2015, 08:41:48 am »
Siamo sempre stati di nicchia, "nicchiamo"! :D

palombaro

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Re:L'ultimo dei Daniel Roth: il papillon
« Risposta #8 il: Settembre 26, 2015, 08:42:22 am »
con me sfondi una porta aperta .... il Papillon ce l'ho nel mirino ... è ancora troppo lontano .. ma preferisco non mettere limiti alla fortuna ... chissà magari un giorno lontano ;)
Ti ringrazio per il bellissimo topic ... orologio di cui non si scrive moltissimo e una discussione dedicata solo a lui mi rallegra...
Come si dice in questi casi.. ? ? Chi non apprezza, leggendo il titolo in chiaro, eviti di aprire il topic ... 
***

Re:L'ultimo dei Daniel Roth: il papillon
« Risposta #9 il: Settembre 26, 2015, 08:55:10 am »
....non mi pare...ma, anche fosse, pensaci, c'è di peggio...potevamo esser quello di Rolex!  8)


 :D :D ;D
Non c'è nulla di nobile nell'essere superiore a qualcun'altro.
La vera nobiltà è essere superiore a chi eravamo ieri.
-Samuel Johnson-

Re:L'ultimo dei Daniel Roth: il papillon
« Risposta #10 il: Settembre 26, 2015, 09:02:24 am »
Splendido esempio di orologio il Papillon, se poi è l'ultimo della stirpe prima dell'avvento Bulgari assume anche un significato in più. Grazie alla accurata disamina di Angelo si vede chiaramente la grande inventiva e cura del maestro rivolta a questo segnatempo, non vorrei esagerare nel ritenere l'orologio in questione una delle sue espressioni massime e più riuscite, può piacere meno di altre sue creazioni che fanno del classicismo una forma di comunicazione più immediata con il fruitore finale, ma bisogna riconoscerne ed apprezzarne il grande lavoro e l'unicità del progetto. Il movimento è un ottimo calibro(che come sapete io apprezzo), sottile e di buon pregio, il maestro su questo orologio gli dedica finiture d'alta gamma e una bella massa oscillante in oro.
Lo avrei apprezzato ancora di più se avesse avuto il quadrante rifinito con le linee verticali di altre creazioni, che con quei cambi di tono a seconda della luce a me fanno morire… ad ogni modo anche questo tipo di finitura ha il suo perché e lo distingue.
Orologio super... ;)
« Ultima modifica: Settembre 26, 2015, 09:12:50 am da leolunetta »
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Re:L'ultimo dei Daniel Roth: il papillon
« Risposta #11 il: Settembre 26, 2015, 09:06:36 am »
Citazione
Personalmente trovo questo effetto molto utile quando indosso l'orologio, dato che attraverso questa percezione tattile vengo avvisato del passaggio dell'ora quasi come se stessi indossando una soneria al passaggio silenziosa.
Una finezza alla quale ho sempre prestato attenzione anch’io ..
Per il resto non ti ho fatto i complimenti per la bellissima analisi dettagliata e interessantissima  ..
Se posso fare un banalissimo appunto (che non mi sembra di aver letto forse proprio perché è banale spiegarlo) si potrebbe dire che uno dei due indicatori è retrattile proprio per evitare la “confusione” dei saltarelli con modalità analogica sui minuti .. quella “confusione” che si crea a pochi secondi dal cambio ora .. perché se non si fosse escogitato questo automatismo, entrambi gli indicatori sarebbero comparsi contemporaneamente sul quadrante e a quel punto non si potrebbe definire l’ora esatta..
(faccio un esempio .. potrebbero essere le 2 e un minuto oppure le 2 e 59 minuti .. se ci pensate bene, la differenza non sarebbe di un minuto bensì di un’ora intera )
***

Re:L'ultimo dei Daniel Roth: il papillon
« Risposta #12 il: Settembre 26, 2015, 09:26:02 am »
Adoro tutto di questo DR, ho un debole per i saltarelli (confesso che me ne piacciono molti), trovo bellissimo e ancora oggi molto originale il quadrante nella sua grafica e nella diversità d'indicare le ore dai minuti ed i minuti dai secondi, conosco e apprezzo quelle rifiniture al bulino simili ai crono, da quanto leggo molto buone sono le decorazioni del movimento e l'anglage, cassa superlativa.
Secondo il mio modesto parere un'opera d'arte contemporanea, audace, diversa ma disegnata con molto gusto e con proporzioni equilibrate.
Me ne sfuggi un esemplare qualche tempo fa per motivi di lavoro.
Sono certo però che un giorno riuscirò ad averne uno, quantomeno ci sto lavorando... ;D

P.S. Chi venisse a conoscenza della disponibilità di un esemplare in ottime condizioni, nel caso non ne fosse interessato, è pregato di farmi un fischio  ;D


Claudio tra un pò ci lascerai soltanto le briciole… datti pace e fai sognare un pò anche noi, ingordo! :D :P
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Planar

Re:L'ultimo dei Daniel Roth: il papillon
« Risposta #13 il: Settembre 26, 2015, 09:55:39 am »
Soluzione geniale, come fare un retrogrado che non è un retrogrado. E poi esteticamente bellissimo. Non mi è mai capitato di vederne in vendita sulla rete, su che valutazione siamo?

range

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Re:L'ultimo dei Daniel Roth: il papillon
« Risposta #14 il: Settembre 26, 2015, 09:59:00 am »
Tutti belli i DR... grazie Angelo di questo topic che ce ne fa innamorare ancor di più...

Un Papillon lo ho incrociato tramite amico 2 settimane fa a Monaco, non era completo ed era anche un pò vissuto prezzo 7k... sempre a Monaco prima delle ferie un retrogado sempre semza corredo 5k... che dire, tocca andà a Monaco! 😃