Lasciamo da parte per un attimo il recente perpetuo di Journe, secondo me un passo (o forse due) avanti a tutti, e parliamo del modulo di L.Oechelsin.
Il suo limite, secondo me, è il tipo di aggiornamento delle informazioni.
Dire lente è un eufemismo. Sono snervanti, e peraltro mentre il calendario si aggiorna, sul quadrante si hanno indicazioni improbabili per troppo tempo.
Io ho grande ammirazione per L.O. e molti anni fa stavo anche per acquistare un U.N. equipaggiato con questo modulo, però debbo anche dire una cosa che forse può apparire irriverente ma vi assicuro che non lo è.
Avete mai pensato che forse nessuno aveva mai realizzato prima una soluzione con soli ruotismi perchè va contro a quello che è uno degli assiomi dell'orologeria che vuole le indicazioni "saltanti esattamente" o quanto di più vicino possibile?
Con questo non voglio togliere nulla al genio, però magari questa semplificazione poteva venire in mente anche a qualcun'altro se non ci fosse stato questo vincolo "di tradizione".
Riguardo alla correzione simultanea e sincronizzata di tutte le indicazioni tramite la sola corona, io da sempre ne sono un convinto sostenitore. Trovo solo grandissimi vantaggi e comodità (che non stò ad elencare perchè andremo OT) a fronte di svantaggi tutto sommato limitati a rare occasioni.
Però comprendo anche le ragioni di chi afferma il contrario, anche se poi vedo sempre più perpetui sballati sui polsi.....segno che le correzioni tramite pulsantini singoli, tanto agevoli poi non sono.