Avete mai pensato che forse nessuno aveva mai realizzato prima una soluzione con soli ruotismi perchè va contro a quello che è uno degli assiomi dell'orologeria che vuole le indicazioni "saltanti esattamente" o quanto di più vicino possibile?
Con questo non voglio togliere nulla al genio, però magari questa semplificazione poteva venire in mente anche a qualcun altro se non ci fosse stato questo vincolo "di tradizione".
Considerazione molto interessante, che induce ad attenta riflessione prima di valutare - in generale, e non solo nel campo degli orologi - le innovazioni che consistono principalmente in "semplificazioni": si tratta sempre del cosiddetto uovo di Colombo, che attesta la genialità dell'innovatore, o può trattarsi di un risultato che altri avevano le capacità di raggiungere e vi hanno rinunciato per diversi motivi?
O magari - è successo anche questo - altri avevano raggiunto lo stesso risultato, ma troppo in anticipo sui tempi e con scarsa fortuna, tanto che se ne è persa memoria?
Io la butto la.....
Che Oechelsin sia un genio, lo ha dimostrato in molte occasioni (tipo il restauro dell'orologio Farnese che a quanto dicono hanno rifiutato in molti), però in questo caso ha scelto una strada che molti (diciamo tutti) hanno scartato a priori perchè il risultato infrange degli assiomi consolidati.
Senza molle e leve, un calendario non potrà mai avvicinarsi allo scatto istantaneo che dovrebbe avvenire alle 00.00
Ha fatto bene? ha fatto male?
E' l'uovo di Colombo o un "beh, ma così son capaci tutti....."?
Dipende dai punti di vista
L'interpretazione che dai Stefano potrebbe essere valida, ma a me non convince. Perché non devi pensare che la velocità dell'aggiornamento sia un dato che interessi a molti nel mondo dell'alta orologerìa. A me ha sempre interessato perché credo che sia un parametro che conti, ma direi che ai collezionisti mediamente non interessa. Tant'è che si fanno molti complimenti e si pagano molto calendari perpetui lentissimi, come sai. Ma c'è di più. Io non penso che Oeschlin non sia stato imitato, perché quanto dice e scrive Patek Philippe sul suo annuale non ci sono leve , sono tutte ruote. Eppure ha più pezzi del perpetuo 240Q. Patek si vanta di questo, per me è un dato imbarazzante per loro....
Il punto non è che interessi o meno ai collezionisti od a chi alla fine lo deve comprare; lo scatto rapido esattamente nel momento che l'istante si compia, è da sempre il massimo traguardo in orologeria, non solo nei calendari.
Prendi i cronografi con i minuti saltanti esattamente. Sono il massimo, gli altri sono "semplificazioni" ancorchè accettate, perchè la lancetta dei minuti crono, fino a 1'59" non dovrebbe muoversi dall'1.
Stessa cosa il tuo spendido Journe con i secondi saltanti esattamente. E' come dovrebbe essere ogni orologio. Sono tutti gli altri che sbagliano. Anche se è solo contro migliaia. Non è la massa che fa la regola.
Nei calendari abbiamo visto che è possibile, tutto il resto è proporzionalmente errato quanto più l'indicazione tarda ad aggiornarsi.
Può essere che Oechelsin abbia aperto una breccia ed altri ci si siano buttati.
Che poi Patek se fare le stesse cose (ipotizzo, non conosco questo modulo e non l'ho mai visto) impieghi più pezzi e sia più complicato, è solo un indice del genio del Maestro.
Mi piacerebbe vedere Oechelsin alle prese con la progettazione di un calendario perpetuo istantaneo. Se riuscisse a renderlo più semplice di quello di Journe o di Roger Dubuois (gli unici due che conosco
), con le stesse funzionalità, allora sarebbe un grandissimo, probabilmente il più grande contemporaneo....