Orologico Forum 3.0

Requiem di Journe per i 38mm

Re:Requiem di Journe per i 38mm
« Risposta #45 il: Ottobre 05, 2015, 09:48:05 am »
Meglio un FPJ padellato o un FPJ morto?


Bella domanda a cui egoisticamente risponderei, meglio un FPJ morto, ma da 38mm e al mio polso, ma mi rendo conto che poi non vedrei altri lavori di Journe mai più e mi darei la zappa sui piedi per l'assistenza del mio superstite. ;)
Quindi penso meglio l'FPJ padellato coi 38mm che ogni tanto gireranno sull'usato, solo non credo a quotazioni abbordabili solo perché sconterebbero il vecchio diametro, di gente che cerca questi orologi usati penso ce ne sia e credo che la quantità prodotta di questi fino ad oggi non soddisfi le richieste di tutti.
Non c'è nulla di nobile nell'essere superiore a qualcun'altro.
La vera nobiltà è essere superiore a chi eravamo ieri.
-Samuel Johnson-

tick

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Re:Requiem di Journe per i 38mm
« Risposta #46 il: Ottobre 05, 2015, 09:48:41 am »
Meglio un FPJ padellato o un FPJ morto?

Dipende a chi rivolgi la domanda. Secondo me qui dentro potrebbe essere una lotta tra chi, pur di vedere qualche nuovo Journe, obtorto collo se li fa andare bene da 42 ricordando i bei tempi. Altri ti diranno che un Journe che sembra un Diesel non è più un Journe, quindi meglio il ricordo di quando li faceva come si deve. Potrebbe finire 60 a 40.
Se lo chiedi al mercato, la risposta è nel primo post.
The quieter you become, the more you can hear

guagua72

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Re:Requiem di Journe per i 38mm
« Risposta #47 il: Ottobre 05, 2015, 10:09:04 am »
Avete visto come stanno bene i Jeans col Journe? Tendenzialmente questo è l'unico possibile argomento di cui possono parlare i facoltosi acquirenti del marchio. I malati mentali di questo forum negletto non sono il mercato. Potere cambiare i gusti delle persone è impresa molto difficile e irrealizzabile per uno come Journe che fa un fatturato identico alla parcella che paga Omega ai suoi famosi testimonial.

mbelt

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Re:Requiem di Journe per i 38mm
« Risposta #48 il: Ottobre 05, 2015, 10:14:31 am »
Avete visto come stanno bene i Jeans col Journe? Tendenzialmente questo è l'unico possibile argomento di cui possono parlare i facoltosi acquirenti del marchio. I malati mentali di questo forum negletto non sono il mercato. Potere cambiare i gusti delle persone è impresa molto difficile e irrealizzabile per uno come Journe che fa un fatturato identico alla parcella che paga Omega ai suoi famosi testimonial.
Ovviamente Journe non può cambiare il mercato. Era il gennaio 2012, a Ginevra, quando Journe mi disse che avrebbe lentamente smesso di fare le referenze a 38 mm, e avrebbe messo a disposizione i 40 e i 42 mm. Lui disse chiaramente che questa scelta derivava da una esigenza di mercato. Bisognerebbe osservare che sono poche le case che ti mettono a disposizione per quasi tutti i modelli due misure di casse. Certo che per me sostituire i 38 che erano i più belli con i 42 è un danno grave. Poi è vero che nel proporre gli Octa da 42 non si è limitato ad ingrandire la cassa, ma ha ridisegnato il quadrante per adeguare le proporzioni alle nuove misure. Resta però per me una cosa che andava evitata perché per me questi orologi a 42 mm perdono molto. Certo, rimangono i 40, che è sempre meglio di niente, però,,,
Contro ogni talebanismo, ora e sempre

ciaca

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Re:Requiem di Journe per i 38mm
« Risposta #49 il: Ottobre 05, 2015, 11:04:40 am »
La casa che più di ogni altra ha resistito più a lungo alla moda del grande diametro è Patek che ha un marchio talmente forte da consentirle di imporre lei, entro certi limiti, lo stile alla sua clientela. Per anni è rimasta ferma alla misure tradizionali mentre i concorrenti viravano decisamente, per anni ha aumentato i diametri meno della stessa concorrenza, quando VC faceva già i patrimony a 40mm Patek su molti Calatrava era ancora ferma ai 37, come ancora fa su alcune referenze più classiche mentre ha via via ceduto, lentamente ma inesorabilmente, sui complicati.
Questo per dire che se anche un marchio forte come Patek, per vendere ha dovuto cedere ai desiderata del mercato, è ovvio e scontato che debba farlo anche FPJ che non ha la forza di quel marchio.
D'altro canto si potrebbe obbiettare che Patek fa quasi 80 volte gli orologi di Journe e che quondi quest'ultimo, molto più di nicchia, non dovrebbe avere gli stessi problemi di una casa generalista e ormai industriale come PP.
A ben guardare, quindi, il fatto dei 38 ci dice che pure una casa di nicchia coma Journe, con una produzione di meno di 1000 pezzi all'anno, che ha difficoltà a venderne qualche centinaio nella misura più piccola, deve confrontarsi con un mercato che non è "il suo", non è fatto dei soli "appassionati" di nicchia, ma da acquirenti che valutano e scelgono con altri criteri ossia quelli adottati per ogni altra produzione di orologi, che sia "alta" o bassa, di nicchia o industriale, economica o pregiata.
Non è un cattivo segnale per Journe, è un cattivo segnale per la clientela di questi oggetti sempre più proiettata su "valori" che con l'orologeria (specie quella di Journe con la O) poco c'entrano, e quindi di riflesso per l'intero settore della c.d. "Alta orologeria" sempre più sovrapposto, seppur su fasce di prezzo diverse, all'orologeria commerciale e industriale.
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mbelt

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Re:Requiem di Journe per i 38mm
« Risposta #50 il: Ottobre 05, 2015, 11:59:18 am »
La casa che più di ogni altra ha resistito più a lungo alla moda del grande diametro è Patek che ha un marchio talmente forte da consentirle di imporre lei, entro certi limiti, lo stile alla sua clientela. Per anni è rimasta ferma alla misure tradizionali mentre i concorrenti viravano decisamente, per anni ha aumentato i diametri meno della stessa concorrenza, quando VC faceva già i patrimony a 40mm Patek su molti Calatrava era ancora ferma ai 37, come ancora fa su alcune referenze più classiche mentre ha via via ceduto, lentamente ma inesorabilmente, sui complicati.
Questo per dire che se anche un marchio forte come Patek, per vendere ha dovuto cedere ai desiderata del mercato, è ovvio e scontato che debba farlo anche FPJ che non ha la forza di quel marchio.
D'altro canto si potrebbe obbiettare che Patek fa quasi 80 volte gli orologi di Journe e che quondi quest'ultimo, molto più di nicchia, non dovrebbe avere gli stessi problemi di una casa generalista e ormai industriale come PP.
A ben guardare, quindi, il fatto dei 38 ci dice che pure una casa di nicchia coma Journe, con una produzione di meno di 1000 pezzi all'anno, che ha difficoltà a venderne qualche centinaio nella misura più piccola, deve confrontarsi con un mercato che non è "il suo", non è fatto dei soli "appassionati" di nicchia, ma da acquirenti che valutano e scelgono con altri criteri ossia quelli adottati per ogni altra produzione di orologi, che sia "alta" o bassa, di nicchia o industriale, economica o pregiata.
Non è un cattivo segnale per Journe, è un cattivo segnale per la clientela di questi oggetti sempre più proiettata su "valori" che con l'orologeria (specie quella di Journe con la O) poco c'entrano, e quindi di riflesso per l'intero settore della c.d. "Alta orologeria" sempre più sovrapposto, seppur su fasce di prezzo diverse, all'orologeria commerciale e industriale.
Infatti io glielo dissi molto chiaramente che per me era ed è un errore. Ma evidentemente anche chi compra Journe certe cose non le capisce.
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Re:Requiem di Journe per i 38mm
« Risposta #51 il: Ottobre 05, 2015, 14:08:29 pm »
Sottolineo solo una cosa...state parlando di 38mm come di una misura "piccola"....questo vorrà ben dire qualcosa...in altri topic in altre circostanze ci si è stracciate le vesti perchè si incassava una complicazione in 39mm quando in passato la stessa entrava in 35....
Senza polemica nè... ;)
Saluti
Roberto

Istaro

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Re:Requiem di Journe per i 38mm
« Risposta #52 il: Ottobre 05, 2015, 14:31:12 pm »
Sottolineo solo una cosa...state parlando di 38mm come di una misura "piccola"....questo vorrà ben dire qualcosa...in altri topic in altre circostanze ci si è stracciate le vesti perchè si incassava una complicazione in 39mm quando in passato la stessa entrava in 35....
Senza polemica nè... ;)
Saluti
Roberto

Nessuno ha detto che i 38 mm sono una misura "piccola"...  ;)
Sono - casomai - una misura ancora "umana".

Per alcune referenze può trattarsi di un compromesso ancora accettabile con la tendenza di mercato (che in certi limiti può essere anche tenuta in considerazione).
Per altre può trattarsi addirittura delle dimensioni ideali, laddove alcuni fattori - la ricchezza delle lavorazioni dei quadranti, la particolarità delle complicazioni da ammirare (tourbillon), la scelta ricorrente di Journe di ricorrere ai quadranti decentrati - possono richiedere superfici leggermente più estese di quelle tradizionali.


Però io mi (vi) pongo una domanda: era davvero necessaria una scelta così drastica?

Voglio dire: anche se il "mercato" chiede pochi esemplari da 38mm (il 10% della produzione? Il 5%), perché non continuare a produrli almeno su ordinazione?
Capisco - anche se non condivido - che ci possano essere perplessità ad investire nella ricerca di nuovi modelli che contemplino anche questa misura.
Ma per i modelli già sviluppati, in cui hai già ammortizzato i costi fissi... che problema c'è ad accontentare con una produzione on demand i - seppur rarissimi - appassionati che preferiscono questa tipologia?

Sarebbe anche un segno di distinzione del marchio, un fiero omaggio alla qualità ideale dell'alta orologeria (se si tratta di valori che a Journe possono interessare...).
« Ultima modifica: Ottobre 05, 2015, 14:33:04 pm da Istaro »
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ALAN FORD

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Re:Requiem di Journe per i 38mm
« Risposta #53 il: Ottobre 05, 2015, 14:40:49 pm »
Sottolineo solo una cosa...state parlando di 38mm come di una misura "piccola"....questo vorrà ben dire qualcosa...in altri topic in altre circostanze ci si è stracciate le vesti perchè si incassava una complicazione in 39mm quando in passato la stessa entrava in 35....
Senza polemica nè... ;)
Saluti
Roberto

Nessuno ha detto che i 38 mm sono una misura "piccola"...  ;)
Sono - casomai - una misura ancora "umana".

Per alcune referenze può trattarsi di un compromesso ancora accettabile con la tendenza di mercato (che in certi limiti può essere anche tenuta in considerazione).
Per altre può trattarsi addirittura delle dimensioni ideali, laddove alcuni fattori - la ricchezza delle lavorazioni dei quadranti, la particolarità delle complicazioni da ammirare (tourbillon), la scelta ricorrente di Journe di ricorrere ai quadranti decentrati - possono richiedere superfici leggermente più estese di quelle tradizionali.


Però io mi (vi) pongo una domanda: era davvero necessaria una scelta così drastica?

Voglio dire: anche se il "mercato" chiede pochi esemplari da 38mm (il 10% della produzione? Il 5%), perché non continuare a produrli almeno su ordinazione?
Capisco - anche se non condivido - che ci possano essere perplessità ad investire nella ricerca di nuovi modelli che contemplino anche questa misura.
Ma per i modelli già sviluppati, in cui hai già ammortizzato i costi fissi... che problema c'è ad accontentare con una produzione on demand i - seppur rarissimi - appassionati che preferiscono questa tipologia?

Sarebbe anche un segno di distinzione del marchio, un fiero omaggio alla qualità ideale dell'alta orologeria (se si tratta di valori che a Journe possono interessare...).

Evidentemente i numeri piccoli non gli interessano più, dubito che li faccia grandi perché gli piacciono.
Sappiamo che ha buon gusto oltre che essere un grande orologiaio, però si è imbarcato in un'avventura di non ritorno, le spese di gestione evidentemente gli impongono di produrre in maniera più massiccia.

ciaca

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Re:Requiem di Journe per i 38mm
« Risposta #54 il: Ottobre 05, 2015, 14:44:34 pm »
Sottolineo solo una cosa...state parlando di 38mm come di una misura "piccola"....questo vorrà ben dire qualcosa...in altri topic in altre circostanze ci si è stracciate le vesti perchè si incassava una complicazione in 39mm quando in passato la stessa entrava in 35....
Senza polemica nè... ;)
Saluti
Roberto

Stiamo parlando di quello che è in discussione, ossia che Journe non farà più i 38 evidentemente giudicati "piccoli" dal mercato :)
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Re:Requiem di Journe per i 38mm
« Risposta #55 il: Ottobre 05, 2015, 14:51:25 pm »
Vero quello che dite, volevo forzare la mano sul concetto che cmq 38mm sono visti anche da noi come portabilissimi (ricordo discussioni tra 32-34-36mm....) ora il prossimo passo sarà digerire l'accopiata 39-40...
Posso pensare e capire che il mondo continui a girare e con esso tutto cambia, so di quanto un vero "orologiaro" sia Journe con tutto quello che di lui si è già scritto, con lui che professa quale suo mentore un certo Daniels, per carità, sono inchinato davanti a lui, ma la realtà è questa.
Come a me dispiasce che un marchio come Droz che mi piace molto esteticamente faccia orologi da 42mm....

ciaca

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Re:Requiem di Journe per i 38mm
« Risposta #56 il: Ottobre 05, 2015, 14:58:45 pm »
Mai negato che i 38mm siamo "portabilissimi", dipende anche dal tipo di orologio.
I Journe sono orologi molto particolari, anche molto complessi nella fattura dei calibri. Appartengono a quella categoria a se stante di alta orologeria che non si può valutare solo con il calibro e il mm. Ma certamente sono più coerenti con quello stile i 38mm rispetto ai 42.
Altra cosa è il Patrimony da 40mm, orologio senza senso e con dentro una monetina di calibro e mezzo chilo di ciambella, o i cronografi con i compax ammassati in mezzo al quadrante perchè il calibro è la metà della cassa, inopinatamente da 42mm, come il PP5070.
Io ho digerito i 42mm su orologi di stampo classico da oltre 20 anni, ma erano grandi complicazioni con spessori importanti che a 36mm sarebbero apparsi come dei tombini (come in parte appare il 3970 di PP). Gli orologi di Journe nei 38 mm erano già perfetti, sono belli anche con due mm in più anche se non altrettanto, a 42 cominciano già a scivolare nel modaiolo più becero.
« Ultima modifica: Ottobre 05, 2015, 15:01:30 pm da ciaca »
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Re:Requiem di Journe per i 38mm
« Risposta #57 il: Ottobre 05, 2015, 16:02:10 pm »
... ora il prossimo passo sarà digerire l'accoppiata 39-40...

Perdonami, ma detta così sembra la previsione di chi non ha in grande considerazione l'opinione altrui…  ???

Sembra quasi che chi sostiene l'importanza di diametri contenuti lo faccia con spirito meramente nostalgico, di resistenza snobistica al nuovo, e sia destinato a cedere gradatamente all'incalzare della "modernità"...

E' la famosa teoria del "piano inclinato", per cui ogni cambiamento - anche il più astruso – può essere fatto digerire alle “masse” se presentato in dosi progressive e supportato dalla forza del marketing e dei modelli di riferimento.
In questo forum, però, non si confrontano le “masse”, ma persone cha amano cimentarsi in valutazioni che si sforzano di essere accurate (magari anche cambiando opinione, perché no).

Se parliamo di diametri di orologi, io ho letto (e nel mio piccolissimo ho anche cercato di esprimere) argomenti forti a sostegno delle dimensioni classiche.
Sul versante opposto, ho letto soprattutto rassegnate considerazioni sul fatto che ormai “così va il mondo”...

Per quello che mi riguarda, quindi, non prevedo di uniformare il mio parere alle mode o alle “necessità” imposte dalle case produttrici, né prevedo di “digerire” ciò che mi è indigesto.  ;)
Casomai posso incontrare chi, su una referenza specifica, mi aiuti a capire perché i 38mm sono meglio dei 36...
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Re:Requiem di Journe per i 38mm
« Risposta #58 il: Ottobre 05, 2015, 16:50:10 pm »
Tutti saltati quando da artigiani hanno voluto trasformarsi in industriali...
Dufour non saltera' mai.
Concordo.
Journe mi ha deluso, questa è una brutta notizia per l'arte, per l'Orologeria, per l'estetica d'eleganza e per noi raffinati (chi più chi meno) appassionati. :(

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Re:Requiem di Journe per i 38mm
« Risposta #59 il: Ottobre 05, 2015, 16:51:44 pm »
E' una brutta notizia, sono dispiaciuto.
Possibile che i 38mm vendano meno dei 40mm?

Se fossi nei panni di uno a cui piace ostentare, salterei subito ai 42mm.

Non vorrei che fosse una scelta sbagliata.

Se è per risparmiare, preferirei chiudesse qualcuna delle sue Boutique. Per un "quasi artigiano" le reputo del tutto ridicole, superflue ed eccessivamente onerose da mantenere. Bastano pochi, scelti concessionari esclusivi.

Spero non sia l'inizio della fine.....
Quoto