Orologico Forum 3.0

Requiem di Journe per i 38mm

Re:Requiem di Journe per i 38mm
« Risposta #75 il: Ottobre 06, 2015, 13:17:48 pm »
Il "problema" non è vedere tanti smartwatch ai polsi, il che comunque già di suo da la misura della viralità modaiola del fenomeno, il "problema" è vedere su QUALI polsi li vedi.
Quando sui red carpet cominciano a sfilare gli smartwatch in oro, quando nelle serie tv cominciano a saltar fuori gli smartwatch ai polsi più trendy e cool, che siano action men o importanti ed elegantissimi avvocati di successo in abito Brioni, capisci che la portata del fenomeno è destinata a dilagare anche nel campo del lusso griffato e a cannibalizzare quel settore di orologeria di lusso griffata piuttosto che rimanere confinato nel solo ambito del gadget per bimbominchia.

confermo... grande avvocato, splendido studio, tanti dipendenti, opere d'arte e....smartwatch al polso

ciaca

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Re:Requiem di Journe per i 38mm
« Risposta #76 il: Ottobre 06, 2015, 13:35:50 pm »
Il boss non ha ancora abdicato e indossa il 5004
Il giovane e genaile apprendista però si...messaggi subliminali per le nuove generazioni ;D

« Ultima modifica: Ottobre 06, 2015, 13:41:45 pm da ciaca »
"A megghiu parola è chidda ca un si dici"

mbelt

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Re:Requiem di Journe per i 38mm
« Risposta #77 il: Ottobre 06, 2015, 13:39:46 pm »
Il "problema" non è vedere tanti smartwatch ai polsi, il che comunque già di suo da la misura della viralità modaiola del fenomeno, il "problema" è vedere su QUALI polsi li vedi.
Quando sui red carpet cominciano a sfilare gli smartwatch in oro, quando nelle serie tv cominciano a saltar fuori gli smartwatch ai polsi più trendy e cool, che siano action men o importanti ed elegantissimi avvocati di successo in abito Brioni, capisci che la portata del fenomeno è destinata a dilagare anche nel campo del lusso griffato e a cannibalizzare quel settore di orologeria di lusso griffata piuttosto che rimanere confinato nel solo ambito del gadget per bimbominchia.

confermo... grande avvocato, splendido studio, tanti dipendenti, opere d'arte e....smartwatch al polso
Ma soltanto chi non ha sentore di quello che succede, chi vive in una torre di avorio , può oggi seriamente pensare che l'alta orologerìa sopravviverà allo smartwatch. Basta aprire gli occhi, guardarsi attorno, io le cose le vedo molto chiaramente. Peraltro sto notando che questo Apple sempre più al polso è pure grande per i polsi di tanti, ma che questo era facilmente immaginabile.
Contro ogni talebanismo, ora e sempre

ciaca

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Re:Requiem di Journe per i 38mm
« Risposta #78 il: Ottobre 06, 2015, 13:44:15 pm »
E questo e sdogana definitivamente la grande misura (che nel caso dello sw si giustifica con la funzionalità dell'oggetto) mettendo una pietra tombale sulla questione.
"A megghiu parola è chidda ca un si dici"

Istaro

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Re:Requiem di Journe per i 38mm
« Risposta #79 il: Ottobre 06, 2015, 13:48:08 pm »
Temo le avessimo già oltrepassate da tempo, purtroppo. Io devo fare una confessione. In genere riesco a fornire tutto di una spiegazione, di ipotesi esplicative, ma devo dire che questa faccenda delle misure ha qualcosa che mi sfugge. Cioè, io posso capire cosa hanno fatto le case, risparmiando sugli investimenti si sono lanciati in una più economica corsa al gigantismo. Ma il punto che a me sconcerta è il pubblico: come fa ad accettare questa distorsione? Perché tanti appassionati si inventano anche la bugia del polso che cresce di dimensione, che comunque sarebbe una fesseria

C'è il discorso moda, ma c'è anche un fattore culturale.

Chi indossa orologi che costano svariate migliaia di euro/dollari spesso vuole che... si veda (!), che gli altri possano ammirarlo e complimentarsi ("Sennò che li ho spesi a fa' tutti 'sti soldi?")

Fino ai primi anni '80 questo comprensibile desiderio incontrava un freno culturale: l'ostentazione era considerata inelegante.

Oggi quel freno non esiste più.
"Non esistono venti favorevoli per il marinaio che non sa dove andare" (Seneca)

ciaca

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Re:Requiem di Journe per i 38mm
« Risposta #80 il: Ottobre 06, 2015, 14:21:56 pm »
Anche questo é vero. Comunque la si giri é evidente che su certe misure ci possiamo serenamente mettere la classica pietra sopra :)
"A megghiu parola è chidda ca un si dici"

PESSOA67

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Re:Requiem di Journe per i 38mm
« Risposta #81 il: Ottobre 06, 2015, 14:44:54 pm »
I collezionisti ci saranno sempre però..o sbaglio?
Io non credo che "l'orologio meccanico" sparirà dai polsi così in fretta, almeno io non ne vedrò la fine.
Le mie figlie probabilmente si, ma intorno ad esse l'intero mondo sarà una cosa completamente diversa tra 40 anni...
Dipende da quanto brutale o meno sarà l'accelerazione, e dove porterà la tecnologia in generale, o l'uso che di essa se ne farà..

ciaca

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Re:Requiem di Journe per i 38mm
« Risposta #82 il: Ottobre 06, 2015, 14:53:02 pm »
I cambiamenti sono sempre più violenti e repentini, e più si va avanti più il mondo gira velocemente.
La stessa economia globale per crescere si fonda su questi cambiamenti sempre più veloci e repentini.
Solo 20 anni fa il cellulare era ancora un mattone primordiale e i televisori in casa avevano mediamente sulle spalle almeno 20 anni di vita, oggi si consumano smart watch e smart tv come fossero mutande.
In questo turbinio di cambiamenti, funzionali o meramente strumentali, l'orologio è un settore immobile e sempre uguale a se stesso, che si ricicla pedissequamente, e che è evidente non può sopravvivere in questa giostra.

P.s: i collezionisti non esistono, fanno lo 0,0000000000001 % della domanda. Fosse per i soli collezionisti basterebbero al massimo alcune centinaia di orologi all'anno. E pure troppi sono.
« Ultima modifica: Ottobre 06, 2015, 14:54:43 pm da ciaca »
"A megghiu parola è chidda ca un si dici"

guagua72

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Re:Requiem di Journe per i 38mm
« Risposta #83 il: Ottobre 06, 2015, 15:03:32 pm »
Vero quello che dite, volevo forzare la mano sul concetto che cmq 38mm sono visti anche da noi come portabilissimi (ricordo discussioni tra 32-34-36mm....) ora il prossimo passo sarà digerire l'accopiata 39-40...
Posso pensare e capire che il mondo continui a girare e con esso tutto cambia, so di quanto un vero "orologiaro" sia Journe con tutto quello che di lui si è già scritto, con lui che professa quale suo mentore un certo Daniels, per carità, sono inchinato davanti a lui, ma la realtà è questa.
Come a me dispiasce che un marchio come Droz che mi piace molto esteticamente faccia orologi da 42mm....

Vero ciò che dice il buon Pessoa. Si, le vesti sono state stracciate a causa dei 32 mm, ma in quel caso si parlava di orologi da sera , da portare con smocking e con abito. Io non ho particolari idiosincrasie nè per i piccoli nè per i grandi diametri

Re:Requiem di Journe per i 38mm
« Risposta #84 il: Ottobre 06, 2015, 15:05:44 pm »
I cambiamenti sono sempre più violenti e repentini, e più si va avanti più il mondo gira velocemente.
La stessa economia globale per crescere si fonda su questi cambiamenti sempre più veloci e repentini.
Solo 20 anni fa il cellulare era ancora un mattone primordiale e i televisori in casa avevano mediamente sulle spalle almeno 20 anni di vita, oggi si consumano smart watch e smart tv come fossero mutande.
In questo turbinio di cambiamenti, funzionali o meramente strumentali, l'orologio è un settore immobile e sempre uguale a se stesso, che si ricicla pedissequamente, e che è evidente non può sopravvivere in questa giostra.

P.s: i collezionisti non esistono, fanno lo 0,0000000000001 % della domanda. Fosse per i soli collezionisti basterebbero al massimo alcune centinaia di orologi all'anno. E pure troppi sono.

...a questo punto, dato l'inarrestabile divenire, secondo me, tutti quegli orologi dovresti venderli sino a quando riesci ad incassare ancora una somma dignitosa.....ad esempio, il tuo DR scheletrato...... :D

ciaca

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Re:Requiem di Journe per i 38mm
« Risposta #85 il: Ottobre 06, 2015, 15:09:28 pm »
I cambiamenti sono sempre più violenti e repentini, e più si va avanti più il mondo gira velocemente.
La stessa economia globale per crescere si fonda su questi cambiamenti sempre più veloci e repentini.
Solo 20 anni fa il cellulare era ancora un mattone primordiale e i televisori in casa avevano mediamente sulle spalle almeno 20 anni di vita, oggi si consumano smart watch e smart tv come fossero mutande.
In questo turbinio di cambiamenti, funzionali o meramente strumentali, l'orologio è un settore immobile e sempre uguale a se stesso, che si ricicla pedissequamente, e che è evidente non può sopravvivere in questa giostra.

P.s: i collezionisti non esistono, fanno lo 0,0000000000001 % della domanda. Fosse per i soli collezionisti basterebbero al massimo alcune centinaia di orologi all'anno. E pure troppi sono.

...a questo punto, dato l'inarrestabile divenire, secondo me, tutti quegli orologi dovresti venderli sino a quando riesci ad incassare ancora una somma dignitosa.....ad esempio, il tuo DR scheletrato...... :D

Era esattamente la medesima proposta che volevo fare io a voi al termine del mio ragionamento 😇😁
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range

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Re:Requiem di Journe per i 38mm
« Risposta #86 il: Ottobre 06, 2015, 19:27:47 pm »
Io sono talmente tanto invecchiato che anche sapendo di sbagliare fatico a dare un futuro agli smartwatch... e tra parentesi ammetto che mi piacerebbe giocarci un po'!

ciaca

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Re:Requiem di Journe per i 38mm
« Risposta #87 il: Ottobre 06, 2015, 19:48:46 pm »
Io invece proprio perché non ho voglia di giocarci sto invecchiando...
"A megghiu parola è chidda ca un si dici"

tick

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Re:Requiem di Journe per i 38mm
« Risposta #88 il: Ottobre 06, 2015, 21:29:07 pm »
Io invece proprio perché non ho voglia di giocarci sto invecchiando...

Eh eh eh, anche l'anagrafe fa la sua parte :) Hai scritto di telefoni mattone 20 anni fa, ma lo sai che nel 95 avevamo il GSM in Italia?
Sembra ieri, ma passano, eeeeee come passano... Proverò anche io a dare la colpa agli sw  la prossima volta che apro l'armadio e tiro fuori il TACS  :P
The quieter you become, the more you can hear

Re:Requiem di Journe per i 38mm
« Risposta #89 il: Ottobre 06, 2015, 21:39:09 pm »
Beh però io 18 anni fa avevo davvero il mattone, un Eriksson da un kilo e mezzo con antenna allungabile. :'(
Non c'è nulla di nobile nell'essere superiore a qualcun'altro.
La vera nobiltà è essere superiore a chi eravamo ieri.
-Samuel Johnson-