Questa storia del mostro di Firenze non mette mai di stupire chi cerca ancora sui fatti di quegli anni.
Chi avrà letto libri sulla vicenda del mostro, dei tanti pubblicati in tutti questi anni, avrà forse letto accenni a delitti di prostitute, molto violenti, occorsi a Firenze proprio negli anni del mostro. In particolare ve ne sono quattro tra il 1982 e il 1984, che non sono stati risolti mai. Quattro delitti molto simili, tutte prostitute uccise in casa, in pieno giorno, senza nessun testimone, con arma bianca. Quindi modalità molto molto simili, ma nessuno mai parlò di un serial killer delle prostitute, anche se qualche investigatore ne era convinto. Ma finora io avevo sempre sentito dire che su quei casi si indagò poco e che mai emersero collegamenti con la vicenda del mostro di Firenze, in quegli anni all'apogeo della sua vicenda. Qualcuno ipotizzò che potesse esserci un collegamento ma mai un indizio utile. Senonchè...andando a vedere bene da vicino queste vicende, mi sono imbattuto in una di quelle coincidenze che....allarmano e danno da pensare. L'ultima prostituta ad essere uccisa nel 1984 aveva tra i suoi clienti....Salvatore Vinci, proprio lui, fu trovato il suo nome e il suo indirizzo nella sua agenda. Ora questo fatto mi consente di fare un riassunto degli indizi o coincidenze che legano Salvatore Vinci ai delitti del mostro. Vedrete che sono tante, troppe, direi. Ancora mi chiedo come abbiano fatto gli inquirenti dell'epoca ad occuparsi di Salvatore VInci quando ormai era troppo tardi:
1) La moglie di Salvatore Vinci si suicidò negli anni 60 in Sardegna, a Villacidro, dove i fratelli Vinci vivevano prima di emigrare a Firenze con le famiglie. Si trattò di un suicidio alquanto strano, perché lei si uccise con il gas, ma una vicina testimoniò che proprio quel giorno il gas della bombola che aveva in casa la povera donna era finito....sicchè non è stato il gas ad ucciderla. Talmente sospetto che il suo caso fu riaperto a metà degli anni 80, quando si tentò una incriminazione di Salvatore Vinci per omicidio della moglie per quel lontano fatto di Villacidro : Gli investigatori dissero che ci provarono come primo passo per poi accusarlo dei delitti del mostro.
2) è accertato che Salvatore Vinci possedeva una beretta calibro 22 che venne portata a Firenze, e che aveva rubato ad un parente di Villacidro. Naturalmente nessuno ha mai avuto quest'arma per sapere se è la famigerata arma del mostro, mai fu trovata;
3) Salvatore Vinci è meno noto del fratello Francesco, ha uno spessore minore in termini della criminalità propria di quell'ambiente, ma è il componente unico della famiglia Vinci che si avvicina per i gusti e i comportamenti sessuali a quel profilo che gli analisti dell'FBI tracciarono del mostro;
4) ha un legame forte con il primo delitto quello del 1968. Barbara Locci, era amante di tanti uomini ma i principali due amanti erano i fratelli Vinci che vivevano in casa con lei e con il marito, Stefano Mele. Dunque erano amanti e di casa. Da notare che Stefano Mele disse agli inquirenti quando confessò il delitto del 1968 che l'arma era proprio di Salvatore, e che a lui la restituì, ma poi cambiò versione dei fatti, e per il delitto del 1968 come per gli altri del mostro mai Salvatore fu imputato o indagato formalmente. Ma lo stesso Natalino Mele, il bambino che a 6 anni di età fu testimone del delitto del 1968 disse agli inquirenti (salvo poi cambiare versione):" c'era lo zio Salvatore fra le canne", poi cambiò versione tante volte, dicendo che non ricordava;
5) il giornalista Mario Spezi sostiene di possedere la copia autentica di una denuncia allarmante di Salvatore Vinci ai carabinieri dell'estate 1974, poche settimane prima dell'omicidio del mostro: disse che una tale persona , indicata con nome e cognome (so quale sia questo nome e questo cognome) , si era introdotto in casa in sua assenza e aveva rubato...ma cosa aveva rubato? Questo è il bello nel verbale di denuncia non è scritto, in merito Salvatore V. fu vago, fece riferimento ad oggetti senza essere preciso. Il sospetto di Spezi, per lui quasi una certezza, è che quella denuncia fosse stata fatta da Salvatore Vinci in riferimento alla celebre Beretta 22 (e alle cartucce)...e che servisse a lui come alibi caso mai quella pistole facesse altri delitti (come poi li farà da lì a poco): una coincidenza davvero strana e sospetta, ed è lecito avere forti perplessità;
5) la sera successiva al ritrovamento dei cadaveri di Pia Rontini e Claudio Stefanacci, uccisi dal mostro nel 1984, la polizia perquisì la casa di Salvatore Vinci. In mezzo alla biancheria della sua camera da letto, fu trovato accuratamente ripiegato, uno straccio con svariate decine di macchie di sangue: i poliziotti chiesero al magistrato di sequestrare il panno (che aveva anche strane chiazze scure), ma incredibilmente il magistrato negò il permesso, e il giudice istruttore Rotella che seguiva la pista sarda solo tre quattro anni dopo venne a sapere di questa incredibile vicenda, tale da gettare una pessima luce sulla inchiesta;
6) Salvatore Vinci dopo il 1986 fa perdere le sue tracce: non si è mai saputo che fine abbia fatto. In una intercettazione telefonica dei primi anni 90 risulterebbe che un parente sostiene che è ancora vivo e sa dove si trova, ma mai gli sarà chiesto nulla;
7) ora vedo che Salvatore Vinci era pure cliente della ultima delle prostitute uccise, un ulteriore elemento inquietante.
Malgrado tutto ciò non fu mai neppure formalmente indagato per il delitti del mostro: oggi sono tanti invece a sospettarlo fortemente, anzi c'è chi sospetta fortemente anche di un suo parente molto stretto....