Orologico Forum 3.0

Omicidi, seriali e no

mbelt

  • *****
  • 5542
    • Mostra profilo
    • E-mail
Re:Omicidi, seriali e no
« Risposta #75 il: Marzo 31, 2016, 19:47:18 pm »
Non sono intervenuto mai in questo topic considerando lo "scontro" avuto all'inizio nell'altro chiuso.
Non ero ovviamente un troll, avevo iniziato cortesemente ad avvertire Marco di essere nel topic sbagliato ed il fatto che lui mi ignorasse mi aveva innervosito e portato a fare dispetti da bambini.
Spero che lui se ne sia dimenticato come ho fatto io sulla sua intimazione di non rivolgergli più la parola, a volte siamo un po' bambini tutti.

Bene detto questo vorrei entrare in argomento, c'è un eccidio quello di Erba che a me non convince, Rosa ed Olindo sono davvero colpevoli?
Io ho molti dubbi ma vorrei sentire il parere di Marco.
Ci mancherebbe Alessandro, tutto stradimenticato, non siamo mica all'asilo, ci si può innervosire a volte, ma quando si hanno passioni comuni e ci si conosce ormai da un po' anni non sono questi i problemi che incrinano rapporti.
Sul caso Erba io avevo delle convinzioni superficiali che derivavano dalla lettura dei giornali. Per cui a  chi mi chiedeva un parere rispondevo fino a poco tempo fa che per quello che sapevo sembrava tutto certo. Poi c'è stato un avvocato che mi ha messo qualche dubbio, perché ci sarebbe più di un particolare nella ricostruzione fatta dalla Procura che non convince appieno, e se non ricordo male è proprio la ricostruzione della dinamica del delitto che presenta qualche anomalia. Per quello che ho capito, sempre che questo avvocato sia stato accurato e corretto, e sempre che io abbia compreso, non mi sembra comunque che vi siano elementi idonei a far pensare ad altri colpevoli di questa strage.  Li poi effettivamente indizi a carico dei due ci sono, e sono pesanti difficili da spiegare senza supporre la loro colpevolezza. Quindi in assenza di altri elementi direi ancora che è molto probabile che siano loro i responsabili, e che forse il difetto sta in una ricostruzione della dinamica del crimine non corretta. Poi c'è la testimonianza di Castagna che so che ha dei problemi, perché all'inizio non aveva riconosciuto i vicini. Poi anche sulla prima confessione di Olindo e Rosa, poi ritrattata, mi pare gravino delle ulteriore ombre. Insomma ci sarebbe da studiare seriamente per capire quantomeno come possano essere andate le cose....in realtà potrebbe persino esserci teoricamente una alternativa a quella doppia colpevolezza. Ma servono degli elementi per sostenerlo, elementi di cui io non sono a conoscenza.
Prossimamente vi interesserò ad un paio di quei delitti di provincia, probabilmente familiari in cui però i conti non tornano proprio. Vi parlerò di cioccolatini avvelenati pesantemente che uccidono quattro componenti di una famiglia, con un sospettato, e un colpo di scena finale che fa molto riflettere. Strana storia davvero.

Come sapete faccio altro di lavoro, il tempo è poco, e non posso approfondire tutti i casi. Per farlo serve tempo, meglio se come in qualche caso si parla con qualcuno che ha indagato oppure che ha partecipato alle indagini, o al processo se vi è stato. Allora vi dirò per esempio del caso Yara Gambirasio. Anche lì mi sembrava tutto chiaro, il DNA, il furgone, i video.....poi vengo a sapere da una amica che si è interessata alla vicenda che quando Yara scompare il padre non vedendola arrivare manda alla figlia un sms, di cui vi parlerò in altro momento. Un sms sconcertante, in qualunque modo lo si voglia leggere. E allora forse sarà stato Bossetti, ma emergono questioni non indifferenti su questo delitto.
« Ultima modifica: Marzo 31, 2016, 19:51:04 pm da mbelt »
Contro ogni talebanismo, ora e sempre

Re:Omicidi, seriali e no
« Risposta #76 il: Aprile 01, 2016, 17:08:10 pm »

Come sapete faccio altro di lavoro, il tempo è poco, e non posso approfondire tutti i casi. Per farlo serve tempo, meglio se come in qualche caso si parla con qualcuno che ha indagato oppure che ha partecipato alle indagini, o al processo se vi è stato. Allora vi dirò per esempio del caso Yara Gambirasio. Anche lì mi sembrava tutto chiaro, il DNA, il furgone, i video.....poi vengo a sapere da una amica che si è interessata alla vicenda che quando Yara scompare il padre non vedendola arrivare manda alla figlia un sms, di cui vi parlerò in altro momento. Un sms sconcertante, in qualunque modo lo si voglia leggere. E allora forse sarà stato Bossetti, ma emergono questioni non indifferenti su questo delitto.


Vorrei chiederti se hai avuto modo di interessarti ed approfondire anche il caso dell'unabomber del nord-est. Ricordi?
L'ingegnere accusato con una prova alterata, il silenzio calato sulla vicenda mai chiarita fino in fondo, ecc.
Cosa ne pensi?
Al è di bant insegnài al mus: si piàrt timp e si infastidìs la bestie.

mbelt

  • *****
  • 5542
    • Mostra profilo
    • E-mail
Re:Omicidi, seriali e no
« Risposta #77 il: Aprile 01, 2016, 17:37:12 pm »

Come sapete faccio altro di lavoro, il tempo è poco, e non posso approfondire tutti i casi. Per farlo serve tempo, meglio se come in qualche caso si parla con qualcuno che ha indagato oppure che ha partecipato alle indagini, o al processo se vi è stato. Allora vi dirò per esempio del caso Yara Gambirasio. Anche lì mi sembrava tutto chiaro, il DNA, il furgone, i video.....poi vengo a sapere da una amica che si è interessata alla vicenda che quando Yara scompare il padre non vedendola arrivare manda alla figlia un sms, di cui vi parlerò in altro momento. Un sms sconcertante, in qualunque modo lo si voglia leggere. E allora forse sarà stato Bossetti, ma emergono questioni non indifferenti su questo delitto.



Vorrei chiederti se hai avuto modo di interessarti ed approfondire anche il caso dell'unabomber del nord-est. Ricordi?
L'ingegnere accusato con una prova alterata, il silenzio calato sulla vicenda mai chiarita fino in fondo, ecc.
Cosa ne pensi?
Anni fa si. Penso che al di là del gravissimo inquinamento delle prove fatto da chi ha indagato gli indizi contro Zornitta erano a mio giudizio molto forti . In realtà poi guardando bene la vicenda sembrerebbe quasi che gli Unabomber del nord-est siano stati due e diversi, separati da un periodo di silenzio. Le modalità di agire tra la prima è la seconda serie di attentati sono piuttosto diverse, e anche gli obiettivi sembrano improvvisamente diversi.
Vicenda sicuramente molto interessante le due indagini sono state totalmente compromesse da quel l'inquinamento delle prove per cui è stata condannata una persona. Ma avrà fatto tutto da solo? Mah, non lo sapremo mai.
Peraltro la storia del primo vero Unabomber quello americano è molto interessante, Ted Kaziinskii (non è proprio così), genio della matematica luddista....interessante vicenda, sia per la figura dell'omicida sia per le indagini che furono fatte.
« Ultima modifica: Aprile 01, 2016, 21:19:03 pm da mbelt »
Contro ogni talebanismo, ora e sempre




mbelt

  • *****
  • 5542
    • Mostra profilo
    • E-mail
Re:Omicidi, seriali e no
« Risposta #81 il: Maggio 06, 2016, 18:14:05 pm »
http://tg24.sky.it/tg24/cronaca/2016/05/06/emanuela-orlandi-cassazione-archivia-caso.html?ref=libero
Purtroppo sapevo la notizia. È una vicenda su cui non si vuole indagare ancora oggi. E gli elementi ci sarebbero tutti.
Contro ogni talebanismo, ora e sempre


mbelt

  • *****
  • 5542
    • Mostra profilo
    • E-mail
Re:Omicidi, seriali e no
« Risposta #83 il: Maggio 16, 2016, 14:26:51 pm »
Contro ogni talebanismo, ora e sempre


Re:Omicidi, seriali e no
« Risposta #85 il: Giugno 08, 2016, 15:12:18 pm »
Pur essendo iscritto al topic dalla sua apertura, non l'ho seguito nè ho letto per mancanza di tempo ritenendo gli argomenti trattati - di per sè e per come posti da Marco - degni di uno studio vero e non di una semplice lettura nei ritagli di tempo e mi riservo, quindi, di riprenderne l'analisi quando avrò la testa un po' più libera.
Tremendamente interessante tutto il caso Orlandi, che si affianca a quello di Calvi che mi ha sempre affascinato.

Sentivo oggi però al tg, di sfuggita, di un signore (che credo prima abbia ucciso moglie e figlio) suicidatosi con due colpi alla tempia.

...due colpi alla tempia?
Ma come si fa a darsi un secondo colpo alla tempia, se ne basta uno per morire sul colpo?

Ecco, questo episodio mi ha fatto rivenire alla mente il caso Raul Gardini, trovato morto con un colpo alla tempia sparato da una pistola che aveva esploso due proiettili e che fu ritrovata a due metri da Gardini, sul comó.
Su internet si dice di tutto e di più, ma io dei complottisti della domenica fatico a fidarmi.

Mi interessava quindi il parere degli utenti più "appassionati" al tema e quindi più informati su questo e sugli altri suicidi strani dell'epoca di Mani Pulite, compreso quello di Cagliari (suicidatosi con un sacchetto di plastica intorno alla gola che si era ben legato con una stringa di scarpe).

"Dum differtur, vita transcurrit" (L. A. Seneca)

mbelt

  • *****
  • 5542
    • Mostra profilo
    • E-mail
Re:Omicidi, seriali e no
« Risposta #86 il: Giugno 08, 2016, 15:53:17 pm »
Pur essendo iscritto al topic dalla sua apertura, non l'ho seguito nè ho letto per mancanza di tempo ritenendo gli argomenti trattati - di per sè e per come posti da Marco - degni di uno studio vero e non di una semplice lettura nei ritagli di tempo e mi riservo, quindi, di riprenderne l'analisi quando avrò la testa un po' più libera.
Tremendamente interessante tutto il caso Orlandi, che si affianca a quello di Calvi che mi ha sempre affascinato.

Sentivo oggi però al tg, di sfuggita, di un signore (che credo prima abbia ucciso moglie e figlio) suicidatosi con due colpi alla tempia.

...due colpi alla tempia?
Ma come si fa a darsi un secondo colpo alla tempia, se ne basta uno per morire sul colpo?

Ecco, questo episodio mi ha fatto rivenire alla mente il caso Raul Gardini, trovato morto con un colpo alla tempia sparato da una pistola che aveva esploso due proiettili e che fu ritrovata a due metri da Gardini, sul comó.
Su internet si dice di tutto e di più, ma io dei complottisti della domenica fatico a fidarmi.

Mi interessava quindi il parere degli utenti più "appassionati" al tema e quindi più informati su questo e sugli altri suicidi strani dell'epoca di Mani Pulite, compreso quello di Cagliari (suicidatosi con un sacchetto di plastica intorno alla gola che si era ben legato con una stringa di scarpe).
Ci sono dei suicidi talmente strani da destare lecitamente molti sospetti. Ne cito uno: quello di Castellari. È strano, molto molto sospetto, poco probabile. Ma abbiamo poi quel dirigente del Montepaschi di Siena che si sarebbe gettato dalla finestra. Ci sono elementi curiosi, difficili da considerare parte di un suicidio. Tra i più inquietanti a mio modo di vedere sono quei presunti suicidi nelle caserme di polizia. Cito per tutti il caso Pinelli, volato giù in circostanze incredibili mentre era interrogato alla Questura di Milano nel 1972. Ancora più inquietanti i suicidi dopo stragi: la vicenda Orlandi nella sua complessità estrema tocca apsetti di quel orrendo brutto pasticcio delle guardie Svizzere del 1997, quando un sottoposto avrebbe ucciso il superiore e la moglie. Lì ci sono misteri. Io poi sono molto interessato da anni alla strage di Bagnara, vicenda dimenticata ma che per me, sottolineo per me, è sicuramente legata a qualcosa di grosso e di misterioso, con una ricostruzione ufficiale dei fatti incredibile e con una fretta di chiudere tutto clamorosa, che conferma che quella sarebbe realmente una storia da sviscerare a fondo, perché quello che potrebbe uscirne sarebbe grosso, molto grosso.
Suicidio Gardini? Quello che si è sempre ipotizzato è che lui si sia suicidato ma prima del congelamento della scena del suicidio qualcuno sia intervenuto e abbia inquinato la scena. Possibile che Raul Gardini avesse lasciato una lettera, un documento compromettente? Credo ragionevole che avrebbe potuto farlo, e allora qualcuno lo avrebbe fatto sparire prima che tutto fosse cristallizzato. Difficile immaginare di più almeno sulla base di quello che conosco. Quanto a Cagliari non vedo misteri: tanti detenuti si suicidano così. Più in generale i casi Cagliari, Gardini e Moroni dovrebbero far riflettere sul l'abuso della custodia curatelare in carcere fatto in Mani Pulite. L'abuso vi fu, e fu molto ma molto grave.

Dimenticavo Calvi. Il milieu è sovrapposto a quello del Caso Orlandi. La giustizia inglese, dopo molti anni , e contraddizioni, ha stabilito che Calvi è stato ucciso. Da chi esattamente non si sa, ma l'ambiente in cui è maturato l'omicidio è identificabile con facilità. È il movente anche.
« Ultima modifica: Giugno 08, 2016, 16:07:07 pm da mbelt »
Contro ogni talebanismo, ora e sempre

tick

  • *****
  • 1580
    • Mostra profilo
    • E-mail
Re:Omicidi, seriali e no
« Risposta #87 il: Giugno 08, 2016, 16:37:44 pm »
Ho sentito in radio oggi la pubblicità di una in stile "giornalismo investigativo" su Sky Crime qualcosa che ha citato il caso Pacciani e Orlandi nel lancio.
The quieter you become, the more you can hear

mbelt

  • *****
  • 5542
    • Mostra profilo
    • E-mail
Re:Omicidi, seriali e no
« Risposta #88 il: Giugno 08, 2016, 18:01:22 pm »
Ho sentito in radio oggi la pubblicità di una in stile "giornalismo investigativo" su Sky Crime qualcosa che ha citato il caso Pacciani e Orlandi nel lancio.
Beh, sono due belle vicende da indagare. Credo di averne dato l'idea della loro incredibile complessità.
Contro ogni talebanismo, ora e sempre

mbelt

  • *****
  • 5542
    • Mostra profilo
    • E-mail
Re:Omicidi, seriali e no
« Risposta #89 il: Giugno 09, 2016, 18:08:43 pm »
Aggiungo alcune considerazione sui casi richiamati da AleArturo.
Gardini: io quello che farei, anzi che farebbe un paese serio, è fare una Commissione di inchiesta (quindi con poteri di indagine) sul cosiddetto crac Ferruzzi. Sul modo cioè in cui fu smantellato uno dei più forti gruppi economici del Paese, su cosa è successo DOPO la morte di Raul Gardini. Non è stata una vicenda edificante, anzi io penso che sia una vicenda piena di ombre. Brutte ombre (e gli omicidi non c'entrano).
Calvi. Calvi scappa a Londra inseguito dai suoi tanti guai e dai suoi segreti. Ma non è che non si conosca con chi è a Londra. Lo si sa per certo. Ma questa persona riesce a sottrarsi ad ogni condanna, pur avendo la giustizia inglese stabilito che Calvi è stato ucciso. Ora questo signore, un faccendiere associato fortemente alla P2, non fa più parlare di sé , Solo nel 2012 riemerge improvvisamente nelle cronache, e si scopre così che ha continuato a fare l'imprenditore anche con soldi pubblici. Si scopre che era abitualmente a cena di leader politici nazionali, che addirittura convocava convegni di magistrati. Da lasciare a bocca aperta.
Contro ogni talebanismo, ora e sempre