Da Claudio, Angelo e altri ho appreso molto e affinato i miei gusti personali, quindi massimo rispetto per le loro opinioni, anche quando (raramente) dissonanti dalle mie.
Sicuramente sarà una trovata del marketing di ALS, ma a me le finestre ricordano proprio quelle dell'orologio che avvertiva gli spettatori del teatro dell'opera, in modo che non disturbassero con i continui scatti di chiusura degli orologi da taschino. E poi, Ferdinand Adolph Lange aveva sposato la figlia di Johannes Gutkaes, orologiaio che aveva costruito il suddetto orologio, con il suo aiuto. A me sembra un riferimento storico quantomeno fondato.
Serena passione orologica a tutti.
Ognuno di noi fa le sue associazioni mentali, figuriamoci.
Però io non capisco davvero in che cosa consista questa "ispirazione" a quell'orologio da teatro (come ho pazientemente domandato in altro e - purtroppo - più animato topic).
Il fondatore della casa lavorò come assistente alla costruzione di quell'orologio (oltre ad aver sposato la figlia dell'ideatore)?
Beh, ciò non significa che vi sia una trasmissione (automatica?) di "ispirazione" tra un orologio da parete di quasi due secoli fa e gli orologi moderni della
maison...
Dev'esserci una chiara riproposizione di alcune caratteristiche.
Tu ce la vedi?
Io vedo solo due saltarelli, come centinaia di altri nella storia dell'orologeria.
Esteticamente?
Le finestre(lle) sono in entrambi i casi quadrate... come le finestre(lle) di quasi tutti i saltarelli.
Tanto sono decorate e barocche quelle dell'orologio del teatro, quanto sono essenziali quelle dei Lange moderni.
Il riquadro
interno delle finestre dell'orologio del teatro, poi, non ha nemmeno il bordino dorato (ultimo appiglio di chi cerca le "somiglianze") presente negli orologi da polso.
Peraltro, come tipologia d'affissione, l'orologio del
Semperoper segna l'orario, non la data (e quindi la prima finestrella non può restare mai in bianco, come accade nei grandata dei Lange moderni: se davvero ispirazione vi fosse stata, sarebbe stata in questo un po' avventata).
Poi, ripeto: la grandata dei Lange può essere considerata un elemento caratterizzante, un punto di forza, ecc.
Ma non carichiamo la cosa di significati superflui (assecondando troppo il lavoro degli uffici marketing).