Parteciperei volentieri a questa simpatica misurazione media della collezione, ma, mentre per lo spessore non c'è problema, mi chiedo invece come conteggiare la grandezza dei miei Reverso (26 x 42mm) e Gondolo (33,4 x 43mm) di forma
Semplice: perché prendiamo in considerazione il diametro? Per avere un’idea dell’ingombro e dell’impatto visivo dell’orologio.
Ma questo - sull’asse del diametro dell’orologio - è dato in realtà dalla
superficie.
Poiché gli orologi sono quasi tutti rotondi, la misura del diametro ci consente di confrontare in maniera più semplice orologi diversi; e, indirettamente, superfici diverse.
(Anche se la “semplicità” porta con sé un rischio: quella di sottostimare le differenze, perché un incremento/decremento di un mm di diametro ha un impatto percentuale sulla superficie molto maggiore: se confronto un 38 e un 36 mm, a una differenza di “soli” 2 mm di diametro, pari a poco più del 5%, corrisponde una differenza di superficie che è più dell’11%, oltre il doppio...).
Se voglio fare il confronto con un orologio di forma, devo stabilire un’equivalenza.
La superficie del Reverso e del Gondolo è, rispettivamente, di 1.092 e 1.436 mm
2.
Orologi tondi con la stessa superficie avrebbero più o meno un diametro di 37,3 (Reverso) e 42,8 (Gondolo) mm (“più o meno” perché, includendo le anse, il confronto non è perfetto…).