non me ne volete ma io ci vedo 10 gradini tra l'Andersen e gli altri due (vabbè su uno sono di parte).
già lo vedevo sotto, dopo aver visto il calibro (non il calibro in se che conoscevo ma come è personalizzato, ovvero nulla) ritengo si stia parlando proprio di mondi diversi.
Sulla superiorità dei due calibri, rispettivamente PP 240 e Breguet 563/Lemania 8810, non vi è, a mio avviso, alcuna incertezza.
Dell’Hora Mundi, che pure mi piace molto specie in oro bianco, non mi convince la finestrella della data alle ore 6 e l’uso combinato dei numeri romani alle ore centrali e quelli arabi all’anello delle 24 ore.
Come lavorazione del quadrante, lo Svend Andersen ha una propria personalità, che a me piace molto, come pure delle proporzioni contenute e ben equilibrate.
Per mettere le cose in prospettiva: Hora Mundi secondo polso prezzo minimo richiesto doppio rispetto a SA, Patek Philippe prima serie minimo 5 volte di più.
Poi, a volte, è l’occasione a spingere ad un acquisto.
Per me questo orologio anni novanta è emblematico dell’epoca, ideato da un orologiaio indipendente, piuttosto raro, ed in definitiva da godere e conservare.