Credo che si stesse meglio , certamente .
Non avevamo una nazione "invasa" , c'era lavoro in abbondanza per tutti , si era felici con quello che si aveva , si sognava tanto ma in modo sano , non c'era quell'arroganza e quell'invidia che serpeggia ora e i figli crescevano certamente meglio ...
E? sempre mancato il senso civico e la correttezza che da sempre ci ha contraddistinto come popolo ma si sopportava meglio .
Sopratutto c'era una classe politica meno "ridicola" di quella odierna ... peggio : ridicolmente accettata dai piu !
Massotto,posso rincarare la dose?
Allora eravamo in democrazia,anche se acerba,ora viviamo sotto dittatura.
Abbiamo perso una cosa sola ma importante,la liberta'.
Eravamo un popolo retto in quanto il fascismo ci aveva inquadrato,finiti i suoi effetti i risultati sono sotto gli occhi di tutti:servi delle banche,servi dei politici e dei politicanti,servi dei negri che ci invadono,servi del prepotente di turno,servi di un sistema che e' forte con i deboli e debole e colluso con i forti.
L'Italia e gli italiani oggi mi fanno letteralmente sc++fo.
Siamo lo stesso popolo che eravamo durante il fascismo, uguale uguale.
Con l'unica differenza che nel ventennio una guida forte e per un certo tempo anche carismatica ci "inquadrava", nel senso che sembrava convenire ai più nella loro sfera personale, e per questo era seguita e acclamata dalle folle.
Ma c'è voluto molto poco a fare emergere quello che siamo come popolo davvero, e a far scoprire l'illusione del ventennio come un brutto incubo.
Ma al di la delle considerazioni politiche e sociologiche sugli itaGliani, e fatti salvi alcuni specifici ambiti che presi singolarmente peró hanno poco senso, non c'è una sola ragione pratica per dire che stavamo "meglio".
Avevamo cibo sano, ma non ne avevamo a sufficienza e molti morivano letteralmente di fame
Avevamo aria pulita ma la vita media era mediamente più corta e si moriva pure di un raffreddore
Avevamo tante cose ma non eravamo in grado di valorizzarle debitamente.
Eravamo mediamente analfabeti, e per questo certamente più facili da plagiare di quanto non lo siamo oggi.
Eravamo mediamente affamati, e per questo più facili da comprare per un tozzo di pane rispetto ad oggi che come minimo ci vuole un iphone.
Per dire il classico esempio delle bonifiche, si stava meglio con le paludi o dopo che il regime sostituì le paludi con interi quartieri di città?
Insomma, col paradosso dello stavamo meglio quando si stava peggio potremmo anche tornare indietro nel tempo al paleolitico, alla clava e al fuoco acceso con il bastoncino di legno...e qualche filosofo (brutta gente) ha anche provato a teorizzare tale evidente stronzata.
Non viviamo nel migliore dei mondi, ma viviamo certamente in un mondo migliore di quello che era e peggiore di quello che verrà, da tanti punti di vista. Bisogna poi fare una bella pesata e mettere sul piatto della bilancia pro e contro, ma sono convinto che fatta centa la totalità degli esseri umani, forse nemmeno lo 0virgola se potesse tornerebbe indietro nel tempo, avrebbe già difficoltà a scegliersi un periodo storico non affetto da guerre, pestilenze o carestie.