Orologico Forum 3.0

Il dopo expo

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Re:Il dopo expo
« Risposta #15 il: Novembre 12, 2015, 14:38:10 pm »
Cartoline dall'Italia, anzi no....

Paese senza speranza

Non dare colpa agli altri se non capisci. Te la spiego io.
1. a Rho facciamo la silicon valley e un #siliconpozzo
2. tiriamo una fibbrachevvola fino a Messina #piubandapertutti
3. spediamo giù l'acqua via web #untweetunlitro
4. chiudiamo gli inutili pozzi siciliani #bastasprechi

Se sei fermo all'acqua nei tubi #seivecchio.
The quieter you become, the more you can hear

PESSOA67

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Re:Il dopo expo
« Risposta #16 il: Novembre 12, 2015, 14:43:37 pm »
Angelo, dal rubinetto non ti esce l'acqua per lavarti però Renzi il genio è tornato a parlare del ponte sullo stretto...forse rende di più ai soliti ignoti...
« Ultima modifica: Novembre 12, 2015, 14:47:17 pm da PESSOA67 »

ciaca

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Re:Il dopo expo
« Risposta #17 il: Novembre 12, 2015, 14:46:26 pm »
Cartoline dall'Italia, anzi no....

Paese senza speranza

Non dare colpa agli altri se non capisci. Te la spiego io.
1. a Rho facciamo la silicon valley e un #siliconpozzo
2. tiriamo una fibbrachevvola fino a Messina #piubandapertutti
3. spediamo giù l'acqua via web #untweetunlitro
4. chiudiamo gli inutili pozzi siciliani #bastasprechi

Se sei fermo all'acqua nei tubi #seivecchio.

😂

Citazione
poro Renzi il genio è tornato a parlare del ponte sullo stretto

Quello é stato Arfano, si vede che renzi era geloso e ha voluto intestarsi st'ennesima minchiata.
« Ultima modifica: Novembre 12, 2015, 14:49:03 pm da ciaca »
"A megghiu parola è chidda ca un si dici"

Re:Il dopo expo
« Risposta #18 il: Novembre 12, 2015, 15:13:51 pm »
Quando penso all'Expo, quando parlate di conti della serva, non può che sovvenirmi alla mente tutt'altro Expo, quello del '92 a Siviglia.

Mentre noi guardiamo all'Expo come ad una fiera il cui unico guadagno è la vendita di qualche biglietto, qui emerge tutto la nostra provinciale ignoranza ed incolmabile arretratezza.

Nel '92 la Spagna non era quella di ora, ed in quell'anno si tenne l'Expo a Siviglia unitamente ai Giochi Olimpici a Barcellona.
La Spagna c'ha visto un'occasione irripetibile, un treno che non poteva permettersi di perdere.
Un treno fatto non di qualche biglietto venduto e di tanti proclami politici fatti, ma di profondi e radicali interventi di trasformazione e riqualificazione urbana che hanno coronato la rinascita culturale ed economica del paese.
Un evento (se osserviamo le due manifestazioni in un'ottica comune di riqualificazione e rinascita sociale ed economica della nazione) per il quale l'assetto urbanistico delle città è stato rinnovato da massicci interventi di ammodernamento di strutture ricettive - migliorate e ampliate - e infrastrutture - potenziate e ristrutturate.

Per una Siviglia che, al di lá dei numeri e dei primati del suo Expo, l'ha vissuto come un progetto volto ad essere propulsore del risanamento di atavici problemi della città grazie alla ristrutturazione del centro storico, alla bonifica dell'isola della Cartuja, alla realizzazione di una modernissima rete stradale e ferroviaria con l'inaugurazione della linea TAV fra Siviglia e Madrid, il tutto in soli sei anni.

Ed una Barcellona , la cui designazione a sede dei Giochi è divenuta il pretesto per una serie di iniziative mirate a conferire alla città un volto nuovo, più moderno e che l'hanno resa simbolo ed esempio di come sarebbe stata una metropoli del terzo millennio nel panorama dell'architettura e dell'urbanistica contemporanee.
Interventi infrastrutturali atti a riorganizzare il sistema ferroviario, la viabilità, la creazione di aree di nuova centralità con il recupero e l'integrazione di zone fin'allora poco sfruttate per via della particolare morfologia della capitale catalana, oltre ovviamente alla riqualificazione della zona del vecchio porto, il Villaggio Olimpico e le installazioni propriamente sportive concentrate nella collina del Montjuic, dove sorge il Camp Nou.

Un treno che la Spagna non ha perso e che ha fatto rinascere all'alba del nuovo millennio due città che hanno saputo cogliere l'occasione per trasformarsi e sapersi affacciare agli anni duemila con una modernità che prima si sognavano.

Mentre noi?
Noi allacciamoci le cinture... che siamo senza speranza.

La Silicon Valley... mah!
"Dum differtur, vita transcurrit" (L. A. Seneca)

ciaca

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Re:Il dopo expo
« Risposta #19 il: Novembre 12, 2015, 15:26:16 pm »
Esempio calzante ed estremamente significativo.
La Spagna e quello che ha fatto a cavallo del 92 è forse uno degli esempi più virtuosi, in tal senso, del 20° secolo, unitamente alla riunificazione della Germania e di Berlino in particolare.

Io ero in Spagna nell'84 e nel 91, e ci sono tornato svariate volte da allora, e ho potuto vedere e tastare con mano il prima e il dopo, l'enorme sforzo sia economico che ingegneristico e progettuale con il quale si è ammodernato quel paese. Ricordo com'erano Barcellona e Siviglia, ma anche Valencia prima dell'America's cup, ricordo le stazioni di servizio a manovella sperse nella steppa andalusa, il tragitto Valencia - Granada fatto di una strada a singola carreggiata di stampo sudamericano lunga oltre 400km, ricordo la rete autostradale limitata ai tratti Barcellona - Saragozza - Madrid e Barcellona - Valencia, e tanto altro. Un paese fermo alla seconda guerra mondiale, di fatto imbalsamato dal franchismo, trasformato in in moderno paese europeo nel breve volgere di pochi anni, con una completa ed estesa rete autostradale e ferroviaria ad alta velocità.

Sono stato a Siviglia un paio d'anni fa ed il modo in cui hanno rimodernato l'assetto urbanistico della città è da manuale, a Palermo ed in Sicilia, ma direi tutti il meridione, siamo ancora coi ruderi e le macerie della seconda guerra mondiale per le strade, con una rete stradale vecchia di oltre mezzo secolo e una rete ferroviaria inesistente.

Silicon valley, ponti sullo stretto, fibbrachevvola, supercazzole e sblindamenti con scappellamento a destra, sono ciò che ci meritiamo.
« Ultima modifica: Novembre 12, 2015, 15:54:28 pm da ciaca »
"A megghiu parola è chidda ca un si dici"

guagua72

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Re:Il dopo expo
« Risposta #20 il: Novembre 12, 2015, 22:54:24 pm »
Purtroppo vi vedo esterofili non per passione ma per costrizione. Mi accorgo sempre più che l'Italia sia il paese dei miracoli. Nonostante tutto, rimane incredibile come possiamo essere ancora un paese .....

ciaca

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Re:Il dopo expo
« Risposta #21 il: Novembre 13, 2015, 00:02:16 am »
Citazione
Purtroppo vi vedo esterofili non per passione ma per costrizione

Direi per semplice presa d'atto.
Non è esterofilia, è che vivere nell'ipocrisia e nella vanagloria non serve a nulla, serve invece prendere coscienza di ciò che siamo, come "popolo" (si fa per dire) e come "paese" (si fa per dire)
"A megghiu parola è chidda ca un si dici"

PESSOA67

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Re:Il dopo expo
« Risposta #22 il: Novembre 13, 2015, 09:27:11 am »
Citazione
Purtroppo vi vedo esterofili non per passione ma per costrizione

Direi per semplice presa d'atto.
Non è esterofilia, è che vivere nell'ipocrisia e nella vanagloria non serve a nulla, serve invece prendere coscienza di ciò che siamo, come "popolo" (si fa per dire) e come "paese" (si fa per dire)
Siamo la repubblica delle Banane...e ognuno di noi me compreso si prenda la sua parte di colpa....

guagua72

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Re:Il dopo expo
« Risposta #23 il: Novembre 13, 2015, 21:38:38 pm »
Citazione
Purtroppo vi vedo esterofili non per passione ma per costrizione

Direi per semplice presa d'atto.
Non è esterofilia, è che vivere nell'ipocrisia e nella vanagloria non serve a nulla, serve invece prendere coscienza di ciò che siamo, come "popolo" (si fa per dire) e come "paese" (si fa per dire)
Siamo la repubblica delle Banane...e ognuno di noi me compreso si prenda la sua parte di colpa....
Perfetto il cospargersi il capo di cenere. e dopo il piangersi addosso?

ciaca

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Re:Il dopo expo
« Risposta #24 il: Novembre 13, 2015, 22:46:03 pm »
Il nulla. Ma se hai 1qualche  proposta per il dopo expo pare che il CdS abbia lanciato un concorso di idee, farsa per farsa...
"A megghiu parola è chidda ca un si dici"

ilcommesso

Re:Il dopo expo
« Risposta #25 il: Novembre 13, 2015, 22:51:14 pm »
A bologna dal 3 novembre atterra l'Emirates: volo giornaliero da e per dubai.
Dopo ryanair, cui riconosco l'immenso merito di averlo fatto diventare uno scalo di una certa rilevanza, attera una delle migliori compagnia del mondo, con tutto il ritorno che ne consegue ( da oggi gli emiri atterreranno qui, per andare a fare spesa a maranello  :D  ).

Però, dopo quasi 20 anni di parole, ancora non c'è un collegamento diretto con la stazione ferroviaria.

Parlano di people mover, (altro inutile sistema di trasposto come civis o crealis), uno dei tanti progetti scriteriati che farà  ingrassare i politicanti di turno e i loro amici.

Renzi fa quello che faceva l'ex cav., dispensa sorrisi e #minchiatedelgiorno, vende fumo e non l'ha manco eletto nessuno.

p.s. nel 2020 l'expo lo faranno negli emirati, e lo stanno già allestendo adesso  :D