Orologico Forum 3.0

Orologio "da teatro"

Re:Orologio "da teatro"
« Risposta #60 il: Novembre 21, 2015, 20:39:07 pm »
non lo sai? in sicilia c'è un forumista che lo vende a 3k!!  :D
Se chiede 3k io gliene offro 2,5.. Sai mai che con la crisi...
Non tamen adeo virtutum sterile saeculum ut non et bona exempla prodiderit.

range

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Re:Orologio "da teatro"
« Risposta #61 il: Novembre 21, 2015, 20:46:46 pm »
Siete arrivati tardi....😌

Re:Orologio "da teatro"
« Risposta #62 il: Novembre 21, 2015, 21:09:55 pm »
 :'( :'( :'( lo voglio !!!
"Flectere si nequeo Superos , Acheronta movebo " Virgilio

ciaca

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Re:Orologio "da teatro"
« Risposta #63 il: Novembre 21, 2015, 22:59:37 pm »
Per aspera ad astra
Un concittadino dell'altro forum un paio d'anni fa prese un AP perpetuo a 6000 euro.
Il noto commerciante romano con la B ce l'aveva dentro da mesi...
"A megghiu parola è chidda ca un si dici"

Istaro

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Re:Orologio "da teatro"
« Risposta #64 il: Novembre 22, 2015, 00:45:03 am »
Torno da un breve viaggio e scopro con piacere che si è aperta un'asta al... ribasso per uno Star Wheel: partecipo anch'io!!!  :D  8)

Lo trovo un bellissimo orologio "da teatro"...  :D

A proposito: come specificavo nel post di apertura, ho ripreso una definizione di massotto che forse voleva essere in parte provocatoria, ma che mi è sembrata efficace  per indicare una vasta tipologia di orologi (o forse più tipologie...) adatti a un "evento formale ma leggero, a un'occasione in cui si respira un'atmosfera al tempo stesso sofisticata e rilassante (non solo, ovviamente, la vera e propria serata a teatro)". Quindi caratterizzati da un'eleganza più ricercata degli ultrapiatti da cerimonia,

Nautilus ed ore del mondo, per rispondere ad Alessandro, hanno una connotazione e una vocazione diversa, anche se sono molto belli e nessuno vieta che si possano utilizzare anche per una serata a teatro (magari non la "prima" di un opera ...  :P)
« Ultima modifica: Novembre 22, 2015, 00:52:58 am da Istaro »
"Non esistono venti favorevoli per il marinaio che non sa dove andare" (Seneca)

Re:Orologio "da teatro"
« Risposta #65 il: Novembre 22, 2015, 07:55:12 am »
Prendo spunto da quest'ultimo, da voi imparo sempre qualcosa di nuovo della vita mondana ....

Evento formale "leggero" ...

Mi fate un'esempio formale "pesante" ... Che significa ? Invito al Vaticano dal papa ? Un rogito ? L'incontro con la star dei nostri sogni ?

E che orologio ci vuole ? Visto che li dividete a seconda della leggerezza della formalità ?  8)

Io , inutile dirlo, sia per la verniciatura cancellata , sia per il rogito , per il teatro che per l'udienza in Vaticano... Sempre con il dannato Oyster ....  :P

gidi_34

Re:Orologio "da teatro"
« Risposta #66 il: Novembre 22, 2015, 08:00:34 am »
Ma tu sei un burino e burino morirai 😂😂😂😂

ciaca

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Re:Orologio "da teatro"
« Risposta #67 il: Novembre 22, 2015, 11:03:18 am »
Citazione
Mi fate un'esempio formale "pesante" ... Che significa ? Invito al Vaticano dal papa ? Un rogito ? L'incontro con la star dei nostri sogni ?

E che orologio ci vuole ? Visto che li dividete a seconda della leggerezza della formalità ?

La prima che hai detto potrebbe esserlo, come in genere lo sono tutti gli eventi ai quali partecipano "autorità", per esempio.
Eventi di "rappresentanza", più o meno istituzionali.
Per il rogito di solito di pesante c'è solo la parcella del notaio e puoi andarci anche con il flik flak :)
In occasioni formali "pesanti", ossia cerimonie e affini in cui si richiede uno specifico dress code (generalmente se serali il black tie, alias smoking), l'unico orologio ammissibile é un piccolo ultra piatto solo ore e minuti da indossare in modo che non sia visibile (sotto al polsino della camicia).

Occasioni formali più leggere e ricreative, come quelle che cita Istaro, possono essere eventi (generalmente diurni) più "rilassati"; un brunch al circolo (che sia il Reform Club in Pall Mall a Londra o il circolo velico del paese) con amici e conoscenti, piuttosto che altro tipo di riunioni a scopo più ludico e meno di rappresentanza. Tra questi, per chi ama il genere, anche una serata all'Opera o al Teatro, dove un abbigliamento comunque elegante non deve comunque incanalarsi nella rigida formalità di un dress code prestabilito.
"A megghiu parola è chidda ca un si dici"

Istaro

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Re:Orologio "da teatro"
« Risposta #68 il: Novembre 22, 2015, 12:23:42 pm »
Prendo spunto da quest'ultimo, da voi imparo sempre qualcosa di nuovo della vita mondana ....

Attenzione a non generalizzare: su questo forum trova più spazio che altrove l’orologeria classica, ma non la pensiamo tutti allo stesso modo e non siamo tutti patiti di dress code…  ;)

Io parlo per me: anche se non sono un esperto di “vita mondana”, mi piace approfondire la materia dei contesti di impiego dei capi di abbigliamento e degli accessori, tra cui gli orologi.

Non si tratta del banale sforzo di conoscere l’etichetta per “non fare brutta figura”.
Si tratta piuttosto, nella mia prospettiva, del piacere di comprendere meglio tradizioni e costumi sociali: cosa che ritengo utile anche al giorno d’oggi, epoca in cui quei costumi non sono più così diffusi. Il problema, infatti, è che lo stile “classico” non è stato sostituito da uno stile moderno: semplicemente, è assediato dall’assenza di stile e da una diffusa approssimazione; andazzo che non mi sembra utile assecondare…

Inoltre, mi sembra importante ricordare che fogge e materiali degli oggetti che utilizziamo nascono con una specifica funzione, con una “vocazione”: questo ci aiuta a capirli e apprezzarli meglio, anche se magari li utilizziamo in contesti diversi.


Evento formale "leggero" ...

Mi fate un esempio formale "pesante" ... Che significa ? Invito al Vaticano dal papa ? Un rogito ? L'incontro con la star dei nostri sogni ?

E che orologio ci vuole ? Visto che li dividete a seconda della leggerezza della formalità ?  8)

La tua domanda richiederebbe una risposta articolata, ma chi mi ha seguito sino a questo punto si sta già preoccupando: “Ecco Gianni che parte per la tangente con uno dei suoi post chilometrici…”  :P

Mi limito a due concetti.

1) Gli eventi che frequentiamo – anche occasionalmente - hanno una gradazione di formalità, nel modo in cui siamo chiamati a presentarci, collegata alla loro importanza: se ci presentiamo con un abbigliamento (o anche con un atteggiamento…) inadeguato, rischiamo di dimostrare scarsa considerazione per l’evento, per gli organizzatori, per le persone che partecipano, per… noi stessi!

Questo “rischio” è più elevato, anzi diviene quasi certezza, per gli eventi con una formalità più rigida, o addirittura protocollare. Esempi?
Alcuni eventi in cui sono coinvolte alte autorità, come ha ricordato ciaca, nei quali spesso esiste uno specifico “protocollo” (regole precise da seguire, codificate o meno).
Ma io ricordo, innanzitutto, una tipologia di evento che ci coinvolge più frequentemente tutti: le cerimonie, soprattutto i matrimoni.

Esiste poi una formalità diversa, meno rigorosa, per gli eventi “sociali” o “mondani” (anche qui ciaca ha fatto alcuni esempi) e per il lavoro (con variazioni a seconda del tipo di evento, degli ambiti professionali, ecc.).

2) Gli orologi devono seguire il dress code?

Innanzitutto, ripeto: quando ho ripreso l’espressione “orologio da teatro”, l’ho utilizzata perché mi sembrava efficace per dare un’idea del tipo di orologio che in questo momento mi piacerebbe acquistare (e ne ho specificato le caratteristiche), non per fissare un’etichetta rigida.

Se ad esempio chiedo consiglio su un orologio “militare”, non intendo dire che lo si debba indossare solo in guerra… Utilizzo però un’espressione che indica un determinata tipologia di orologio, con caratteristiche che si ispirano a quelle pensate originariamente per quell’impiego.

Come ho scritto sopra, comprendere la “vocazione” di un oggetto, e quindi anche di un orologio, è innanzitutto un modo per apprezzarlo meglio.
Rispettare questa “vocazione” anche al momento dell’utilizzo dovrebbe essere un piacere, prima ancora che una regola (il “militare” magari lo utilizzo nel tempo libero, e non ad una festa).
Le “variazioni sul tema” sono certamente lecite, se fatte con consapevolezza ed evitando gli eccessi di cattivo gusto (soliti esempi: il diver ad una cerimonia o l’ultrapiatto in spiaggia).
"Non esistono venti favorevoli per il marinaio che non sa dove andare" (Seneca)

ciaca

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Re:Orologio "da teatro"
« Risposta #69 il: Novembre 22, 2015, 14:43:58 pm »
Citazione
Non si tratta del banale sforzo di conoscere l’etichetta per “non fare brutta figura”.
Si tratta piuttosto, nella mia prospettiva, del piacere di comprendere meglio tradizioni e costumi sociali: cosa che ritengo utile anche al giorno d’oggi, epoca in cui quei costumi non sono più così diffusi. Il problema, infatti, è che lo stile “classico” non è stato sostituito da uno stile moderno: semplicemente, è assediato dall’assenza di stile e da una diffusa approssimazione; andazzo che non mi sembra utile assecondare…

Inoltre, mi sembra importante ricordare che fogge e materiali degli oggetti che utilizziamo nascono con una specifica funzione, con una “vocazione”: questo ci aiuta a capirli e apprezzarli meglio, anche se magari li utilizziamo in contesti diversi.

Quoto
"A megghiu parola è chidda ca un si dici"

Re:Orologio "da teatro"
« Risposta #70 il: Novembre 22, 2015, 19:02:21 pm »
allora rispondo seriamente.

Mi rallegro per voi che , probabilmente , frequentate davvero questi momenti leggeri o pesanti e quindi vi preparate di conseguenza con abiti e orologi piu' "pertinenti" ( da quello che dite voi ) di altri .

Io mi dolgo del fatto che l'ultima cerimonia alla quale ho partecipato è stata il matrimonio di mia cugina ( odio i matrimoni fra l'altro ) al quale mi sono presentato in Lacoste e Jeans 9.2 ..( era Luglio ) .
Non ricordo l'orologio ma immagino uno dei soliti ... 8)

Quindi complimenti a tutti voi per la vostra vita mondana e alla possibilità di sfoggiarVi in abiti e accessori di volta in volta diversi ...

Puo' essere che in un futuro non troppo lontano debba partecipare ad un'altra cerimonia ; la separazione da mia moglie .
Quindi avvocato e giudice . Pensate sia il caso di mostrarsi in dress particolare o va bene il Jeans ?.. :P

ciaca

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Re:Orologio "da teatro"
« Risposta #71 il: Novembre 22, 2015, 19:04:46 pm »
Dipende dal tuo stato d'animo.
"A megghiu parola è chidda ca un si dici"

guagua72

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Re:Orologio "da teatro"
« Risposta #72 il: Novembre 22, 2015, 19:47:33 pm »
Purtroppo, molti  confondono il rispetto del codice dell'abbigliamento con la possibilità di partecipare ad eventi più o meno importanti, galà, vernissage, cene all'ambasciata, prime teatrali. Non è assolutamente detto che i codici dell'abbigliamento possano essere rispettati anche in occasioni diverse. Molto meno "da ricchi" e molto più "normali". La Chiesa per chi crede ad esempio, funerali, matrimoni, battesimi, messa domenicale. In ufficio, dove in estate vedo gente in ciabatte. La passeggiata nel centro cittadino. Un'uscita al ristorante. Tempo fa, non era una questione economica, si rinveniva grande rispetto per la forma e l'abbigliamento anche in umili contesti. Ora la massificazione delle abitudini ci ha fatto credere di essere "liberi" , di potere impersonare "stili di vita" completamente avulsi dal nostro nei contesti più disparati. I neo Hippy, i neo classic, i neo yuppies, i neoroccabilly, i neopunk, i neofunk .......desideri indotti dallo star sistem  e dai social network....se Britney Spears si mette le infradito, dai tutte con le infradito anche in banca. Tutto ciò, in maniera diversa è accaduto con l'orologio, il quale ormai da diverse decine di anni non è più un oggetto utile ma un accessorio dell'abbigliamento. Il sarto calabrese Cavallo, che aggiustava abiti in quel di Modena , al quinto piano di un modesto palazzo, portava con grandissima eleganza il suo Zenith stellina.

Istaro

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Re:Orologio "da teatro"
« Risposta #73 il: Novembre 22, 2015, 21:48:02 pm »
allora rispondo seriamente.

Mi rallegro per voi che , probabilmente , frequentate davvero questi momenti leggeri o pesanti e quindi vi preparate di conseguenza con abiti e orologi piu' "pertinenti" ( da quello che dite voi ) di altri .

Io mi dolgo del fatto che l'ultima cerimonia alla quale ho partecipato è stata il matrimonio di mia cugina ( odio i matrimoni fra l'altro ) al quale mi sono presentato in Lacoste e Jeans 9.2 ..( era Luglio ) .
Non ricordo l'orologio ma immagino uno dei soliti ... 8)

Quindi complimenti a tutti voi per la vostra vita mondana e alla possibilità di sfoggiarVi in abiti e accessori di volta in volta diversi ...

Puo' essere che in un futuro non troppo lontano debba partecipare ad un'altra cerimonia ; la separazione da mia moglie .
Quindi avvocato e giudice . Pensate sia il caso di mostrarsi in dress particolare o va bene il Jeans ?.. :P

Ma tua moglie non era un'ottima cuoca?  ???

Ad ogni modo, per avere una normale vita "mondana" non servono possibilità economiche particolari... Basta vincere un po' la pigrizia per uscire dal tran tran quotidiano!
Per cui tira fuori dall'armadio quella vecchia giacca che non usi da anni e porta fuori tua moglie a vedere uno spettacolo che le piace...  ;)
"Non esistono venti favorevoli per il marinaio che non sa dove andare" (Seneca)

erm2833

Re:Orologio "da teatro"
« Risposta #74 il: Novembre 22, 2015, 22:25:55 pm »
Ragazzi,
il concetto abbigliamento l'abbiamo pero' sviscerato fino in fondo.
Direi di dire basta e tornare a parlare di orologi.
Senza che alcuno si offenda.