Io metterei un quadrante di fornitura, ma:
- la sostituzione dovrebbe essere rigorosamente segnalata in caso di compravendita;
- il quadrante originale dovrebbe sempre accompagnare l'orologio, come parte del corredo.
Cioe' ti sentiresti appagato nell'avere al polso un pastrocchio?
Non ci credo.
Distinguiamo due aspetti: la destinazione che vogliamo dare a questo orologio; e il fatto che noi potremmo o meno acquistarlo.
1) Quanto al primo aspetto: che ne facciamo di un orologio così rovinato nel suo elemento più visibile e caratterizzante, il quadrante?
Se riteniamo lassoluta originalità inderogabile, allora per me questo è diventato un orologio da conservare come puro reperto storico, come riferimento per testimoniare la fattura dei 3700 originari.
Infatti, anche a voler rifiutare lossessione moderna per le condizioni perfette, pari al nuovo
anche a voler apprezzare i segni del tempo come qualcosa che dona fascino a un orologio
anche a voler sottolineare il piacere intellettuale delloriginarietà (non tanto per il possibile valore commerciale, quanto per il significato di autenticità in senso esteso che esprime)
Ebbene, anche a voler dare il massimo peso a questo i fattori, che apprezzo moltissimo, non possiamo arrivare a parer mio a cancellare il piacere estetico, che conserva una sua importanza perché un orologio sia indossato; e che questo orologio ha perso completamente.
Ai fini dellindossabilità, quindi, lorologio avrebbe concluso il suo ciclo di vita.
Ma io non sarei così estremo
Anche se loriginarietà resta centrale, secondo me possiamo in qualche modo preservarla anche conservando nel corredo il quadrante originario rovinato; e regalando una seconda vita allorologio rimodernandolo con un quadrante di fornitura (conforme all'originario)
Come nella Jaguar dellesempio di Alessandro.
Per fare un ulteriore esempio, io sono contrario alla chirurgia estetica, sia a quella che vuole modificare i tratti della persona sia a quella che vuole cancellare i segni del tempo. La giudico un imbroglio relazionale (oltre che il segno di una preoccupante difficoltà ad accettarsi e a fare i conti con la realtà delle cose).
Però ci sono le eccezioni: se una persona presenta alterazioni dellaspetto (viene sfigurata da un incendio, ha una malformazione), allora la correzione chirurgica non toglie, ma al contrario restituisce autenticità.
Insomma: la sostituzione di questo quadrante irrimediabilmente rovinato (ripeto: senza buttarlo e senza assolutamente spacciare per nuovo quello di fornitura) costituisce secondo me uneccezione al principio della necessità di preservare la piena originarietà.
2) Un aspetto distinto della questione è: io lo acquisterei un orologio storico col quadrante di fornitura?
Se esiste la copia moderna (come per il Nautilus), sicuramente no.
Il problema di restituire vita a un orologio compromesso dovrebbe porselo chi lo possiede, soprattutto per i motivi che ci siamo detti - al fine di indossarlo.
Ma io che devo acquistare, se voglio il
vintage, lo cerco integro; sennò mi prendo la copia moderna (visto che cè).
Altro discorso ancora ci sarebbe da fare per orologi di cui non esiste una versione moderna.
Bisognerebbe vedere caso per caso, fermo restando che un quadrante di fornitura dovrebbe essere dichiarato e dovrebbe deprezzare notevolmente lorologio.