Zero sconti zero vendite, infatti le boutique servono solo a fare "scena" e a trasmettere un'immagine di esclusività che di fatto poi non esiste. É una delle tante ipocrisie di questo settore.
E non pensiate che é un vizio solo italiano, tutto il mondo é paese pure dove mangiano formiche o cheeseburger.
Quanto ai listini anche quelli sono frutto di una tragica ipocrisia, sono almeno 25 anni che bazzico commercianti di orologi e ne ho viste di tutti i colori, il mercato degli pneumatici dove sui listini applicano fisso lo sconto del 50 é più serio.
Per rispondere alla domanda di Fabri, quale listino dare ad un eventuale finissimo in acciaio, io dico che il problema non é il listino ma la distribuzione del prodotto e a quanto puoi venderlo. E in Europa, secondo me, un Bvlgari come quello, difficilmente puoi riuscire a venderlo bene a cifre superiori a 10k euro, che mi sembrano già tanti.
Giusto o sbagliato un.mercato condizionato dalla forza del marchio e dalla svalutazione del secondo polso lo hanno voluto loro, e ora se lo piangono.