I dati pubblicati dal Corriere confermano e certificano ciò che era già noto anche se la misura dei cali di certi mercati é impressionante oltre misura e oltre le più nere previsioni.
Per rispondere a Giorgio che si chiedeva quanto pesino i vari marcati con ragionevole approssimazione si può dire che l'aggregato dei mercati russo e cinese (Hong Kong inclusa) pesino oltre la metà del mercato globale (e tanto più quanto alta é la fascia di prezzo), mentre i mercati europei (aggregati) fanno solo una modesta quota della domanda globale. Alcuni poi, come quelli italiani, non sono mercati trasparenti ma grigi, nel senso che molto del venduto in italia viene in.realtà esportato parallelamente su altri mercati, o con stock degli stessi commercianti o con vendite al dettaglio a turisti stranieri.
Giusta poi l'osservazione di Simone,l'invenduto é tutto nella pancia dei commercianti, ma é inevitabile che se i commercianti non riassortiscono gli stock le case non possono che ridurre la produzione.
Per quanto ne so io la frenata c'è anche nel segmento medio, almeno.per alcuni marchi che negli anni passati avevano aumentato la produzione in previsione delle vendite cinesi, vendite che.non sono arrivate e men che.meno.ora che quel mercato é in fase di decisa frenata.
Rolex, per esempio, che con l'arrivo del nuovo CEO avrebbe tagliato la produzione del 30%, da cui anche una maggiore difficoltà a reperire alcuni modelli almeno alle nostre latitudini presso la rete di vendita ufficiale.
Tutto questo era comunque ampiamente prevedibile, e tutto sommato ai gruppi sembra interessare poco. La loro politica é quella di spremere i marchi il più possibile, finché dura é fortuna, quando finisce li gettano via o li appiccicano su uno smart watch.
anzi , noto un certo rafforzamento del mercato ultimamente parlando che gli addetti
E certo, tra voi "addetti" (soNo "addetti" pure gli ambulanti che vendono ferri in giro per il web e col passa parola, no?!) che ve dovete raccontá, cazzate?!