Io credo che il 222 non sia più brutto, giudizio#estetico per altro assai soggettivo, quanto piuttosto meno "sportivo", ossia con scelte estetiche (anche l'accoppiamento dei due metalli) che non esaltano quel carattere di orologio casual ma elegante tanto apprezzato e desiderato dalla clientela già 40 anni fa.
Il royal oak é stato per AP una manna dal cielo proprio perché gli ha permesso di entrare in un mercato che la sua produzione storica di orologi classici non gli avrebbe mai permesso di aggredire, al punto da farne una intera linea di prodotto.
A distanza di 30 anni anche Patek, anch'essa bisognosa di virare sul mercato dell'orologio casual, sta facendo la stessa cosa grazie soprattutto ai Nautilus.
Vacheron, da par suo, non riesce a fare lo stesso perché il suo modello, per altro una lontana copia di ciò che era il 222, non ha caratteristiche estetiche tali da incontrare i gusti del mercato, che in tal senso sono molto simili a quelli di 30/40 anni fa.
Il 222 non era un orologio "sportivo" convincente (e infatti Ermanno parla giustamente di classe ed eleganza) e per questo non ottenne il successo commerciale sperato ne ha dato vita, nelle successive realizzazioni ad esso "ispirate", ad una linea di prodotto altrettanto convincente e quindi di buon successo commerciale. VC per altro ci aveva già riprovato tra gli anni 80 e 90, prima della linea overseas, con i Phidas; anche quello un discreto insuccesso.