Orologico Forum 3.0

L'Italia

mbelt

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Re:L'Italia
« Risposta #75 il: Dicembre 16, 2015, 12:30:22 pm »
Una pensione da 5000 Euro netti calcolata col sistema retributivo e non contributivo ha sicuramente dei problemi di equità. Basterebbe un secondo per ricalcolare le pensioni col sistema contributivo. Ma inutile discutere se non si può fare.
Sono inoltre, ma non datemi del difensore ad oltranza dell'evasione, contrario a quei fenomeni di "catastizzazione del reddito" , quali gli studi di settore. Fatti di algoritmi privi di senso logico e spesso disattesi. Ma tantè , alla Sogei dovevamo dare l'incarico di legiferare, perché allo studio di settore e ai suoi algoritmi è demandato il giudizio sulla bontà di una piccola impresa: " congruo" o " non congruo". Mah.
Ora , se invece di pensare al papà della Boschi, l'opinione pubblica si concentrasse su questioni serie, quali sono quelle messe in cantiere dal governo ( non mi interessa chi c'e' ma cosa fa) in merito a questioni fiscali, non andremmo a giugno a piangere perché lo stato è cattivo…..Ma tantè il giornalismo vive di queste prurigini e l'opinione pubblica abbocca
Nessuna pensione degli ultimi 20anni è calcolata solo con il retributivo  , sono calcolate anche con il retributivo. E comunque anche con il retributivo pieno contributi sono stati versati. Quindi nessuno, senza un calcolo pensione su pensione, periodo categoria etc., può stabilire solo dall'importo quanto di contributi è stato versato e quanto no. Anche perché ci sono coefficienti doversi di conversione dei contributi in pensione, che possono essere più o meno favorevoli. Quindi tu potresti anche scoprire che una pensione minima, a500 euro, ha meno contributi versati per essa percentualmente di una pensione da 50k euro al mese.... ed in quel caso cosa fai? Cosa e a chi tagli? Purtroppo la realtà è che non aver fatto la riforma pensionistica quando andava fatta, ai tempo della prima Repubblica, quella che Angelo ama tanto, il fatto che la riforma Dini (già seconda Repubblica) sia stata sbagliata nei contenuti ed ingiusta, perché si doveva pro quota partire con il contributivo per tutti, invece di far rimanere con il retributivo chi aveva 18 anni di anzianità contributiva, ha posto  le basi di una grossa ingiustizia generazionale, e ha obbligato poi alla severità della riforma Fornero. D'altronde accade anche alle aziende se non si risanato subito poi il buco si allarga. E faccio notare che malgrado la riforma Fornero neppure oggi il sistema è sostenibile, quindi se il Parlamento non farà una riforma giusta e tempestiva, ingiustizie saranno tanto maggiori e meno sopportabili di quelle già in atto e già previste. Esiste poi un ulteriore paradosso. Poiché gli andamenti demografici sono certi, noi oggi già sappiamo che se nel 2030 non avremo un numero adeguato di immigrati regolari che lavorano e pagano i contributi in Italia, ammesso che al crescita economica torni accettabile, la prospettiva delle nostre pensioni sarà ancora più tristi. E chi fa caciara qua non vuole neppure gli immigrati, perché secondo lui pericolosi in quanto islamici, dimostrando così anche in questo caso di abbaiare letteralmente alla luna, senza senso e senza significato, senza sapere di cosa scrive (ma basta spararla grossa). Poi il giorno in cui riterrò, perché ai lettori di questa sezione del forum interessa, che si parli dei famosi vitalizi dei parlamentari in maniera seria, e non tramite caciara, avrei delle cose belle da raccontare su questa cosa. Cose che mi stanno accadendo e che quindi posso testimoniare.
Poi è normale che ci siano forumisti, come quello che nella pagina precedente di questo topic, non intervenendo mai, si è chiesto se si ha i requisiti per parlare qui di cose serie. Comprensibile (e lo ringrazio) con quello che si legge. Proprio uno dei mali storici del Paese non è solo o tanto di essere poco informato di questioni cruciali. Ma è il fatto che pur non sapendo di spara, si scrive, si scrive, e se una persona competente osa postare riflessioni ponderate si prende una scarica di insulti, anzi dei peggiori insulti. Ecco perché l'Italia ha poca speranza, perché gli elettori in gran parte sono fatti così e ragionano così. Chi potrebbe dare loro informazioni non viene preso sul serio, mentre naturalmente si grida a coloro che vivono sulle spalle degli altri, senza capire che sono milioni e milioni di italiani e per questo il problema è così difficile. Una delle ragioni del disastro delle pensioni è stata proprio il rapporto clientelare che si è stabilito con intere categorie professionali e con intere aree del Paese, per esempio con le pensioni ai falsi invalidi, che sono maggioranza proprio da quelle regioni da cui provengono i massimi urlatori. La società civile di cui parla ,anzi sparla , Angelo è la medesima che ha i professionisti e gli imprenditori che evadono a man bassa appena possono, con qualche fesso che li incita pure, che ha un livello di malaffare e di corruzione che è ai vertici mondiali. E' quella che senza battere ciglio ha votato per anni e anni beatamente chi ha saccheggiato lo stato e ha posto le condizioni per i disastri di oggi e anche futuri. E' quella dove la legalità non vige....da questa società "pura" secondo Angelo dovrebbero uscire classi dirigenti adeguate, e morali. Aspetta e spera....come si dice.
« Ultima modifica: Dicembre 16, 2015, 16:10:10 pm da mbelt »
Contro ogni talebanismo, ora e sempre

ciaca

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Re:L'Italia
« Risposta #76 il: Dicembre 16, 2015, 13:33:29 pm »
Giorgio, non é che non si può fare, é che chi occupa il palazzo non lo vuole fare visto che a rimetterci sarebbe prima di tutti lui stesso.

Perché mai il giudice della corte costituzionale dovrebbe accettare qualcosa che va a ledere, prima di tutto, i benefici suoi e di chi l'ha voluto su quella sedia? O comunque, a vario titolo, un sistema di privilegi corporativi di cui anch'egli, e chissà quanti altri suoi sodali, in vario modo beneficia?
Prendiamo la norma che il governo Monti aveva messo a punto in materia di compensi per gli incarichi pubblici, quanto ci ha messo la suprema corte, guarda caso, a cassarla?

É così che si ragiona in questo paese, per corporazioni e mutui interessi corporativi, con la scusa del diritto costituzionale e della battaglia di civiltà (la civiltà dei magnaccioni) sempre pronta, nonostante la costituzione venga sistematicamente ignorata o peggio violata, alla bisogna, in tutte le sedi istituzionali.
La società del fotti compagno, in questo caso chi oggi lavora per pagare le pensioni a lorsignori (e che una pensione mai l'avrà) e i datori di lavoro che devono pagare il costo di un cuneo fiscale che non ha eguali al mondo (con tutto ciò che ne deriva anche in termini di evasione ed inefficienze del sistema economico).

Per questo il destino di questo paese non può che passare da una totale riforma della sua architettura istituzionale che vada a rompere il sistema dei poteri corporativi e dei loro mutui interessi.

Quando il gioco non funziona, ovvero funziona bene solo per pochi paraculati mentre il resto piange, si cambiano le regole.
« Ultima modifica: Dicembre 16, 2015, 13:37:59 pm da ciaca »
"A megghiu parola è chidda ca un si dici"

ciaca

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Re:L'Italia
« Risposta #77 il: Dicembre 28, 2015, 20:15:28 pm »
Proprio oggi il rapporto di confesercenti 2015 ci restituisce un quadro disarmante dello stato di salute dell'economia italiana,  nello specifico quella legata alle attività commerciali di vendita al dettaglio e ai pubblici esercizi legati al settore della ristorazione, con un saldo negativo per il quinto anno di fila tra nuove e cessate attività pari a 25.000 unità per un totale di oltre 100.000 aziende andate perdute nell'ultimo quinquennio.
Una ecatombe che in alcuni casi rischia di trasformarsi in una desertificazione e che vede in testa a questa classifica centri insospettabili come Roma che é la città con il saldo negativo maggiore, seguita da tutte le altre grandi città  (Napoli,  Torino e Palermo) con la sola eccezione di Milano il cui saldo (comunque negativo) è di minore entità probabilmente per effetto dell'expo.
"A megghiu parola è chidda ca un si dici"