Una pensione da 5000 Euro netti calcolata col sistema retributivo e non contributivo ha sicuramente dei problemi di equità. Basterebbe un secondo per ricalcolare le pensioni col sistema contributivo. Ma inutile discutere se non si può fare.
Sono inoltre, ma non datemi del difensore ad oltranza dell'evasione, contrario a quei fenomeni di "catastizzazione del reddito" , quali gli studi di settore. Fatti di algoritmi privi di senso logico e spesso disattesi. Ma tantè , alla Sogei dovevamo dare l'incarico di legiferare, perché allo studio di settore e ai suoi algoritmi è demandato il giudizio sulla bontà di una piccola impresa: " congruo" o " non congruo". Mah.
Ora , se invece di pensare al papà della Boschi, l'opinione pubblica si concentrasse su questioni serie, quali sono quelle messe in cantiere dal governo ( non mi interessa chi c'e' ma cosa fa) in merito a questioni fiscali, non andremmo a giugno a piangere perché lo stato è cattivo…..Ma tantè il giornalismo vive di queste prurigini e l'opinione pubblica abbocca
Nessuna pensione degli ultimi 20anni è calcolata solo con il retributivo , sono calcolate anche con il retributivo. E comunque anche con il retributivo pieno contributi sono stati versati. Quindi nessuno, senza un calcolo pensione su pensione, periodo categoria etc., può stabilire solo dall'importo quanto di contributi è stato versato e quanto no. Anche perché ci sono coefficienti doversi di conversione dei contributi in pensione, che possono essere più o meno favorevoli. Quindi tu potresti anche scoprire che una pensione minima, a500 euro, ha meno contributi versati per essa percentualmente di una pensione da 50k euro al mese.... ed in quel caso cosa fai? Cosa e a chi tagli? Purtroppo la realtà è che non aver fatto la riforma pensionistica quando andava fatta, ai tempo della prima Repubblica, quella che Angelo ama tanto, il fatto che la riforma Dini (già seconda Repubblica) sia stata sbagliata nei contenuti ed ingiusta, perché si doveva pro quota partire con il contributivo per tutti, invece di far rimanere con il retributivo chi aveva 18 anni di anzianità contributiva, ha posto le basi di una grossa ingiustizia generazionale, e ha obbligato poi alla severità della riforma Fornero. D'altronde accade anche alle aziende se non si risanato subito poi il buco si allarga. E faccio notare che malgrado la riforma Fornero neppure oggi il sistema è sostenibile, quindi se il Parlamento non farà una riforma giusta e tempestiva, ingiustizie saranno tanto maggiori e meno sopportabili di quelle già in atto e già previste. Esiste poi un ulteriore paradosso. Poiché gli andamenti demografici sono certi, noi oggi già sappiamo che se nel 2030 non avremo un numero adeguato di immigrati regolari che lavorano e pagano i contributi in Italia, ammesso che al crescita economica torni accettabile, la prospettiva delle nostre pensioni sarà ancora più tristi. E chi fa caciara qua non vuole neppure gli immigrati, perché secondo lui pericolosi in quanto islamici, dimostrando così anche in questo caso di abbaiare letteralmente alla luna, senza senso e senza significato, senza sapere di cosa scrive (ma basta spararla grossa). Poi il giorno in cui riterrò, perché ai lettori di questa sezione del forum interessa, che si parli dei famosi vitalizi dei parlamentari in maniera seria, e non tramite caciara, avrei delle cose belle da raccontare su questa cosa. Cose che mi stanno accadendo e che quindi posso testimoniare.
Poi è normale che ci siano forumisti, come quello che nella pagina precedente di questo topic, non intervenendo mai, si è chiesto se si ha i requisiti per parlare qui di cose serie. Comprensibile (e lo ringrazio) con quello che si legge. Proprio uno dei mali storici del Paese non è solo o tanto di essere poco informato di questioni cruciali. Ma è il fatto che pur non sapendo di spara, si scrive, si scrive, e se una persona competente osa postare riflessioni ponderate si prende una scarica di insulti, anzi dei peggiori insulti. Ecco perché l'Italia ha poca speranza, perché gli elettori in gran parte sono fatti così e ragionano così. Chi potrebbe dare loro informazioni non viene preso sul serio, mentre naturalmente si grida a coloro che vivono sulle spalle degli altri, senza capire che sono milioni e milioni di italiani e per questo il problema è così difficile. Una delle ragioni del disastro delle pensioni è stata proprio il rapporto clientelare che si è stabilito con intere categorie professionali e con intere aree del Paese, per esempio con le pensioni ai falsi invalidi, che sono maggioranza proprio da quelle regioni da cui provengono i massimi urlatori. La società civile di cui parla ,anzi sparla , Angelo è la medesima che ha i professionisti e gli imprenditori che evadono a man bassa appena possono, con qualche fesso che li incita pure, che ha un livello di malaffare e di corruzione che è ai vertici mondiali. E' quella che senza battere ciglio ha votato per anni e anni beatamente chi ha saccheggiato lo stato e ha posto le condizioni per i disastri di oggi e anche futuri. E' quella dove la legalità non vige....da questa società "pura" secondo Angelo dovrebbero uscire classi dirigenti adeguate, e morali. Aspetta e spera....come si dice.