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L'Italia

Errol

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Re:L'Italia
« Risposta #15 il: Dicembre 11, 2015, 09:39:20 am »
Molti imprenditori che hanno evaso per esasperazione per tasse da pagare in cambio di niente, soldi buttati nel cesso dello stato!

Alessandro, faccio il commercialista, mio padre ha fatto l'imprenditore edile per 40 anni...so di cosa parlo

proprio perchè sei commercialista dovresti sapere a che livello di tassazione è arrivata l'Italia.
se un libero professionista che fattura 100 k€ alla fine tra una cosa e l'altra ripaga allo Stato una percentuale che si aggira intorno al 65/70 % (perchè se ci sommi anche le percentuali della previdenza che paghi per una pensione che tanto non prenderai mai a quello arriviamo) capisci che il rischio è troppo.
a conti fatti ti restano in mano si e no 2500 euro al mese lavorando 12 ore al giorno compresi i sabati e spesso le domeniche, senza ferie, senza malattie, con le istituzioni che spesso ti pagano dopo 2/3 anni (se ti pagano) e con tutti i rischi di rimanere per alcuni periodi senza introiti e senza lavoro.
io "purtroppo" sono uno di quei beoti che paga tutto (la mia serenità vale più dei soldi) ma a fronte di che?

non ho servizi di nessun tipo, non ho diritto alla scuola pubblica e alla fine di tutto non avrò nemmeno una pensione o se riuscirò ad averla, forse 80 anni, incasserò si e no il 10/15 % di quello che ho versato.



        

gidi_34

Re:L'Italia
« Risposta #16 il: Dicembre 11, 2015, 12:08:42 pm »
proprio perchè ci mastico, so cosa è successo tra il 1970 e la fine degli anni 90...tutta quella generazione li si è mangiata letteralmente l'Italia.

lo sapevate che fino a qualche anno fa bastava aprire una società a gennaio e chiuderla a dicembre per non subire controlli? sapete che giro di fatturazione falsa si può fare in questo modo? utili sempre risibili, imposte non ersate per decenni, inps frodata ogni giorno (tutt'ora) e poi ci lamentiamo se abbiamo la tassazione al 70%?


Errol

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Re:L'Italia
« Risposta #17 il: Dicembre 11, 2015, 12:17:35 pm »
proprio perchè ci mastico, so cosa è successo tra il 1970 e la fine degli anni 90...tutta quella generazione li si è mangiata letteralmente l'Italia.

lo sapevate che fino a qualche anno fa bastava aprire una società a gennaio e chiuderla a dicembre per non subire controlli? sapete che giro di fatturazione falsa si può fare in questo modo? utili sempre risibili, imposte non ersate per decenni, inps frodata ogni giorno (tutt'ora) e poi ci lamentiamo se abbiamo la tassazione al 70%?

mi lamento si.
io che ho sempre pagato tutto vorrei capire perchè devo pagare per quello che non pagano gli altri.
è colpa mia se negli anni sono state emanate leggi che hanno permesso questo?
ma dando per assodato che io debba farlo, allora ogni persona che evade e che viene beccata deve poi pagare la quota che negli anni gli ho pagato io, fin quando io tenderò a 0 e lui pagherà anche le mie per i venti anni che gli ho pagato.

il problema è che è troppo semplice far pagare di più chi tanto sei sicuro che in modo o nell'altro alla fine paga tutto.
ma quando recuperano i soldi dall'evasione, perchè non calano le mie aliquote anche di pochi punti percentuali invece di aumentarle??





        

gidi_34

Re:L'Italia
« Risposta #18 il: Dicembre 11, 2015, 12:35:14 pm »
lo fai anche con le assicurazioni auto.

Lo fai anche con la percentuale inps che devi versare per avere un domani una pensione da cani perchè c'è gente che oggi ha 60 anni che è andata in pensione 5-6 anni fa con il metodo retributivo!!!

Un'altra follia tutta italiana

Errol

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Re:L'Italia
« Risposta #19 il: Dicembre 11, 2015, 12:50:38 pm »
lo fai anche con le assicurazioni auto.

Lo fai anche con la percentuale inps che devi versare per avere un domani una pensione da cani perchè c'è gente che oggi ha 60 anni che è andata in pensione 5-6 anni fa con il metodo retributivo!!!

Un'altra follia tutta italiana

chiaro, è un sistema folle di tutti i settori a cui ormai siamo abituati.
ma lasciatemi almeno il diritto di essere incazzato
        

ciaca

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Re:L'Italia
« Risposta #20 il: Dicembre 11, 2015, 13:42:21 pm »
In ogni circolo vizioso non si riesce più a capire il capo e la coda, la causa e l'effetto.
Una cosa é certa: affermare che la pressione fiscale di questo paese é tra le più elevate al mondo (a fronte di servizi resi ai cittadini tra i più scadenti del mondo c.d. "civile") perché alta é l'evasione fiscale, é una delle tante idiozie che una certa sinistra italiana prova a venderci da un quarto di secolo.
E nei fatti anche la destra, se é vero che alcune tra le misure più illiberali e fiscalmente agghiaccianti sono state partorite da quelli che ci hanno venduto come governi di destra.

E c'è, tristemente, tanta gente che se la beve, insieme a quell'altra idiozia della c.d. "lotta all'evasione", fatta però per fare cassa col barista, il panettiere o il tabaccaio che non batte lo scontrino, ma mai per aggredire la grande evasione, quella dei miliardi offshore di Finmeccanica per pagare tangenti in giro per il mondo (tanto per citarne una a caso).

In un paese in cui é lo stato ad essere il primo ladro ed evasore, farebbe sorridere (se non ci fosse da piangere) sentire che l'evasione é la causa della pressione fiscale, quando é evidente pure ad un mulo che con certi livelli di pressione fiscale fare attività economica non é economicamente sostenibile, che poi é il motivo per il quale i capitali e il risparmio più che nell'impresa finisce nella rendita.

Ci lamentiamo delle banche che non sostengono l'economia reale, e ci credo! Chi presterebbe mai i suoi soldi ad un sistema di micro imprese sotto capitalizzate e poco remunerative perché schiacciare da insostenibile pressione fiscale in un paese in cui rende di più un lavoro statale ben retribuito e garantito da mille privilegi più o meno grandi e mille tutele, che non una libera attività?!  E infatti il tessuto imprenditoriale lo stiamo desertificando, stiamo facendo terra bruciata di interi distretti, così che tra qualche anno il PIL lo faremo fare ai cinesi e all'esercito dei mantenuti d'apparato, insomma la Grecia su scala decuplicata.

L'evasione, poi, é l'argomento principale dietro il quale si cela l'invidia sociale, che é un altro degli antichi vizi dell'Italiota medio, quello sempre pronto a puntare il dito contro chi ha più di lui, ma che se ne avesse di più sarebbe il primo a fare come lui. Insomma la solita vigliaccheria tutta italiana.

Tutti questi Torquemada dell'evasione parlassero mai una sola volta delle spese dello stato, di come vengono usate le tasse dei cittadini, di come vengono spesi i soldi e per farci cosa, di come i bilanci dello stato siano sistematicamente truccati e di come nonostante i tanto vituperati patti di stabilità europea il deficit pubblico continui a crescere e a superare record su record.

Magari scopriamo che molti di quelli che parlano l'evasione sono la vera ragione dell'evasione, perché sono un costo secco che grava sulla collettività senza dare nulla in cambio. Come l'esercito dei mantenuti di stato che sgranocchia centinaia di miliardi all'anno dalla greppia pubblica, e che poi va a votare compatto per legittimare quelli che la greppia devono assicurarla. Quelli che promettono la spending review, nominano commissari ad acta e poi non riescono (leggasi non vogliono) a tagliare nemmeno gli spiccioli dell'indecente greppia pubblica.

P.s: quel po' di Italia che abbiamo ancora é stata fatta tra i 60 e gli 80, altro che mangiata l' Italia. Tra il 95 é il 2015 si é accumulato il doppio del debito pubblico accumulato dal 45 al 95, e per fare cosa non si capisce visto che al netto di pochissime grandi opere l' Italia é ancora quella del dopo guerra (e infatti sta cadendo a pezzi). Chi nell'80 non era ancora nemmeno uno spermatozoo prima di dire sciocchezze almeno si informasse che se é venuto al mondo, magari, é proprio perché allora avere figli non era ancora diventato un lusso...
« Ultima modifica: Dicembre 11, 2015, 14:04:29 pm da ciaca »
"A megghiu parola è chidda ca un si dici"

ALAN FORD

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Re:L'Italia
« Risposta #21 il: Dicembre 11, 2015, 15:01:22 pm »
In ogni circolo vizioso non si riesce più a capire il capo e la coda, la causa e l'effetto.
Una cosa é certa: affermare che la pressione fiscale di questo paese é tra le più elevate al mondo (a fronte di servizi resi ai cittadini tra i più scadenti del mondo c.d. "civile") perché alta é l'evasione fiscale, é una delle tante idiozie che una certa sinistra italiana prova a venderci da un quarto di secolo.
E nei fatti anche la destra, se é vero che alcune tra le misure più illiberali e fiscalmente agghiaccianti sono state partorite da quelli che ci hanno venduto come governi di destra.

E c'è, tristemente, tanta gente che se la beve, insieme a quell'altra idiozia della c.d. "lotta all'evasione", fatta però per fare cassa col barista, il panettiere o il tabaccaio che non batte lo scontrino, ma mai per aggredire la grande evasione, quella dei miliardi offshore di Finmeccanica per pagare tangenti in giro per il mondo (tanto per citarne una a caso).

In un paese in cui é lo stato ad essere il primo ladro ed evasore, farebbe sorridere (se non ci fosse da piangere) sentire che l'evasione é la causa della pressione fiscale, quando é evidente pure ad un mulo che con certi livelli di pressione fiscale fare attività economica non é economicamente sostenibile, che poi é il motivo per il quale i capitali e il risparmio più che nell'impresa finisce nella rendita.

Ci lamentiamo delle banche che non sostengono l'economia reale, e ci credo! Chi presterebbe mai i suoi soldi ad un sistema di micro imprese sotto capitalizzate e poco remunerative perché schiacciare da insostenibile pressione fiscale in un paese in cui rende di più un lavoro statale ben retribuito e garantito da mille privilegi più o meno grandi e mille tutele, che non una libera attività?!  E infatti il tessuto imprenditoriale lo stiamo desertificando, stiamo facendo terra bruciata di interi distretti, così che tra qualche anno il PIL lo faremo fare ai cinesi e all'esercito dei mantenuti d'apparato, insomma la Grecia su scala decuplicata.

L'evasione, poi, é l'argomento principale dietro il quale si cela l'invidia sociale, che é un altro degli antichi vizi dell'Italiota medio, quello sempre pronto a puntare il dito contro chi ha più di lui, ma che se ne avesse di più sarebbe il primo a fare come lui. Insomma la solita vigliaccheria tutta italiana.

Tutti questi Torquemada dell'evasione parlassero mai una sola volta delle spese dello stato, di come vengono usate le tasse dei cittadini, di come vengono spesi i soldi e per farci cosa, di come i bilanci dello stato siano sistematicamente truccati e di come nonostante i tanto vituperati patti di stabilità europea il deficit pubblico continui a crescere e a superare record su record.

Magari scopriamo che molti di quelli che parlano l'evasione sono la vera ragione dell'evasione, perché sono un costo secco che grava sulla collettività senza dare nulla in cambio. Come l'esercito dei mantenuti di stato che sgranocchia centinaia di miliardi all'anno dalla greppia pubblica, e che poi va a votare compatto per legittimare quelli che la greppia devono assicurarla. Quelli che promettono la spending review, nominano commissari ad acta e poi non riescono (leggasi non vogliono) a tagliare nemmeno gli spiccioli dell'indecente greppia pubblica.

P.s: quel po' di Italia che abbiamo ancora é stata fatta tra i 60 e gli 80, altro che mangiata l' Italia. Tra il 95 é il 2015 si é accumulato il doppio del debito pubblico accumulato dal 45 al 95, e per fare cosa non si capisce visto che al netto di pochissime grandi opere l' Italia é ancora quella del dopo guerra (e infatti sta cadendo a pezzi). Chi nell'80 non era ancora nemmeno uno spermatozoo prima di dire sciocchezze almeno si informasse che se é venuto al mondo, magari, é proprio perché allora avere figli non era ancora diventato un lusso...

Parole santissime ed aggiungo che ho un certo pentimento di non avere evaso e fatto il furbo anch'io, almeno adesso mi ritrovavo qualcosa di più e per comprarmi un orologio non dovevo vendermene due nonostante i milioni che la mia azienda ha girato negli anni.

ciaca

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Re:L'Italia
« Risposta #22 il: Dicembre 11, 2015, 16:54:27 pm »
C'è chi può farlo e chi non può, c'è  chi a farlo rischia poco o nulla e chi tantissimo, c'è chi si accontenta di molto poco perché preferisce la serenità (come scriveva Gianluca) e chi é costretto a rinunciarci se vuole un minimo di profitto dalla propria attività.
Di certo ogni euro sottratto al fisco italiano non é un euro rubato, come piace pensare ai qualunquisti demagoghi, ma un euro risparmiato ad un furto (e aggiungo anche sottratto al pozzo nero degli sprechi improduttivi e rimesso nel circolo dell'economia, come sosteneva il celebre assunto del nobel Friedman)
"A megghiu parola è chidda ca un si dici"

Re:L'Italia
« Risposta #23 il: Dicembre 12, 2015, 13:48:44 pm »
Ciaca, te la rubo.
Non fa una piega...
Comu lu nonnu!
"La fuffa è l'unico elemento di un orologio che mantiene il suo valore nel tempo." Cit. alanford, 28.11.2016 alle 10:49:55

gidi_34

Re:L'Italia
« Risposta #24 il: Dicembre 12, 2015, 14:02:33 pm »
Che l'economia sommersa sia necessaria in qualsiasi economia non c'è bisogno che lo dica un professorone...il problema in Italia è il quantum

ciaca

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Re:L'Italia
« Risposta #25 il: Dicembre 12, 2015, 15:05:10 pm »
Anche questa è una sciocchezza, ripetuta a pappagallo da chi si beve tutti i luoghi comuni che la pessima informazione italiota dispensa.
Perchè è un falso che in Italia vi sia un livello di evasione sopra la media, se rapportata non solo al PIL ma anche alla pressione fiscale e all'efficienza dello stato.

Nella civilissima Germania, che ha una pressione fiscale inferiore a quella italiana ma un'efficienza dello stato che non è nemmeno lontanamente paragonabile, da cui costi generali più bassi e maggiore redditività delle imprese, l'evasione annua è stimata in oltre 150 mld all'anno, ossia quanto quella Italiana in valore assoluto (seppur un po' inferiore in rapporto al PIL che è superiore a quello italiano).

Il problema non è ne l'evasione ne il suo ammontare, il problema sono le cause strutturali che generano quell'evasione e la voragine di risorse che lo stato ingoia ogni anno per mantenere in piedi la mangiatoia pubblica.
"A megghiu parola è chidda ca un si dici"

Re:L'Italia
« Risposta #26 il: Dicembre 12, 2015, 19:06:19 pm »
Per fortuna qualche tempo fa avevo scritto questo commento altrove e, ora che mi annoio a scrivere, ve lo incollo chè tanto le cose non mi sembra siano cambiate. Anzi.

La cosa più triste è che la gente si beve allegramente la cazzata dell’evasione fiscale come causa del dissesto economico dello Stato.
Non si rende conto che quello del mancato gettito a causa dell'evasione è un numero buttato lì da gentaglia incapace e corrotta, tanto per addossare a terzi disonesti la causa del disastro.
Tanto si tratta di un numero indimostrabile (visto che l'evasione è ciò che non è dichiarato, quindi stimato ma sconosciuto), buono per giustificare qualsiasi mancanza.
Nella Germania degli anni '20 si accusavano gli ebrei di avere messo in ginocchio l’economia, nel medioevo le streghe, oggi gli evasori, "'chè se non evadessero loro non dovrei pagargliele io, le tasse!".

In realtà basta saper leggere i numeri reali, che dicono che lo Stato incassa poco meno della Francia o dell’Inghilterra (a fronte di una economia che rispetto a quelle è ben più ridotta) o della Germania.
E questo dimostra che il contribuente italiano, pur con una pressione fiscale che nella storia è stata superata solo da quella che costrinse Robin Hood a prendere arco e frecce contro lo Sceriffo di Nottingham, è mediamente diligente.

Oppure possiamo fare la prova del nove, ovvero sommare il presunto sommerso al PIL, così da scoprire che se tale evasione fosse vera, vorrebbe dire che la nostra economia reale è ai livelli della Germania!

Sarà che, invece dell'evasione fiscale così cara al popolino invidioso e livoroso, ansioso di trovare un capro espiatorio negli "evasori" per appagare la propria frustrazione, non abbiano ragione tutti gli organismi internazionali (WEF, WTO, FMI, Transparency International e così via) che, nell’analisi delle cause del dissesto italiano, non parlano mai dell’evasione fiscale come della causa, bensì fanno chiaro riferimento al peso della burocrazia, al costo della politica autoreferenziale ed incapace peggio di una dittatura militare del terzo mondo, alla corruzione dilagante, ad una pubblica amministrazione fatta di inetti e scansafatiche (abbiamo più dipendenti pubblici degli USA), ad un sistema giudiziario incapace e marcio (il più costosa d’Europa, e lunedì ho avuto un'udienza per risarcimento danni di un incidente in moto del 2006!).
Forse che tutti questi, che i numeri li sanno ben leggere, e che non hanno bisogno di assecondare la plebaglia ignorante e forcaiola per ottenerne i voti, non si sono accorti che il problema italiano è l’evasione fiscale?
Oppure la verità è che non abbiamo nessun problema di evasione fiscale, essendo questa una quota fisiologica ed allineata in tutti gli altri stati occidentali, che i Governi considerano preventivamente a bilancio esattamente come un'impresa riserva un fondo per la svalutazione dei crediti?
Vogliamo magari parlare degli imprenditori costretti a fare nero per pagare le tasse? O quelli che devono farsi una finanziaria sennò a fine anno non riescono a pagare l'IRPEF?

Certo, in Italia abbiamo migliaia di evasori fiscali totali. Peccato che però abbiamo decine di migliaia di aziende che, pur non guadagnando un euro, dichiarano bilanci in attivo (e dunque pagano tasse non dovute), per non vedersi arrivare la finanza dato che se per tre anni presenti bilanci in passivo - cosa questi tempi normalissima - la finanza ti considera, per legge, società di comodo.
E' allora davvero "socialmente accettabile un provvedimento di deportazione in massa dei siciliani adducendo che se in Sicilia non ci fosse la mafia non sarebbe necessaria la stortura della deportazione"?

E che dire dell’IRAP (unico Paese al mondo che ha una tassa sulla struttura aziendale anzichè sul reddito… e che paghi pure se sei in passivo o in start-up)?
Oppure della indeducibilità (se non per quote ridicole e fuori dal mondo) di automobili, telefonia, spese di rappresentanza, contravvenzioni e pranzi di lavoro, laddove in tutti gli altri paesi europei sono interamente deducibili?

Ovvero spese che portano il bilancio civilistico - poniamo - ad un risultato di 100 (ovvero quello che tu hai guadagnato veramente), ed il bilancio fiscale a 150 (ovvero quello su cui tu paghi le tasse perchè è il minimo consentito dagli studi di settore).
Con il risultato che dei tuoi 100, pagate le tasse, non te ne rimangono 57 (come ti raccontano, e che già sarebbe un impatto fiscale tra i più alti la mondo), ma te ne rimangono 32.5 (ovvero devi pagare il 45% sui 150 che sei costretto a dichiarare, non sui 100 che guadagni), ed ecco perchè gl'imprenditori dicono che la pressione fiscale in italia è del 67%, non del 45!
E se, alla fine, con quei 32.5 che ti sono rimasti, vuoi realizzare il sogno di una vita e comprarti una 911 di terza mano, ecco che allora scatta il redditometro, perchè “secondo loro”, per poterti permettere "IL Porsche" non dovevi averne guadagnati 32.5 ma 325, così scatta l’accertamento induttivo che ti affibbia una presunta evasione fiscale di centinaia di migliaia di euro (svariate volte il tuo guadagno reale).
Ed ovviamente la plebaglia forcaiola ed ignorante, che appena può chiede al negoziante di non emettere lo scontrino per avere uno sconto e che per uno sconto maggiore si venderebbe pure la mamma, festeggerà esultante perchè le forze dell’ordine hanno scovato un altro evasore.


SIAMO SENZA SPERANZA
"Dum differtur, vita transcurrit" (L. A. Seneca)

Re:L'Italia
« Risposta #27 il: Dicembre 12, 2015, 20:44:01 pm »
Voi siete l'Italia , noi siamo l'Italia , voi avete ciò che vi meritate , noi abbiamo ciò che ci meritiamo ...

Nessuno scagli la prima pietra ...ve lo consiglio.

Spero in un miracolo ...è Natale ... 8) , e voi ?

Re:L'Italia
« Risposta #28 il: Dicembre 13, 2015, 15:56:43 pm »
Miracoli???
Ci vuole un'armageddon di quelle pesanti!
Comu lu nonnu!
"La fuffa è l'unico elemento di un orologio che mantiene il suo valore nel tempo." Cit. alanford, 28.11.2016 alle 10:49:55

ciaca

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Re:L'Italia
« Risposta #29 il: Dicembre 13, 2015, 16:45:54 pm »
Per fortuna qualche tempo fa avevo scritto questo commento altrove e, ora che mi annoio a scrivere, ve lo incollo chè tanto le cose non mi sembra siano cambiate. Anzi.

La cosa più triste è che la gente si beve allegramente la cazzata dell’evasione fiscale come causa del dissesto economico dello Stato.
Non si rende conto che quello del mancato gettito a causa dell'evasione è un numero buttato lì da gentaglia incapace e corrotta, tanto per addossare a terzi disonesti la causa del disastro.
Tanto si tratta di un numero indimostrabile (visto che l'evasione è ciò che non è dichiarato, quindi stimato ma sconosciuto), buono per giustificare qualsiasi mancanza.
Nella Germania degli anni '20 si accusavano gli ebrei di avere messo in ginocchio l’economia, nel medioevo le streghe, oggi gli evasori, "'chè se non evadessero loro non dovrei pagargliele io, le tasse!".

In realtà basta saper leggere i numeri reali, che dicono che lo Stato incassa poco meno della Francia o dell’Inghilterra (a fronte di una economia che rispetto a quelle è ben più ridotta) o della Germania.
E questo dimostra che il contribuente italiano, pur con una pressione fiscale che nella storia è stata superata solo da quella che costrinse Robin Hood a prendere arco e frecce contro lo Sceriffo di Nottingham, è mediamente diligente.

Oppure possiamo fare la prova del nove, ovvero sommare il presunto sommerso al PIL, così da scoprire che se tale evasione fosse vera, vorrebbe dire che la nostra economia reale è ai livelli della Germania!

Sarà che, invece dell'evasione fiscale così cara al popolino invidioso e livoroso, ansioso di trovare un capro espiatorio negli "evasori" per appagare la propria frustrazione, non abbiano ragione tutti gli organismi internazionali (WEF, WTO, FMI, Transparency International e così via) che, nell’analisi delle cause del dissesto italiano, non parlano mai dell’evasione fiscale come della causa, bensì fanno chiaro riferimento al peso della burocrazia, al costo della politica autoreferenziale ed incapace peggio di una dittatura militare del terzo mondo, alla corruzione dilagante, ad una pubblica amministrazione fatta di inetti e scansafatiche (abbiamo più dipendenti pubblici degli USA), ad un sistema giudiziario incapace e marcio (il più costosa d’Europa, e lunedì ho avuto un'udienza per risarcimento danni di un incidente in moto del 2006!).
Forse che tutti questi, che i numeri li sanno ben leggere, e che non hanno bisogno di assecondare la plebaglia ignorante e forcaiola per ottenerne i voti, non si sono accorti che il problema italiano è l’evasione fiscale?
Oppure la verità è che non abbiamo nessun problema di evasione fiscale, essendo questa una quota fisiologica ed allineata in tutti gli altri stati occidentali, che i Governi considerano preventivamente a bilancio esattamente come un'impresa riserva un fondo per la svalutazione dei crediti?
Vogliamo magari parlare degli imprenditori costretti a fare nero per pagare le tasse? O quelli che devono farsi una finanziaria sennò a fine anno non riescono a pagare l'IRPEF?

Certo, in Italia abbiamo migliaia di evasori fiscali totali. Peccato che però abbiamo decine di migliaia di aziende che, pur non guadagnando un euro, dichiarano bilanci in attivo (e dunque pagano tasse non dovute), per non vedersi arrivare la finanza dato che se per tre anni presenti bilanci in passivo - cosa questi tempi normalissima - la finanza ti considera, per legge, società di comodo.
E' allora davvero "socialmente accettabile un provvedimento di deportazione in massa dei siciliani adducendo che se in Sicilia non ci fosse la mafia non sarebbe necessaria la stortura della deportazione"?

E che dire dell’IRAP (unico Paese al mondo che ha una tassa sulla struttura aziendale anzichè sul reddito… e che paghi pure se sei in passivo o in start-up)?
Oppure della indeducibilità (se non per quote ridicole e fuori dal mondo) di automobili, telefonia, spese di rappresentanza, contravvenzioni e pranzi di lavoro, laddove in tutti gli altri paesi europei sono interamente deducibili?

Ovvero spese che portano il bilancio civilistico - poniamo - ad un risultato di 100 (ovvero quello che tu hai guadagnato veramente), ed il bilancio fiscale a 150 (ovvero quello su cui tu paghi le tasse perchè è il minimo consentito dagli studi di settore).
Con il risultato che dei tuoi 100, pagate le tasse, non te ne rimangono 57 (come ti raccontano, e che già sarebbe un impatto fiscale tra i più alti la mondo), ma te ne rimangono 32.5 (ovvero devi pagare il 45% sui 150 che sei costretto a dichiarare, non sui 100 che guadagni), ed ecco perchè gl'imprenditori dicono che la pressione fiscale in italia è del 67%, non del 45!
E se, alla fine, con quei 32.5 che ti sono rimasti, vuoi realizzare il sogno di una vita e comprarti una 911 di terza mano, ecco che allora scatta il redditometro, perchè “secondo loro”, per poterti permettere "IL Porsche" non dovevi averne guadagnati 32.5 ma 325, così scatta l’accertamento induttivo che ti affibbia una presunta evasione fiscale di centinaia di migliaia di euro (svariate volte il tuo guadagno reale).
Ed ovviamente la plebaglia forcaiola ed ignorante, che appena può chiede al negoziante di non emettere lo scontrino per avere uno sconto e che per uno sconto maggiore si venderebbe pure la mamma, festeggerà esultante perchè le forze dell’ordine hanno scovato un altro evasore.


SIAMO SENZA SPERANZA

Fotografia fedele della realtà.
Sperando che qualcuno che parla con faciloneria di evasione si fermi a leggerla e a riflettere.
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