Istaro tu pensi che il mio paragone con i numeri romani non sia appropriato e io continuo a pensare che i tuoi paragoni siano inappropriati, parli di quadranti a 24 ore … io invece posso farti un ragionamento inverso... questo è un quadrante a soli 6 settori rispetto i canonici 12, quindi addirittura la metà da memorizzare (la metà) … una volta assimilati i settori (un giochino da ragazzi visto che sono solo 6) non resta che visualizzare all'istante e affiancare piccoli insiemi con un massimo di tre puntini …. ecco perchè ho fatto l'esempio dei numeri romani (che continuo a ritenere molto appropriato) perchè in tal caso devi memorizzare il valore del simbolo X, V, M ecc ecc e associare piccolissimi insiemi con 3 asticelle al massimo (la difficoltà non cambia, se difficoltà vogliamo chiamarla)
Quindi a parer mio c'è poco da confrontare con quadranti da 24 ore se al contrario di quelli classici da 12 ore qui abbiamo solo 6 settori...
Ora però mi arrendo anch'io per quel che riguarda le spiegazioni e non certo per la convinzione, mi arrendo nella spiegazione sopratutto se la questione comincia ad essere il mezzo secondo al giorno che uno perde (ma facciamo pure anche un “lunghissimo” secondo) .. mi arrendo non prima però di aver chiarito questo punto che sembra essere un equivoco, ovvero: Io non ho mai detto che si può leggere la data di questo Ochs con la stessa identica velocità di una data digitale … Ho detto che questa alternativa la trovo immediata e veloce e lo ritengo tutt'ora dovessi impiegarci la bellezza di un “lunghissimo” decimo di secondo in più rispetto alla lettura digitale su numeri arabi… Poi ho chiesto in un intervento precedente quanti decimi di secondo separano una lettura immediata da una non immediata.. ma nessuno mi ha risposto, perché se a leggere la data in modalità digitale ci impiego 0.1secondo e a leggere la data di questo Ochs ci impiego 0,5secondi per me rimane una lettura immediata comunque ….
Quindi non ho mai detto al pari di una lettura digitale … che francamente non mi interessa verificare e non ho i mezzi per testarne le differenze minime …
Se per assurdo comincio ad impiegare un paio di secondi solo per alzare il braccio ed estrarre l'orologio dal polsino di un maglioncino, capirai quanto poco senso abbia per me il concetto di immediatezza basato sui decimi di secondo. (questo ovviamente vale per me)
per cui la questione si presenterebbe piuttosto nei termini: questo conteggio è così veloce da risultare alla fine immediato quanto la visualizzazione di un simbolo?
Queste domande le ho fatte prima io nelle pagine precedenti: quanti decimi di secondo separano la lettura immediata da una non immediata.. ? ? Per me rimane immediata anche questa, magari non al pari di una digitale.. ma sempre immediata o veloce rimane.. e questo è quanto ho cercato fino ad ora di spiegare..
A me non interessa se sia rapida al pari di una lettura digitale, per me rimane comunque veloce e rapida tanto da non fare la differenza
Una cosa è certa, rimango convinto che non serva fare nessun calcolo per leggere questo Ochs … basta la visualizzazione e l'abitudinarietà e proprio grazie al fatto che necessiti di abitudinarietà, al contrario di te, lo ritengo un orologio da tutti i giorni (assolutamente)
Per cui non mi sorprende che tu possa ritenere “questa tipologia di letture semplice ma velatamente sofisticata … affascinante …”.
Semplicemente, a me questo tipo di affissione non sembra comoda in un orologio da uso quotidiano.
Mi impegno a non ritornare più sul discorso almeno in questo topic ... dopo tante pagine credo sia inutile andare oltre .. anche perché abbiamo capito che serenamente ci teniamo strette tutti le nostre convinzioni, la cosa importante è quel “serenamente”
Interessandomi a questo topic ho notato che questi Ochs sembrano essere molto più anti-convenzionali di quel che credevo, viste le perplessità che provocano a molti..