Oggi c'è un orologio che mi piace e che posso permettermi? lo prendo.
Per me esiste solo questa formula.
Questo è l'approccio che ho sempre seguito negli acquisti nuovi da concessionario.
Li c'è poco da filosofeggiare, c'è un listino, c'è uno sconto, se ci arrivi lo prendi, se non ci arrivi o con gli stessi soldi hai alternative preferibili, viceversa passi ad altro.
Ma esiste un mercato, quello del secondo polso, dove le variabili sono molte di più, perchè molte di più sono le opportunità e le aternative, le speculazioni e le svalutazioni.
Quindi fermo restando che quello che scrivi vale sempre, quello che ci si può permettere dipende banalmente dal prezzo richiesto, e se un fantasioso cacciatore di farfalle mi chiede per un orologio il triplo del prezzo per il quale lo stesso orologio non si vende nelle aste non sono io che non posso permettermelo, è lui che non vuole vendere
I cacciatori di farfalle non sono solo quelli che vendono 4 grassi, ghiere all'olio d'oliva e seriali M, ma anche chi chiede 22k euro per uno Janus solo perché c'è un'inserzione dimenticata su ch24 da 5 anni, o 20k per un perpetuo Roth che da tre anni é in conto vendita da un commerciante milanese e non si vende.
Il mercato esiste, e noi ne facciamo parte sia quando compriamo che quando decidiamo di vendere, volenti o nolenti.