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Il commerciante di orologi nell'era internet, quale futuro?

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Re:Il commerciante di orologi nell'era internet, quale futuro?
« Risposta #75 il: Dicembre 31, 2015, 21:29:27 pm »
Si stesso periodo del grande Luca bebo... aciaio tutto aciao mai sentito battito cardiaco!😄😄😄

Da quel che so il grande Luca dopo una "bevuta " dell GDF adesso starà meglio di noi in quel di Rio....

bevuta che in che senso, per certo ha subito 2 rapine

Errol

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Re:Il commerciante di orologi nell'era internet, quale futuro?
« Risposta #76 il: Dicembre 31, 2015, 21:34:19 pm »
Si stesso periodo del grande Luca bebo... aciaio tutto aciao mai sentito battito cardiaco!😄😄😄

Da quel che so il grande Luca dopo una "bevuta " dell GDF adesso starà meglio di noi in quel di Rio....

bevuta che in che senso, per certo ha subito 2 rapine

Le rapine sono come cene tra amici rispetto alla visita dei finanzieri
        

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Re:Il commerciante di orologi nell'era internet, quale futuro?
« Risposta #77 il: Dicembre 31, 2015, 21:40:57 pm »
Dipende, a volte capita che ti sparano... 😄

Comunque sia Luca in Brasile e ha sempre una attività nel campo, quasi tutti i mesi viene in Italia.

ALAN FORD

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Re:Il commerciante di orologi nell'era internet, quale futuro?
« Risposta #78 il: Dicembre 31, 2015, 22:01:15 pm »
Grande personaggio Luca quando i mercatini e CR24 ancora non c'erano a lui affidai la vendita del mio 3800, lo fece fuori la prima sera!

ALAN FORD

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Re:Il commerciante di orologi nell'era internet, quale futuro?
« Risposta #79 il: Dicembre 31, 2015, 22:06:01 pm »
Però giusto per capire come girava il mondo già allora ( più di 15 anni fa, il Nautilus lo vendette la prima sera, il  Corum perpetuo crono repubblica marinare in oro ( a prezzo di saldo) non riuscì a venderlo in 20 sere  ed alla fine me lo restituì!
« Ultima modifica: Dicembre 31, 2015, 22:08:42 pm da alanford »

Re:Il commerciante di orologi nell'era internet, quale futuro?
« Risposta #80 il: Gennaio 01, 2016, 10:35:45 am »
Però giusto per capire come girava il mondo già allora ( più di 15 anni fa, il Nautilus lo vendette la prima sera, il  Corum perpetuo crono repubblica marinare in oro ( a prezzo di saldo) non riuscì a venderlo in 20 sere  ed alla fine me lo restituì!

Non dire cosi che poi c'è qualcuno che potrebbe non capire ... :P

guagua72

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Re:Il commerciante di orologi nell'era internet, quale futuro?
« Risposta #81 il: Gennaio 01, 2016, 10:57:31 am »
Non c'e' futuro in una impresa tirata su attraverso la mera improvvisazione. Cercare di speculare sul primo guadagno e grazie alla mancanza di informazione è perdente in partenza per una azienda che si vuole ritenere duratura. Questo Forum di consumatori maturi e consapevoli non rappresenta certo il mercato, sia perché predilige prodotti di nicchia sia perché conosce la materia in maniera eccelsa.  Credo che i discorsi riguardo la presunta commerciabilità di certi prodotti rispetto ad altri sia quantomeno fuorviante e non interessa ad alcuno. Mi sono soffermato e ho cercato di fare soffermare anche Voi, discutendo sul futuro del commerciante di orologi nell'era Internet. Io ho evidenziato che molto i commercianti stanno, a mio parere, boccheggiando e vivacchiando su poche referenze, ma fare girare quelle venti referenze di continuo e quei due/tre marchi è un commercio assurdo e puerile, da mercato delle figurine che non porta ad alcunché. Inseriamo la sempre maggiore conoscenza del prodotto da parte del pubblico, inseriamo la caduta delle asimmetrie e ci ritroviamo dritti dritti al nulla, nulla più assoluto.

guagua72

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Re:Il commerciante di orologi nell'era internet, quale futuro?
« Risposta #82 il: Gennaio 01, 2016, 10:59:00 am »
I venditori stanno in piedi grazie al fatto che spesso sono riciclatori di nero. Scusate.
Per Ermanno, il mio giusto ed edificante era ovviamente ironico, ma si sa che i commercianti sono commercianti e noi ragioniamo con la mentalità degli appassionati.
Vedo pochi commercianti con la B maiuscola come quello conosciuto da Errol che conoscono in molti su questo forum e non solo. Questo Signore potrebbe essere uno dei pochi che rimarrà in piedi. In primis poichè stiamo parlando di piazze storiche e con una platea di osservatori mondiali, in secundis perchè ha una ottima rete di pescatori. Vende molto , investe molto, fa girare il prodotto e riesce a rimanere sui prezzi di mercato. Vedo invece altri commercianti , prima molto noti, anche in località balneari, che si stanno infognando in situazioni molto pericolose. A mio parere ci sarà una falcidiata di personaggi molto prima dei trent'anni prospettati da Alan.
Perdonami,non avevo capito.

Quanto al commerciante con la B a me non ha fatto una buona impressione dal lato umano e tanto meno da quello tecnico.Un commerciante deve capire chi ha di fronte e non continuare a dichiarare originali quadranti ristampati qualche giorno prima;o scrivere che un Type 20 ha il certificato di autenticita' quando quest'ultimo e' stato rilasciato da un signore italiano,non professionista, che di quel tipo di Breguet ne sa poco o niente.O mettere in vendita sul sito orologi di terzi non presenti in negozio.
A questi livelli molto meglio il "professore"...

Scusa Ermanno ma chi è il "professore"?
Per un romano e' grave!
E' il titolare di un negozio che vendeva,non so se lo faccia ancora,anche in televisione.
Alla trasmissione partecipavano anche il figlio ed un assistente che si rivolgevano a lui chiamandolo appunto "professore".
Per noi vecchi appassionati tale e' rimasto,il professore.

Io che non sono Romano, pensavo che "Il professore" fosse Totò ne " I Soliti Ignoti".
"Maresciallo Buongiorno…..come vede si lavicchia….", ha ha ha ha

Re:Il commerciante di orologi nell'era internet, quale futuro?
« Risposta #83 il: Gennaio 01, 2016, 11:09:23 am »
Non c'e' futuro in una impresa tirata su attraverso la mera improvvisazione. Cercare di speculare sul primo guadagno e grazie alla mancanza di informazione è perdente in partenza per una azienda che si vuole ritenere duratura. Questo Forum di consumatori maturi e consapevoli non rappresenta certo il mercato, sia perché predilige prodotti di nicchia sia perché conosce la materia in maniera eccelsa.  Credo che i discorsi riguardo la presunta commerciabilità di certi prodotti rispetto ad altri sia quantomeno fuorviante e non interessa ad alcuno. Mi sono soffermato e ho cercato di fare soffermare anche Voi, discutendo sul futuro del commerciante di orologi nell'era Internet. Io ho evidenziato che molto i commercianti stanno, a mio parere, boccheggiando e vivacchiando su poche referenze, ma fare girare quelle venti referenze di continuo e quei due/tre marchi è un commercio assurdo e puerile, da mercato delle figurine che non porta ad alcunché. Inseriamo la sempre maggiore conoscenza del prodotto da parte del pubblico, inseriamo la caduta delle asimmetrie e ci ritroviamo dritti dritti al nulla, nulla più assoluto.

Ma noi possiamo continuare a "capire" e comportarci di conseguenza .

Raddrizzare il mondo è un opera ...colossale... :P :P

A domanda abbiamo risposto ! A dirlo la verità è così da sempre ... E non solo per gli orologi ma anche per il resto...  8)

La 'gente' è quella ... Il mercato è ...spietato...

Fanno molto più guadagno a girare e rigirare un Gmt2 che non ad aspettare un cliente Corum che non arriva...

erm2833

Re:Il commerciante di orologi nell'era internet, quale futuro?
« Risposta #84 il: Gennaio 01, 2016, 11:47:49 am »
Non c'e' futuro in una impresa tirata su attraverso la mera improvvisazione. Cercare di speculare sul primo guadagno e grazie alla mancanza di informazione è perdente in partenza per una azienda che si vuole ritenere duratura. Questo Forum di consumatori maturi e consapevoli non rappresenta certo il mercato, sia perché predilige prodotti di nicchia sia perché conosce la materia in maniera eccelsa.  Credo che i discorsi riguardo la presunta commerciabilità di certi prodotti rispetto ad altri sia quantomeno fuorviante e non interessa ad alcuno. Mi sono soffermato e ho cercato di fare soffermare anche Voi, discutendo sul futuro del commerciante di orologi nell'era Internet. Io ho evidenziato che molto i commercianti stanno, a mio parere, boccheggiando e vivacchiando su poche referenze, ma fare girare quelle venti referenze di continuo e quei due/tre marchi è un commercio assurdo e puerile, da mercato delle figurine che non porta ad alcunché. Inseriamo la sempre maggiore conoscenza del prodotto da parte del pubblico, inseriamo la caduta delle asimmetrie e ci ritroviamo dritti dritti al nulla, nulla più assoluto.

Ma noi possiamo continuare a "capire" e comportarci di conseguenza .

Raddrizzare il mondo è un opera ...colossale... :P :P

A domanda abbiamo risposto ! A dirlo la verità è così da sempre ... E non solo per gli orologi ma anche per il resto...  8)

La 'gente' è quella ... Il mercato è ...spietato...

Fanno molto più guadagno a girare e rigirare un Gmt2 che non ad aspettare un cliente Corum che non arriva...
Circa 15 anni fa decidiamo,il mio orologiaio ed io,di mettere un banchetto a Cronomania.
Era il periodo in cui a quelle manifestazioni c'era la ressa,il pubblico era tale che era un'impresa riuscire a muoversi tra le centinaia di persone presenti.
Noi avevamo i soliti orologi di nicchia,tutti gli altri espositori migliaia di Rolex,Patek allora non se la filava alcuno.
Noi seduti al nostro tavolino con tanti che guardavano ed apprezzavano...e non compravano,tutti gli altri che vendevano e compravano a ritmi vorticosi.
A fine serata il bilancio:io avevo permutato,alla pari,un mio chrono Jules Audemars in acciaio con un JLC Master Reveil in oro rosa,entrambi completi e perfetti;il mio orologiaio zero assoluto.
Il nostro vicino di banchetto,che aveva fatto non so quante operazioni,forse una trentina,tiro' anche lui le somme,aveva guadagnato 50'000 Lire...

ALAN FORD

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Re:Il commerciante di orologi nell'era internet, quale futuro?
« Risposta #85 il: Gennaio 01, 2016, 12:34:48 pm »
Non c'e' futuro in una impresa tirata su attraverso la mera improvvisazione. Cercare di speculare sul primo guadagno e grazie alla mancanza di informazione è perdente in partenza per una azienda che si vuole ritenere duratura. Questo Forum di consumatori maturi e consapevoli non rappresenta certo il mercato, sia perché predilige prodotti di nicchia sia perché conosce la materia in maniera eccelsa.  Credo che i discorsi riguardo la presunta commerciabilità di certi prodotti rispetto ad altri sia quantomeno fuorviante e non interessa ad alcuno. Mi sono soffermato e ho cercato di fare soffermare anche Voi, discutendo sul futuro del commerciante di orologi nell'era Internet. Io ho evidenziato che molto i commercianti stanno, a mio parere, boccheggiando e vivacchiando su poche referenze, ma fare girare quelle venti referenze di continuo e quei due/tre marchi è un commercio assurdo e puerile, da mercato delle figurine che non porta ad alcunché. Inseriamo la sempre maggiore conoscenza del prodotto da parte del pubblico, inseriamo la caduta delle asimmetrie e ci ritroviamo dritti dritti al nulla, nulla più assoluto.

Ma noi possiamo continuare a "capire" e comportarci di conseguenza .

Raddrizzare il mondo è un opera ...colossale... :P :P

A domanda abbiamo risposto ! A dirlo la verità è così da sempre ... E non solo per gli orologi ma anche per il resto...  8)

La 'gente' è quella ... Il mercato è ...spietato...

Fanno molto più guadagno a girare e rigirare un Gmt2 che non ad aspettare un cliente Corum che non arriva...
Circa 15 anni fa decidiamo,il mio orologiaio ed io,di mettere un banchetto a Cronomania.
Era il periodo in cui a quelle manifestazioni c'era la ressa,il pubblico era tale che era un'impresa riuscire a muoversi tra le centinaia di persone presenti.
Noi avevamo i soliti orologi di nicchia,tutti gli altri espositori migliaia di Rolex,Patek allora non se la filava alcuno.
Noi seduti al nostro tavolino con tanti che guardavano ed apprezzavano...e non compravano,tutti gli altri che vendevano e compravano a ritmi vorticosi.
A fine serata il bilancio:io avevo permutato,alla pari,un mio chrono Jules Audemars in acciaio con un JLC Master Reveil in oro rosa,entrambi completi e perfetti;il mio orologiaio zero assoluto.
Il nostro vicino di banchetto,che aveva fatto non so quante operazioni,forse una trentina,tiro' anche lui le somme,aveva guadagnato 50'000 Lire...

Forse a Cronomania, ma in televisione come ho scritto sopra, il mio Nautilus B&B lo vendette in un'ora il Corum nisba!
Quindi dire che Patek non se la filava nessuno mi sembra un po' azzardato.

ciaca

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Re:Il commerciante di orologi nell'era internet, quale futuro?
« Risposta #86 il: Gennaio 01, 2016, 13:43:02 pm »
Citazione
Fanno molto più guadagno a girare e rigirare un Gmt2 che non ad aspettare un cliente Corum che non arriva...

Dipende da che tipo di commerciante sei e da che tipo di lavoro fai.
A girare due gmt2 guadagni qualche carta da cento euro in poco tempo, con un solo Corum ne puoi guadagnare anche il triplo (dipende anche dal modello) ma ci vorrà più tempo. Di solito se non riesce dopo un certo tempo poi lo porti al wta di Monaco e lo piazzi nel peggiore dei casi con lo stesso guadagno dei 2 gmt, avendolo ritirato per due mollicHe di pane.

Esiste un mercato per ogni orologio, che ha connotazioni diverse sia in termini di localizzazione GEOGRAFICA che di volume della domanda, ma esiste.

Certo che se sei "il professore" e vendi a 4 burini non puoi pretendere di vendere nulla che non sia "il rolex", e se pretendi che a venderti il Corum sia un piazzista sgrammaticato su una TV locale, o qualche altrettanto sgrammaticato "putiaro" non hai le idee troppo chiare su cosa è il mercato di questa roba. :)

In oltre 25 anni che bazzico questo mondo mai avuto problemi a vendere nulla, con i giusti canali, i giusti interlocutori e il giusto prezzo si vende tutto.
"A megghiu parola è chidda ca un si dici"

Re:Il commerciante di orologi nell'era internet, quale futuro?
« Risposta #87 il: Gennaio 01, 2016, 14:56:16 pm »
Mi spiace Ciaca ma sono un ragioniere...

Ad andare a Monaco per vendere un orologio spendo assai più che a ..."non ritirarlo qui"... 8)

Se sono un commerciante del nord Italia preferisco girare i "soliti" e dire a chi viene a propormi un Corum : " mi spiace ma non mi interessa... Vendilo tu a Monaco , poi torna qui che ti faccio un prezzaccio sull'explorer 2 che ti interessa ( esempio ) ..."

Sorry but politically correct ... :P

Mi spiace ma non mi avventuro a fare 2000 km , dormire e mangiare fuori per sperare di vendere qualcosa che NESSUNO mi garantisce che venderò !

A proposito : un reseller/commerciante in gamba non ha bisogno di mettersi sul groppone permute non commerciali velocemente , non ne ha bisogno !
Guadagna di più a fare prezzi interessanti sulla merce in vendita .

Chi DEVE ritirare sempre usati di "dubbio commercio" per riuscire a vendere è messo male ...
« Ultima modifica: Gennaio 01, 2016, 14:59:53 pm da massotto »

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Re:Il commerciante di orologi nell'era internet, quale futuro?
« Risposta #88 il: Gennaio 01, 2016, 15:29:27 pm »
Mi intrometto...

A parte il fatto che a Monaco un commerciante ci va a prescindere... pertanto sarebbe un portare qualcosa in più.

Per il resto invece dissento completamente... è esattamente il comtrario, chi deve ritirare solo cose supercommerciali (con relativi ridotti margini) sta messo male...

Personalmente ho visto sopravvivere e moltiplicare guadagni proprio chi ha affiancato pezzi che sembrano poco commerciali ma in realtà grazie alla rete non lo sono e che si portano spesso margini ben più elevati oltre che una clientela a 360 gradi.

Il commercio del facile equivale al commercio del prezzo... non sei nessuno e vai verso l'oblio... Grossi commercianti con i quali ho personale conoscenza hanno acquisito clientela proprio diversificando.

ciaca

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Re:Il commerciante di orologi nell'era internet, quale futuro?
« Risposta #89 il: Gennaio 01, 2016, 15:35:11 pm »
Massó, che sei un "ragioniere" si capisce dal senso di quello che scrivi, il problema è che ti funziona male la calcolatrice :)

Per il resto l'ABC te l'ha già spiegato Sandro  8)
Si tratta solo di capire che al di là del piccolo cortile provinciale fatto solo di speedmaster e dei soliti 4 Rolex c'è un mondo molto grande che ad un commerciante che sa fare il suo lavoro offre opportunità che vanno ben al di là del cortile. Il cortile fa girare il contatore e serve a coprire le spese generali ma il business vero non si fa con gli orologi commerciali da quattro soldi.

Citazione
Io ho evidenziato che molto i commercianti stanno, a mio parere, boccheggiando e vivacchiando su poche referenze, ma fare girare quelle venti referenze di continuo e quei due/tre marchi è un commercio assurdo e puerile, da mercato delle figurine che non porta ad alcunché.

Giorgio, se fatto 100 il volume della domanda 99 chiede quelle 20 referenze è fisiologico che il 99% dei commercianti basi il suo lavoro su quello.

Ma posso assicurarti che in anni di crisi selvaggia che ha morso forte i reseller grazie a internet e a quelle 20 referenze hanno salvato la pelle e alcuni hanno fatto bei volumi d'affari. Cosa che non si può dire dei concessionari, molti dei quali costretti a lavorare come grossisti a marginalità quasi nulla. Tanto che alcuni di questi sono falliti e altri hanno deciso di lasciare le concessioni dei marchi e mettersi a fare i reseller.

Internet non ha nuociuto ai commercianti, in molti casi è stata la loro salvezza perché ne ha allargato a tutto il mondo la potenziale clientela.

I più bravi come ha scritto Sandro già da tempo hanno imparato a diversificare e ad affiancare alle solite 20 referenze che assicurano il pane quotidiano anche altro tipo di merce che fa lavorare anche meglio perché offre marginalità molto superiore.

E d'altronde il successo di fiere come il WTA in cui si ritrovano commercianti dai 4 angoli del mondo ne è la dimostrazione, perché al WTA non ci si va di certo per vendere o approvigionarsi di submariner o speedmaster
« Ultima modifica: Gennaio 01, 2016, 16:09:07 pm da ciaca »
"A megghiu parola è chidda ca un si dici"