Orologico Forum 3.0

Il commerciante di orologi nell'era internet, quale futuro?

Re:Il commerciante di orologi nell'era internet, quale futuro?
« Risposta #135 il: Gennaio 04, 2016, 14:27:17 pm »
Io preferisco sempre parlare a quattrocchi con il venditore ...che spesso (90%) mi dice :

" se non ti piace lo riporti entro pochi giorni  e ti do i soldi indietro tutti o te lo cambio ( se oggetto usato ) , se si rompe lo riporti e te lo riparo gratis , se fra sei mesi tu stanchi lo riporti e te lo cambio con altro o ti rido i soldi ( -15% giusta commissione di svalutazione ) in contanti i assegno ...come preferisci !" ...

Così mi piace ....scritto e firmato di suo pugno !

Una sorta di noleggio a lungo termine ...se mi stanco. :P

ciaca

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Re:Il commerciante di orologi nell'era internet, quale futuro?
« Risposta #136 il: Gennaio 04, 2016, 14:49:12 pm »
Anche se compri un Roth o un Corum? :D
Perché finché ti muovi tra i soliti Rolex e Omega non hai bisogno del venditore che ti firma la garanzia di riprenderlo tra sei mesi indietro, lo vendi al primo che passa senza nemmeno rimetterci il 15% :)
Anche io sono, per ragioni completamente diverse, per l'acquisto a 4 occhi. Ma la rete e le vetrine virtuali su ch24 permettono di scovare orologi che nella bottega sotto casa non trovo. A questo, per lo più, ancora oggi serve la rete ai compratori e ai commercianti, come poi viene conclusa la vendita è poco più che un dettaglio.
« Ultima modifica: Gennaio 04, 2016, 14:51:58 pm da ciaca »
"A megghiu parola è chidda ca un si dici"

tick

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Re:Il commerciante di orologi nell'era internet, quale futuro?
« Risposta #137 il: Gennaio 04, 2016, 14:56:34 pm »
Anche se compri un Roth o un Corum? :D
Perché finché ti muovi tra i soliti Rolex e Omega non hai bisogno del venditore che ti firma la garanzia di riprenderlo tra sei mesi indietro, lo vendi al primo che passa senza nemmeno rimetterci il 15% :)

A questo punto si può fare anche di meglio e scrivere "noleggio orologi" in Google. Non hai nemmeno l'esborso iniziale e puoi "farti il Rolex" per sei mesi con qualche centone e farli girare continuamente, diciamo a 200 all'ora.
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Istaro

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Re:Il commerciante di orologi nell'era internet, quale futuro?
« Risposta #138 il: Gennaio 04, 2016, 15:03:32 pm »
Nelle vendite a distanza, non è da trascurare la garanzia offerta da PayPal.

Certo, un conto è essere protetti dal mancato invio della merce o dalla consegna di un prodotto sensibilmente difforme da quello acquistato (non funzionante, modello diverso, ecc.).

Altro conto è il reclamo per un componente non originario ma di fornitura...

In questo caso, negli acquisti a distanza, l'unica protezione è il diritto di ripensamento. Che però si può esercitare solo se il venditore è "sicuro": non nel senso di impeccabile per correttezza commerciale (ben pochi lo sono), ma almeno nel senso di attivo stabilmente, e quindi rintracciabile e soggetto ad un'azione legale (è vero che fare le cause costa, ma è vero pure che essere chiamati in giudizio è parimenti una grossa scocciatura; per cui, per un operatore economico "vero", la minaccia di una causa è un deterrente serio che induce a una maggiore correttezza commerciale).
"Non esistono venti favorevoli per il marinaio che non sa dove andare" (Seneca)

erm2833

Re:Il commerciante di orologi nell'era internet, quale futuro?
« Risposta #139 il: Gennaio 04, 2016, 15:05:43 pm »
Una quindicina di anni orsono a Parigi (ricordo che allora per la Francia l'orologio era una cosa sconosciuta) un negozio fisico del centro vendeva con impegno,scritto, di riacquisto;40% in meno sul nuovo (listino),-20% sull'usato.
Orologeria con marchi di primaria importanza.
Provai a suggerire la cosa a qualche amico commerciante,inascoltato.
Visto che la maggior parte degli "appassionati" cambia orologi a ritmi vorticosi sarebbe stato un ottimo veicolo per le vendite.


erm2833

Re:Il commerciante di orologi nell'era internet, quale futuro?
« Risposta #140 il: Gennaio 04, 2016, 15:08:10 pm »
Nelle vendite a distanza, non è da trascurare la garanzia offerta da PayPal.

Certo, un conto è essere protetti dal mancato invio della merce o dalla consegna di un prodotto sensibilmente difforme da quello acquistato (non funzionante, modello diverso, ecc.).

Altro conto è il reclamo per un componente non originario ma di fornitura...

In questo caso, negli acquisti a distanza, l'unica protezione è il diritto di ripensamento. Che però si può esercitare solo se il venditore è "sicuro": non nel senso di impeccabile per correttezza commerciale (ben pochi lo sono), ma almeno nel senso di attivo stabilmente, e quindi rintracciabile e soggetto ad un'azione legale (è vero che fare le cause costa, ma è vero pure che essere chiamati in giudizio è parimenti una grossa scocciatura; per cui, per un operatore economico "vero", la minaccia di una causa è un deterrente serio che induce a una maggiore correttezza commerciale).
Essere chiamati in giudizio...
perdonami ma sono certo tu non conosca chi siano i periti dei tribunali.
Leggere le loro expertise e' esilarante.

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Re:Il commerciante di orologi nell'era internet, quale futuro?
« Risposta #141 il: Gennaio 04, 2016, 15:10:56 pm »
Nelle vendite a distanza, non è da trascurare la garanzia offerta da PayPal.

Certo, un conto è essere protetti dal mancato invio della merce o dalla consegna di un prodotto sensibilmente difforme da quello acquistato (non funzionante, modello diverso, ecc.).

Altro conto è il reclamo per un componente non originario ma di fornitura...

In questo caso, negli acquisti a distanza, l'unica protezione è il diritto di ripensamento. Che però si può esercitare solo se il venditore è "sicuro": non nel senso di impeccabile per correttezza commerciale (ben pochi lo sono), ma almeno nel senso di attivo stabilmente, e quindi rintracciabile e soggetto ad un'azione legale (è vero che fare le cause costa, ma è vero pure che essere chiamati in giudizio è parimenti una grossa scocciatura; per cui, per un operatore economico "vero", la minaccia di una causa è un deterrente serio che induce a una maggiore correttezza commerciale).
Essere chiamati in giudizio...
perdonami ma sono certo tu non conosca chi siano i periti dei tribunali.
Leggere le loro expertise e' esilarante.

Mica solo riguardo agli orologi.
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ciaca

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Re:Il commerciante di orologi nell'era internet, quale futuro?
« Risposta #142 il: Gennaio 04, 2016, 15:29:21 pm »
Molti reseller, di fatto, sui soliti noti offrono questa garanzia di riacquisto anche se non scritta. Vendono e rivendono decine di volte sempre lo stesso orologio che passa di polso in polso appunto a 200 all'ora :)

Quanto al recesso, nessun venditore con un'attività seria e consolidata può permettersi il lusso di negarlo sulle vendite a distanza, anche perché un decreto ingiuntivo da un tribunale non necessita di cause o perizie, pagamento tracciabile, prova del reso e raccomandata a/r di recesso, e in due settimane hai l'ufficiale giudiziario in negozio.
Nessuno con un po' di sale in zucca si espone a simili problemi, e ai relativi feedback negativi che nell'e-commerce fanno la reputazione, a meno che non sia un bandito che non ha nulla da perdere (e allora non parliamo più di attività seria e consolidata).
Il rischio rientro è un rischio che ogni commerciante che vende su ch24 mette nel conto, e capita più spesso di quanto non si creda, o per recesso o per rientro da malfunzionamento.
« Ultima modifica: Gennaio 04, 2016, 15:31:23 pm da ciaca »
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Istaro

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Re:Il commerciante di orologi nell'era internet, quale futuro?
« Risposta #143 il: Gennaio 04, 2016, 16:12:02 pm »
Nelle vendite a distanza, non è da trascurare la garanzia offerta da PayPal.

Certo, un conto è essere protetti dal mancato invio della merce o dalla consegna di un prodotto sensibilmente difforme da quello acquistato (non funzionante, modello diverso, ecc.).

Altro conto è il reclamo per un componente non originario ma di fornitura...

In questo caso, negli acquisti a distanza, l'unica protezione è il diritto di ripensamento. Che però si può esercitare solo se il venditore è "sicuro": non nel senso di impeccabile per correttezza commerciale (ben pochi lo sono), ma almeno nel senso di attivo stabilmente, e quindi rintracciabile e soggetto ad un'azione legale (è vero che fare le cause costa, ma è vero pure che essere chiamati in giudizio è parimenti una grossa scocciatura; per cui, per un operatore economico "vero", la minaccia di una causa è un deterrente serio che induce a una maggiore correttezza commerciale).
Essere chiamati in giudizio...
perdonami ma sono certo tu non conosca chi siano i periti dei tribunali.
Leggere le loro expertise e' esilarante.

Li conosco per altri tipi di perizie, non per gli orologi. Ma lo immagino...  ;)

Anche per questo sottolineavo che il valore deterrente di un'azione legale è dato non solo dalla possibilità di vittoria (mai certa, per tutta una serie di fattori), ma anche per le scocciature - a partire dai costi - che essa reca alla parte convenuta in giudizio.

Per il commerciante che abbia un minimo di avvedutezza, se sa che la lamentela ricevuta ha un fondamento anche solo remoto, riprendersi l'orologio che non ha soddisfatto il cliente e rinunciare al guadagno sperato (ma magari prova a piazzarlo a qualcun altro...) è molto meno oneroso e rischioso che essere chiamato in giudizio.
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Istaro

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Re:Il commerciante di orologi nell'era internet, quale futuro?
« Risposta #144 il: Gennaio 04, 2016, 16:22:14 pm »
Molti reseller, di fatto, sui soliti noti offrono questa garanzia di riacquisto anche se non scritta. Vendono e rivendono decine di volte sempre lo stesso orologio che passa di polso in polso appunto a 200 all'ora :)

Quanto al recesso, nessun venditore con un'attività seria e consolidata può permettersi il lusso di negarlo sulle vendite a distanza, anche perché un decreto ingiuntivo da un tribunale non necessita di cause o perizie, pagamento tracciabile, prova del reso e raccomandata a/r di recesso, e in due settimane hai l'ufficiale giudiziario in negozio.
Nessuno con un po' di sale in zucca si espone a simili problemi, e ai relativi feedback negativi che nell'e-commerce fanno la reputazione, a meno che non sia un bandito che non ha nulla da perdere (e allora non parliamo più di attività seria e consolidata).
Il rischio rientro è un rischio che ogni commerciante che vende su ch24 mette nel conto, e capita più spesso di quanto non si creda, o per recesso o per rientro da malfunzionamento.

Beh, nel circondario del Tribunale di Roma forse proprio due settimane no  ;) , ma in ogni caso i tempi sono brevi, se l'acquirente ha rispettato i termini per esercitare il diritto di recesso e ha conservato tutta la documentazione in ordine.
« Ultima modifica: Gennaio 04, 2016, 21:11:17 pm da Istaro »
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Bigios

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Re:Il commerciante di orologi nell'era internet, quale futuro?
« Risposta #145 il: Gennaio 04, 2016, 19:52:39 pm »
Sui beni di lusso è impensabile che l'e-commerce sostituisca la vendita tradizionale con negozio fisico, le due cose sono destinate ad affiancarsi e gli attori destinati ad essere gli stessi per entrambi i canali di vendita come sta già accadendo.
Almeno finché si parla di orologi di costo elevato e non commodities come gli orologi al quarzo da 50 euro.
Mi preoccuperei se vendessi elettronica di consumo, quella si destinata al solo commercio elettronico (anche se ancora la grande distribuzione in quel settore riesce a vendere).
Concordo, il business model cui mi riferisco però cambierebbe i termini del rapporto tra cliente e venditore, così come fa Amazon marketplace. Nel senso che tu non sei più cliente del negozio dai cui acquisti, ma lo sei nella sostanza del mediatore, che conosce il tuo account, i tuoi dati, i tuoi gusti, ti mette in contatto con il venditore e cura la transazione.
Pensa a una figura probabilmente di fantasia nel nostro settore, che goda per competenza e onestà della tua fiducia totale e cui deleghi questa funzione. Questa figura conosce i tuoi dati, ciò che tu stai cercando e fa in modo di avvisarti all'istante appena il mercato lo mette in vendita, ovunque sia l'orologio, e fa in modo che tu lo riceva a casa in totale sicurezza. Io se esistesse gli pagherei volentieri una commissione. Il problema è che non c'è e forse non ci sarà mai.

ciaca

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Re:Il commerciante di orologi nell'era internet, quale futuro?
« Risposta #146 il: Gennaio 04, 2016, 19:59:12 pm »
Secondo me ch24 con trusted check out ha fatto un grosso passo in quella direzione come ai tempi lo fece ebay con PayPal.
Oggi con ch24 e con i venditori che aderiscono al trusted check out hai buona parte delle cose che hai descritto.
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guagua72

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Re:Il commerciante di orologi nell'era internet, quale futuro?
« Risposta #147 il: Gennaio 04, 2016, 23:42:49 pm »
si vero

Re:Il commerciante di orologi nell'era internet, quale futuro?
« Risposta #148 il: Gennaio 05, 2016, 06:50:30 am »
Non cambio idea ...puoi essere trusted finché vuoi ma ...io dare soldi...tu dare cammello..e io controllare al momento che il cammello sia buono... 8)

ALAN FORD

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Re:Il commerciante di orologi nell'era internet, quale futuro?
« Risposta #149 il: Gennaio 05, 2016, 07:42:07 am »
Io credo che acquistare in rete un orologio nuovo con garanzia da negozio fidato si possa fare, ma per un usato mai e poi mai!
L'orologio usato va visto e valutato, sono talmente tante le variabili, però è pure vero che essendo il nostro un gioco, almeno che non sia in Australia o in Cina, un viaggetto aggiunge piacere al gioco.