Pensate per esempio alle possibili applicazioni di domotica applicate ad un centro di comando sempre a portata di mano sul polso. O a tutte le possibili applicazioni mediche con i mille sensori di cui questi gingilli potranno essere dotati in futuro, o ancora a tutte quelle applicazioni che possono essere eseguite senza smartphone in mano, per esempio un navigatore GPS appositamente studiato per la mobilità pedonale o urbana, o ancora sistemi di pagamento veloce di tipo contactless senza dover mettere mano a nulla ma semplicemente grazie al gingillo che avete al polso.
Le possibili applicazioni sono tante quanto l'immaginazione ne può partorire. E quando saranno parte della vita quotidiana di tutti nessuno riuscirà più a farne a meno come quasi nessuno riesce a fare a meno dello smartphone, delle mail o di whatsapp.
Certe perplessità che leggo oggi sugli SW sono le stesse che a suo tempo leggevo sui primi smartphone, sappiamo come è andata a finire e non ne avevo dubbi visto che un oggetto come il moderno smartphone io me lo immaginavo già 20 anni fa quando facevano la loro comparsa sul mercato i primi pda, le prime fotocamere digitali, i primi lettori mp3 portatili e i primi GPS. Tutta roba ormai preistorica proprio perché raggruppata in un unico device
Piuttosto mi incuriosisce l'effetto che gli SW potranno avere sull'orologio tradizionale in termini meramente stilistici. Device grandi potrebbero spingere i produttori di orologi tradizionali, nell'ottica della differenziazione, a ripercorrere la strada della miniaturizzazione dell'orologio meccanico, a riscoprire il fascino dell'ultra sottile e del piccolo diametro che segni una profonda distinzione tra il gadget elettronico e l'oggetto di pregio meccanico. Almeno ci spero